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Disneyland è più vicina

I personaggi più amati del mondo riuniti in un videogioco a metà tra Animal Crossing e Tomodachi Life

RECENSIONE di Christian Colli   —   16/10/2014
Disney Magical World
Disney Magical World
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Disneyland è più vicina

Considerando lo straordinario successo di Animal Crossing, e quello più moderato ma comunque importante di Tomodachi Life, è abbastanza sorprendente che si sia pensato a un ibrido come Disney Magical World soltanto adesso. A onor del vero, il titolo sviluppato da h.a.n.d. per conto di Bandai Namco è già uscito da qualche mese sia in nord America sia in Giappone, dove ha riscosso un discreto successo. Arriva quindi sui nostri scaffali, i testi localizzati in italiano e il doppiaggio in inglese, a pochi mesi da un Natale in cui potrebbe essere il videogioco perfetto da mettere sotto l'albero di figli e nipotini. Per i più grandicelli il discorso è diverso, e vale la pena cercare di capire quanto abbia davvero in comune con i due "simulatori di vita" firmati Nintendo...

Prima o poi qualcuno doveva pensare a incrociare Animal Crossing con i personaggi della Disney!

Adesivi, adesivi ovunque!

I primi minuti di gioco sono prevedibilissimi: siamo chiamati a creare il nostro Mii o ad importarne uno già pronto che ci rappresenterà nel paese di Castellopoli, un regno che ricorda Disneyland in modo impressionante, dove i Mii e i personaggi Disney vivono praticamente fianco a fianco. Il tutorial, saremo onesti, è pesantissimo: il gioco di h.a.n.d. ci prende per, ehm, mano e ci spiega ogni singola opzione o caratteristica del gioco, sottolineando implicitamente il vero target del gioco, e cioè i più piccini. Superata questa tediosissima quanto necessaria fase introduttiva, e fatto amicizia con il re di Castellopoli e i suoi illustri abitanti Disneyani, si passa subito all'azione.

Disneyland è più vicina

I fan di Animal Crossing e Tomodachi Life riconosceranno subito alcune caratteristiche in comune, come l'importanza di raccogliere gli oggetti e i materiali sparsi in giro per la città o la necessità di socializzare con gli abitanti di Castellopoli per diventare popolari e sbloccare nuovi contenuti.

Disneyland è più vicina

L'interazione si appoggia alla croce direzionale e ai corrispettivi saluti che è possibile rivolgere ai vari abitanti, i quali potrebbero ricompensarci con oggetti o adesivi: quest'ultimi sono cruciali, poiché ogni contenuto di Disney Magical World richiede un certo numero di adesivi per essere sbloccato, imponendo una progressione per gradi che impedisce di svelare immediatamente ogni feature del gioco pur offrendo una discreta libertà d'azione. A differenza di Animal Crossing, in cui lo sblocco dei contenuti dipende dallo scorrere del tempo e dal calendario, in Disney Magical World è teoricamente possibile sbloccare continuamente ogni nuovo elemento semplicemente accumulando gli adesivi grazie ai compiti affidatici dagli abitanti di Castellopoli. Il problema è che diventerebbe piuttosto monotono molto presto, perché i compiti casuali sono decisamente banali e ripetitivi, tutti incentrati sulla raccolta e la consegna di oggetti, materiali e indumenti. In questo senso, Disney Magical World andrebbe giocato a piccole dosi proprio come i più celebri "simulatori di vita" Nintendo, onde evitare di annoiarsi presto. Per fortuna, però, le varie feature che si possono sbloccare contribuiscono gradualmente ad allargare lo spettro delle attività, rendendo ogni sessione di gioco potenzialmente diversa dalle altre.

L'effetto 3D

Senza infamia né lode, l'effetto stereoscopico di Disney Magical World dà quel minimo di profondità che potrebbe giustificare lo spostamento della levetta, ma influisce pesantemente sul frame rate, facendocelo vivamente sconsigliare.

