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Tanto vale guardarsi un hentai

Bikini, katane e zombi, cosa volere di più? Magari un gioco decente

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   26/08/2015
Onechanbara Z2: Chaos
Onechanbara Z2: Chaos
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Il bello dell'era moderna è che c'è spazio per tutto. Praticamente ogni tipo di storia, idea, perversione o gusto può avere il suo sfogo, quasi sempre legale. Vi piace vestirvi da peluche e fare ammucchiate con i vostri amici? Non c'è problema! Volete vedere donne in lingerie che giocano a football americano? Potete farlo! Volete annichilire la vostra esistenza guardando film trash con anaconda che lottano contro i varani giganti o una città devastata da un tornado pieno di squali? Ce l'abbiamo!

Tanto vale guardarsi un hentai

Se poi volete impersonare una ragazzina vampira che combatte i non-morti vestendo con un quantitativo di stoffa sufficiente a fare giusto una tasca in un abito normale, il punto di riferimento è senza dubbio la serie di Onechambara. Nonostante una realizzazione tecnica degna del cesto delle offerte, una trama risibile e una meccanica di gioco ridotta all'osso, questa saga ha superato come se niente fosse non una ma ben due generazioni di console, concedendosi persino un passaggio su quelle portatili. Mentre idee valide finivano nel dimenticatoio e studi capaci chiudevano i battenti, queste vampire in bikini hanno continuato a prosperare grazie ad una forza inarrestabile: sederi e tette. Un po' come la casa di produzione Asylum (o la Troma), che sforna volutamente film trash e splatter, gli sviluppatori di Onechambara sanno bene che per quanto il pubblico adori i prodotti ben fatti e di spessore, c'è sempre un po' di spazio per l'intrattenimento becero, quello che fa riposare le sinapsi e soddisfa gli istinti più bassi. Divertimento puro, senza compromessi. Ma questo Onechanbara Z2: Chaos è veramente divertente?

Onechanbara Z2: Chaos, ovvero bikini, katane e zombi per un intrattenimento a cervello spento

Due clan in lotta

Orientarsi nelle vicende che portano le protagoniste ad affettare orde di creature infernali può essere complesso, perché non tutti i capitoli della saga sono stati ufficialmente pubblicati in occidente e la trama non è propriamente un capolavoro di scrittura. Ci sono due sorelle, Aya e Saki, una è vestita come una scolaretta, l'altra come una cowgirl in bikini, che inizialmente si scontrano e poi lottano assieme perché sì.

Tanto vale guardarsi un hentai

Entrambe fanno parte di un clan vampiresco chiamato Vampiric e successivamente si scontrano con due antagoniste che gli somigliano molto, Kagura e Saaya che invece sono affiliate a un clan chiamato Baneful. In Onechanbara Z2: Chaos queste quattro signorine dovranno mettere da parte le loro divergenze personali e collaborare per sconfiggere l'ennesima invasione demoniaca, facendosi largo tra le orde di non morti usando ogni arma esotica possibile e scatenando ogni tanto la furia del proprio potere sanguigno. Questo ovviamente è soltanto un pretesto per lanciarci contro decine e decine di nemici, passando da un combattimento all'altro con un ritmo tale che alla fine quel poco che resta della trama viene diluito in mezzo a qualche dialogo che precede l'ennesima situazione assurda. Per carità non che altri giochi di questo tipo, da Bayonetta a Devil May Cry passando per Ninja Gaiden, godano di chissà quale scrittura, ma qua il livello è veramente terra terra e non è di certo elevato dalla ripetitività di nemici e ambientazioni, per non parlare dei dialoghi che rischiano seriamente di toglierci punti al quoziente intellettivo a ogni lettura. Ciò che stupisce della storia è che, per quanto arzigogolata sia, non brilla per longevità. Se non si bada più di tanto al punteggio finale di ogni livello e si premono tasti a caso, Onechanbara Z2: Chaos può essere finito in circa un pomeriggio di gioco a livello normale. Non siamo sicuri sia l'action game più breve di sempre, ma di sicuro è sul podio.

Spadate senza freni...

Il più evidente e forse unico miglioramento di questo nuovo capitolo è rappresentato dal sistema di combattimento. I più esperti potranno inanellare combo lunghissime grazie alla possibilità di scegliere al volo quale personaggio utilizzare e di evocare in certi casi tutte e quattro le spadaccine contemporaneamente.

