Mentre il Campionato del Mondo di F1 2014 sta volgendo al termine, letteralmente dominato dai due piloti Mercedes-Benz - Lewis Hamilton e Nico Rosberg - in lizza per il titolo, Codemasters, come da tradizione, lancia il simulatore di guida ufficiale a esso dedicato, approdato alla quinta iterazione da quando la software house britannica, nel 2008, ne acquistò la prestigiosa licenza. Migliorata anno dopo anno, come specificammo nella nostra recente anteprima, con questo capitolo la serie è giunta a un peculiare punto di svolta, per due ragioni principali: da una parte abbiamo il radicale cambiamento nel regolamento tecnico della disciplina, definito dagli addetti ai lavori il più "importante negli ultimi 60 anni", dall'altra l'ormai consolidata presenza delle console next-gen, che ha spinto gli sviluppatori a realizzare un prodotto completamente nuovo e il cui debutto è previsto a marzo del prossimo anno. F1 2014 rappresenta dunque l'ultimo capitolo espressamente pensato per la cosiddetta vecchia generazione (non uscirà infatti su PlayStation 4 e Xbox One) e, sebbene siano ipotizzabili future versioni del gioco anche per PlayStation 3 e Xbox 360 - considerando l'enorme base installata di console - è indubbio che la produzione stia per evolversi sotto una nuova veste, necessaria per i limiti maturati dal collaudato Ego Engine. In attesa di conoscere i dettagli su questa inedita versione, completamente avvolta nel mistero e finalmente prevista per accompagnare l'avvio del prossimo campionato del mondo, ci siamo tuffati nell'analisi della versione definitiva di F1 2014 per PC; queste sono le nostre impressioni dopo numerose ore di guida.
Con F1 2014 si chiude un'era mentre Codemasters si prepara ad aprirne un'altra
Energia alternativa
Il primo dettaglio che gli appassionati della serie noteranno in questo nuovo capitolo è la soppressione dei cosiddetti Test per i giovani piloti, che, come avvenuto per la competizione reale, sono stati sostituiti da generiche prove che le scuderie possono tenere in determinati giorni dell'anno.
La rimozione dei test liberi, ormai da qualche anno a questa parte, è uno degli argomenti più criticati e dibattuti in assoluto negli ambienti della Formula Uno, dato che per gli addetti ai lavori, moltissimi piloti - soprattutto quelli giovani - per questa ragione non si trovano a proprio agio, ad esempio, a guidare sotto la pioggia, catalizzando di conseguenza il rischio di incidenti gravi alla stregua di quello avvenuto allo sfortunatissimo Jules Bianchi a Suzuka in Giappone, sebbene in questo caso siano intervenuti altri fattori. Questi test generici, denominati nel gioco "Test di valutazione", hanno rappresentato per Codemasters l'occasione per introdurre una prova d'avvio e richiamabile all'interno del menù carriera, il cui scopo è valutare le capacità di guida del giocatore e suggerire, al termine della sessione, il livello di difficoltà e altri parametri in grado di personalizzare l'esperienza. Ricordiamo che Codemasters, nel comunicato ufficiale di presentazione del titolo, annunciò l'introduzione del nuovo livello di difficoltà "molto facile", ideato per i giocatori casual e per chi si lamentava della complessità del titolo anche selezionando il più basso livello di sfida. Non pensate comunque a una deriva casual della produzione, poiché eliminando tutti gli aiuti alla guida e impostando un livello di difficoltà adeguato, F1 2014 rappresenta la classica simulazione solida - ma non pura - cui siamo abituati, nonostante alcune "licenze" delle quali parleremo più avanti. Si tratta semplicemente di allargare la fetta di mercato, rendendo appetibile il prodotto anche agli appassionati di F1 che non siano propriamente degli abili piloti virtuali. Una scelta da non biasimare, vista la concorrenza spietata per i racing game in questa fantastica stagione autunno/inverno 2014, il costo proibitivo della licenza ufficiale della F1 e, non per ultimo, un mercato videoludico che, nonostante i buoni risultati raggiunti da alcuni software e hardware, sta comunque accusando i morsi della crisi economica. Determinato il livello di abilità del giocatore, che può comunque ignorare i consigli del test di valutazione, si viene proiettati nel menù principale del gioco, ove è possibile accedere alle varie modalità e regolare numerose impostazioni.