Foto, fantasmi e pasticcini

I vari personaggi Disney non sono delle semplici comparse, ma i punti di riferimento intorno ai quali ruotano alcuni momenti importanti della nostra vita a Castellopoli. Paperino ci insegnerà a pescare nel suo laghetto, Paperina ci cucirà abiti e costumi su misura, Cip e Ciop fabbricheranno mobili per noi e così via. C'è una specie di sistema di crafting, in Disney Magical World, che permette di consumare i materiali recuperati in giro per Castellopoli e dintorni per fabbricare vari oggetti: è possibile anche comprarli nel negozio di zio Paperone gestito da Qui, Quo e Qua, ma perché gonfiare ulteriormente le tasche di quell'avido riccone? Se gli indumenti servono perlopiù a socializzare con gli abitanti, e magari a sbloccare qualche adesivo in più, rappresentando un divertissement proprio come lo erano i capi d'abbigliamento di Animal Crossing, i mobili e la tappezzeria che è possibile fabbricare sono legati a doppio filo con il piccolo ristorante che ci verrà affidato. Non del tutto dissimile dalla nostra casa in Animal Crossing, il ristorante è una specie di minigioco gestionale in cui potremo arredare il salone a piacimento, ma anche decidere il menù da proporre ai clienti e assumere il personale, scegliendo anche il modo in cui i nostri dipendenti devono vestire quando si presentano a lavoro. La popolarità del nostro locale potrebbe attirare l'attenzione di altri personaggi Disney con i quali avremo quindi un'occasione in più di interagire, ed è anche il punto d'incontro tra più giocatori nella limitata funzione multiplayer offerta da Disney Magical World. Un po' passatempo e un po' "esperimento didattico", il ristorante è una delle feature che maggiormente distingue il titolo h.a.n.d. dalla concorrenza, ma non è la sola. Tra le gare di ballo alla corte di Cenerentola e le missioni per conto di Aladdin in quel di Agrabah, per esempio, potremmo decidere di esplorare i sotterranei in cerca di oggetti e materiali rari: armati della bacchetta magica di Yen-Sid, Disney Magical World si trasforma in una specie di action adventure in cui combatteremo in tempo reale fantasmi e altri buffi nemici a colpi di incantesimi. Le varie bacchette che è possibile fabbricare ed equipaggiare offrono diversi tipi di magie, ma la difficoltà degli scontri è tarata verso il basso per fare presa sui giocatori più giovani, pur rappresentando un simpatico intermezzo in chiave RPG senza troppe pretese ma sicuramente gradevole. In questo senso, Disney Magical World centra perfettamente il bersaglio: pur senza osare, riesce a catturare l'attenzione dei più piccoli grazie all'incantevole universo Disney e a stupire i più grandi con delle trovate decisamente interessanti. Resta dunque da capire perché il mitico Topolino non riesca a spuntarla contro Tom Nook...

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
7.0
Il tuo voto

Anche Animal Crossing sapeva essere ripetitivo dopo alcune ore, e così Tomodachi Life, ma i due giochi Nintendo avevano da loro qualcosa che a Disney Magical World manca quasi del tutto: l'elemento sorpresa. Chi conosce i personaggi Disney - e chi non li conosce?! - saprà esattamente cosa aspettarsi da una conversazione con Stitch o Aurora, e gli adesivi determinano giocoforza la nostra progressione, privandoci del gusto di scoprire che novità ci aspettano di giorno in giorno. Si sente, insomma, la mancanza dei personaggi generati casualmente in Animal Crossing o dei Mii creati su misura in Tomodachi Life e quindi, in definitiva, di quel senso di meraviglia e di imprevedibilità che li contraddistingueva. Disney Magical World, insomma, è un "simulatore di vita" che annoia un po' troppo presto, nonostante l'impressionante quantità di contenuti, ma che farà sicuramente impazzire di gioia il suo target di riferimento per parecchie ore.

PRO

  • I personaggi Disney
  • Grande varietà di contenuti
  • Libertà di azione notevole

CONTRO

  • Compiti ripetitivi
  • Tecnicamente scialbo
  • Zero effetto sorpresa