Per ogni appassionato di videogiochi le serie sportive di Electronic Arts rappresentano da sempre l'appuntamento fisso di questo periodo della stagione. Da questo punto di vista, almeno in Europa, fin dai tempi delle vecchie console a 16-bit il fiore all'occhiello della produzione della compagnia canadese è certamente la serie FIFA. Il popolare franchise calcistico si ripresenta al pubblico anche quest'anno su Xbox 360 e PlayStation 3, con un'edizione che cerca di offrire qualche nuovo contenuto in termini di opzioni di gioco e una manciata di rifiniture al già solido gameplay su cui ormai da anni poggia le sue basi. Come vedremo, infatti, pur non rivoluzionando nulla (d'altronde un gioco di calcio cosa potrebbe rivoluzionare ogni anno? al massimo può cercare di avvicinarsi quanto più possibile a un certo realismo) FIFA 16 migliora sotto diversi punti di vista quanto di buono abbiamo visto nella passata stagione, e non solo in quella. Insomma, è evidente che Electronic Arts è concentrata sulle console di nuova generazione ma non dimentica quelle precedenti e i suoi utenti. Fatta questa doverosa premessa, addentriamoci nella nostra analisi del nuovo capitolo di quello che molti considerano il Re delle simulazioni calcistiche.
FIFA 16 continua la sua opera di ricerca del realismo anche sulle console della passata generazione
Curiosità
Tredici atlete, fra le quali Kadeisha Buchanan, Ashley Lawrence, Celia Jiménez e Amanda Perez, sono state rimosse dal gioco da EA a causa di un reclamo da parte della National Collegiate Athletic Association. Secondo quest'ultima la loro presenza nel gioco violerebbe alcune regole sugli sport amatoriali degli Stati Uniti, e potrebbe compromettere l'eleggibilità delle ragazze nelle squadre dei rispettivi college.
Pronti per una nuova stagione?
Il solito Messi accoglie il giocatore nella schermata principale, dove le varie modalità di gioco sono disponibili negli ormai classici menu a finestra. In tal senso non si registrano novità eclatanti e sono presenti tutte le scelte dell'anno scorso, dalle amichevoli rapide ai vari tornei, veri o inventati, ciascuno dei quali caratterizzato da diverse opzioni per tutti i gusti e le esigenze. Ci sono la Stagione, EA Sports Football Club, che rappresenta ancora una volta il culmine della produzione a livello statistico e di raccolta dati attraverso tutte le modalità di gioco, e il Calciatore Virtuale, con le sfide per aumentare le caratteristiche del proprio alter ego. Non mancano un'area riservata agli allenamenti con tanto di prove a premi, Supporta il tuo Club e Xbox Live, disponibile con le solite amichevoli, le sfide personalizzabili e la possibilità di poter disputare un'intera stagione. A proposito del gioco online: abbiamo avuto modo di fare qualche gara in Rete e tutto è filato liscio, senza lag e con un matchmaking piuttosto veloce.
Tornando alle modalità offline e single player, immancabile, ovviamente, la presenza della Carriera, da anni cuore pulsante della produzione, arricchita in questa occasione da alcune nuove funzioni. Oltre alla possibilità di guadagnare soldi utili per il bilancio partecipando a tornei in giro per il mondo durante il precampionato, la modalità è stata ulteriormente raffinata nelle opzioni e impreziosita in quella che è una sorta di struttura narrativa, utile a dare un po' di risalto a tutto quanto avviene negli spogliatoi e al di fuori. In questo modo, valorizzando ulteriormente quegli elementi di contorno nella carriera di uno sportivo, l'utente viene calato maggiormente nei panni di un calciatore o di un allenatore. Per il resto, impersonando proprio un tecnico-manager, il videogiocatore è chiamato come sempre a gestire le finanze del club, i contratti con gli sponsor, gli allenamenti, il calciomercato e così via, compreso il vivaio. In tal senso c'è da segnalare come in questa edizione sia stata posta più enfasi sulla crescita e sull'evoluzione dei giovani talenti scoperti e ingaggiati dal club, da migliorare in quelle che sono le loro abilità base attraverso allenamenti mirati e alcuni mini giochi. Nella nostra analisi non ci siamo dimenticati ovviamente di Ultimate Team, il "gioco nel gioco" che permette agli utenti di creare la propria squadra ideale basando gli acquisti e gli scambi su un complesso sistema in stile ebay. Per coloro che non conoscono la modalità e vorrebbero testarla, o per quelli che comunque vogliono giocarci velocemente, è stata implementata una nuova funzione di accesso rapido chiamata Draft. Tramite quest'ultima si può sostanzialmente avere un "assaggio" del FUT disputando quattro partite secche, senza doversi preoccupare troppo di buste giocatori e schemi. Ma la vera novità di FIFA 16 è certamente l'introduzione all'interno del roster di dodici squadre di calcio femminile.
