Quando si parla di manga è praticamente imprescindibile legare la nona arte giapponese al nome di Shonen Jump, una delle più longeve testate settimanali di manga sulle cui pagine sono comparsi tutti i più famosi e apprezzati personaggi del fumetto del Sol Levante. Se si sposta lo sguardo dalla carta stampata ai videogiochi, è Bandai Namco a fare gli onori di casa, con decine di titoli pubblicati in questi ultimi anni tratti da tutte le più fortunate serie di successo, alcuni dei quali confinati entro i confini del Giappone, vuoi per uno scarso appeal del brand di riferimento che non ne giustificherebbe i costi di localizzazione e distribuzione, vuoi per meccaniche di gioco poco affini ai gusti occidentali. Ad ogni modo, quando si parla di un titolo "all star" con all'interno tutti i più famosi esponenti dei manga, l'eccezione è subito fatta e anche se abbiamo dovuto aspettare più di un anno, è finalmente arrivato il momento del lancio di J-Stars Victory VR+. Senza porsi troppe questioni riguardanti l'effettiva natura dei personaggi e delle serie coinvolte, gli sviluppatori hanno scelto le botte come denominatore comune di tutti gli universi narrativi coinvolti, con un picchiaduro tridimensionale che fa del fan service il suo punto di forza. Se vedere Rufy fare team con Goku o Pegasus combattere a fianco di Kenshiro fa fremere l'otaku che è in voi, allora ringraziate Bandai Namco che sorprendentemente riesce anche a infilarci qualche meccanica di gameplay efficace ed estremamente gradevole.
J-Stars Victory VR+ riunisce più di cinquanta personaggi in un picchiaduro 3D altamente spettacolare
Un nuovo mondo
Parlare di trama per la modalità avventura di J-Stars Victory VR+ sarebbe decisamente ingeneroso verso quei titoli che una trama effettivamente ce l'hanno, visto che si tratta di un blando collante a fare da collegamento tra tutte le varie battaglia che andremo ad affrontare girando per il mondo di gioco. Al centro della vicenda c'è un torneo organizzato da una divinità misteriosa che esaudirà un desiderio del vincitore.
Lo sviluppo è alquanto banale, sia nella qualità dei dialoghi che presentano ogni missione, sia nella presentazione degli stessi tramite schermate statiche a due dimensioni. Ci troveremo ad affrontare una serie di missioni di combattimento e ricerca di specifichi oggetti spaziando per ambientazioni legate ai vari universi narrativi, ma il tutto risulta piuttosto piatto e monotono, sia per il livello di difficoltà tarato verso il basso, sia per la natura stessa della trama. All'inizio ci ritroviamo a scegliere se impersonare Rufy, Naruto, Ichigo o Toriko, ma non cambia davvero nulla a sceglierne uno piuttosto che un altro, visto che le missioni e la successione degli eventi sarà inevitabilmente la stessa. In tal senso ci sarebbe piaciuto vedere una modalità più dinamica e coinvolgente, che mettesse il giocatore nelle condizioni di impersonare più di un personaggio nel corso degli scontri, toccando più franchise e intrecci narrativi, magari prendendo spunto da una storia molto movimentata come quella di Dead or Alive. Tuttavia tocca mettersi l'anima in pace e andare avanti, visto che per completare il roster sarà comunque necessario arrivare in fondo in almeno una delle quattro avventure. Il gameplay ci corre incontro con un combat system divertente ad accessibile, molto immediato ma anche ricco di sfumature per un approccio più profondo rispetto a un mero button mashing. Niente di eccessivo, sia chiaro, ma comunque adatto sia ai giocatori dalle poche pretese, sia a coloro che vogliono cimentarsi sfruttando al meglio le meccaniche avanzate di ogni personaggio. In tal senso oltre ai semplici colpi deboli, forti e alle relative combo, ci sono attacchi ad area, spezza difesa, schivate, proiezioni e una sorta di parata perfetta che apre le porte a un contrattacco immediato. Vista la varietà del parco mosse e le relative animazioni, tutte riconducibili agli specifici attacchi di ogni personaggio visti nei manga o negli anime, a guadagnarne è la spettacolarità su schermo, con raggi di energia, mosse speciali e corpi che volano da una parte all'altra dell'arena.
