Per la prima volta gli sviluppatori di Frozenbyte provano a cimentarsi con un genere complesso e delicato come l'action stealth, dopo averci proposto lo shooter isometrico Shadowgrounds e la trilogia platform di Trine. Shadwen intraprende un percorso netto, nel quale la componente d'azione è stata ampiamente circoscritta, privata delle sequenze di combattimento e sostenuta da dinamiche di riavvolgimento temporale. Il gioco esordisce proprio nella giornata di oggi su PlayStation 4, PC, Mac e Linux, al prezzo di 14.55 euro. Vediamo quindi di capire insieme se il nuovo esperimento merita l'attenzione di noi appassionati.
In Shadwen bisogna decidere se uccidere chiunque o passare inosservati
Uccidere o non uccidere?
Shadwen è un'assassina, o per meglio dire una regicida. La vediamo nel filmato introduttivo, intenta a farsi giustizia da sola sulla pelle del sovrano di Rivendon. L'atto cruento viene consumato davanti agli occhi impauriti di un'innocente bambina dai capelli biondi. Subito siamo catapultati indietro di alcune ore, negli istanti in cui le due protagoniste dell'avventura si incontrano per la prima volta. Lily è alla ricerca di cibo presso le mura esterne della città e, proprio mentre una guardia le si avvicina accusandola di furto, Shadwen si sbarazza dell'uomo e decide di portare con sé la piccola, in parte per compassione ma anche per evitare che l'inconveniente possa mandare all'aria la sua copertura. Durante questo primo incontro emerge già la scelta morale che assume il ruolo conduttore dell'intera esperienza di gioco: uccidere o non uccidere? La presenza di un innocente serve a dare ulteriore credibilità alle due alternative e, in questo modo, si apre la strada a due opzioni situate agli antipodi. La prima prevede di preservare Lily dalla visione degli assassinii, cercando di occultare tutti i crimini o di non commetterne nemmeno uno, mentre la seconda ipotesi presuppone una totale assenza di scrupoli e conduce all'eliminazione di chiunque intenda ostacolare il completamento dell'incarico. Questa scelta, intrapresa dal giocatore, avrà quindi alcuni effetti sull'epilogo dell'avventura, poiché si potrà giungere ad un finale nel quale la bambina è assolutamente inconsapevole di aver aiutato un'assassina, oppure ad una variante nella quale la piccola ha già potuto rendersi conto della realtà. La narrazione avviene quasi esclusivamente attraverso i dialoghi delle guardie nei sotterranei e nelle strade cittadine che conducono al palazzo reale, mentre le due protagoniste si confrontano durante le sequenze di caricamento che avvengono tra un livello e il successivo. Ovviamente il contenuto di questi scambi di battute segue percorsi differenti, a seconda dell'approccio selezionato nell'incipit.
Trofei PlayStation 4
I Trofei di Shadwen sono orientati prevalentemente al completamento dei 15 livelli e alle due scelte contrapposte: uccidere tutte le guardie disponibili oppure risparmiarle e passare del tutto inosservati.
Stealth allo stato puro
Le dinamiche stealth di Shadwen sono particolarmente lineari e si sviluppano seguendo i medesimi punti di riferimento per tutta l'avventura. La presenza di mappe strutturate su binari, con lievi variazioni di percorso, non permette infatti quella varietà di approcci che solitamente può essere un efficace valore aggiunto per il genere di cui stiamo parlando. Allo stesso tempo bisogna dare atto a Frozenbyte di aver messo a punto un'esperienza molto tradizionalista, del tutto slegata da derive action. Ogni volta in cui si viene individuati il gioco ci obbliga a ritornare sui nostri passi, attraverso una funzione di riavvolgimento del tempo. Così facendo è possibile ripetere alcune delle azioni appena svolte, attraverso la pressione del pulsante L1, e optare per una strategia molto più efficace. Le distorsioni temporali avvengono senza soluzione di continuità, anche durante la pianificazione: per far proseguire il flusso temporale è infatti indispensabile muovere Shadwen con la levetta analogica, oppure mantenere premuto il dorsale destro del pad mentre ci si trova dietro le coperture. Così facendo le ronde proseguono la propria ricognizione ed è possibile selezionare il momento più adatto per entrare in azione. Pur non essendo più giocabile dal tutorial in avanti, Lily fornisce il suo supporto in varie occasioni, passando ad esempio da piccoli pertugi per aprire cancelli o tirando leve per sbloccare determinati passaggi. La bambina è perfettamente in grado di muoversi autonomamente verso la fine del livello - a patto che la strada sia libera da minacce - ma all'occorrenza è permesso suggerirle dove dirigersi o in che posizione fermarsi ad attendere.
