Il genere musou potrà sembrare inflazionato dopo i vari Dynasty e Samurai Warriors, ma se il vostro desiderio è quello di far volare nella stratosfera migliaia di nemici, One Piece: Pirate Warriors 3 è quasi un sogno a occhi aperti.
E i nemici scagliati contro Rufy e la sua ciurma fanno veramente ridere per i livelli parossistici raggiunti dal loro numero; lo schermo è letteralmente stracolmo di soldati e dominato dal caos più totale. Inutile però aggiungere che a questa meravigliosa schiera di avversari vengono contrapposte forze dalla potenza devastante: in prima fila l'iconico protagonista della serie di Eiichiro Oda, ma non solo. Il roster dei personaggi supera la sessantina di unità, oltre quaranta di questi sono controllabili dal giocatore, da sbloccare nella campagna principale e utilizzabili anche in altre modalità. Ogni combattente ha il suo stile peculiare e rappresenta una gioia per gli amanti del manga, un festival dove non manca davvero nessuno, da Rob Lucci a Smoker, da Zoro a Nami, passando da Usop, Sanji e Tashigi. Oltre a questo, il prodotto di Omega Force si appoggia su un nuovo sistema chiamato Kizuna Rush. In sostanza, previo riempimento di un'apposita barra, si ha la possibilità di scatenare una tecnica in combinazione con altri personaggi, in grado di provocare una quantità veramente clamorosa di danni. Come se non bastasse, l'unione delle forze può generare un terribile colpo speciale in grado di sfondare largamente il conteggio delle mille kill. Ogni personaggio sotto il controllo diretto ha un colpo speciale personale, che può utilizzare anche in questo caso riempiendo un indicatore. Insomma, non si può davvero dire che l'adrenalina non scorra a fiumi!
Se amate il caos, One Piece: Pirate Warriors 3 è un sogno a occhi aperti
La nascita di Cappello di Paglia
One Piece: Pirate Warriors 3 è il primo capitolo del franchise a uscire anche su PlayStation 4, la versione in esame, un'occasione che ha stimolato Omega Force a conferire un carattere quasi enciclopedico alla sua produzione. In tale ottica si spiega non solo l'elevato numero di personaggi controllabili, ma anche che la modalità principale si riallacci praticamente agli inizi del manga, ovvero quando Rufy riceve il mitologico cappello di paglia da Shanks il Rosso.
La prima missione vede proprio il nostro eroe di gomma impegnato a liberare Zoro dalle grinfie della Marina e del capitano Morgan, a tutti gli effetti la creazione della ciurma di pirati Cappello di Paglia. Da qui in poi viviamo gli episodi più significativi del manga fino alla saga di Dressrosa, raccontati non solo dagli eventi in gioco, ma soprattutto da una curioso mix di cut scene e illustrazioni che interrompono spesso e volentieri l'azione. Nonostante le buone intenzioni di rendere la narrazione comprensibile anche ai chi non è avvezzo all'opera di Oda, rimane complicato per i nuovi adepti comprendere le vicende e le relazioni, anche a causa della grande coralità che la caratterizza. Si tratta sempre di una produzione con elevato tasso di fan service, pensata in particolar modo per gli appassionati. In tale ottica è difficile rimanere delusi, specie rivivendo scene cruciali come lo scontro tra Roronoa Zoro e Mihawk, giusto per citarne una. La presenza dell'audio in giapponese e dei sottotitoli in italiano aiuta a calarsi ancora di più nell'universo di gioco. I livelli seguono sempre la rodata struttura musou: scontri su larga scala strutturati a missioni, che richiedono un pizzico di strategia. I personaggi si muovono in una mappa/labirinto dinamica con obiettivi variabili, ma che culmina sempre con uno spettacolare scontro finale con il boss di turno. Questi a ogni modo possono palesarsi anche nel corso di qualche missione, quindi occorre seguire con attenzione le indicazioni a schermo per comprendere l'obiettivo corrente e capire esattamente dove dirigersi, senza contare che alcune sessioni a tempo possono portare al game over istantaneo. Per combattere, Rufy e soci si affidano a una serie di combo attivabili attraverso specifiche combinazioni di tasti, come nella migliore tradizione dei picchiaduro. I personaggi della saga si muovono tra fazioni contrapposte, può quindi capitare che alcuni compiti richiedano di liberare un territorio avversario, un prigioniero, effettuare scorte o difendere gli alleati da qualche assalto. Questa caratteristica conferisce una certa varietà e rende gli scontri ancora più spettacolari, ma purtroppo anche estremamente caotici. Chiaro che non siamo di fronte a meccaniche action particolarmente tecniche, anche perché l'intelligenza artificiale oscilla tra l'inesistente e il mediocre, mentre gli scontri con i boss rappresentano effettivamente un discorso a parte, richiedendo un approccio maggiormente ragionato.
