Quando a giugno abbiamo avuto l'occasione di avere un contatto a distanza ravvicinata con PES 2016 e FIFA 16, ne siamo venuti fuori con l'impressione che i due titoli si sarebbero giocati quest'anno la palma di miglior simulazione calcistica ad armi pari. Se il gioco targato Konami confermava di aver finalmente trovato una rotta dopo anni passati a vagare senza una meta precisa, quello di EA Sports rispondeva invece con una presa di coscienza degli errori commessi dal suo predecessore, andando a toccare gli elementi di quest'ultimo che non avevano convinto. Tutto questo aggiungendo qualche novità alla solida impalcatura della serie, che nel corso degli ultimi anni le ha permesso di diventare il punto di riferimento nel mondo del pallone virtuale. Da quel momento, l'estate è poi passata tra ulteriori prove dei due giochi e notizie centellinate da parte dei rispettivi publisher, combattutisi a distanza a colpi di esclusive e altri annunci destinati a far pendere l'ago dell'hype da una parte o dall'altra. In questi giorni, siamo finalmente arrivati alla resa dei conti: la prima a scoprire le carte è stata Konami, che come abbiamo visto nella nostra recensione di PES 2016 ha confermato di avere messo in piedi un ottimo gameplay, minato però alle fondamenta dal doppio problema dei contrasti e degli arbitri. Al suo arrivo, FIFA 16 trova quindi parzialmente scoperto il fianco di un avversario dotato comunque di ottimi numeri: riuscirà a sferrare l'attacco decisivo?
FIFA 16 mette il gameplay al centro della propria esistenza: Electronic Arts riporta la serie in pista
Nuovi modi di giocare
Prima di raccontarvi quanto abbiamo visto in campo, è d'obbligo dedicare la nostra attenzione alle novità che FIFA 16 porta in termini di modalità. Rispetto all'edizione di un anno fa, quella attuale offre infatti una serie di componenti inedite, e non è un caso che EA Sports abbia scelto di usare lo slogan che dà il titolo a questo paragrafo per reclamizzarle. La prima aggiunta è quella del calcio femminile, elemento di cui si è parlato a lungo in questi mesi; segno che in quel di Vancouver ci hanno visto bene quantomeno come ritorno pubblicitario. Per la prima volta in assoluto in un videogioco calcistico, il gentil sesso è rappresentato da una selezione delle dodici nazionali più forti del mondo (Italia inclusa), impiegabili in un ristretto set di modalità con la limitazione di non potersi scontrare contro squadre maschili. Esprimendo subito un parere in merito, possiamo dirvi che ci siamo divertiti abbastanza nel provare a portare le nostre azzurre sul tetto del mondo, soprattutto grazie alla variazione del gameplay rispetto a quello base di FIFA 16. Il calcio femminile risulta infatti un po' più lento, con spazi maggiori in cui muoversi e una serie di modifiche legate alle diversità del fisico della donna rispetto a quello dell'uomo, soprattutto in termini di forza ed esplosività, senza però intaccare quelle che possono essere doti tecniche elevate.
