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La guerra dei Clony

Il seguito di uno dei migliori giochi per piattaforme mobile

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   18/12/2015
Badland 2
Badland 2
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La guerra dei Clony

Il primo Badland, uscito due anni e mezzo fa, è stato un bellissimo esempio di come anche un prodotto nato su smartphone sia capace di trovarsi a proprio agio su console senza troppi timori reverenziali. Dopo aver raccolto grandi consensi al debutto su iOS, Android e Windows Phone con oltre 30 milioni di download - numeri eccezionali per un gioco premium venduto a quasi 4€ e prodotto da un team sconosciuto - con la Game of The Year Edition ha successivamente raggiunto tutte le piattaforme di casa Sony assieme a Xbox One, Wii U e PC, facendosi apprezzare anche da chi il mobile gaming proprio non lo sopporta. Lo sviluppo di un seguito era pertanto piuttosto prevedibile, eppure i finlandesi di Frogmind sono riusciti a tenerlo segreto praticamente fino al lancio sul mercato, avvenuto a metà dicembre con una esclusiva temporale per i device Apple.

Badland 2 è un sostanziale miglioramento del primo capitolo, e quindi uno splendido titolo mobile

Un eroe non basta

Badland 2 non tenta di rivoluzionare l'esperienza originale, ipotesi quantomai sciocca visto il prezioso gioco di equilibri e la intelligente gestione degli ingredienti che hanno permesso al primo episodio di imporsi sull'enorme offerta del mercato mobile. Sarebbe però ingeneroso e fondamentalmente scorretto tacciare gli sviluppatori di aver scelto la comoda e sicura strada del "more of the same", perché al contrario Badland 2 è un titolo senza dubbio più ricco e di maggior spessore, che sviluppa in maniera convincente le basi poste in passato.

La guerra dei Clony

Il motivo principale è da ricercarsi nella facoltà del protagonista, ancora una volta la bizzarra e goffa creatura alata Clony assieme ai suoi sacrificabili cloni, di svolazzare non soltanto in un verso, ma anche in quello opposto e in linea retta verso l'alto: tutto ciò semplicemente toccando rispettivamente la parte destra dello schermo, quella sinistra o entrambe contemporaneamente. Nuove abilità che si intrecciano con un level design più articolato, capace ora non solo di svilupparsi da un lato verso l'altro ma al contrario anche in tutte le altre direzioni. Una chance di certo non trascurata dal team finlandese, anzi: fin dall'inizio in Badland 2 si nota lo sforzo di creare situazioni articolate tra salite, discese e sviluppi inattesi, all'interno di aree più organiche che offrono un maggiore senso di progressione e una notevole varietà complessiva. Contestualmente, gli sviluppatori hanno cercato di espandere la varietà dei puzzle ambientali offrendo un numero di situazioni diverse sensibilmente superiore: sebbene anche in questo caso il livello di difficoltà sia tarato verso il basso complice soprattutto la generosità dei checkpoint, ci si trova a voler continuare nell'avventura spinti semplicemente dalla curiosità di scoprire cosa ci si troverà ad incontrare nell'area successiva. In generale comunque, pur di fronte a una formula del gameplay arricchita, Badland 2 si gioca esattamente come il precedente: lo scopo è quindi quello di raggiungere l'uscita evitando trappole e pericoli, agendo su interruttori e meccanismi e portando con sé il maggior numero di Cloni possibile, tutto ciò cercando di evitare di essere raggiunti dallo scrolling forzato dei livelli. Elemento fondamentale sono anche stavolta i modificatori, ovvero oggetti da raccogliere e che possono aumentare o diminuire le dimensioni del protagonista, accelerarne o ridurne la velocità, rallentare il tempo e via dicendo.

Bello e balla

Si potrebbe eventualmente criticare la longevità complessiva dell'avventura principale, destinata a impegnare per non più di una manciata di ore, ma significherebbe non avere memoria di ciò che Frogmind ha fatto col primo episodio, che ha goduto nel corso della sua vita di quasi trenta aggiornamenti gratuiti che hanno portato con sé nuovi livelli e funzionalità, come l'editor. L'intenzione da parte degli sviluppatori è di ripetere lo stesso percorso, garantendo quindi la massima valorizzazione del prezzo di acquisto.

La guerra dei Clony

In ogni caso, in attesa di contenuti aggiuntivi, ci si può consolare con la modalità online che garantisce una serie di sfide "a scadenza" (di solito una manciata di ore ognuna) che vengono continuamente rinnovate, e all'interno delle quali si deve cercare di ottenere il miglior punteggio per concorrere all'interno di una classifica globale. Badland è stato in grado di farsi apprezzare anche per la componente tecnica, a cominciare da una chiave stilistica evidentemente ispirata alle silhouette e alla predominanza del nero di Limbo ma arricchita dall'utilizzo del colore per quanto riguarda gli evocativi e splendidi fondali disegnati a mano. Così come nel primo capitolo, anche in questo seguito ognuno dei quattro set di livelli è contraddistinto da una chiave cromatica diversa, che contribuisce a offrire una certa varietà e ad accentuare la cupa ed evocativa atmosfera del mondo ideato dagli artisti finlandesi. Non ci sono grandissime differenze o miglioramenti rispetto al primo capitolo, ma nonostante questo Badland 2 rimane uno dei giochi più eleganti e ben caratterizzati tra quelli presenti sulle piattaforme mobile. Il maggiore dinamismo della telecamera, che non disdegna zoom in e zoom out durante la progressione, riesce poi a donare al giocatore una migliore conoscenza di queste lande desolate e costellate di trappole mortali ad ogni angolo. Fermarsi alla grafica sarebbe però un peccato, perché l'aspetto sonoro del titolo di Frogmind è altrettanto meritevole di attenzione, con uno spessore e una quantità di elementi e di sfumature sensazionale non solo per l'ambito di smartphone e tablet. Non utilizzare le cuffie sarebbe davvero un grande peccato.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0)
Digital Delivery App Store
Prezzo 4,99 €
Multiplayer.it
9.2
Lettori (6)
8.8
Il tuo voto

Badland 2 è arrivato agli sgoccioli di quest'anno, a sorpresa, offrendo a chi apprezza il mobile gaming un titolo semplicemente brillante con cui passare le Feste. Pur senza alcuna intenzione di rivoluzionare gli equilibri del primo, fortunatissimo capitolo, il nuovo titolo Frogmind riesce a toccare tutte le corde giuste garantendo un'esperienza più ricca, gustosa e varia, mantenendo intatta l'evocativa e opprimente atmosfera dell'esordio. Un acquisto consigliato senza riserve.

PRO

  • Meccanica di gioco arricchita
  • Gameplay efficace e coinvolgente
  • Componente audiovisiva di grande valore

CONTRO

  • Molto simile al predecessore