The Evil Within: The Executioner è l'ultimo DLC di quelli annunciati da Bethesda Softworks e Tango Gameworks. Un contenuto aggiuntivo che questa volta si focalizza su una delle figure più inquietanti e carismatiche (forse anche per la somiglianza con il Pyramid Head di Silent Hill) del survival horror di Shinji Mikami. Dopo aver vissuto nuovi orrori attraverso gli occhi della bella detective Juli Kidman in The Assignment e The Consequence , con questo DLC è arrivato il momento di farlo attraverso quelli del terribile Custode. La trama narra infatti di un padre e del suo tentativo di estrarre dall'ambiente STEM la figlia che si trova al suo interno. Per riuscire nell'impresa l'uomo deve però accedervi ed eliminare tutti gli altri soggetti connessi, soprattutto un pluriomicida indicato col codice CB-212, che ormai dominato a sua volta dal sistema, sta distruggendo i processi mnemonici della ragazza. E qui ci fermiamo, restando volutamente vaghi per non rovinarvi il gusto di scoprire da voi i dettagli.
In The Executioner i giocatori vestono i panni del Custode all'interno dell'incubo partorito da Mikami
Violenza in prima persona
The Executioner stravolge completamente storia e dinamiche di The Evil Within e dei precedenti DLC. Se lì infatti il videogiocatore interpretava sostanzialmente i buoni e aveva a che fare con un'avventura in terza persona con elementi stealth, qui cambia tutto e l'utente impersona un "cattivo" (e che cattivo), in una sorta di hack and slash con la visuale in prima persona e una giocabilità un po' lenta. Ad ogni modo tutto ha inizio, dopo la connessione allo STEM, dalla tenuta dei Victoriano, che fa da sfondo iniziale e da centro nevralgico dell'avventura. Da lì, seguendo le tracce della giovane figlia, il protagonista si sposta infatti per le varie ambientazioni alla ricerca dei pazienti da eliminare per liberare la giovane.
Nei panni del terribile Custode l'utente può così cominciare la mattanza. Il mostro è armato del solito martellone, che regge con la mano sinistra, e i colpi si infliggono tramite la pressione del dorsale R2. Se premuto a ripetizione esegue una sorta di combo, invero abbastanza lenta. Colpendo i nemici e stordendoli accanto alla loro testa apparirà un'icona che indicherà la possibilità di afferrarli per il collo premendo il tasto cerchio, per poi scaraventarli via, oppure quella di infliggergli un colpo letale. In questi casi l'inquadratura passa per un attimo in terza persona, il tempo di eseguire l'esecuzione che avviene in maniera scriptata contestualmente al punto in cui la creatura si trova: se è accanto a un muro il Custode gli fracasserà la testa, se è per terra la schiaccerà col piede, se in piedi lontano da pareti o elementi simili lo frantumerà col martello. I nemici abbattuti rilasciano una sorta di "moneta" (idem alcuni oggetti dello scenario che si possono fracassare o svelare utilizzando lo scanner mnemonico, un potere che permette di rilevare delle impronte mentali relative ad alcuni eventi passati) che può essere poi spesa nella stanzetta dove, oltre allo specchio per salvare la partita, c'è pure una cassaforte che permette di accedere a un "negozio" dove comprare vari potenziamenti.
In tal senso, si va da alcuni upgrade per il martello o per le abilità di corsa e resistenza del Custode, fino ad arrivare alle trappole e a nuove armi, quasi sempre sbloccabili solo dopo aver sconfitto il relativo boss che le utilizza. Queste armi si possono poi usare in partita, ma solo per un determinato lasso di tempo, dopo di che si scaricheranno e andranno ricaricate sempre in negozio. Per ottenere più monete, volendo, si può partecipare a una serie di sfide a parte nelle cosiddette Sale di Esecuzione, dove in parole poche si devono affrontare diversi nemici a ondate. Vista l'impostazione data dagli sviluppatori a questo DLC, la parte esplorativa è quindi ridotta all'osso. A parte la raccolta di documenti relativi alle direttive di Mobius, le pagine del diario della ragazza che si sta cercando e un paio di Spiritati da far fuori, c'è poco altro. E tutto viene svolto in funzione dell'arrivo allo scontro con i nemici più importanti, vale a dire il Sadico, Joseph Oda posseduto o uno dei gemelli giganti già visti in The Evil Within, per fare qualche esempio, che hanno anche qui la funzione del boss di fine area. Una parolona visto che ogni zona è molto piccola. È comunque contro di loro che il livello di sfida del gioco si alza un po', visto che sono abbastanza ostici da abbattere, almeno se non si perde qualche minuto in più a potenziare il Custode. In questo caso allora tutto diventa più semplice e, complice la stazza stessa del protagonista, migliorandone in particolare la forza degli attacchi e la resistenza, basta un minimo di strategia per far fuori i mostri, magari rimanendo vicini a quelli armati di armi a lunga gittata o lontani da quelli più forzuti nel corpo a corpo.
Trofei PlayStation 4
The Evil Within: The Executioner propone gli utenti sei trofei di bronzo e tre d'argento. Per ottenerli bisogna eseguire un certo tipo di uccisioni specifiche, come per esempio gettando un nemico contro degli spuntoni, oppure raccogliere tutte le pagine del diario o sbloccare gli oggetti del negozio, e così via.
Testa di cassaforte
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, The Executioner è graficamente leggermente inferiore ai due contenuti aggiuntivi con protagonista Juli. Da questo punto di vista si notano soprattutto delle texture per ambienti e avversari non sempre all'altezza di una produzione per PlayStation 4, anche se gli effetti particellari, di luce e ombra tendono in molti casi a mascherare la cosa. Meglio allora la colonna sonora, che ancora una volta regala delle musiche perfettamente adeguate al contesto narrativo dell'avventura, capace di sottolineare come si deve ogni momento della storia, specie quelli più violenti o gli scontri con i boss. In definitiva, The Executioner non è male, ma non è neanche all'altezza dei suoi due predecessori. La storia si ricollega a The Evil Within, ed è pertanto possibile scoprire nuovi dettagli su alcuni personaggi, soprattutto il protagonista del DLC, anche se non c'è nulla di sconvolgente o particolarmente profondo in tal senso. Di contro il gameplay soffre a nostro giudizio di una certa ripetitività di fondo e di un livello di sfida tarato verso il basso. Senza contare il fatto che la telecamera ogni tanto fa le bizze ed è facile perdersi un avversario andando a vuoto con un colpo. La campagna, se così la possiamo definire, è poi molto breve e anche perdendo qualche minuto in più nelle stanze delle sfide a racimolare "monete" o alla ricerca di collezionabili, file e via discorrendo, la si può completare in poco più di due ore. Una volta finito, il titolo permette comunque di rivivere l'esperienza in maniera un po' differente, proponendo la classica Nuova Partita Plus e alcune altre stanze per le sfide, ma niente altro. Alla luce di tutto ciò consigliamo questo contenuto extra esclusivamente a tutti coloro che hanno già il season pass, ai fan di The Evil Within che vogliono completare la loro raccolta o a coloro che a dispetto di tutto vogliono divertirsi un po' a spappolare teste nei panni di un personaggio a suo modo affascinante.
Conclusioni
PRO
- Interpretare il Custode è divertente
- Svelati altri particolari sulla trama di The Evil Within
CONTRO
- Gameplay abbastanza ripetitivo e privo di particolari spunti
- Graficamente un po' al di sotto dei precedenti DLC
- La durata complessiva del gioco