Trofei PlayStation 4
J-Stars Victory VS+ mette a disposizione cinquanta Trofei per tutti coloro che avranno la pazienza di finire completamente l'avventura, compresi i compiti secondari, e di cimentarsi nelle altre modalità per sbloccare tutti i personaggi principali, di supporto e le cento carte J-Stars. Scontrarsi in Battaglia Libera e online sarà necessario per l'agognato platino.
All’ultimo colpo
Essendo un picchiaduro tridimensionale con visuale alle spalle del lottatore, le arene acquistano un'importanze fondamentale nell'economia dei match. Sul fronte della varietà l'obiettivo è centrato in pieno grazie a scenari che spaziano dal Villaggio della Foglia di Naruto, al Cielo Vegetale di Toriko, passando per il tempio di Atena e il Villaggio Pinguino, con alcune che puntano sulla verticalità con palazzi ed edifici scalabili, mentre altre più ariose e adatte per gli attacchi in volo. Tuttavia alcune scelte di design vanno in parte a minare il dinamismo degli scontri: la vastità delle arene tende a rivelarsi dispersiva e di conseguenza a rallentare il ritmo dei combattimenti, nonostante la possibilità di agganciare l'avversario e i muri invisibili che limitano l'area di gioco troppe volte ci hanno aiutato a incastrare i nemico e riempirlo di mazzate fino al KO. Giocare 2 contro 2 con in più la possibilità di richiamare un personaggio di supporto, è il modo migliore per divertirsi al massimo e movimentare i match organizzandosi con attacchi multipli indirizzati allo stesso obiettivo e gestendo al meglio la barra di energia e quella della furia che sblocca il power up "Furia V". Questo permette di sferrare attacchi potentissimi e ultra spettacolari capaci di ribaltare le sorti di un match. Sono inoltre presenti della carte da equipaggiare ad ogni personaggio per potenziarlo e sfruttarne al meglio le peculiarità.
A minare la godibilità degli scontri ci pensa un'intelligenza artificiale poco reattiva in certe situazioni, sia dalla parte degli avversari sia nel controllo del compagno di squadra, alla quale possiamo comunque dare delle istruzioni di massima per indirizzarne il comportamento spingendolo ad essere, ad esempio, più aggressivo o più conservativo in base agli avversari e all'evolversi del match. Alla fine giocarlo insieme a un amico (online o in split screen) e magari contro altrettanti avversari umani è il modo migliore per godersi J-Stars Victory VS+. In tal senso le modalità Battaglia Libera e Battaglia Online aggiungono parecchie ore di gioco, ma ci sono anche Verso la Vittoria e il classico Arcade per sfide contro l'intelligenza artificiale sempre più ostiche. Sul fronte tecnico non c'è molto da dire: J-Stars Victory VS+ non si discosta dalle aspettative, con una grafica certamente migliorata rispetto a quella per PlayStation 3, ma carente sotto molteplici punti di vista, dalla qualità delle texture ai dettagli dei modelli poligonali dei combattenti. Buono anche il sonoro, con musiche prese dai rispettivi anime e lungometraggi, e un doppiaggio in giapponese ben riuscito.
Conclusioni
L'all-star targato Bandai Namco che mette insieme ben 52 personaggi pescati tra le più famose serie di Shonen Jump non ha deluso le aspettative, nel bene e nel male. Il gameplay alla base di J-Stars Victory VS+ è semplice e intuitivo, con alcune meccaniche più complesse ma palesemente rivolto a coloro che non sono alla ricerca di elaborati tecnicismi. Divertirà i neofiti ma non soddisferà i veterani dei picchiaduro, che però potranno godere a pieno del tripudio di fan service e della spettacolarità dei combattimenti. Peccato per qualche sbavatura tecnica di troppo sia per quanto riguarda la resa su schermo, che per l'intelligenza artificiale poco reattiva. Quest'ultima problematica risolvibile giocando in coppia con un amico.
PRO
- 52 personaggi da 32 serie manga
- Spettacolare e divertente
- Offre tantissime ore di gioco
- Gameplay accessibile e immediato
CONTRO
- Manca di profondità
- Modalità Avventura poco coinvolgente
- Tecnicamente mediocre