La modalità principale, come da tradizione, è rappresentata dalla lunga Carriera, che quest'anno - almeno nel nostro codice review - è possibile intraprendere partendo con qualsiasi scuderia, anziché essere costretti a selezionare uno dei team più "scarsi" (come la Marussia o la Catheram), per poi suscitare l'interesse di quelli via via più prestigiosi ottenendo buoni risultati in pista. Selezionata la scuderia, fra le altre cose associata a un ulteriore livello di difficoltà specifico (le Mercedes-Benz, ad esempio, rappresentano il facile, le Williams l'intermedio e le Lotus il difficile), si parte come seconda guida e si accede al consueto menù pre-sessione in classico stile Codemasters: qui troviamo l'immancabile Centro Carriera con il calendario stagionale e le statistiche relative al proprio pilota, l'area dedicata alle email dove manager, ingegneri e agente personale ci lasciano varie informazioni, le notizie, le classifiche piloti e costruttori e, naturalmente, le impostazioni.
Queste ultime sono molto dettagliate e danno la possibilità di scegliere, ad esempio, il livello di partecipazione, ovvero se affrontare un weekend lungo con qualifiche complete o magari corto con qualifiche immediate, la distanza di gara (25%, 50% o 100% dei giri realmente previsti) e l'attivazione o meno del cosiddetto parco chiuso. Per quel che concerne la difficoltà, al di là dei parametri che influenzano il gameplay, del quale parleremo nel prossimo paragrafo, le impostazioni di simulazione permettono di regolare le bandiere (realistiche, ridotte o relative al solo taglio delle curve), l'assistenza alla sosta, il livello di difficoltà dell'intelligenza artificiale - da dilettante a leggenda - e gli immancabili flashback, marchio distintivo dei prodotti Codemasters che ha preso piede anche in altri titoli di guida, come ad esempio le due serie Forza di Turn 10 e PlayGround Games. Avviato il Gran Premio ci si trova proiettati nel classico menù pre-gara, ove, all'interno della monoposto e innanzi a un monitor, ruotando la testa possiamo fare scelte relative all'assetto o alle gomme, accelerare il tempo delle qualifiche o dedicarci alle sessioni di Ricerca e Sviluppo, che attraverso appositi test in pista - come mantenere la traiettoria o una determinata velocità media - permettono di ottenere vantaggi per la propria vettura nel corso della stagione. Il tutto è presentato esattamente come negli anni passati, sia dal punto di vista stilistico che contenutistico, e gli appassionati si ritroveranno immediatamente a proprio agio. La stagione 2014, ormai al tramonto, è stata lunga e appassionante, e nel titolo Codemasters ritroveremo tutte le specificità che la stanno tutt'ora caratterizzando: tra le novità più interessanti vi sono ovviamente i circuiti esordienti di Spielberg (Austria) e quello russo di Sochi, costruito attorno al parco delle recenti olimpiadi invernali, l'affascinante corsa in notturna in Bahrain - per celebrare i 10 anni in Formula Uno - e il ritorno del tecnicissimo Hockeneimring tedesco, assente dal calendario del 2012. Fra le altre modalità accessibili dal menù principale vi sono il classico Gran Premio personalizzato, la Sfida Campionato che proietta il giocatore in 10 eventi ove conseguire determinati obiettivi, il già citato Test di valutazione, la componente multigiocatore (Lan, online e schermo condiviso per due giocatori) e il ricco Banco di prova. In esso è possibile accedere alle classiche sfide della modalità Scenario, dove rivivere 20 eventi clou della stagione attualmente in corso - organizzati in quattro gruppi di difficoltà crescente - e le modalità Controtempo e Prova a tempo, in cui ovviamente sfidare il cronometro e gareggiare contro gli immancabili fantasmi. Insomma, come avrete intuito si tratta del consueto piatto ricchissimo, solido e che non mancherà di tenervi impegnati per lungo tempo, almeno sino all'esordio dell'attesissimo capitolo next-gen previsto per la primavera del prossimo anno. Manca purtroppo l'avvincente e affascinante modalità Classica che ha impreziosito il capitolo 2013, ma i sensibili cambiamenti avvenuti nel regolamento tecnico della disciplina hanno costretto gli sviluppatori a concentrarsi esclusivamente sulle nuove vetture.