Trofei PlayStation 4
One Piece: Pirate Warriors 3 presenta due Trofei oro, dieci argento, ventitre bronzo e tre nascosti. Per guadagnare i vostri primi dieci Trofei non dovrete faticare più di tanto, vi basterà giocare alla modalità principale per qualche ora per farli vostri. Altri però risultano più impegnativi, come quelli che richiedono un rango di completamento di tipo S, ottenibile solo ai livelli più alti di difficoltà. Nel caso di quelli d'oro preparatevi invece a sudare copiosamente, in quanto impongono il raccoglimento di ogni oggetto e il completamento al 100% in modalità leggendaria.
Te lo do io il musou
One Piece: Pirate Warriors 3 presenta anche qualche lieve elemento da gioco di ruolo, come un sistema di monete, assegnate alla conclusione di un livello, funzionale all'incremento delle abilità dei personaggi. Allo stesso modo, avanzando nell'avventura si guadagna una valuta interna, il Berry, che permette di aggiudicarsi vari oggetti da sbloccare nella galleria, ma anche di aiutare la progressione del livello di abilità. Avanzando nei vari capitoli, il giocatore ha la possibilità di scegliere tra un set predefinito di personaggi, mentre in una modalità di fantasia apposita, chiamata Diario dei Sogni, la scelta si fa molto più vasta. In questo caso il proprio protagonista - scelto liberamente dalle ciurme - deve conquistare un set di isole, affrontando avversari sempre più forti che una volta sconfitti vanno a unirsi al gruppo di personaggi giocabili.
È presente anche la possibilità di rigiocare qualsiasi capitolo a piacimento una volta completato. La modalità principale offre circa 15 ore di gameplay attraverso i vari capitoli. Tecnicamente il titolo sfrutta una realizzazione in cel shading funzionale e coerente con lo stile del manga, che fa chiudere un occhio sugli scenari non molto particolareggiati. Lascia invece favorevolmente sorpresi il frame rate a sessanta fotogrammi al secondo, che subisce qualche calo nei momenti in cui lo schermo è invaso da nemici, ma mai da distogliere troppo l'attenzione. D'altronde abbiamo già anticipato che il caos allestito a video è spesso soverchiante, tanto da rendere difficile addirittura localizzare i personaggi chiave. La struttura è come detto quella del classico musou, senza particolari stravolgimenti, ma risulta nelle corde dell'opera di Oda ed è indubbiamente divertente massacrare soldati nemici scoprendo le varie tecniche dei nostri eroi, nonostante una inevitabile monotonia di fondo. Assolutamente stupendo l'accompagnamento sonoro, con una frizzante colonna sonora jazz-funk assolutamente adeguata e che dà la carica giusta. Alcuni pezzi ci hanno davvero entusiasmato. Tra i lati meno riusciti sono invece da annoverare la relativa mancanza di introduzione per i comandi, utile per aiutare i neofiti ad abituarsi alle meccaniche, e qualche sporadica incertezza nell'assegnazione degli obiettivi delle missioni che può portare a frustranti game over, soprattutto considerando che le missioni sono mediamente lunghe e vanno ricominciate dall'inizio in caso di sconfitta.
Conclusioni
One Piece: Pirate Warriors 3 è la migliore incarnazione della serie e un ottimo debutto su PlayStation 4. I contenuti proposti sono davvero molti e Omega Force ha affinato quanto possibile la formula del genere musou, senza particolari stravolgimenti ma con un risultato altamente spettacolare che rende giustizia allo spirito del manga. Tecnicamente forse si poteva fare di più ed è impossibile sfuggire a una certa monotonia di fondo. In compenso il sistema Kizuna Rush funziona ed è un vero piacere vedere i nostri beniamini unire le proprie forze, mentre il carattere enciclopedico dell'opera, tra l'esagerato numero di personaggi e gli eventi che recuperano le vicende dall'inizio, rappresenta una vera festa per i fan più accaniti. Forse questo è anche il limite più rilevante del gioco: chi non è interessato all'opera di Oda e magari detesta i vari Dynasty Warriors, difficilmente cambierà idea con One Piece: Pirate Warriors 3.
PRO
- Una quantità esagerata di personaggi
- Tante modalità e campagna bella lunga
- Il numero di nemici a schermo lascia spesso a bocca aperta...
CONTRO
- Ma non sempre l'azione è comprensibile
- Tecnicamente piuttosto essenziale
- Alla lunga ripetitivo