Come testimoniano anche tutti gli articoli con cui ne abbiamo seguito la parabola, non si può certo dire che il team di Vince Zampella ed Electronic Arts non ci abbiano provato a ridare slancio a Titanfall, brillante rampollo che poco dopo aver fatto irruzione nel panorama degli FPS multigiocatore ha cominciato a mostrare i sintomi di una Sindrome di Matusalemme che ad oggi apparire ormai cronica e incurabile.
Tra ottimizzazioni (vere o presunte) di motore grafico e matchmaking, l'ampliamento del novero di opzioni, delle possibilità di personalizzazione e del parco sfide ma soprattutto l'aggiunta gratuita di nuove modalità e di mappe a pagamento, in accordo alla programmazione di una classica e immancabile campagna di DLC, il titolo di debutto di Respawn Entertainment ha potuto contare su un supporto post-lancio a dir poco capillare, a cui si somma quello del partner di pubblicazione, EA, che lo ha messo spesse volte in offerta su Origin, dedicandogli anche dei week-end di prova gratuita. Niente da fare, l'emorragia di utenti che ha cominciato a interessare le arene in cui si battagliano Piloti e Titan già dopo qualche settimana la loro sfavillante inaugurazione, ha continuato inarrestabile. E, come si sa, il paragone medico è più che mai calzante nel caso di un titolo multiplayer, perché con una popolazione in calo ne va della salute e delle prospettive di vita dell'esperienza di gioco, la quale può arrivare a trascinarsi sempre più stanca e inesorabile verso la morte, come sembrerebbe l'attuale caso di Titanfall, quantomeno nell'edizione PC, a cui si riferiscono le considerazioni di questo articolo. Da qui il motivo per cui scorrendo in basso probabilmente vi siete anticipati che IMC Rising è il primo DLC rilasciato dal neonato studio di Zampella di cui sconsigliamo l'acquisto. E questo non perché si tratti di un trittico di mappe venuto fuori male, anzi, continua a sorprendere la capacità degli sviluppatori di base a Sherman Oaks di escogitare soluzioni di level design intricate, attraverso cui sviscerare la dualità della formula di gioco in maniere sempre differenti, ma perché semplicemente correreste il grosso rischio di spendere inutilmente i vostri soldi.
Ecco la recensione di IMC Rising, l'ultimo DLC di Titanfall: il canto del cigno?
Aria fritta e aria fresca
IMC Rising aggiunge due nuove voci a un elenco che ha ormai del grottesco, talmente si è fatta lunga la sfilza di playlist tra cui è possibile scegliere una volta che ci si avvia a giocare. In realtà Respawn ha avuto l'intelligenza di fare in modo di deviare verso un'altra modalità o gruppo di mappe nel caso (tutt'altro che remoto...) in cui la ricerca di uno specifico tipo di contenuto si riveli infruttuoso anziché tener lì prigionieri di attese lunghissime o rimbalzare alla schermata precedente, ma rimane il fatto che oggi appare nero su bianco il fallimento di un certo modo di impostare le esperienze multigiocatore che ha preso piede dai tempi del primo Xbox Live e che si è affermato definitivamente la scorsa generazione, con Call of Duty.
E questo a maggior ragione su PC, terra che in fatto di online gaming ha una tradizione dalle vedute sicuramente più ampie e liberali e avrebbe ancora tutti i presupposti per onorarla. Sentirsi costretti ad aggiungere liste su liste che non portano altro che a frammentare l'utenza non fa affatto bene alla salute di un titolo multiplayer, figuriamoci a uno che di utenti ormai ne può contare pochini. Sarebbe ora di abbandonare l'idea di matchmaking, specie quando nei fatti si rivela uno specchietto per le allodole che le partite non le bilancia granché o i cui algoritmi sottopongono ad attese estenuanti o reiterazioni delle stesse mappe, e tornare ai vecchi e sani server browser, che permettono di arrivare direttamente al sodo - giocare - accordando peraltro la possibilità di scegliere esattamente cosa, come, dove e con quanta gente. Tra l'altro, sarebbe il caso di parlare di tre nuove playlist, dato che assieme al DLC è arrivato un aggiornamento, l'1.0.7.2, che introduce la modalità ST con Pilota, di cui si era vociferato mesi fa. Si tratta di una Sopravvivenza Titan limitata al due contro due, nata probabilmente per fare di necessità virtù, che fa esattamente quel che ci si immagina: proporre la sorella maggiore in una chiave più raccolta, veloce e foriera di nuove implicazioni a livello di gioco di squadra, scaturenti dalla maggior interdipendenza con il solo compagno da cui si è affiancati. Una variante che sta in piedi piuttosto bene, rivelandosi allo stato dei fatti anche meno propensa a perdersi in lungaggini causate da coppie che se la giocano prevalentemente di rimessa, "camperando", come si poteva temere.
