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Samsung Galaxy S6 Edge

Finalmente è arrivato il re degli smartphone Android

RECENSIONE di Luka Sanzin   —   17/07/2015

A tre mesi dalla sua uscita siamo riusciti a mettere le mani sul nuovissimo top di gamma della casa coreana ed è proprio il caso di dirlo: a parte qualche perplessità, si tratta sicuramente di uno dei migliori smartphone attualmente disponibile sul mercato. Se siete alla ricerca di un telefono dal design strabiliante, performance di prim'ordine e potete permettervi l'elevata spesa da sostenere, questo è il modello che fa per voi.

Il Samsung Galaxy S6 Edge é semplicemente uno smartphone favoloso

Design da urlo

Finalmente, è il caso di dirlo, i designer Samsung hanno abbandonato l'orribile plastica da quattro soldi che ha caratterizzato i modelli precedenti in favore di una scocca interamente composta in metallo e vetro, più consona all'elevato prezzo di vendita a cui sono sempre stati proposti i suoi terminali di fascia alta. L'effetto è semplicemente sbalorditivo e risulta quasi difficile credere di trovarsi di fronte ad un prodotto della casa coreana, visti i trascorsi precedenti. I mesi successivi la presentazione hanno fatto scoppiare la solita sterile polemica sui presunti plagi a danno dell'iPhone con le fazioni di fanboy a darsi battaglia in difesa del proprio marchio preferito; non si può certo negare che i designer coreani abbiano preso in prestito qualche idea da casa Apple, principalmente il bordo inferiore del terminale con i fori per la cassa e la presa per la ricarica, ma dire che i due si somiglino a tal punto da confondere un eventuale osservatore è semplicemente scorretto.

Samsung Galaxy S6 Edge

Valutare la bontà di un design da un paio di foto promozionali non è il metodo migliore per giudicare il lavoro svolto da Samsung e infatti la maggior parte delle persone ha commesso questo errore, propinando giudizi basati sul nulla. Si rimane veramente stupefatti, invece, tenendolo in mano per la prima volta: bordi sottilissimi in cui sono posizionati i classici pulsanti per regolare il volume e lo spegnimento, il retro interamente in vetro e l'incredibile display curvo da entrambi i lati. Ad eccezione della antiestetica fotocamera sporgente - parere del tutto personale - il design è quindi assolutamente ottimo. Lo schermo è l'indiscutibile padrone della scena e si merita ogni lode possibile e immaginabile: 5.1 pollici di diagonale e bordi incurvati su entrambi i lati che si fondono perfettamente con il metallo posto sui lati del terminale. Il precedente Note Edge ha rappresentato un tentativo maldestro per presentare al grande pubblico la nuova tecnologia dei pannelli OLED pieghevoli, in gran parte per colpa dell'inutilità stessa delle applicazioni messe a disposizione per interagire con l'inusuale peculiarità. In questo caso l'approccio è più conservativo ma allo stesso tempo molto più sensato: la curvatura non ha un'utilità vera e propria, nonostante i tweak al software che integrano alcune funzioni più o meno pratiche nell'uso quotidiano, ma si tratta di un plus atto a dimostrare i progressi tecnologici fatti in questo interessante campo. Il display è stato disegnato in quel modo semplicemente perché Samsung ha la facoltà e possibilità di farlo così, è la quintessenza del design fine a se stesso, una prova di forza del reparto R&D per dimostrare di cosa sono capaci; non si tratta in alcun modo di una critica, piuttosto una considerazione di come l'estetica il più delle volte si nasconda nelle caratteristiche inutili al lato pratico ma fondamentali per distinguere adeguatamente un prodotto che altrimenti rischia di finire nel calderone con tutti gli altri competitor poco memorabili. Altrettanto importante è quello che si trova sotto lo sottile strato di Gorilla Glass 4 e difficilmente non si può rimanere meravigliati alla prima accensione data la risoluzione QHD (2550x1440 pixel) e i 577 ppi di densità, che rendono ogni immagine talmente nitida da far sembrare tutti gli altri smartphone datati; caratteristiche tecniche a parte quello che rende questo pannello impressionante sono gli angoli di visuale veramente ampi, i colori assolutamente accurati e vibranti senza bianchi innaturali e i neri profondi, data la natura AMOLED del display.

