Partito come curioso esperimento dedicato a una nicchia di appassionati, World of Tanks è ormai un fenomeno di massa di dimensioni mondiali, un gioco che non ha più bisogno di presentazioni e che ha contribuito a sdoganare l'MMO free-to-play su PC e poi, tra i pionieri in questo ambito, anche su console.
Analizzare le ragioni di questo successo non è semplice, ma sicuramente gli ottimi meccanismi di progressione elaborati da Wargaming.net per garantire una continua spinta a tornare in battaglia, il supporto continuativo dimostrato dalla software house in questi anni con un'evoluzione costante dei contenuti del comparto tecnico e l'ottima curva di apprendimento, che consente ai neofiti di entrare subito in combattimento ma costringe anche a capirne piano piano tutti i segreti più tattici per poter emergere ai livelli più alti rappresentano gli ingredienti fondamentali della particolare alchimia trovata dal team bielorusso. A tutto questo si può aggiungere l'innegabile fascino dei carri armati stessi, che evidentemente stimola il collezionismo dei giocatori in una sorta di affezione modellistica verso la scoperta e il possesso di modelli sempre nuovi, da modificare e potenziare fino a trovare l'intesa perfetta con i veicoli più congeniali alle predisposizioni tattiche del giocatore. Su tutto questo bisogna dare atto a Wargaming.net di averci visto lungo: quando nel 2010 comparve questo bizzarro progetto dal profondo est Europa in pochi si sarebbero aspettati una diffusione del genere, e invece col tempo ci ha insegnato molte cose, dalla presenza di una quantità incredibile di carri armati diversi nella storia dei conflitti bellici al fatto che questi mezzi pesanti, goffi e letali piacciono a tutti, a quanto pare. La versione Xbox One di World of Tanks è una conversione migliorata di quella uscita in precedenza su Xbox 360, che a sua volta deriva da quella PC pur seguendo un percorso diverso, un'interpretazione ottimale per l'ambiente console. Il risultato era già positivo sulla macchina precedente e continua ad essere ottimo anche sulla piattaforma di nuova generazione di Microsoft, rimanendo gratuito, compatibile in termini di multiplayer, salvataggi e progressi e con in più il vantaggio del miglioramento grafico.
I carri di World of Tanks sono ancora più invitanti su Xbox One e il passaggio è gratuito e indolore
L'evoluzione del carro
Come base, questa nuova versione di World of Tanks ricalca quella Xbox 360, quindi vi rimandiamo alla recensione dell'edizione precedente per la descrizione generale (o a quella PC per un'idea ancora più globale). L'evoluzione tecnica subita dal gioco in questa nuova edizione è evidente, nonostante il materiale di base non sia mai stato considerato un mostro di tecnologia grafica. La conversione non ha soltanto portato la grafica a 1080p ma ha comportato un'ampia ricostruzione degli elementi grafici, coinvolgendo una grande quantità di asset per veicoli e mappe con risultati ben visibili. I modelli dei carri hanno ora una struttura poligonale più complessa e realistica, mentre le mappe godono di un livello di dettaglio molto superiore, oltre all'introduzione di una serie di nuovi effetti e texture completamente ridisegnate per molti elementi del mondo di gioco.
Contenuti e struttura sono in linea di massima gli stessi presenti su Xbox 360, d'altra parte le due versioni console sono completamente compatibili l'una con l'altra, consentendo sia il multiplayer cross-play tra le due piattaforme (con tanto di chat vocale attiva) che il passaggio senza stacchi tra le due edizioni utilizzando il medesimo account, condividendo salvataggi e progressi da Xbox 360 a Xbox One e viceversa con un passaggio indolore tra le due console. Il maxi-aggiornamento 2.0 pubblicato in corrispondenza della versione One apporta inoltre un gran numero di novità ad entrambe le versioni, che si muovono su un binario diverso rispetto a quella PC, ormai ben rodata e in corso da svariati anni. Alcune variazioni riguardano l'organizzazione dell'interfaccia, che si presenta estremamente semplice e intuitiva: un menù iniziale permette di accedere ai contenuti multiplayer, alla formazione e gestione di una squadra con giocatori amici, all'allenamento di squadra o alla nuova modalità Proving Grounds, che consente di effettuare una sorta di addestramento avanzato contro nemici controllati dall'intelligenza artificiale. Il punto d'inizio in ogni caso è l'officina, luogo dove probabilmente si passeranno svariate ore di gioco nella gestione e personalizzazione del carro, ora con una maggiore possibilità di visualizzazione nel dettaglio dei veicoli e una nuova modalità di consultazione del tech tree relativo. In multiplayer le modalità principali sono rimaste le stesse, ovvero la battaglia standard per due squadre composte da un massimo di 15 carri l'una e richiedente la conquista della base avversaria o la distruzione di tutti i veicoli nemici, l'assalto e la difesa, incentrati sulla conquista o protezione di una base, l'incontro, che richiede la conquista di un territorio neutro al centro della mappa e qualche variazione legata a mappe particolari come la "caccia all'E-100" e la corsa. Per i collezionisti, l'aggiornamento 2.0 porta anche nuovi pacchetti dedicati a vari carri e una pletora di nuovi obiettivi ed emblemi da sbloccare, tutti contenuti messi a disposizione sia su Xbox 360 che su Xbox One.