Tre incolpevoli
IMC Rising propone un tris di mappe che sa distinguersi istantaneamente, già a primo impatto. Più che lavorare su nuovi asset, che comunque non mancano sebbene si percepisca più riciclo che in passato, Respawn ha investito sull'illuminazione, come e ancora più che nei precedenti DLC, riuscendo a imprimere a ciascuna nuova entrata una spiccata personalità estetica pur in un contesto che annovera a questo punto oltre 20 arene, attraverso soluzioni che sembrano ispirarsi chiaramente ad altri titoli (o lanciare il guanto di sfida ai rispettivi autori). Ambientata in una rigogliosa vallata tropicale al tramonto, Calma Piatta sembra strillare "possiamo rifare Crysis dentro il Source!", proponendo uno scenario e soprattutto una fotografia che ricordano tantissimo la serie di Crytek, in particolare nella variazione tendente all'arancione apprezzata in Warhead.
Strutturalmente sembra di trovarsi al cospetto di una grossa torta stratificata, che pur comprendendo una moltitudine di edifici nelle zone periferiche, tra bar, abitazioni e magazzini, tende a svilupparsi attorno alla grossa collina centrale, dove si erge un'imponente e articolatissima costruzione che alterna un budello di interni e una serie di spiazzi percorribili dai Titan, in cui non si fa mancare nemmeno una poderosa coppia di lunghe pareti a sovrastare il tutto, da cavalcare in parkour, a patto di non soffrire di vertigini. Ma questo è nulla rispetto alle incredibili traversate che si possono compiere nell'apparentemente scontatissima Trappola di Sabbia, che sembra rifare il verso ai panorami extra-planetari di Destiny, virandoli in un blu à la Soderbergh. Sotto la sua placida superficie, una grossa distesa desertica interrotta di tanto in tanto da qualche magazzino, batte fortissimo il cuore di una rete di passaggi sotterranei da attraversare a velocità warp, sulle proprie gambe, grazie a cui la fanteria può spostarsi sostanzialmente indisturbata tra un punto nevralgico e l'altro. Un'anima ambivalente, insomma, col suolo dominato dai Titani, liberi di sfogarsi come in una guerra tra Jaeger e Kaijū, mentre i Piloti hanno diverse chance di rivelarsi comunque determinanti, specie nelle modalità a obiettivi. Ammantata da un bagno di luce crepuscolare ma al tempo abbacinante, come se ci si trovasse in un Mirror's Edge ambientato dalle parti di Prypiat, Zona 18 è un'altra mappa dalla planimetria apparentemente banale che mette però in evidenza, ancora una volta, l'estro del team di Zampella nel rielaborare tutti i concetti forti alla base del level design di Titanfall.
Si tratta di un'installazione industriale composta perlopiù da seminterrati, i cui tetti in taluni casi possono essere battuti anche dai Titan, offrendo ai colossi uno spazio di manovra extra, mentre ai soldati sono garantiti parecchi margini d'azione, muovendosi senza esporsi troppo tra i tantissimi edifici, tagliando attraverso un paio di veloci corridoi trasversali o avventurandosi in taluni locali che si sviluppano a più piani sottoterra. Il risultato è una delle mappe in assoluto più scorrevoli e bilanciate tra quelle realizzate da Respawn, quale che sia l'unità d'elezione (umana o robotica) con cui contribuire al conflitto. Insomma, messo in preventivo il solito scotto per un prezzo elevato ma ormai standard per proposte del genere, IMC Rising è un map pack riuscito, un piatto senza troppe spezie di quelli che, boccone dopo boccone, non sembra però stufare mai, prestandosi ad essere giocato e stragiocato dagli appassionati. Peccato che a latitare sia proprio quest'ultimo tipo di materiale. Abbiamo testato il DLC sostanzialmente in tre tranche: la prima nei giorni a ridosso del lancio, la seconda qualche tempo dopo e l'ultima poco prima di chiudere l'articolo e i risultati son sempre stati un po' sconfortarti. Si è ormai arrivati al punto in cui riuscire a trovare partite con due squadre al completo sta diventando l'eccezione, più che la regola. Anche con riferimento a Logoramento, eletta dalla stessa Respawn come la modalità più popolare. Titanfall assomiglia oggi a una di quelle feste dove si continua a suonare ottima musica e i gestori hanno premura di rimpinzare il buffet, ma a cui a nessuno interessa partecipare, mettendo addosso una profonda tristezza. E a questo punto non riusciamo proprio a figurarci alcun evento in grado di invertire la tendenza, nemmeno un'estrema e un po' improbabile svolta nel Free 2 Play, dato che il problema vero sembrerebbe riuscire a vendere la voglia di giocare a Titanfall a chi Titanfall già ce l'ha.
Conclusioni
PRO
- Calma Piatta, Zona 18 e Trappola di Sabbia...
CONTRO
- ...se siete abbastanza fortunati da non imbattervi in partite perlopiù semideserte