Accelerazione bruciante
Come già ampiamente specificato, le novità introdotte nella Formula Uno di quest'anno - non senza polemiche - sono state così sensibili tali da essere definite "epocali" per la storia di questo sport, andando a influenzare cuore, aspetto, sound e soprattutto comportamento delle vetture. Da questo punto di vista è stato fatto un lavoro encomiabile da parte degli sviluppatori britannici, che, nonostante abbiano mantenuto praticamente inalterata la componente tecnico-contenutistica dell'opera, hanno apportato i maggiori cambiamenti proprio sotto il profilo del gameplay. I nuovi V6 turbo-elettrici in sostituzione dei vecchi V8 aspirati, infatti, a causa della coppia massima mostruosa, della quasi totale assenza di aiuti elettronici (al di là della tecnologia brake-by-wire sul controllo dei freni) e dell'automatizzazione del sistema di recupero dell'energia cinetica (il vecchio KERS, rinominato in ERS-K), hanno reso le nuove monoposto incredibilmente nervose, con dinamiche di guida decisamente più complesse rispetto al passato, anche nel gioco a parità di aiuti elettronici virtuali implementati.
Facendo dei confronti diretti su pista con F1 2013, è evidente la tendenza delle nuove vetture ad entrare in sovrasterzo e a "sbacchettare" violentemente in uscita dalle curve, costringendo il giocatore a bilanciare e recuperare costantemente il velocissimo ed esuberante mezzo. Non siamo naturalmente innanzi a una simulazione pura come può essere la mod dedicata alla F1 scaricabile per Assetto Corsa, suffragata dal pregevole modello di guida plasmato da Kunos Simulazioni, tuttavia il comportamento delle auto mantiene sotto costante pressione il giocatore e garantisce ore e ore di sano divertimento, sia al pilota della domenica che all'appassionato più intransigente, grazie alla notevolissima scalabilità. Lascia ancora perplessi il sistema di danneggiamento delle vetture, nel quale risulta praticamente impossibile percepire limiti e dinamiche di rottura di elementi quali sospensioni e musetto, influenzati più dalla sorte che da rigorosi algoritmi matematici. Al di là di questo storico difetto, sono tuttavia presenti varie tipologie di guasti, un ottimo sistema di usura degli pneumatici, la possibilità di regolare la miscela per fornire più o meno potenza alla vettura, i pit stop, il sistema DRS e molto altro ancora; elementi che influiscono sulla solidità e sulla completezza dell'opera Codemasters. Fiore all'occhiello della produzione, ancora una volta, è il favoloso meteo dinamico, capace di stravolgere letteralmente l'esito di una gara e innescare la girandola dei pit stop, oltre che influenzare profondamente il comportamento delle vetture e la visibilità. Nel Gran Premio malese di Sepang, ad esempio, negli ultimi giri siamo stati colti in flagrante da un violentissimo acquazzone dopo aver "navigato" sotto una pioggerella costante con gomme intermedie: a differenza di altri piloti, abbiamo deciso di proseguire con gli pneumatici già montati piuttosto che equipaggiare quelli da bagnato, una scelta disastrosa in termini di tempi e posizioni perdute sulla linea del traguardo, sintomo dell'eccellente cura per i dettagli da parte degli sviluppatori. L'esperienza di guida, naturalmente, cambia esponenzialmente giocando con un joypad o con un volante: noi abbiamo effettuato le varie prove con una periferica professionale (il Thustmasters TX Ferrari 458 Italia Edition) e il risultato è stato decisamente apprezzabile, soprattutto eliminando ABS, servofreno, servosterzo e regolando il controllo della trazione su intermedio. Rimuovendolo del tutto, infatti, il modello di guida diventa estremamente complesso e per domare al meglio la propria monoposto sono necessarie moltissime ore di pratica e una conoscenza millimetrica dei circuiti. Ottima e aggressiva, come sempre, l'intelligenza artificiale, capace di sorprendere il giocatore con manovre e sorpassi da manuale, oltre che di rendere coerenti e appassionanti le varie competizioni.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 3770K
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 680
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Intel Core 2 Duo @ 2.4Ghz o AMD Athlon X2 5400+
- Scheda video AMD HD2600 o NVIDIA Geforce 8600
- 10 GB di spazio libero su disco
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i7 o AMD FX Series
- Scheda video AMD serie HD6000 o Nvidia serie GTX500 con 1GB RAM
More of the same
Dal punto di vista squisitamente tecnico l'opera di Codemasters è praticamente un copia e incolla della versione precedente, ove il versatile motore grafico Ego Engine, oramai evidentemente spinto sino ai suoi limiti - partendo dalle basi della vecchia generazione di console - offre comunque un'esperienza visiva godibile e soprattutto fluida.
