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Platform in slow motion

A quasi cinque anni di distanza dal suo primo annuncio, il progetto sviluppato da Oxeye Game Studio e pubblicato da Mojang è giunto su Steam, Xbox One e Xbox 360 nella sua veste definitiva

RECENSIONE di Davide Spotti   —   05/02/2016
Cobalt
Cobalt
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Lo sviluppo di Cobalt ha seguito una parabola un po' particolare, ci sono infatti voluti quasi cinque anni per riuscire a mettere le mani sulla versione definitiva del gioco. Il primo annuncio della partnership che avrebbe legato gli sviluppatori di Oxeye Game Studio e Mojang risaliva al 2011, ma nel corso del tempo il progetto è stato spesso fermo ai box, senza mai andare oltre la primissima versione alfa.

Platform in slow motion

L'ultimo rinvio, avvenuto nel corso dell'autunno, ha avuto lo scopo di ottimizzare i contenuti e rifinire gli ultimi dettagli. Dopo molte vicissitudini e in assenza di nuove idee creative di spessore - ne avevamo parlato in questa sede - Mojang è pertanto riuscita a esordire anche in veste di publisher, con un prodotto che a prima vista potrebbe sembrare simile a molti altri ma in realtà possiede svariate caratteristiche singolari. Cobalt è infatti un platform 2D con elementi shooter nel quale esiste un'alternanza tra più metodi di interazione e stili di combattimento, sostenuti a loro volta da meccaniche di elusione degli attacchi mediante una tecnica di slow motion. Il tutto viene racchiuso nell'ambito di una campagna sperimentabile sia in single-player che in cooperativa con un altro giocatore, durante la quale l'efficiente agente Cobalt è incaricato di scoprire cosa sia accaduto al genere umano in una remota colonia dispersa nello Spazio. Per di più il gioco garantisce anche diverse attività supplementari, proponendo una moltitudine di frenetiche modalità arcade multiplayer e una serie di sfide con tanto di classifiche online.

Oxeye Game Studio ci ha messo il suo tempo, ma finalmente Cobalt è disponibile in versione definitiva

Armi, infiltrazione, animali

Il sistema di combattimento di Cobalt si basa sull'alternanza tra gli scontri corpo a corpo, l'utilizzo di armi da fuoco e il lancio di oggetti per lo più esplosivi. Queste funzioni vengono demandate a tre differenti input selezionabili in qualsiasi momento in base alle necessità strategiche di ogni livello. In alternativa all'approccio più tradizionale, che prevede lo scontro frontale col nemico, peraltro con notevoli rischi di lasciarci le penne in tempi molto rapidi, ci sono anche due soluzioni alternative. La prima consiste nel non farsi individuare dai sistemi di allarme diffusi in molte strutture ed eliminare gli avversari senza fare rumore, mentre la seconda comporta l'impiego dello slow motion per schivare i proiettili, posizionarsi alle spalle del nemico e portare a compimento la mattanza. Con il giusto tempismo è anche possibile dirigersi verso i proiettili o le granate che stanno giungendo in direzione del protagonista e convertire queste risorse a proprio vantaggio rispendendole simpaticamente al mittente.

Platform in slow motion
Platform in slow motion

La meccanica si è dimostrata interessante ma in molti frangenti meno efficace di quanto avrebbe potuto essere. Se infatti con alcune armi l'operazione risulta molto semplice ed intuitiva, quando ci si trova di fronte a raffiche rapide il rallentamento del tempo può rivelarsi una soluzione infelice e ridurre Cobalt in pezzi nel giro di pochi istanti. L'arsenale utilizzabile nel corso dell'avventura è degno di nota, si parla infatti di quasi quaranta armi a medio e lungo raggio e più di trenta differenti oggetti da mischia, ma ci sono anche scudi per la difesa e jet pack per raggiungere agevolmente luoghi più lontani, dal momento che il canonico doppio salto non offre un raggio d'azione altamente efficace. Non mancano nemmeno i copiosi drop lasciati dai nemici uccisi e le ricompense recuperabili all'interno degli scenari, anche se abbiamo colto un tendenziale sbilanciamento delle risorse a favore delle armi da lancio e a discapito delle armi da fuoco. Un'altra peculiarità del gioco è legata al controllo di alcune creature presenti in determinati segmenti del percorso, fondamentali dal punto di vista tattico e utili a superare situazioni che altrimenti sarebbero molto più complesse da districare. Peraltro il criterio di addomesticamento crea qualche frustrazione di troppo, richiedendo di saltare più volte sul dorso di questi animali fino a dominarli. In molti casi basta un minimo errore di valutazione per vanificare l'impresa e dover riprendere dal checkpoint più vicino, magari dovendo ripetere anche quei segmenti che già si erano rivelati piuttosto ostici da superare. La sensazione che trasmette Cobalt in molte occasioni è infatti quella di un prodotto nel quale è stata introdotta molta carne al fuoco ma con una curva di apprendimento piuttosto elevata e la tendenza a risultare volutamente punitivo, anche a causa di un sistema di controllo che non fa molto per venire incontro alle esigenze del giocatore. Il problema emerge soprattutto quando si decide di giocare tramite i comandi predefiniti a tastiera, ma l'alternanza tra i tre differenti approcci che abbiamo descritto poc'anzi crea qualche grattacapo anche con il pad. Ciò nondimeno l'impressione complessiva che ne scaturisce è quella di un titolo ambizioso, che cerca di proporsi con un'identità caratteristica in un mondo, quello dei platform 2D, denso di varianti e di agguerriti concorrenti. Le fasi shooter rappresentano infatti soltanto un lato della medaglia e vengono accostate alla presenza di dialoghi a risposta multipla con alcuni NPC e alla presenza di alcuni puzzle ambientali.

