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Valkyria Chronicles Remastered, recensione

Abbiamo rigiocato l'indimenticabile Valkyria Chronicles nella sua versione rimasterizzata per PlayStation 4

RECENSIONE di Christian Colli   —   10/05/2016
Valkyria Chronicles Remastered
Valkyria Chronicles Remastered
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Abbiamo qualche settimana per giocare - anzi, rigiocare - Valkyria Chronicles nella sua versione rimasterizzata per PlayStation 4. L'avevamo già completato a suo tempo, otto anni fa, ma affrontare da capo la Seconda Guerra Europea insieme ad Alicia, Welkin e gli altri è stato un piacere che raramente capita di provare: in questo caso sono passati quasi due lustri dall'uscita della versione PlayStation 3, ma la lacrimuccia che ci è scesa nuovamente sui titoli di coda ci ha ricordato un paio di cosette. Innanzitutto, in un periodo in cui fioccano rimasterizzazioni a destra e a manca di giochi peraltro usciti da poco tempo, la conversione del titolo SEGA, ad anni di distanza, è una seconda occasione per chi non lo conosceva e finora si era perso una piccola gemma. E poi, ovviamente, le emozioni non invecchiano, e Valkyria Chronicles è una gran bella storia, ancor prima di essere un RPG strategico. Della trama vi abbiamo già parlato nel nostro precedente provato, perciò vi invitiamo a leggere il paragrafo dedicato per saperne di più su questo mondo parallelo e la sua situazione politica. Se invece volete sapere se il gameplay è invecchiato bene ma, soprattutto, come si comporta questa conversione... continuate a leggere.

La versione rimasterizzata di Valkyria Chronicles non stupisce, ma il titolo SEGA rimane imperdibile

Trofei PlayStation 4

A differenza dell'originale, questa versione rimasterizzata di Valkyria Chronicles supporta finalmente i Trofei: divise in 7 di bronzo, 3 d'argento e 10 d'oro, ai quali fa capo il trofeo di platino, i traguardi nel titolo SEGA richiedono un po' d'impegno perché non bisogna completare soltanto le missioni della storia, ma sviscerare ogni aspetto del gioco e compiere una vera e propria strage di nemici.

La guerra di Welkin Gunther

Ricapitoliamo per chi fosse troppo pigro per andare a rileggersi il summenzionato provato o la nostra recensione d'antan: Valkyria Chronicles è un delizioso incrocio tra un JRPG, una visual novel, uno strategico a turni e uno strategico in tempo reale. Descritto così può sembrare un gioco tremendamente complicato, e anche un po' noioso, ma in realtà i ragazzi di SEGA sono riusciti a mescolare tutto sapientemente, congegnando un sistema di combattimento intrigante e al tempo stesso di facile comprensione.

Valkyria Chronicles Remastered, recensione
Valkyria Chronicles Remastered, recensione
Valkyria Chronicles Remastered, recensione

Il giocatore controlla le singole unità in tempo reale: sta a lui, nei panni di Welkin, decidere come spendere i Command Point (CP) per muovere le sue pedine. Quando la preziosa risorsa si esaurisce tocca al nemico, dopodiché il ciclo ricomincia finché non si raggiungono gli obiettivi prefissati di missione in missione o si supera il limite di turni imposto dalla partita. I vari personaggi e i mezzi si controllano quasi come stessimo giocando un action game in terza persona, scavalcando muretti ed esplorando la mappa verticalmente e orizzontalmente fintanto che lo concede la capacità di movimento dell'unità selezionata: ogni tipo di unità gode di una certa libertà di movimento e di capacità che la rendono più o meno adatta alla schermaglia con i nemici. Quando si ingaggia battaglia, infatti, bisogna prendere la mira e colpire il bersaglio, possibilmente dove infliggeremmo più danni - alla testa, per esempio - per sbarazzarcene più in fretta. Ecco che la sinergia tra le varie unità entra in gioco con prepotenza: il fuoco di copertura consente di attaccare più o meno indisturbati e ogni personaggio possiede poteri e abilità peculiari che lo rendono più o meno adatto a determinate situazioni. Alcuni soldati sono più suscettibili a certi danni ambientali, altri combattono meglio nei centri urbani, altri ancora danno il meglio di loro quando li accompagnano certi altri eroi e via dicendo. Ogni abilità è giustificata narrativamente: la maggior parte dei personaggi ha una personalità propria e il gioco ci sprona a conoscerli meglio tra una missione e l'altra, quando possiamo microgestire il nostro esercito attraverso i menù della caserma, potenziando le varie classi e reclutando nuove unità, consci che ogni battaglia per loro potrebbe essere l'ultima. Seppur molto più permissiva, infatti, la morte permanente è una realtà che rischia di privarci dei nostri soldati più preziosi. Attraverso questo connubio esemplare tra gameplay e narrazione, Valkyria Chronicles riesce a coinvolgere e ad emozionare, purché si abbia la pazienza di incrociare le braccia sul petto e seguire le lunghe sequenze cinematiche che spesso separano le varie missioni e che, forse, avrebbero giovato di una regia un po' più vivace. In questo senso è chiaro che il titolo SEGA non è stato pensato solo per i fan duri e puri degli strategici, ma anche e soprattutto per un pubblico più vasto: il livello di difficoltà è medio-basso ed è possibile completare alcune missioni in pochi minuti, semplicemente controllando le unità più veloci e scegliendo i percorsi più sicuri attraverso la mappa. Le regole sembrerebbero addirittura premiare l'approccio rapido e indolore, al netto di un sacrificio in termini di uccisioni e di punti esperienza che potrebbe lasciare interdetti gli amanti del genere strategico e degli RPG, specie in un contesto bellico come quello proposto nel gioco: fortunatamente è possibile scegliere la tattica più adeguata, nella stragrande maggioranza dei casi, ed eventualmente cambiarla strada facendo. Pur proponendo una struttura un po' ingenua, insomma, Valkyria Chronicles offre una libertà d'azione sufficiente a soddisfare anche il più smaliziato degli strateghi, grazie anche alla nutrita schiera di missioni secondarie e ai DLC inclusi nel pacchetto.

