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221b Baker Street

La fortunata serie di avventure dedicate a Sherlock Holmes si arricchisce di un nuovo capitolo

RECENSIONE di Massimo Reina   —   01/10/2014
Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni
Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni
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Non sono molte le produzioni di medio livello che riescono a garantirsi una serializzazione capace di continuare per anni e anni. La serie Sherlock Holmes di Frogwares rappresenta da questo punto di vista un'eccezione, visto che nonostante qualche passo falso e un paio di momenti di minore lucidità durante il suo percorso, è stata comunque in grado di raccogliere a sé una fedele schiera di appassionati, e di arrivare con Crimini e Punizioni al settimo capitolo ufficiale, il primo a sbarcare anche sulle nuove console di Sony e Microsoft. La nuova avventura del più grande detective di sempre riparte per certi elementi dalla base de Il Testamento di Sherlock Holmes, alla quale però si aggiungono una serie di sostanziali modifiche che sono servite ad ammodernare e rendere più appetibile il prodotto. La decisione di rinnovare in parte il gameplay si inserisce infatti in un lavoro di aggiornamento che ha riguardato diversi aspetti dell'avventura. A cominciare dalla struttura, dove il videogiocatore viene reso più partecipe alle indagini rispetto alle precedenti avventure del detective, e dove anziché un unico lungo caso da risolvere, si ritrova a vivere una mezza dozzina circa di storie differenti, ognuna delle quali slegate tra loro e auto conclusive. Di queste, quattro ci sono sembrate ben congeniate, sia a livello di trama che di tipologia di indagine, due messe lì quasi per fare numero.

Con Crimini e Punizioni, Sherlock Holmes di Frogwares compie un interessante e deciso cambio di rotta

Nuove indagini per Holmes

Gli avvenimenti narrati in Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni sono da un lato ispirati ai racconti originali di Sir Arthur Conan Doyle, dall'altro agli episodi della serie televisiva anni '80 delle BBC con protagonista l'attore Jeremy Brett. Quindi anziché continuare a iterare la stessa formula tipicamente da avventura grafica, per quanto già ci fossero state concessioni e contaminazioni da altri generi, Frogwares ha optato per la costruzione di un'esperienza cinematografica che in qualche momento ricorda l'ottimo L.A. Noire. Proprio come avveniva in parte nel gioco di Rockstar Games, il videogiocatore è qui chiamato a indagare, raccogliere e combinare oggetti, interrogare i sospetti, risolvere enigmi, alcuni difficili, altri un po' meno, e scandagliare gli ambienti in cerca di punti d'interazione.

221b Baker Street

E' possibile anche osservare taluni oggetti chiave attraverso una speciale modalità "investigativa" che si attiva premendo uno dei pulsanti dorsali del pad, visivamente non dissimile a quella Ascolto vista in The Last of Us, per ricercare indizi e spunti più nascosti, utili per le deduzioni di Holmes. Il tutto senza disdegnare alla bisogna di ricorrere a qualche trucco e travestimento per ingannare i sospetti, o di utilizzare il cosiddetto Talento di immaginazione per ipotizzare la forma di oggetti scomparsi, ricostruendoli e visualizzandoli nella mente di Holmes. Alla fine dell'interrogatorio e delle analisi ambientali, messi assieme un buon numero di pezzi si può decidere di mettere alle strette un sospettato, chiudendo il caso, oppure, se non si è sicuri, di analizzare meglio il materiale raccolto per capire eventualmente dove dirigere il resto delle indagini.

221b Baker Street

Alcune prove richiedono infatti ulteriori verifiche, quindi un supplemento di controlli in cui si può sfruttare l'archivio personale di Holmes formato da enciclopedie e giornali, il supporto di Watson e di altri personaggi, oppure le abilità di chimico dell'investigatore di Baker Street. Altri ancora, invece, necessitano di veri e propri test sul campo, con una serie di mini giochi, che onestamente non sembrano però aggiungere nulla all'esperienza, e che anzi talvolta finiscono per annoiare, non essendo in generale molto ben realizzati. Si possono comunque saltare senza problemi semplicemente premendo il touch del pad di PlayStation 4. Ogni incarico, passo in avanti nell'inchiesta, documento, o scheda dei personaggi interrogati sono raccolti in un apposito menu al quale si accede quando lo si vuole con la semplice pressione di un tasto. In questo modo si possono, fra le altre cose, rivedere le prove raccolte, leggere un riassunto dei dialoghi avvenuti con gli altri personaggi o spostarsi nelle varie aree di indagine selezionando il punto della mappa che si vuole visitare. Il titolo non prevede infatti l'esplorazione libera del mondo di gioco, ma solo di quelle porzioni utili ai fini dell'indagine. La nota stonata, in questi momenti, è costituita dalla eccessiva lunghezza dei caricamenti: ogni volta che ci si sposta da un punto all'altro della mappa si assiste a una schermata di caricamento che mostra Holmes o Watson o entrambi a bordo di una carrozza. La durata media di questa fase è generalmente intorno ai 12-17 secondi, e considerando che a volte si è costretti a muoversi in tre locazioni differenti nell'arco di pochi minuti, la cosa diventa alla lunga un tantino fastidiosa.

