Metti insieme almeno tre elementi dello stesso colore per eliminarli: un concetto molto semplice, che ha trainato per decadi il genere dei puzzle game in stile match-3 e a cui gli sviluppatori di King devono molto, visto che tante delle loro "saghe" si basano proprio su tale presupposto. Diamond Digger Saga, disponibile nel tradizionale formato freemium, dunque scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, non fa eccezione, pur cercando di offrire un'interpretazione leggermente differente. Nei centonovanta stage che compongono attualmente la campagna in single player, e che aumenteranno immancabilmente con i prossimi aggiornamenti, il nostro obiettivo è infatti quello di totalizzare un certo numero di punti, liberare ninfe o giocattoli dalle loro prigioni di pietra o semplicemente far passare un corso d'acqua attraverso il sottosuolo, andando a distruggere gli ostacoli tramite l'espediente dei diamanti dello stesso colore che vi stazionano sopra, fino a costruire un percorso verso il punto in cui l'acqua deve defluire. Una struttura che prevede diverse sezioni per ogni singolo stage, da completare usando un numero di mosse limitato, ma che all'occorrenza possiamo aumentare attraverso l'uso dei lingotti d'oro, la valuta pregiata del gioco. I nostri progressi vengono evidenziati sulla solita mappa a tappe, in cui è possibile visualizzare anche i risultati di tutti gli amici su Facebook che utilizzano la medesima applicazione (disponibile anche in formato browser sul social network) e rompergli le scatole per chiedere una vita in più o lo sblocco di una nuova zona. A proposito di vite, il sistema a cui Diamond Digger Saga fa riferimento è il solito, abbastanza equilibrato e privo di eccessive limitazioni: se vinciamo potremo continuare la partita all'infinito, ma le nostre cinque vite si consumeranno a ogni game over e dovremo attendere ben trenta minuti perché ognuna di esse venga ripristinata.
Diamond Digger Saga è un puzzle game match-3 gradevole e duraturo, ma troppo simile a tanti altri
Diamante grezzo
Il gameplay di Diamond Digger Saga funziona in maniera molto semplice, visto che basta toccare i raggruppamenti formati da tre o più diamanti per eliminarli e far sì che le pietre corrispondenti si sgretolino, portando quindi alla discesa di altri elementi dall'alto. Distrutti gli ostacoli, il flusso d'acqua segue la forza di gravità per raggiungere la parte inferiore dello schermo, all'interno del percorso che abbiamo creato, fino a raggiungere lo sbocco verso la zona successiva. Ci sono tuttavia aspetti che fin dalle prime fasi risultano un po' controversi. In primo luogo i livelli in cui la composizione iniziale dei blocchi è fondamentale per il successo, viste le poche mosse disponibili, forieri di un fattore fortuna che mal si sposa con la connotazione freemium del gioco. Certo, ci sono alcune "mosse speciali" a cui possiamo ricorrere per raggiungere gli obiettivi più complicati, oppure la "smart bomb" gratuita che si carica ogni tot eliminazioni e che consente di far esplodere tutti i diamanti di un determinato colore, ma la sensazione è che anche una condotta irreprensibile non basti a garantire la vittoria in ogni situazione. È però soprattutto la sensazione di "già visto" a penalizzare l'esperienza: il match-3 viene utilizzato in modo leggermente diverso dal solito, diciamo in maniera indiretta rispetto a ciò che vediamo sullo schermo, come se ci fossero due strati sovrapposti, ma ciò non basta per evitare che un fan dei titoli King si annoi rapidamente a causa della mancanza di vere novità. Le chiavi da raccogliere, i blocchi più duri da sbriciolare gradualmente e quelli ghiacciati costituiscono un boost per la varietà dell'azione, ma in un mercato così saturo, con avversari tanto agguerriti (e spesso realizzati dal medesimo team), ciò non basta per spiccare. Aggiungiamoci anche una realizzazione tecnica nella media, con musiche poco indovinate, incapaci di rimanere in testa, ed ecco completarsi il quadro di un puzzle game gradevole ma tutt'altro che imperdibile.
Conclusioni
Diamond Digger Saga cerca, dove possibile, di uscire dal solco tracciato dai tradizionali puzzle game in stile match-3, introducendo elementi di novità come l'acqua, la smart bomb gratuita e l'approccio scenario-centrico. Purtroppo ciò non basta a rendere l'esperienza più fresca e varia rispetto a tanti titoli appartenenti allo stesso genere, molti dei quali realizzati proprio da King, e ciò si traduce in una sensazione di stanca più o meno marcata a seconda della vostra personale esposizione a questo tipo di giochi. Un prodotto piacevole e duraturo, in definitiva, ma che stenta a distinguersi dal mucchio.
PRO
- Campagna lunga e impegnativa
- Gameplay molto semplice e immediato
- Qualche idea vagamente fresca...
CONTRO
- ...ma alla fine non è che l'ennesimo match-3
- Tecnicamente nella media, musiche prive di mordente
- Il "fattore fortuna" rende alcuni stage frustranti