Peraltro abbiamo riscontrato a più riprese un problema di gestione dell'intelligenza artificiale alleata, capita infatti molto spesso che la bambina si metta a correre proprio di fronte alle guardie o passi nella vicinanze senza essere in alcun modo individuata, un po' come accadeva con Ellie in alcuni segmenti di The Last of Us. I nemici possono essere attaccati furtivamente, oppure vanno elusi trascinando alcuni oggetti con l'ausilio di un rampino. Se sotto questo punto di vista il meccanismo funziona piuttosto bene, lo stesso non si può affermare qualora il rampino debba essere sfruttato per spostarsi o salire su alcune piattaforme. In questi frangenti le meccaniche d'interazione ambientale sono state realizzate in modo molto approssimativo, rendendo oltremodo frustrante riuscire a salire sulle piattaforme rialzate o raggiungere indenni gli appigli successivi. La varietà dei nemici è un altro dei fattori che ci ha parzialmente fatto storcere il naso, poiché sono presenti soltanto due categorie di soldato. La prima è molto semplice da eludere, la seconda non può invece essere pugnalata alle spalle e rende necessario sfruttare a proprio vantaggio gli oggetti sospesi o gli assalti dall'alto con movenze simili a quelle di Assassin's Creed. Anche l'intelligenza artificiale avversaria presenta alti e bassi, abbiamo infatti riscontrato una notevole reattività nell'individuazione dalla media distanza, ma una maggiore difficoltà delle ronde a districarsi quando le casse e gli altri elementi dello scenario sono stati mossi per attirare l'attenzione. L'equipaggiamento di Shadwen prevede l'impiego del coltello ma si sostanzia anche nella creazione di progetti per alcune armi supplementari, che possono essere costruite raccogliendo oggetti dai forzieri. Una volta ottenuto il materiale necessario si possono costruire trappole a chiodi, mine a pressione, esche e dardi avvelenati. Con un po' di maestria e di inventiva è possibile sfruttare a dovere ogni singola risorsa, ma è altrettanto vero che i quindici livelli di gioco possono essere completati per intero anche sfruttando soltanto l'arma primaria. Dal punto di vista tecnico Shadwen propone uno scenario fantasy piuttosto suggestivo, nel quale prevalgono ambienti cupi e fonti di luce assai limitate, al punto da suggerire sessioni di gioco completamente al buio se ci si vuole orientare come si deve. Ciò nondimeno l'impatto globale si è rivelato discreto e nulla più. Dettagli come le animazioni della protagonista e la gestione delle telecamere non mancano infatti di creare qualche imbarazzo, e avrebbero senza dubbio meritato una cura più specifica.
Conclusioni
Shadwen offre un'esperienza stealth discreta e dall'impronta tradizionalista, seppur contraddistinta da una certa linearità di fondo. La presenza di alcuni difetti potrebbe far storcere il naso a una parte del pubblico, tuttavia siamo dell'idea che rimanga un prodotto interessante per gli appassionati del genere. La presenza di due differenti livelli di difficoltà permette di incrementare il grado di sfida attraverso l'eliminazione di alcuni aiuti, ma l'assenza di bivi narrativi rende poco probabile una seconda partita. La longevità complessiva dell'avventura non è elevatissima, ma le 6-7 ore di gioco mediamente richieste appaiono commisurate alla fascia di prezzo in cui il titolo si va a collocare.
PRO
- Dinamiche di gioco puramente stealth
- Si può scegliere di passare completamente inosservati o eliminare tutti gli ostacoli
- Raccolta di materiali per la creazione di armi alternative
CONTRO
- Livelli di gioco molto lineari
- Intelligenza artificiale con alti e bassi
- L'uso del rampino avrebbe potuto essere implementato meglio