L'altra novità di rilievo è FUT Draft, modalità che rientra all'interno del mondo di Ultimate Team e con cui EA Sports ha introdotto un'alternativa per ottenere ricompense simile all'Arena di Hearthstone: si paga un prezzo d'ingresso (15.000 coin, 300 FIFA Point o 1 Draft Token "sbustabile"), si genera una squadra in modo casuale e si disputano partite finché non si perde, fino a un massimo di quattro incontri, per ottenere poi dei premi legati alla versione classica di Ultimate Team. La formazione della squadra parte dalla scelta del modulo, effettuabile tra cinque diverse tattiche, per poi mettere i calciatori in campo in una maniera simile: per ogni posizione ci vengono proposte cinque possibilità, generate a caso tra i tanti campioni presenti nel database. Trattandosi di una modalità secondaria di Ultimate Team, la squadra Draft sottostà alle regole che definiscono l'amalgama della squadra, privilegiando dunque formazioni che leghino la nazionalità anagrafica o della squadra di militanza dei componenti del nostro undici: al giocatore, quindi, l'abilità e il divertimento di mettere insieme tutti questi tasselli. Per quanto riguarda i premi, questi variano a seconda del livello di difficoltà scelto e del gioco online oppure offline, proponendo oggetti dal valore complessivo crescente di pari passo coi propri successi. Tutto questo non rappresenta di certo un'idea rivoluzionaria, visto che attinge da elementi presenti anche in altri giochi, e riesce solo parzialmente nel tentativo di dare a chi non ha mai amato Ultimate Team un'occasione per provarlo: trovare un modo per slegare FUT Draft dalla modalità principale avrebbe forse giovato di più sotto quest'ottica. A proposito di Ultimate Team, evidenziamo la novità che permette di vedere le star in possesso del giocatore avversario, preparando al meglio il match in arrivo. Chiudiamo questa carrellata iniziale con la modalità Carriera, ormai punto fermo dell'esperienza di FIFA offline: le aggiunte più evidenti riguardano le tournée estive, prese dal mondo reale, insieme all'allenamento settimanale dei giocatori della nostra rosa. Quest'ultimo può essere visto come una sorta di "gioco nel gioco", dove cimentarsi con le prove abilità di FIFA 16 dando in caso di successo un bonus alle statistiche dei calciatori coinvolti. Le altre novità riguardano parti di questa modalità che contrastavano un po' con il calcio reale, insieme all'inevitabile tuning dell'intelligenza artificiale che manda avanti la simulazione. Per quanto ci riguarda, abbiamo continuato a trovare forse un po' troppo semplice iniziare la partita con il Napoli, vendere a un prezzo al di sopra della loro valutazione giocatori come David López, Jorginho ed Henrique, per poi acquistare a un costo tutto sommato conveniente un prospetto come Rugani o una stella come Rakitic. Nella stessa Carriera, dopo un avvio di stagione non proprio esaltante ci ha subito chiamati il Belgio sulla panchina della nazionale: anche in questo caso, ci è sembrata una cosa alquanto inverosimile. Per quanto riguarda il resto, i giocatori storici della serie FIFA non avranno difficoltà a riconoscere le modalità presenti già dagli scorsi anni, visto che sui menu sono state svolte operazioni minime, cambiando forme o colori qua e là ma lasciando inalterato il già ottimo feeling con la navigazione.
Obiettivi Xbox One
FIFA 16 conta un totale di 48 obiettivi, tre in più rispetto ai 45 della precedente edizione, anche grazie alla novità introdotte quest'anno. Ci sono infatti obiettivi che rispecchiano il gameplay del gioco più ragionato rispetto all'anno scorso, come quello che premia un gol effettuato dopo una decina di passaggi nella trequarti avversaria. Non può mancare poi un elenco di achievement dedicati alla modalità FUT Draft, oltre che ad Ultimate Team in generale: proprio a questa modalità è legato l'obiettivo che permette di ottenere più punti, raggiungibile portando un giocatore a segnare 50 gol per la propria squadra. Il calcio femminile è immancabilmente inserito anche nell'elenco degli obiettivi, offrendo al giocatore una serie di ricompense dove troviamo quella ottenibile vincendo la Coppa del Mondo di categoria.