Apoteosi arcade

Il versante dove a nostro giudizio Cobalt offre il meglio di sé è la sezione Arcade, composta da ben sei modalità multigiocatore che possono essere sperimentate insieme agli amici e al resto della community all'interno di ben ottanta mappe specificamente dedicate. Abbiamo innanzitutto la canonica modalità Deathmatch, accostata alla modalità Team Strike nella quale non sono previsti i respawn. Plug Slam è la categoria più particolare, prevedendo che due squadre contrapposte debbano recuperare un generatore per poi inserirlo con successo all'interno del relativo slot e incamerare così i punti necessari a vincere l'incontro.

Platform in slow motion

Ci sono poi i livelli dedicati alla sopravvivenza, nei quali bisogna resistere a undici ondate progressive di nemici avendo cura di potenziare i propri equipaggiamenti round dopo round e per finire le sfide di velocità, dove bisogna percorrere i livelli nel minor tempo possibile. La frenesia delle modalità arcade si sposa a meraviglia con le meccaniche di gioco e rende giustizia alle carenze dimostrate dal sistema di controllo durante l'avventura principale. Anche i criteri di potenziamento e differenziazione del personaggio sono parsi interessanti, dando modo di scegliere tra arsenali anche molto diversi tra loro e di sviluppare dinamiche di differenziazione dei compiti all'interno del proprio team. È ad esempio possibile optare per una classe di supporto che faccia uso di armi a medio raggio, preferire un personaggio più equipaggiato per il combattimento in mischia, oppure decidere di ricorrere ad armi dalla lunga gittata, le quali garantiranno danni consistenti ma una frequenza di fuoco molto bassa. Per di più questa impostazione è stata strutturata in modo flessibile e permette ai giocatori, al termine di ogni singolo round, di scegliere equipaggiamenti sempre diversi o evoluti, anche in base all'andamento della partita.

Conclusioni

Prezzo 19,90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (2)
7.7
Il tuo voto

Cobalt è un platform con molte idee, pensato per dare grande risalto all'azione ma anche alla strategia e alla deduzione della tattica più adatta per raggiungere il livello successivo. Tutto ciò viene accompagnato da una quantità di armi e oggetti davvero nutrita e da meccaniche slow motion non riscontrabili in altri prodotti della medesima categoria. Nella campagna principale l'esperienza si è rivelata molto punitiva, pertanto non possiamo evitare di far presente che il fattore frustrazione è una componente di non poco conto e potrebbe contrariare una parte del pubblico. Si ha la sensazione costante di non essere in controllo della situazione e di doversi barcamenare per superare l'ostacolo, indipendentemente dal livello di esperienza nel genere. Se in parte questo approccio appare una specifica scelta di design, per contro risultano anche evidenti le responsabilità di un sistema di controllo che avrebbe potuto essere un po' più fluido e immediato. Viceversa queste incertezze si percepiscono in forma molto più lieve all'interno delle modalità arcade, anche per la presenza di piccole mappe simmetriche e per l'approccio a squadre.

PRO

  • Molte armi e oggetti con i quali interagire
  • Ottime modalità arcade a integrare la campagna
  • Presenza di un comparto multiplayer competitivo e co-op

CONTRO

  • Sistema di controllo macchinoso
  • Il design di alcuni livelli è un po' anonimo