Trofei PlayStation 4

La nuova avventura del geniale detective di Baker Street offre venticinque trofei suddivisi in sei di bronzo, dodici d'argento, sei d'oro e uno di platino. Per ottenerli basta giocare l'intera avventura e soddisfarne le richieste, come non saltare nessuno dei 25 mini giochi, collezionare tutti gli oggetti disponibili o completare i vari casi, fino al premio finale, quello di platino, che si ottiene sbloccando tutti gli altri.

Scelte morali

Tornando a parlare del menu, si possono unire tutti i pezzi del puzzle attraverso una speciale schermata dove appaiono le informazioni più importanti apprese durante l'indagine. Queste vanno poi abbinate seguendo un certo filo logico, ma anche secondo quelle che sono le idee del giocatore sul probabile colpevole. Nel gioco, infatti, ci sono sempre tre/quattro sospettati, ognuno dei quali, a un certo punto, può sembrare il responsabile del crimine. Ovviamente questa impostazione di gioco presuppone un certo numero di strade alternative e bivi. Sta al videogiocatore e alla sua capacità analitica cercare di capire chi fra di loro aveva il movente più forte per compiere il delitto e, formulate le accuse, compiere una vera e propria scelta morale: assolvere il criminale di turno, magari perché ha agito spinto da ragioni umanamente comprensibili, come per esempio la legittima difesa, oppure assicurarlo alla giustizia? Una classifica finale riassumerà in tal senso l'operato del videogiocatore, con il punteggio che di volta in volta verrà calcolato sulla base del numero di indizi e oggetti bonus ritrovati durante l'indagine, sull'esattezza dell'identità del condannato, e così via. Le scelte operate hanno però ripercussioni sui finali alternativi e sulla reputazione del detective, quindi sul modo in cui le persone interagiscono con Sherlock Holmes nei casi successivi. Alcuni individui possono per esempio rivelarsi poco disposti verso di lui se vengono a conoscenza del fatto che ha

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condotto l'inchiesta precedente in un modo poco professionale, mandando magari un innocente in galera. Certo, non aspettatevi nulla di particolarmente complesso in tal senso, visto che il livello di profondità di questa funzione non raggiunge quella vista in altre produzioni, e sembra in questo contesto ancora migliorabile. Ad ogni modo è comunque possibile porre rimedio ai propri errori cambiando il finale di ogni caso, ma questa è una soluzione che sconsigliamo vivamente per non rovinare l'esperienza. Per quanto concerne l'aspetto tecnico, Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni poggia sull'Unreal Engine 3, restituendo di conseguenza al giocatore una grafica di buona fattura (ottima se paragonata al predecessore) dove spiccano i primi piani dei protagonisti, gli ottimi effetti di luce ed ombra, e le locazioni scelte per i casi. La maggiore potenza di calcolo delle nuove console ha dato all'immagine una pulizia notevole e ai designer l'opportunità di creare ambienti più ricchi di dettagli, permettendogli di riprodurre al meglio porzioni della Londra vittoriana e rumorosa, o della campagna inglese con le sue serate nebbiose o le giornate tranquille e uggiose. In particolare gli effetti di luce hanno fatto un salto in avanti deciso e visibilissimo, soprattutto negli esterni. Le texture che rivestono gli scenari, dal canto loro, variano da quelle complesse di taluni interni, dei visi dei personaggi o dei tessuti degli abiti, ad altre più piatte, che per certi versi sembrano tradire la natura cross-gen del prodotto. In un simile contesto stonano purtroppo gli scatti che talvolta accompagnano l'esplorazione di Sherlock Holmes, fenomeno che avviene però solo in alcune aree. Per l'audio, invece, ottimo in generale il doppiaggio, rigorosamente in lingua inglese con sottotitoli in italiano, e gli effetti sonori, mentre la musica, che salta fuori in alcuni frangenti dell'avventura per sottolinearne la drammaticità o determinati momenti importanti, svolge abbastanza bene il suo "lavoro" contribuendo all'immedesimazione dell'utente.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.6
Lettori (36)
7.9
Il tuo voto

Passano gli anni ma il fascino del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle non passa mai di moda, grazie anche al lavoro, in questo caso in ambito videoludico, di gruppi come i Frogwares. Con il loro Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni, la formula che i fan hanno imparato a conoscere nei precedenti episodi è stata coraggiosamente rivista per creare qualcosa di parzialmente nuovo, un po' più cinematografico, e il risultato è che il titolo, nonostante qualche difetto, si lascia giocare con maggior piacere, rivelando a nostro parere un buon potenziale per rappresentare un nuovo inizio per questa fortunata serie, che oggi più che mai permette a tutti coloro che amano l'Inghilterra vittoriana e le avventure del grande Sherlock Holmes di riviverne appieno le avventure.

PRO

  • Atmosfera molto interessante, al pari di alcune delle sei storie
  • L'esperienza investigativa è ben riprodotta
  • La grafica è piacevole nel suo insieme
  • C'è la tanto agognata funzione di autosalvataggio

CONTRO

  • I caricamenti durante gli spostamenti da un punto all'altro della mappa sono eccessivi
  • Nonostante i bivi in alcuni momenti si è presi quasi per mano dal gioco
  • A volte il gioco non rileva correttamente un punto indiziale e bisogna passare più volte per vederlo segnalato
  • Mini giochi poco interessanti e realizzati così così