Sulla carta il concept alla base del primo DLC di Far Cry 4 è senza dubbio stuzzicante. Unire meccaniche da roguelike con le possibilità offerte dal free roaming di casa Ubisoft. Ovvero, se si muore si riparte da zero con tutto da rifare. Intrigante, vero? Ovviamente non c'è solo questo. La prima cosa che salta all'occhio è il limite temporale, abbiamo trenta minuti per arrivare al punto di estrazione. Ma cosa fare, in mezz'ora? Potremmo impiegare il nostro tempo in una serie di attività circoscritte come liberare avamposti e ostaggi o semplicemente provare a migliorare il nostro karma. Il bello è che tutto ciò serve non solo a guadagnare ulteriore tempo ma anche (e soprattutto) per fare esperienza, per sbloccare quindi le skill dei due rami. Ad ogni nuova prova il mondo si "azzera" , mentre la nostra esperienza rimane, al pari dell'arma che abbiamo in mano al momento della nostra morte. Capito quindi come funziona questo Fuga da Durgesh?
Interessante sulla carta, questo DLC di Far Cry 4, ma non proprio qualcosa di irrinunciabile
Cosa fare, quindi? Possiamo quindi darci al "grinding estremo" per arrivare pompatissimi alla sfida finale prima dell'estrazione, rifacendo sempre le stesse cose, anche se come da manuale in mille modi diversi, o magari provare da subito la sfida impossibile di portare a casa il DLC nelle prime battute armati di solo machete o se siamo fortunati di un fucile d'assalto con pochi colpi? Decisamente la prima ipotesi visto che di fatto ogni posto di blocco è presidiato dai soldati corazzati armati di mitragliatrice pesante.
L'idea quindi non è per nulla sbagliata, ma a conti fatti più che un DLC vero e proprio che dovrebbe aggiungere nuovi contenuti è semplicemente una "sfida", più adatta ad una modalità extra che ad un qualcosa in più di originale e fondamentalmente nuovo, il tutto poi per 9,99 euro. Purtroppo le meccaniche di esplorazione, scoperta e crescita di Far Cry 4 che esplodono in un contesto di totale libertà, qui sono sin troppo imbrigliate in un continuo "trial and error", sin troppo tedioso, utile solo a far raggiungere una quota minuti minima al DLC. Quale è il gusto di fare e rifare avamposti per guadagnare cinque minuti in più per magari avere più tempo per andare a caccia, per avere più armi, esplosivi o per raccogliere fiori per costruire preziose siringhe? La totale casualità dei roguelike qui è solo accennata visto che missioni e avamposti sono sempre gli stessi di conseguenza l'esperienza di gioco varia solo al variare del nostro arsenale e progressione. Ovviamente sta a noi decidere quando (e se) affrontarli e come affrontarli, ma alla lunga il procedimento è semplicemente poco appassionante e non proprio interessante, fermo restando che per tutti coloro che hanno reputato Far Cry 4 troppo facile qui c'è pane i loro denti, almeno fino a quando non si è un soldato praticamente invincibile. I rinforzi arrivano subito, ci sono mortai generosamente disposti per la mappa, insomma si muore davvero tanto e morire di continuo perché il gioco praticamente lo impone non è proprio il massimo. Potremmo dire che questo Fuga da Durgesh è una sorta di Bignami di Far Cry 4, efficace nel compattare il meglio (e il peggio) del gameplay del gioco, ma decisamente con troppa poca sostanza per essere consigliato. In teoria potremmo costruirci da noi un DLC del genere, imponendoci ad esempio di tentare gli avamposti solo con i pugnali da lancio, senza allertare nessuno e via discorrendo. Di fatto partita dopo partita Fuga da Durgesh diventa sempre più simile ad una normale sgambata per il Kyrat e nemmeno senza il valore aggiunto di una zona nuova da esplorare, di nuove armi o nuovi nemici. Insomma un contenuto extra decisamente dimenticabile.
Conclusioni
PRO
- Il concept roguelike
- Molto difficile all'inizio
CONTRO
- Più una modalità extra che un DLC
- Tanto grinding e (ovviamente) super ripetitivo
- Nessuna nuova arma/zona/nemici