Con la nostra configurazione di prova, F1 2014 è infatti inchiodato a 60 frame per secondo a livello di dettaglio Ultra e in 1080p, regalando il meglio di sé, come di consueto, durante gli scroscianti acquazzoni, laddove il meteo dinamico di Codemasters rappresenta un'assoluta eccellenza nel panorama videoludico mondiale. Al di là delle nuove vetture e dei nuovi circuiti, fra i quali va menzionato per la cura nei dettagli quello di Sochi, ci troviamo innanzi a un prodotto del tutto assimilabile all'iterazione precedente: non tutte le texture sono di buona qualità e lasciano molto a desiderare soprattutto i modelli dello staff e dei piloti, sia dal punto di vista delle animazioni che per la resa estetica, mentre le varie strutture architettoniche che circondano i circuiti sono generalmente spoglie, al netto di alcune apprezzabili eccezioni. Ottimo il sistema di illuminazione tranne che nelle gare in notturna, mentre i riflessi risultano un po' troppo accentuati sulle livree delle vetture, i cui modelli poligonali, sebbene riproduzioni fedeli di quelle reali - ben proporzionati e ricchi di dettagli - sono un paio di passi indietro rispetto ai valori produttivi raggiunti nei simulatori di guida più moderni. E' indubbio che sul piano tecnico ci si aspetti un notevole balzo in avanti nel primo capitolo next-gen della serie, che fortunatamente non tarderà ad arrivare. Buono anche il comparto audio, sebbene i nuovi motori turbo-elettrici non abbiano un sound propriamente gradevole o vigoroso e possano dare qualche problema al cambio di marcia, soprattutto alla partenza. Come sottolineammo in sede di anteprima, vanno sicuramente lodati i nuovi effetti sonori relativi al contatto degli pneumatici con l'asfalto, ora molto più vari e realistici che in passato. Chiudiamo il quadro tecnico accennando al comparto multiplayer, al momento animato dai soli addetti ai lavori ma comunque solido, stabile e divertente come da tradizione: da sottolineare la possibilità di giocare in due con lo schermo condiviso e di disputare il campionato in cooperativa, oltre che il consueto e completo supporto alla piattaforma social Racenet.
Conclusioni
Sebbene sotto il profilo tecnico e contenutistico sia del tutto assimilabile al precedente capitolo, al di là della rimozione della componente classica e l'aggiornamento di circuiti e vetture, F1 2014 è un'opera piuttosto differente dall'iterazione 2013, grazie ai cambiamenti sensibili apportati al regolamento tecnico che Codemasters ha saputo cogliere e tradurre con successo nelle dinamiche di guida. La differenza principale riguarda proprio il gameplay, laddove le nuove monoposto con motore turbo-elettrico risultano decisamente più nervose e difficili da controllare rispetto al passato, regalando grandi soddisfazioni ai giocatori più appassionati senza, tuttavia, rinunciare a una notevole scalabilità. Solido, divertente e ricco, il titolo Codemasters è un buon prodotto col quale trascorrere del tempo, prima di immergersi nell'attesissima rivoluzione della Formula Uno virtuale che giungerà il prossimo anno.
PRO
- Giocabilità rinnovata e più complessa
- Auto, circuiti e regolamento tecnico del 2014
- Solido, scalabile e ricco di contenuti
- Meteo dinamico sempre favoloso
CONTRO
- Sistema di danni ancora lacunoso
- Tecnicamente è un copia e incolla della precedente iterazione
- Rimossa la componente classica