Parola alla difesa
La critica più insistente mossa a FIFA 15 è stata relativa alla troppa efficienza dei giocatori più veloci, inserita nel contesto di un gameplay che in generale era sbilanciato a favore dell'attacco. Avere in squadra una punta dotata di buono sprint e dribbling ubriacante poteva permettere di aprire qualsiasi difesa nel gioco online, soprattutto nell'Ultimate Team dove alcuni valori di forma vengono modificati rispetto a quelli base: il risultato vedeva squadre infarcite di Doumbia, Ibarbo e simili, mentre gente come il povero Mertesacker si è ritrovata disoccupata per tutta la scorsa stagione. Presa coscienza dell'errore commesso un anno fa, per EA Sports col nuovo titolo è arrivato il momento di effettuare una serie d'interventi destinati a migliorare il bilanciamento generale delle partite, tornando se vogliamo alla filosofia che contraddistingueva anche FIFA 14. Il lavoro più grande è stato svolto per la difesa, a partire da un'intelligenza artificiale che in generale lascia meno buchi, riuscendo a posizionare chi è davanti alla nostra porta in modo ottimale. Alla mente dei calciatori virtuali è stata infatti data un'ottima capacità di leggere l'attacco avversario, che permette loro di porsi in mezzo alle linee di passaggio per intercettare la palla, effettuare un anticipo in occasione di un passaggio che lo consenta, o coprire in fretta un buco lasciato da un compagno.
Le diversità dal punto di vista fisico adesso non si fanno sentire più solo a favore dei calciatori veloci, permettendo ai difensori più rocciosi di far valere la loro mole per sopperire alla differenza di scatto con l'avversario. Se concettualmente la difesa tattica di FIFA resta quella introdotta da qualche anno a questa parte, in quel di Vancouver hanno aggiunto anche una serie di nuovi comandi, destinati ad aumentare l'efficacia degli interventi: quando si effettua una scivolata, premendo un'altra volta lo stesso tasto si può dire al giocatore di rialzarsi quanto prima possibile, continuando così a seguire l'avversario senza perdere eccessivo terreno. Al di là dell'utilità classica per portare via la palla, questo elemento offre anche nuovi modi di comportarsi in certe occasioni: pensate a quando il nostro avversario sta per crossare e noi vogliamo lanciarci in tackle, per evitare che la palla arrivi in area. Questo era possibile anche prima, ma con la consapevolezza che farlo significava perdere definitivamente uno dei nostri difensori per tutto il resto dell'azione corrente, cosa che adesso non è più vera. Con la pressione del tasto Y/triangolo è inoltre possibile fingere l'entrata in scivolata, tentando così di disorientare il portatore di palla per indurlo all'errore. Non dimentichiamo poi i portieri: gli estremi difensori di FIFA 16 sono più reattivi che mai, soprattutto sui tiri ravvicinati dove sono in grado di compiere dei veri e propri miracoli. Anche se su Internet c'è chi giura di aver trovato di nuovo modi per segnare sempre da lontano o da un certo angolo, per quanto ci riguarda non abbiamo rilevato elementi di questo genere che ci consentano di definire l'esistenza di un vero e proprio problema come quello dell'anno scorso. Casomai, qualche errore di troppo lo si riscontra ancora nelle uscite: nell'episodio più eclatante, rimasto comunque unico nonostante le decine di partite che abbiamo svolto, il portiere ha corso verso l'attaccante senza poi tuffarsi a terra per acciuffare la palla, facendosi quindi passare facilmente mentre restava in piedi.
Holly si allena, col FIFA Trainer
Tra le novità di FIFA 16, troviamo anche il cosiddetto FIFA Trainer. Si tratta di uno strumento concepito dagli sviluppatori per dare una mano a chi si avvicina per la prima volta al mondo della simulazione calcistica, attraverso un elemento grafico che accompagna sul campo il giocatore da noi controllato. In ogni momento, ci viene offerta una serie di suggerimenti contestuali alla fase di gioco e alla posizione del calciatore, come la possibilità di effettuare un cross al momento giusto o di scoccare il tiro. Per quanto riguarda il possibile uso da parte dei giocatori di lungo corso, per loro il valore aggiunto del FIFA Trainer ci è sembrato abbastanza ridotto, se non addirittura nullo.