Guerra senza fine
L'adattamento dei comandi al controller di Xbox One è ovviamente derivato da quello effettuato su Xbox 360 e si dimostra ancora ben funzionante, anche se sulle prime, per chi non conosce il titolo, la pesantezza e macchinosità nel controllo dei cingolati (almeno di quelli meno evoluti) può richiedere diverse partite di adattamento. Basta poco per rendersi conto che non ci si trova di fronte ad un normale sparatutto multiplayer: la lentezza negli spostamenti, sia per quanto riguarda il corpo del veicolo che la torretta (rispettivamente assegnati allo stick sinistro e destro) richiede un approccio strategico al campo di battaglia.
Il lavoro di squadra è fondamentale, così come il posizionamento e lo sfruttamento degli elementi dello scenario in propria difesa, mentre in fase di attacco risulta necessario assestare colpi in maniera mirata per assicurarsi di massimizzare il danno: colpire determinate parti del carro nemico e guadagnarsi un vantaggio tattico in vista anche del necessario tempo di caricamento tra un colpo e l'altro. È qualcosa di più simile ad uno strategico in tempo reale piuttosto che ad uno sparatutto standard, e questo è un elemento da tenere ben presente quando ci si avvicina a World of Tanks. La meccanica del combattimento si approfondisce avanzando con i livelli, e questo non solo grazie alle possibilità che si aprono nella ricerca, acquisto e personalizzazione dei carri, che conseguentemente conducono a delle scelte tattiche su quali veicoli utilizzare e come impiegarli in battaglia, ma anche nella dinamica stessa dello scontro. Il giocatore esperto, come accade in molti MMO con classi di combattimento, tende a specializzarsi e a richiedere un lavoro di squadra più profondo, coordinato e complesso, mentre la scelta del carro va ad implicare un approccio differente alla battaglia che può aiutare a variare considerevolmente l'esperienza di gioco. Una scrematura nel pubblico è fisiologica insomma: chiunque può scaricare gratuitamente il gioco (possedendo un account Gold) e lanciarsi nelle prime battaglie buttandola un po' in caciara, ma solo una parte dei candidati si farà prendere pienamente dal meccanismo dell'evoluzione dei carri, anche perché a questi livelli l'effetto grinding si fa necessariamente sentire e solo se sarà maturata una certa passione per l'argomento si potrà andare avanti. Una selezione naturalissima, dunque, ma proprio su questo punto emerge la capacità di Wargaming.net di tenere attaccata al gioco una quantità insospettabile di utenti.
Bisogna rilevare anche come World of Tanks riesca a fornire una buona dose di ricompense a qualunque tipologia di giocatore al termine delle partite, ma l'accumulo di denaro e punti esperienza è comunque piuttosto lento e a certi livelli l'acquisto di bonus attraverso micro-transazioni diventa quasi indispensabile, nonostante tutto possa essere raggiunto anche solo giocando (non stupisce, in questo senso, il fatto che questo titolo sia uno dei free-to-play più remunerativi tra quelli presenti sul mercato). Come detto in precedenza, al di là della meccanica dei combattimenti che alla lunga può stancare se non subentra qualche variazione tattica, il fascino dei carri armati contribuisce ad alimentare una sorta di feticismo da modellista che può catturare molti utenti, mentre il supporto costante del team bielorusso con nuovi eventi, contenuti e promozioni fornisce linfa vitale anche dopo svariati anni dal lancio. È vero che sul fronte delle modalità di gioco si potrebbe fare qualcosa di più e chi attendeva questa nuova versione anche per dare una scossa alla classica meccanica del combattimento multiplayer a squadre potrebbe rimanere deluso dalle novità strutturali introdotte con l'aggiornamento 2.0, tutto sommato poche.
