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Tra carte e funghi

Un nuovo Mario&Luigi e un nuovo Paper Mario, tutto in uno. Pronti per il cross-over?

RECENSIONE di Marco Perri   —   30/11/2015
Mario & Luigi: Paper Jam Bros.
Mario & Luigi: Paper Jam Bros.
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Vorremmo evitare facili entusiasmi, ma non è semplice: AlphaDream si è superata. Non tanto perché la loro nuova creatura piacerà a vecchi e nuovi fan, né per il fatto che Paper Jam Bros rappresenta il culmine della loro inventiva. Potrebbe essere la qualità sopraffina del tessuto ludico di cui si veste l'avventura? Fuochino. La realtà è che siamo di fronte a quello che a oggi possiamo coraggiosamente additare come il cross-over più giusto che la storia degli incroci di saghe ricordi. Il modo in cui il franchise di Mario&Luigi si unisce alla cellulosa di Paper Mario è quell'amalgama che solo la crème de la crème ruolistica nipponica può impastare con così tanto gusto e ironia. La classe non è acqua, dicevano; non è infatti casuale che in questo second party delle meraviglie - un crimine vederli lavorare solo su portatile - stazionino ormai fissi diversi membri della Squaresoft dei tempi andati, primo della classe proprio quel Mizuno che tanto riscaldò i cuori dei fan di JRPG degli anni '90. Bravo lui, sì, ma bravi tutti: umili, mai sopra le righe, ideatori silenziosi ma concreti, in grado ancora oggi di far giocare, divertire ed esaltare - va bene, alla fine ci siamo cascati - anche chi si spolpa i Mario & Luigi sin da quello storico, indimenticabile episodio per Game Boy Advance. Lunga, lunghissima vita ad AlphaDream.

Un cross-over tra Mario & Luigi e Paper Mario? Scommessa vinta al 100%!

Effetto 3D

Vista la bellezza tecnica, attivare il 3D porterà anche più in vita il mondo disegnato da AlphaDream. Se il 3D non vi da fastidio o avete un New Nintendo 3DS, portate su lo slide e godetevi lo spettacolo.

Level up

Crediamo che l'elemento che più ci abbia fatto affezionare alla trama sia stato l'estrema sincerità di Paper Jam Bros. Quello che vi auguriamo di avere a breve tra le mani è un prodotto che non nasconde la sua natura a matriosca: fuori Mario & Luigi, dentro Paper Mario.

Tra carte e funghi

Un libro si apre per caso e da lì parte l'avventura: è il mondo di carta che entra in quello poligonale, quasi un ospite continuamente messo al centro ma mai realmente protagonista. Splendido il modo in cui si fondono le due scuole così come la questione di principio - oppure orgoglio? - che sembra far sussurrare al team "sì, è un cross-over... ma il cuore è e rimane il nostro". Perché sia ben chiaro: il DNA è assolutamente da Mario & Luigi e non poteva essere meglio; non ce ne vogliano i bravissimi ragazzi di Intelligent Systems, ma il confronto tra questo e il precedente Paper Mario è impietoso. AlphaDream non solo ha masterizzato a puntino il proprio ecosistema, ma sta spiegando le vele e conquistando terreno anche in quell'oceano di carta che loro non è mai stato. Battute, atmosfera, azzuffate verbali tra i personaggi sdoppiati assolutamente esilaranti che porta a scenette di un gusto d'altri tempi. Abbiamo riso, ancora oggi, dopo quattro episodi per parte: ci vuole bravura e tanta passione, c'è poco da fare. È quel dualismo continuo, abbozzato, che spinge protagonisti e comprimari a dividersi la scena con grande equilibrio, accompagnando lungo un'avventura mediamente longeva, sugli standard dei precedenti episodi. Se dovessimo trovare una pulce in tutta questa cornice idilliaca punteremmo il dito sulla difficoltà: vuoi per una gestione dei punti di recupero intelligente ma comunque generosa, dovrete impegnarvi per venire sconfitti nelle battaglie dello scenario. Il discorso boss porta un pochino più in alto l'asticella, ma nel complesso il livello di sfida non è mai troppo elevato.