Tanto vale guardarsi un hentai

Con un po' di pratica sarà possibile iniziare una combo usando un personaggio dotato mosse in grado di far volare per aria i nemici, saltare e passare subito dopo ad un'altra guerriera equipaggiata con armi a distanza, per impallinarli a mezz'aria e concludere il tutto con una mossa finale ad area che uccida i superstiti. Inoltre in alcuni frangenti potremo trasformarci in demoni particolarmente potenti, consumando parte della nostra energia vitale, ma guadagnando una capacità di danno enorme. Altro aspetto fondamentale da considerare è il fatto che le armi col tempo si sporcheranno di sangue e perderanno efficacia, bisognerà quindi pulirle premendo l'apposito tasto, caratteristica che era già presente nei capitoli precedenti. Per quanto riguarda lo stile di combattimento, Aya e Saki non hanno variato più di tanto le loro mosse rispetto al passato. Aya usa due Katane, mentre Saki preferisce il corpo a corpo, anche se in entrambi i casi è possibile cambiare l'arma per un approccio differente. Le nuove leve invece mostrano uno stile completamente diverso. Kagura è probabilmente la spadaccina più versatile, perché le sue armi secondarie ricordano le Lame del Caos di Kratos e permettono di tenere sotto controllo molti nemici contemporaneamente, Saaya invece usa una motosega, che oltre a fare malissimo può stordire con letale efficienza, aprendo la porta a combo chilometriche.

...ma soprattutto senza senso

Tutto quanto abbiamo scritto finora però viene praticamente azzerato da un concetto molto semplice: se sul dizionario esistesse la voce "button mashing", accanto ci dovrebbe essere una foto di Onechanbara Z2: Chaos.

Tanto vale guardarsi un hentai

Molti titoli action sono indulgenti con chi non è particolarmente bravo nell'eseguire mosse complesse e permettono un certo grado di casualità, ma qua ci troviamo di fronte a un gioco che potrebbe essere completato premendo solo due tasti: quadrato e triangolo. Certo, ogni tanto possiamo buttare nel mucchio qualche mossa speciale o cambiare personaggio, ma la musica rimane più o meno la stessa. A rendere le cose più "difficili" ci pensano ogni tanto mostri vulnerabili ad uno specifico potere speciale, ma tutto ciò che fanno è rendere le cose più noiose, perché se quel potere non è disponibile saremo costretti ad aspettare la sua ricarica, lanciando nel mentre colpi inutili. La cosa più assurda è che praticamente ogni combattimento, boss inclusi, può essere completato semplicemente saltando e colpendo a caso. Questo perché le hitbox dei nemici sono inutilmente grandi e non rilevano le mosse aeree, quindi basta andare in verticale per colpire a distanza di sicurezza. A dire il vero non c'è neanche bisogno di utilizzare questo glitch, perché l'intelligenza artificiale è mediamente molto bassa, a tratti comica, e i pattern di attacco prevedibili. Lo stesso vale per la struttura delle missioni: una serie di corridoi in cui ogni tanto il passaggio viene bloccato finché non abbiamo eliminato un po' di gente e così via, fino all'inevitabile scontro con un mostro più grande, anch'esso privo di particolari genialità. È vero che in Onechanbara Z2: Chaos abbiamo a che fare soprattutto con gli zombi, che non sono particolarmente famosi per il loro acume tattico, ma qui si esagera!

L'apoteosi del fanservice

Tanto vale guardarsi un hentai

La serie di Onechanbara non è mai stata famosa per la sua fedeltà visiva e non sarà certo questo capitolo a stravolgere la tradizione. Dal punto di vista puramente tecnico, il gioco sembra aver pescato i suoi asset da una fossa comune in cui sono stati sepolti gli scarti dell'era Playstation 2. Lo scenario è abbastanza deprimente, non solo perché il numero dei poligoni è drammaticamente basso, ma anche perché la palette di colori è triste e confusionaria, sia per quanto riguarda lo sfondo che le creature, tanto che a volte non si distinguono le seconde dal primo. Tuttavia, come spesso accade con questi casi, il gioco eccelle (o almeno, migliora) nei modelli poligonali dei personaggi principali, che spiccano sul resto come fiori in un campo minato e sono dotati di tutte le possibilità di personalizzazione previste nel tettuto mondo del fanservice. Le quattro eroine del gioco possono essere vestite in modi che vanno dall'assurdo al ridicolo, passando per completini volgarissimi che fondamentalmente sono un modo per mostrare nudità sullo schermo con qualche texture in più. Non sappiamo se questo sia ciò si cerca di solito in un gioco né giudichiamo eventuali gusti particolari, ma senza entrare in polemica sulla rappresentazione del corpo femminile e sull'evoluzione del panorama videoludico... tanto vale guardarsi un porno hentai, no? Almeno si evita la noia delle meccaniche ripetitive.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (23)
5.9
Il tuo voto

I difetti maggiori di Onechanbara Z2: Chaos non sono il trash o il fatto che sia un prodotto rozzo e umiliante per il genere femminile, certi prodotti avranno sempre mercato, ma il fatto che semplicemente è un gioco fatto male, corto e semplice che conta di avere successo semplicemente perché ci fa impersonare una spadaccina vestita con una banana e due fragole (avete letto bene). Finora gli è andata bene perché sappiamo cosa tira più di un carro di buoi, ma quanto durerà?

PRO

  • Sistema di combattimento interessante
  • Personaggi principali ben realizzati e personalizzabili

CONTRO

  • Tecnicamente povero
  • Può essere finito premendo due tasti
  • Ripetitivo
  • Molto breve