Rimasterizzato per noi

Il peculiare stile visivo adottato da SEGA scusa un'arretratezza grafica che risale ai primi anni della scorsa generazione, ricamando sul cel shading una morbida colorazione pastello che trasforma ogni scena - comprese anche, e soprattutto, quelle di combattimento - in qualcosa di più di una illustrazione animata sotto forma di videogioco.

Valkyria Chronicles Remastered, recensione

Il merito è anche della singolare cornice sfumata, leggermente ridimensionata in questa rimasterizzazione per facilitare la visibilità d'insieme, che ci proietta direttamente nel libro su cui sono annotate le nostre avventure, vero e proprio menù attraverso il quale accedere alle varie missioni e opzioni di gioco. Se è vero che acquistare Valkyria Chronicles Remastered significa andare incontro a una produzione di ben otto anni fa, e quindi a modelli tridimensionali un po' approssimativi e ad animazioni non sempre fluidissime, è altrettanto giusto sottolineare il fatto che ci troviamo di fronte a uno di quei rari casi in cui la direzione artistica surclassa nettamente la forza bruta dei poligoni grazie alla scelta sempre azzeccata dei colori e al livello di dettaglio sopra le righe, specie nelle mappe ad ambientazione urbana. Le differenze rispetto alla versione per PC proposta un annetto fa sono minime, in realtà: la risoluzione a 1080p e i 60 fotogrammi al secondo granitici garantiscono un'esperienza sempre eccellente, ma in questa conversione abbiamo riscontrato un aliasing sensibilmente più marcato che dà ad alcune sequenze un aspetto un po' più sporco. A fare da contraltare c'è un discreto lavoro di miglioramento su alcune texture, anche se non così evidente da ribaltare le sorti di una versione inferiore a quella per PC, seppur di pochissimo. Come già anticipato nel nostro provato, è possibile impostare la traccia audio giapponese e godersi il doppiaggio in lingua originale al posto dell'adattamento in inglese; in ogni caso, si tratta di un lavoro di eccellente qualità, rimarcato dalla puntuale e bellissima colonna sonora firmata da Hitoshi Sakimoto.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (4)
8.3
Il tuo voto

Valkyria Chronicles Remastered è un gioco che, tutto sommato, sente tutto il peso dei suoi otto anni ma che proprio per questo, paradossalmente, riesce a ritagliarsi senza fatica un posticino d'onore nella libreria di PlayStation 4 grazie proprio alla penuria di titoli appartenenti alla stessa categoria. Considerando che la gemma di SEGA si propone come un riuscitissimo mix di generi e di stili, in un momento in cui si cerca disperatamente l'innovazione anche dove non sarebbe strettamente necessaria, non possiamo fare a meno che consigliarne caldamente l'acquisto a chi non ha mai giocato la versione originale per PlayStation 3 e non può godersi la più recente conversione per PC.

PRO

  • È un eccellente mix di generi con una trama appassionante
  • Il prezzo è eccellente, e include tutti i DLC
  • È una conversione riuscita con successo...

CONTRO

  • ...ma la versione PC è leggermente meglio
  • I fan degli strategici potrebbero trovarlo un po' troppo semplice
  • Il gameplay sente un po' il peso degli anni