Si va all’attacco
Dopo quanto descritto nel paragrafo precedente, avrete forse già intuito che nella fase di possesso palla FIFA 16 impone uno stile di gioco diverso rispetto al suo predecessore, soprattutto se si era tra coloro i quali abusavano della velocità dei giocatori. Trovare spazi in cui infilarsi in corsa è diventato molto più difficile rispetto al passato, rendendo quindi necessaria un minimo di manovra a centrocampo per cercare di trovare l'imbucata vincente. In risposta a questa esigenza, gli sviluppatori hanno diminuito il ritmo di gioco, modificando allo stesso tempo il sistema che gestisce i passaggi, per evitare il cosiddetto ping-pong passing.
Nei tocchi di prima più difficili da realizzare, anche i giocatori più abili possono sbagliare il passaggio, rendendo quindi necessaria un'attenta valutazione della direzione e del tempo in cui si sta calciando la palla per non rischiare di perderla. Quanto detto fin qui potrebbe dare l'impressione di un ribaltamento dell'esperienza di gioco, sbilanciata cioè a favore della difesa: per scongiurare questo pericolo, EA Sports ha dato alcuni nuovi strumenti all'attacco, rappresentati in primis da un nuovo tipo di passaggio rasoterra teso e forte. La sua utilità consiste nel concedere meno tempo alla difesa avversaria per mettersi sulla traiettoria della palla o di tentare l'anticipo nei confronti di chi la riceve. Come gli altri passaggi, anche questo va usato però con la dovuta accortezza, perché il destinatario dovrà essere dotato di spazio e abilità a sufficienza per addomesticare la sfera. La seconda novità per chi attacca è il dribbling senza tocco di palla, che consiste in una serie di finte di corpo attivabili con la pressione del tasto LB/L1: il loro uso dovrebbe consentire di disorientare il difensore avversario, facendolo sbilanciare da un lato o dall'altro. Il nuovo sistema si integra naturalmente con quello di finte già esistente, offrendo al giocatore un'ulteriore possibilità per superare i rivali, soprattutto online o comunque contro avversari reali, visto che la CPU dimostra almeno ai livelli più alti di abboccare difficilmente ai nostri tentativi. Ne approfittiamo per parlare dell'intelligenza artificiale degli avversari in FIFA 16, a nostro avviso ancora troppo acerba nonostante gli sforzi degli sviluppatori: le squadre controllate dalla console tendono infatti a esprimere sempre un gioco costruito su una fitta rete di passaggi, cosa che può anche andare bene quando si affronta il Barcellona, ma sembra fuori luogo quando contro di noi gioca una squadra piccola. Trattandosi di un problema storico della modalità offline, saprete di cosa stiamo parlando, così come conoscerete la frustrazione che rischia di scaturire dall'esagerato tiki-taka avversario. Tornando alla fase d'attacco, annotiamo infine le modifiche apportate al sistema di cross, per rendere la via del gol di testa nuovamente percorribile dopo che FIFA 15 aveva fatto diventare quasi impossibile segnare in questo modo.
Luci a San Siro
Le attenzioni dedicate da EA Sports alle dinamiche di gioco di FIFA 16 si riflettono anche sul comparto tecnico, dove in termini di puro dettaglio grafico troviamo pochi miglioramenti rispetto all'anno scorso. Le nuove animazioni sono per lo più funzionali al gameplay, come quelle che permettono ai difensori di reagire in modo più fluido ai cambi di direzione degli attaccanti per rimanere in posizione. La fisica della palla è stata anch'essa rivisitata, per rendere la sfera un po' più pesante rispetto a come ce la ricordavamo da FIFA 15, anche se in tal senso si può ancora lavorare per raggiungere un migliore realismo in tutti gli aspetti.
