"Quello che succede a Vegas resta a Vegas", si dice solitamente, lasciando immaginare serate all'insegna dei vizi, dell'alcool e delle belle donne. Hollywood ha quasi sempre usato la città del Nevada come folle palcoscenico per storie all'insegna dell'inverosimile, dal nonsense di The Hangover al lusso sfrenato e alle storie malavitose di Casinò, passando per gli eccessi spregiudicati di Paura e delirio a Las Vegas. Peccato che, fatta eccezione per qualche triste slot machine e un paio di tavoli da poker, non troverete niente di tutto questo in Tiny Tower Vegas. Il nuovo gioco di NimbleBit riprende le stesse e identiche meccaniche del free-to-play uscito nel 2011 e le ambienta a Las Vegas, ma la sensazione è che, dopo il titolo originale e la parentesi starwarsiana di Tiny Death Star, la formula riciclata dallo sviluppatore californiano sia decisamente arrivata al capolinea.
Il nuovo Tiny Tower Vegas introduce piccole novità a una formula che ormai ha già detto tutto
Una scommessa di troppo
A una prima occhiata Tiny Tower Vegas sembra un banale cambio di look del gioco originale, ed effettivamente in gran parte e proprio così. Anche stavolta si gestisce un grattacielo costruendo via via nuovi piani, ognuno dei quali genera denaro offrendo una serie di servizi o vendendo prodotti; inoltre bisogna assumere personale e assegnarlo a ciascun piano, mentre si aiutano i visitatori a usare l'ascensore in cambio di piccole mance. Essendo il tutto ambientato a Vegas, i negozi e gli uffici di Tiny Tower lasciano il posto a casinò, lussuosi ristoranti e discoteche, ma in realtà la sostanza è la stessa.
Questo vuol dire il giocatore passa la maggior parte del tempo ad attendere (da pochi minuti ad alcune ore) la costruzione di un nuovo piano o il rifornimento di prodotti terminati. Il lavoro di affinamento fatto con gli aggiornamenti del primo Tiny Tower e con Tiny Death Star viene portato avanti con alcune idee che, quantomeno, permettono di rendere più scorrevole l'economia di gioco. Oltre alle classiche monete e ai più rari bux, Vegas introduce infatti una terza valuta: di tanto in tanto è possibile ottenere dei chips, gettoni che possono essere utilizzati all'interno dei casinò. Una volta costruito il rispettivo piano si possono scommettere chip all'interno di tre minigiochi: la slot machine, il poker e il black jack. Con un po' di fortuna è possibile vincere un mucchio di bux, e quindi velocizzare la costruzione di nuovi piani o la personalizzazione della struttura. Questi minigiochi non richiedono alcuna abilità e si risolvono in pochi secondi, ma ovviamente più chip si scommettono e più alta sarà la vincita. Fa il suo ritorno anche il BitBook, il social network fittizio in cui i clienti e i dipendenti della struttura lasciano buffi (ma quasi sempre inutili) commenti riguardo la vita all'interno nella struttura. Magari c'è qualcuno particolarmente scontento di lavorare al casinò, e che potrebbe rendere di più in un altro piano. Oppure c'è chi ha avvistato un VIP ed è riuscito a fotografarlo: tra i cammeo nel gioco abbiamo visto il Drugo e Walter de Il grande Lebowski, per esempio. Purtroppo, dicevamo, queste piccole novità non bastano a rendere di nuovo appetibile una formula riproposta in maniera quasi identica per tre volte. Tiny Tower aveva il beneficio dell'originalità, era nuovo, curato e onesto con l'utente in un periodo in cui il mercato free to play era qualitativamente pessimo. Tiny Death Star riusciva invece ad attirare l'attenzione dei fan di Star Wars mescolando l'humour dei giochi NimbleBit all'immaginario di Guerre Stellari. Vegas invece torna a parlare allo stesso pubblico del primo Tiny Tower, ma senza offrire grossi motivi o novità che giustifichino altre ore passate a ripetere sempre le stesse azioni tra i piani della propria torre.
Conclusioni
In maniera quasi comica, con Tiny Tower Vegas sembra che gli sviluppatori di NimbleBit abbiano voluto giocare d'azzardo, scommettendo ancora una volta su una formula che invece ha già detto tutto. Il risultato è un gioco interessante per i nuovi arrivati ma che non offre nulla di davvero nuovo all'utenza che aveva già giocato l'episodio originale. Ed è un peccato, perché con Pocket Planes, Nimble Quest e Tiny Tower, il team aveva dimostrato molta più confidenza e inventiva all'interno del mercato free to play.
PRO
- L'aggiunta dei chip velocizza la crescita della torre
- Esteticamente gradevole
CONTRO
- Zero interesse per chi ha già giocato Tiny Tower
- I tempi di attesa restano ancora lunghi