Obiettivi Xbox One
World of Tanks in versione Xbox One contiene ben 81 obiettivi sbloccabili per un totale di 1300 punti di gamerscore da conquistare. Ovviamente la raccolta completa è molto lunga, trattandosi di un gioco votato interamente all'online e alla costante evoluzione del giocatore e dei propri carri, ma per chi entra nel tunnel del gioco Wargaming.net, il bottino può essere alla portata, ferma restando la necessità di investirci parecchie ore.
Metallo tirato a lucido
Per dare un'idea della quantità di materiali grafici nuovi introdotti nella versione Xbox One spariamo un paio di numeri relativi agli asset, ovvero circa 350 elementi per quanto riguarda i veicoli e 1000 per le mappe, secondo quanto riferito, oltre alle evidenti novità in termini di texture e gestione della luce, in parte derivate dalla versione PC. Non solo 1080p, dunque, ma anche una sostanziosa rielaborazione degli elementi grafici, tra cui si segnala anche una realizzazione più complessa di erba e piante che arricchisce le mappe con ulteriori tocchi estetici. Notevoli anche i miglioramenti apportati alla modellazione dei carri, costruiti con una maggiore quantità di poligoni (fino a 50.000 per un singolo modello) e texture a definizione molto più alta, oltre a un miglioramento della resa dei metalli e dei riflessi della luce che si traducono in un maggiore realismo. Anche qui, ovviamente, si presentano i due elementi caratteristici della versione console, ovvero gli agenti meteorologici variabili e la presenza di diversi setting temporali nel corso della giornata che portano a condizioni di luce differenti, dal giorno alla notte.
La fluidità si attesta sui 30 frame al secondo, una scelta che probabilmente ha anche a che fare con la necessità di fornire un'esperienza di gioco quanto più simile possibile tra Xbox 360 e Xbox One, senza avvantaggiare tecnicamente una fetta d'utenza rispetto all'altra (come un eventuale passaggio ai 60 fotogrammi avrebbe potuto generare), ma il mantenimento dello standard a 30 sembra più solido in questa nuova versione. Varie aggiunte in termini di effetti (luci volumetriche, nebbia, fumo, ambient occlusion, miglioramento dei danni e delle esplosioni) arricchiscono l'aspetto di World of Tanks, che rimane un titolo non ascrivibile propriamente agli showcase grafici di nuova generazione ma sicuramente ottiene una sua dignità tecnica anche secondo gli standard delle nuove piattaforme. Buone prestazioni anche per quanto riguarda il netcode, ereditato dalla rodata base della versione Xbox 360, in grado di generare un matchmaking funzionale e ben strutturato.
Conclusioni
Non possiamo fare altro che ribadire l'ottimo giudizio espresso per la versione Xbox 360 di World of Tanks. D'altra parte, su Xbox One il gioco si presenta come un upgrade notevole in termini tecnici ma del medesimo gioco disponibile sulla console di generazione precedente. La possibilità di accedervi gratuitamente e mantenere i medesimi salvataggi, progressi e acquisti effettuati in precedenza offre un passaggio indolore e praticamente obbligato per tutti coloro che sono già esperti carristi, mentre per tutti gli altri rappresenta un ambiente di gioco già ben rodato e ora anche caratterizzato da un comparto tecnico adeguato, risolvendo uno dei punti deboli dell'edizione precedente. Non troviamo motivi per non provare a lanciarsi in questo particolare mondo online e valutare direttamente se sia il caso di spendere ore di gioco (ed eventualmente anche soldi) nel tunnel targato Wargaming.net.
PRO
- Buona evoluzione tecnica rispetto alla versione Xbox 360
- Gameplay strategico con possibili approfondimenti
- Il netcode garantisce un'ottima esperienza online
- Gratuito e perfettamente compatibile con la versione precedente
CONTRO
- Le soluzioni di gioco non sono ancora moltissime
- Il sistema di combattimento compassato potrebbe non piacere
- Il "tunnel" del grinding è presente e rende le microtransazioni un male necessario per alcuni