Samsung Galaxy S6 Edge

Non è assolutamente un'esagerazione affermare che si tratta del migliore schermo su smartphone in circolazione e lo avvalorano anche i fatti, con l'estesa review prodotta da Displaymate che conferma in toto le impressioni; il contrasto e la visibilità alla luce diretta sono altrettanto buoni e non pongono un problema neppure nelle calde e soleggiate giornate estive. In tutta sincerità non vi è un frangente in cui si possa criticare il pannello e nonostante la perfezione non sia raggiungibile in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa che ci si avvicina parecchio. Il reparto audio, d'altra parte, è tanto scarso quanto è buono il display: sotto i 50% di volume i suoni appaiono smorzati, mentre al di sopra di quella soglia le distorsioni la fanno da padrona; si può tranquillamente guardare un video su Youtube o ascoltare brevemente una canzone, ma il divario con altri competitor come HTC pare ancora troppo grande per una casa importante come Samsung. A completare la dotazione hardware ci pensano il nuovo sensore di impronte digitali e quello del battito cardiaco, entrambi presenti anche sul modello precedente. Riguardo al primo basta dire che non serve più fare uno swipe sul pulsante principale e che la precisione è drasticamente aumentata, anche se a volte ci mette troppo per riconoscere l'impronta; per il momento gli utilizzi sono pochi e limitati ma la situazione dovrebbe migliorare sensibilmente con la prossima versione di Android. Il sensore del battito cardiaco, invece, si trova accanto la fotocamera e accoppiato a S Health permette di tenere conto dei propri parametri corporei: si tratta di una funzione utili fino ad un certo punto e superato il primo momento di stupore ce ne siamo velocemente dimenticati. Tutto questo è mosso da una CPU Exynos accoppiata a ben 3GB di memoria RAM, una memoria non espandibile disponibile nei tagli da 32, 64, 128GB e una batteria di soli 2600 mHa, troppo pochi per fornire energia sufficiente ad un mostro del genere.

Hardware all'altezza

Tutta questa potenza hardware non serve a nulla senza un'adeguata dotazione software che sia all'altezza e fortunatamente anche sotto questo punto di vista il lavoro svolto è fortunatamente buono. Com'è noto Samsung utilizza il proprio layer denominato Touchwiz, molto criticato in passato per l'esoso consumo di risorse, la lentezza generale e il design non del tutto convincente: alla presentazione del terminale ha fatto scalpore la dichiarazione dei dirigenti coreani che hanno comunicato di aver eliminato il 40% di funzioni inutili e alla prova dei fatti si tratta di un'affermazione veritiera. Purtroppo il design in generale non pare ancora del tutto raffinato, con un misto di Material design unito ad alcune vecchie scelte estetiche della precedente generazione, colori a volte troppo accesi e elementi dell'interfaccia talvolta confusi. Il fatto è che se di fronte all'hardware ci si trova di fronte una nuova Samsung, dal lato software sembra di essere al cospetto della vecchia compagnia che fatica a trovare una strada per giungere ad un compromesso tra semplicità e il numero troppo elevato di funzioni. Le funzioni dedicate allo schermo curvo, ad esempio, sono molto limitate ed in pratica consentono di avere un elenco di amici e di visualizzare il calendario. Per fortuna, comunque, molto bloatware è stato rimosso e rimane installato solamente una piccola parte di tutto ciò che in passato era presente di default, con qualche piccola novità che permette di personalizzare ulteriormente l'interfaccia; il tutto si traduce in una fluidità del sistema veramente notevole e a seguito degli aggiornamenti sono scomparsi pure quegli occasionali rallentamenti che hanno creato tanto scalpore online. In fin dei conti non si può rimanere delusi dai grandi passi in avanti fatti su questo versante, anche se rimangono ancora alcuni piccoli problemi che sicuramente verranno man mano risolti aggiornamento dopo aggiornamento.