Donne e palloni
L'introduzione di atleti donna non ha solo una mera funzione estetica, ma ha un peso anche sulle dinamiche del gameplay. Questo perché EA Sports ha riscritto porzioni di codice e adattato il motore fisico per rendere credibili le partite giocate dalle nazionali femminili. Come nella realtà, le differenze fra i due sessi a livello di caratteristiche fisiche e tecniche portano a un ritmo di gioco generalmente più lento e pensato. Ciò nonostante in fatto di impegno, grinta e capacità tattiche, le giocatrici non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi maschi e le partite con loro protagoniste, anche in FIFA 16, costituiscono una bella sfida e un buon divertimento per gli appassionati. Peccato solo che queste squadre siano utilizzabili solo in un torneo ad hoc e nelle amichevoli.
Passando ad altro e parlando in particolare dei team composti dagli uomini, abbiamo invece una giocabilità ben bilanciata, dove vengono esaltati il gioco di squadra e l'azione ragionata. In generale e in estrema sintesi, le retroguardie appaiono più attente nella marcatura, nell'anticipo e nel leggere con raziocinio l'azione offensiva. A centrocampo, a seconda degli schemi, delle strategie adottate e della qualità degli elementi in organico, si tende a costruire gioco (o a spezzarlo con un pressing ragionato), a far girare palla o a verticalizzare laddove possibile. Gli attacchi, invece, sono più propensi a cercare sovrapposizioni sulle fasce, scatti sul filo del fuorigioco o rapidi uno-due per scavalcare il pacchetto arretrato degli avversari. Inoltre quando possibile non disdegnano la conclusione da fuori o la giocata del singolo campione. La fisica della palla, al pari di quella dei contrasti e degli atleti, è credibile, e la sfera risulta "pesante" e coerente nelle reazioni ai tiri e passaggi. La cosa si nota soprattutto nei cross, che hanno una maggiore varietà, nei rimbalzi o in certe conclusioni a rete. Questo elemento aggiunge quella componente di casualità che nel calcio reale c'è, che fa in modo che se non si soddisfano determinati parametri, la palla possa letteralmente schizzare in aria o finire di rimpallo tra i piedi di un avversario. La traiettoria viene in tal senso influenzata da diversi fattori (il modo in cui un atleta arriva a colpire la palla, il piede, la coordinazione, i parametri tecnici, i contrasti), e la precisione diventa quindi un elemento determinante per cercare di infilare la palla in rete e superare gli arcigni portieri che, a parte qualche saltuaria dormita sul primo palo, generalmente appaiono attenti. La completa incidenza su tiri e passaggi, i movimenti a 360 gradi, la libertà e la rapidità di controllo (ovviamente parliamo dei settaggi manuali), tutti concetti importanti come abbiamo scritto nel corso di questi anni, sono stati migliorati e perfezionati col tempo e con FIFA 16 hanno probabilmente raggiunto l'apice, almeno per la vecchia generazione di console. Insomma, con le dovute proporzioni, giocando si ha la sensazione di poter rivivere sul campo virtuale delle situazioni analoghe a quelle che si potrebbero vivere in quello reale. Peccato per l'annoso problema del momentum, che come in FIFA 15 è meno fastidioso del solito, ma resta comunque "presente" in certi momenti decisivi di alcune gare o della stagione a livelli di difficoltà avanzati.
Obiettivi Xbox 360
FIFA 16 regala ai videogiocatori ben quarantotto obiettivi da sbloccare. Per farlo occorre soddisfare le più disparate richieste del gioco come per esempio togliere la sfera in scivolata in una partita di calcio femminile, giocare la prima partita con il proprio Giocatore Virtuale, vincere una divisione in FUT o durante una stagione Testa a Testa online.