Tanto da fare

Tra carte e funghi

Il fatto è che AlphaDream è cresciuta tantissimo e giocando sarete lì, a sorridere, nel rendervi conto di quanto impegno sia stato profuso per colorare di novità il vostro avanzamento. La curva di ingresso nella struttura di gameplay è dolce, graduale, apparentemente quasi banale; per le prime sessioni, vi sembrerà tutto già visto, arricchito dalla presenza nel team del Mario di carta ma ancora ampiamente all'interno del cortile di casa. È qui che sale in cattedra la prolificità creativa del team: non solo il level design suggerisce dall'inizio la presenza di abilità e mosse che si sbloccheranno avanzando, rinvigorendo l'ormai noto back-tracking imperante del franchise, ma è il sistema di combattimento stesso a crescere ed evolversi. La presenza di un terzo membro del party aggiunge slanci ludici agli scontri, superando le combinazioni a due tra i fratelli e introducendo mosse a tre, veri e propri minigiochi a sé stanti. I quali, tra l'altro, sarete stimolati a usare poiché il titolo adotta un sistema di obiettivi mascherato: una lunga lista di condizioni che se soddisfatte regalano punti da spendere in equipaggiamento elitario. Una trovata non nuova ma sempre apprezzabile, utile a portarvi attivamente a non fossilizzarsi sulla stessa mossa. C'è dell'altro: a un certo punto del gioco, vi verrà affiancato un sistema di supporto sotto forma di carte. Limitato, quasi un riempitivo di qualità, eppure lo abbiamo apprezzato, uno di quei rari casi in cui la presenza arricchisce ma non sporca: considerando che in battaglia ci passerete un bel pezzo di avventura, tanto vale renderla il più interessante possibile. Devono averla pensata allo stesso modo.

Caccia ai Toad!

Magari li avrete già visti nei trailer: stiamo parlando dei Modelloni, una sorta di mech stile Regno dei Funghi sul quale combattere. Detta così sembrerebbe la cosa più epica mai vista in un episodio di Mario, eppure fidatevi se vi diciamo come tanti piccoli elementi, anche se non approfonditi a dovere, creano giocoforza un quadro d'insieme molto più soddisfacente.

Tra carte e funghi

Le sessioni con questi modelli extralarge sono parte della trama, obbligatorie, ma non per questo noiose: nulla di trascendentale, eppure la proposta non è asfissiante, opprimente. La riproposizione di queste scene è piuttosto rara, proseguendo nell'opera di bilanciamento e alternandole a sezioni di gameplay uniche e unicamente caratterizzate. Eppure, non è finita qui: questo non sarebbe un episodio di Mario senza Toad da salvare e infatti saranno proprio i teneri funghetti il fulcro di tutta una serie di minigiochi divertenti in cui dare loro la caccia. L'ennesima aggiunta fresca ma che viene inserita con la giusta frequenza, senza esagerare, alternando furbamente l'offerta di gameplay e mixandola nel migliore dei modi. È questo il segreto che Paper Jam Bros. non condivide con Sticker Star: la capacità di non annoiare, di non essere scontato. Un grande pregio, talvolta capace però di cozzare contro una certa superficialità di alcune situazioni potenzialmente molto più esplorabili, lasciate invece giusto spizzicate. Non potevamo pretendere molto di più, in fondo stiamo parlando di mini-innesti ludici all'interno di un prodotto già di per sé di matrice portatile.

Un bel mondo

Insomma, se non lo avete ancora capito, Mario & Luigi: Paper Jam Bros è un'opera che scorre via benissimo, in maniera fluida, senza intoppi. Per completare la torta, il team ha optato per inserire una zona esterna dove proporre sfide specifiche: boss più forti da rifare, record di punti con gli attacchi a tre e altro. Materiale per completisti, un po' quello stimolo end-game che guardando dall'alto stuzzica e fa incarognire durante l'avanzamento standard. È d'obbligo, almeno in chiusura, spendere delle parole sul comparto tecnico e audio, ancora una volta a riprova di come gli investimenti, se fatti bene, portano proprio quel giovamento a tingere di qualità tutto il pacchetto. Un nome che parla da sé: Yoko Shimomura. È lei la compositrice e ascoltando le tracce non potevamo avere dubbi: musiche calzanti, ben infilate nei contesti e rese particolari da quell'estro creativo che ha fatto della Shimomura un astro del firmamento musicale videoludico nipponico. Affianchiamo un quadro visivo di prim'ordine, finalmente in grado di rendere giustizia tecnica a un franchise troppo a lungo fuori dai riflettori delle masse, deliziato da un character design che pesca dalla tradizione Intelligent Systems e lo fonde con caparbietà al mondo poligonale. Questo è esattamente il ritorno di AlphaDream che volevamo.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 39.90 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (25)
8.4
Il tuo voto

Paper Jam Bros è l'unione ideale dei due approcci Nintendo al gioco di ruolo della propria mascotte. Potremmo spendere altre parole per descrivere quanto di buono abbia prodotto AlphaDream, ma l'unica cosa sulla quale in questo commento vogliamo soffermarci è l'assoluta e incrollabile dedizione del team al progetto. Nonostante la loro produzione sia ormai limitata al franchise di Mario & Luigi, Nintendo ha saputo tirarli fuori dalla loro stessa nicchia ideando un cross-over completo, divertente, godibile e capace di reindirizzare la serie verso i picchi positivi che si merita. Due piccioni con una fava: da una parte riportare in auge la saga di Paper Mario senza gravare su Intelligent Systems, dall'altra arricchire un'offerta già da sola sinonimo di garanzia. Veramente un grandissimo titolo: acquistatelo a occhi chiusi.

PRO

  • Incredibile carisma di personaggi e ambientazioni
  • Lungo, divertente e sempre godibile
  • Offerta ludica spesso rinfrescante

CONTRO

  • Piuttosto facile