Come al solito, la riproduzione dei volti è accurata soprattutto nel caso dei giocatori più famosi, con il picco toccato in occasione del Real Madrid con cui EA Sports ha sottoscritto un accordo esclusivo. Facendo un confronto con la concorrenza, il Fox Engine permette forse a PES 2016 di vincere in termini di valore assoluto, ma FIFA 16 presenta casi in cui i volti sono migliori di quelli che si possono vedere nel gioco di Konami. Dove la produzione canadese perde realmente terreno è nel numero di volti riprodotti, superiore in PES 2016 dove anche atleti meno famosi possono ritrovare la propria faccia nel gioco. FIFA 16, invece, continua a presentare delle lacune abbastanza grosse, soprattutto se si parla della nostra Serie A: Higuain, tanto per fare un esempio, assomiglia ben poco alla sua controparte reale. Tornando al solo FIFA 16, segnaliamo un passo in avanti per i calciatori dotati di capelli lunghi, grazie all'introduzione del calcio femminile: le varie acconciature rispondono in modo decisamente più realistico ai cambi di direzione, aggiungendo un piacevole elemento di dettaglio ai modelli dei giocatori. Qualche gradevole aggiunta arriva anche dalle esultanze, dove è stata inserita la possibilità di celebrare il proprio gol in primo piano davanti alla telecamera a bordo campo, o dare il cinque a un compagno in fase di riscaldamento. Per i più desiderosi di elementi provenienti dal calcio reale, EA Sports ha inserito nove nuovi stadi, portando il totale di campi sotto licenza a quota cinquanta. Sempre a proposito di stadi, ci è sembrato risolto il problema riguardante le ombre in alcuni campi, mentre è stato ampliato il numero di condizioni atmosferiche, che ora include elementi come nevischio, rovesci e parzialmente nuvoloso. Lo stesso trattamento riservato l'anno scorso alla Premier League è toccato quest'anno anche alla Bundesliga, i cui elementi grafici visibili in sovrimpressione durante le partite in televisione possono essere ritrovati all'interno del gioco. Passando al sonoro, non possiamo che partire dalla telecronaca, affidata ancora una volta a Pierluigi Pardo e Stefano Nava. Come l'anno scorso, il primo è ormai a proprio agio anche nel raccontare una partita virtuale, ma sono da apprezzare anche i progressi del secondo che ora appare nettamente più sciolto nel dialogo. Nonostante le frasi campionate accompagnino bene l'azione, di tanto in tanto è però ancora possibile sentire qualcosa fuori luogo rispetto a quanto avviene in campo. Una volta scesi sul rettangolo verde, i giocatori dotati di orecchio più fine troveranno ad attenderli un rinnovato set di cori presi dalle curve delle varie squadre coinvolte in FIFA 16, mentre gli appassionati di musica potranno contare sulla solita colonna sonora destinata a entrare nelle nostre teste almeno per i prossimi dodici mesi.
Conclusioni
Dopo un anno passato nel purgatorio dell'Europa League, con FIFA 16 la serie riesce a riconquistare la qualificazione alla Champions League, facendoci sperare che quello dell'anno scorso rimanga solo un piccolo passo indietro. Siamo sicuri che il nuovo gameplay più ragionato non piacerà a tutti, ma per quanto ci riguarda possiamo dire senza mezzi termini di averlo gradito molto, insieme alla serie d'interventi volti a migliorare e ribilanciare l'esperienza di gioco complessiva. A tutto questo vanno aggiunte anche delle novità che forse non saranno esaltanti, ma comunque gradite. Peccato solo per qualche difettuccio storico non ancora affrontato completamente, soprattutto per quanto riguarda le partite contro l'intelligenza artificiale.
PRO
- Ritmo di gioco di nuovo umano
- Bilanciamento equo delle due fasi
- Nuovi comandi convincenti nel complesso
- Il calcio femminile è un piacevole diversivo
- FUT Draft divertente...
CONTRO
- ...ma non del tutto in grado di attrarre verso l'Ultimate Team
- Carriera ancora migliorabile
- Il tiki-taka della CPU non si sopporta