L’arte del ritocco
Per chiudere diamo uno sguardo alla parte tecnica. Così come per la giocabilità, anche da questo punto di vista FIFA 16 non si discosta molto dal suo predecessore. Ma d'altronde era una cosa ampiamente preventivata, visto che su Xbox 360 e PlayStation 3 si è ormai raggiunto il limite per quanto concerne lo sfruttamento dell'hardware, almeno per questa tipologia di giochi. Ad ogni modo, come avvenuto nell'edizione 2015, man mano che si gioca l'occhio più attento non può non notare comunque tutta una serie di ritocchi fatti qua e là dai grafici per migliorare l'estetica del prodotto, a cominciare dai vari elementi di contorno che costituiscono l'evento partita.
Pre-gara e ingresso in campo delle due formazioni, fino al match vero e proprio, arricchito dalla presenza di un buon numero di scenette prima e dopo il calcio di inizio. In particolare molto coinvolgenti alcune nuove esultanze dopo un gol, eseguibili in maniera personalizzata come sempre con l'ausilio dei tasti del pad (altrimenti avvengono in automatico a seconda del marcatore). Talvolta può anche capitare di vedere l'autore di una marcatura andare ad afferrare una telecamera e, dopo un cambio di prospettiva, vederlo mostrato in primo piano mentre esultante bacia l'obiettivo. Queste situazioni aiutano tra l'altro il videogiocatore a immedesimarsi meglio nel contesto e a esaltare i volti dei giocatori più famosi, davvero ben fatti, compresi quelli delle calciatrici, per le quali è stata utilizzata la stessa tecnologia dei colleghi uomini per riprodurne fedelmente i volti, oltre i completini delle varie squadre, soprattutto quelle coperte da licenze ufficiali. In tal senso, il gioco vanta tantissime squadre e tornei che beneficiano di loghi, nomi e richiami vari alle controparti reali. A rendere più credibile il tutto ci sono poi le animazioni, ancora una volta numerose e ben amalgamate fra loro, capaci di mostrare durante le varie fasi della partita i movimenti dei giocatori, che sembrano compiuti da persone reali controllati via pad. Anche in questo caso gli sviluppatori hanno creato un set di animazioni specifico per le donne, adattato poi al loro modello anatomico. Sempre in tema di grafica, buoni gli stadi, con alcuni realizzati in maniera più rifinita e dettagliata rispetto ad altri. Decisamente spettacolari, invece, i cori cantati al loro interno dai sostenitori delle squadre. In FIFA 16 i canti rappresentano quasi lo stato dell'arte per una simulazione calcistica, non solo perché sono tanti e tutti campionati negli stadi, ma perché sono pieni, non saltano fuori a casaccio e creano, specie nelle fasi salienti di un match, un'atmosfera davvero incredibile. Provate a giocare una gara sfruttando un buon impianto sonoro e regolando il volume verso l'alto: la sensazione di trovarsi dentro a un vero stadio sarà totale. Ad ogni modo, rimanendo in tema audio, bella la colonna sonora, che vanta tra gli altri brani di Icona Pop, Durante e The Royal Concept, e la telecronaca italiana. La coppia Pierluigi Pardo e Stefano Nava si rivela vincente anche quest'anno, con un commento dinamico e abbastanza variegato per le partite clou, ma permangono delle ripetizioni su certe giocate e certe azioni.
Conclusioni
Anche quest'anno FIFA conferma di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza. Mantenendo inalterata una ricetta collaudata ed efficace, EA ha lavorato per migliorare un gameplay di per sé già ottimo, riuscendo a restituire all'utente, nonostante qualche difetto e la presenza (meno invasiva) del momentum, un ottimo livello di coinvolgimento e di sfida. FIFA 16 di Electronic Arts non sarà innovativo, e forse sarebbe stato troppo attendersi qualcosa del genere viste le piattaforme coinvolte, ma di certo è un ottimo gioco, che prosegue con successo la strada imbeccata dai precedenti capitoli, nel tentativo di aumentare il realismo e di offrire un'esperienza sempre più credibile e coinvolgente dentro e fuori dal campo.
PRO
- La presenza del calcio femminile offre nuovi spunti in termini di gameplay
- Il controllo sui giocatori è totale, e le fasi d'attacco e di difesa risultano meglio bilanciati
- Comparto sonoro davvero ottimo
CONTRO
- I portieri sono generalmente attenti, ma ogni tanto appaiono distratti
- Il momentum è meno invasivo, ma resta presente nei livelli di difficoltà più avanzati
- Un solo torneo e le amichevoli sono troppo poco per gustare a dovere il calcio femminile