Samsung Galaxy S6 Edge

Parliamo ora della fotocamera, vero cavallo di battaglia dei nuovi modelli Galaxy S: sensore Sony da 16 megapixel, lente con apertura f/1.9 e stabilizzatore ottico dell'immagine sono soltanto alcune delle caratteristiche che rendono questo smartphone un ottimo sostituto per una point and shot base. In modalità automatica il telefono produce foto dettagliate che mostrano dettagli notevoli per una camera di queste dimensioni, i coloro non appaiono mai irreali oppure troppo saturi e in generale i risultati sono ottimi nella maggior parte delle situazioni; in zone di penombra interviene in automatico la modalità HDR che per quanto non permetta di fare miracoli rende lo scatto accettabile, a patto che non vi siano soggetti in movimento.

Samsung Galaxy S6 Edge

In notturna i risultati sono discreti e leggermente sopra la media, grazie allo stabilizzatore ottico d'immagine e la lente molto luminosa che permettono di utilizzare un valore ISO minore evitando immagini troppo sgranate; in ogni caso si tratta sempre di uno smartphone che monta un sensore di dimensioni molto minori rispetto a una fotocamera full size, quindi è irrealistico aspettarsi miracoli. Molto utile, invece, la modalità Pro che consente di settare i valori di esposizione manualmente, gli ISO, il bilanciamento del bianco e molte altre funzioni che risultano divertenti per creare scatti fuori dall'ordinario. Tutto sommato il comparto fotografico risulta eccellente grazie all'alta qualità degli scatti prodotti che sono certamente tra i migliori in ambito Android e in generale in tutto il settore. Negativo, invece, il giudizio sulla batteria che semplicemente non regge il confronto e non fornisce abbastanza carica per poter realisticamente durare tutta la giornata in caso di uso intenso, mentre si comporta appena discretamente con utilizzo moderato. Come abbiamo accennato in precedenza, la capienza di soltanto 2600 mHa non è sufficiente per arrivare a fine serata con almeno il 10% di batteria e nonostante sia presente la ricarica rapida non possiamo che dare un giudizio negativo su questo aspetto. L'ergonomia è fattore del tutto soggettivo e ognuno si adatta o meno alla forma del telefono, ma dal nostro punto di vista troviamo che al di sotto di un certo spessore vi sia un peggioramento sostanziale del confort di utilizzo; senza custodia si fa fatica a tenere saldamente il S6 Edge in mano e si ha una costante sensazione che stia per scivolare dalle mani. In ogni caso, come specificato, si tratta sempre di un fattore che ognuno deve valutare per sé.

In conclusione

Samsung Galaxy S6 Edge

Siamo di fronte al migliore smartphone Android del 2015? Senza ombra di dubbio sì e tutto questo grazie al design mozzafiato, la fotocamera eccezionale e Touchwiz migliorato di molte spanne rispetto al passato. Vi sono alcuni piccoli problemi che vanno ancora risolti e purtroppo la batteria è stata sacrificata a favore di uno spessore ridotto che francamente sembra eccessivo, ma comunque non si può non rimanere a bocca aperta alla vista di questo favoloso terminale. Finalmente Samsung si è rimboccata le maniche e ha sfornato un prodotto degno di essere collocato nella fascia premium di prezzo, rinunciando a molte scelte discutibili fatte nelle generazioni scorse: sia chiaro, l'inversione di rotta è avvenuta a seguito delle vendite tutto sommato deludenti del modello precedente e questa è stata una grande conquista dei consumatori finali che hanno spinto la casa coreana a rivedere le proprie strategie e a sviluppare qualcosa di nuovo ed interessante, dimostrando che miliardi spesi in marketing non fanno sempre la differenza tra un successo ed un fallimento clamoroso. La strada imboccata, comunque, è quella giusta e non vediamo l'ora di vedere cosa ci riserva il futuro.