Spazio, ultimo orizzonte

Dopo i discreti Total Recoil e PulzAR, l'anglosassone Eiconic Games ci riprova con uno strategico in tempo reale, dal retrogusto tower defense, ambientato interamente nello spazio. In tre sistemi solari, per la precisione, composti ciascuno da almeno quindici pianeti e svariate lune, per un totale di cinquanta livelli e passa: una quantità di contenuti decisamente abbondante, specie se si considera che Final Horizon è incluso nel pacchetto dei titoli omaggio di dicembre per gli abbonati a PlayStation Plus e, quindi, è scaricabile gratuitamente in versione PlayStation Vita. Abbiamo giocato Final Horizon sulla console portatile di Sony, godendoci il sistema di controllo via touch screen preciso e funzionale, unica differenza rispetto alla controparte per PlayStation 4.

Final Horizon è un RTS divertente, anche se non aggiunge nulla di nuovo al genere

Nello spazio nessuno può sentirti fraggare

La storia che collega le missioni di Final Horizon è sostanzialmente un pretesto, e ci vede assumere il ruolo di protettori dell'umanità spedita nello spazio a colonizzare vari pianeti. La minaccia aliena che dovremo combattere è quella dello Sciame: StarCraft non c'entra niente - vogliamo sperare che i ragazzi di Eiconic Games abbiano voluto recare omaggio al capolavoro Blizzard - ma lo Sciame di Final Horizon è una razza di creature biomeccaniche insettiformi, e se vi sta venendo in mente Starship Troopers non possiamo certo darvi torto.

Lo Sciame si scaglierà gradualmente contro le colonie: le prime missioni sono ambientate in una realtà virtuale che funge da tutorial e dobbiamo dire che il gioco svolge davvero un ottimo lavoro nello spiegare con chiarezza e precisione ogni meccanica del gameplay o funzione dell'interfaccia, anche se in realtà il cuore del gioco è di una semplicità disarmante. Agendo sul touch screen o sugli stick dovremo navigare la mappa e selezionare le varie installazioni per far fronte all'assedio alieno; inizialmente dovremo limitarci a riparare torrette e generatori, ma ben presto dovremo cominciare anche a scegliere che armi costruire, dove farlo e quali, eventualmente, potenziare. Ogni azione consuma energia, ragion per cui è fondamentale potenziare e difendere sopratutto i generatori che la producono, ma poi cominciano a palesarsi le considerazioni da real time strategy nel momento in cui i nemici cominciano ad assalirci da ogni angolo. Quale postazione armare o potenziare? E in quale ordine? Le risposte a queste domande potranno anche sembrare ovvie nelle prime fasi di gioco, ma si faranno via via più complicate man mano che si sbloccano le nuove missioni e si cerca di completare gli obiettivi secondari, anche perché i nemici inizialmente fanno capolino un tipo alla volta, ma poi cominciano ad attaccare in formazioni diverse, costringendoci a scegliere le armi più efficaci contro questa o quella specie.

Le missioni avanzate di Final Horizon, di fatti, esortano il giocatore a ragionare dinamicamente e a rischiare risorse e installazioni con mosse e strategie azzardate quanto inevitabili. A un certo punto dovremo cominciare a distruggere i generatori per rimpiazzarli con delle armi, onde evitare di essere sopraffatti, o dovremo scambiare ripetutamente i vari tipi di armi a seconda del tipo di nemico che sta attaccando. Nonostante la semplicità del concept di base (i tipi di nemici sono pochi e le mappe non sono particolarmente ampie) lo sviluppatore è riuscito a mescolare le carte in modo da mascherare la mancanza di varietà, che si palesa già dopo qualche missione, grazie agli obiettivi secondari e alla casualità di alcune sequenze di gioco che, soprattutto nelle fasi avanzate, potrebbe risultare fastidiosa, se non addirittura frustrante.

Di tanto in tanto ci si imbatte anche in qualche missione o power-up che propone una struttura quasi completamente diversa, tra livelli praticamente da shooter, ripresi dall'alto, e smart bomb guadagnate uccidendo i nemici con un po' di abilità. Completata al cento percento la campagna è comunque possibile giocare in modalità Score Challenge e impostare i parametri che si vogliono per ogni missione: i nostri risultati saranno poi caricati in un'apposita leaderboard. Per chi poi volesse ampliare ulteriormente l'offerta, Eiconic Games ha annunciato la pubblicazione di un pacchetto DLC, intitolato Dark Galaxy, che aggiunge alcune missioni al gioco base. Dal punto di vista tecnico, Final Horizon non fa certo sfoggio delle potenzialità dell'hardware: le mappe sono decisamente scarne e i modelli poligonali incredibilmente semplici, ma l'interfaccia è pulita e fa il suo dovere, e non abbiamo registrato rallentamenti o problemi tecnici anche nei momenti di gioco più concitati, quando le esplosioni riempiono lo schermo. Un piccolo encomio, invece, lo meritano le illustrazioni scelte per rappresentare lo spazio e i sistemi solari, azzeccate e decisamente d'atmosfera.