Dopo aver vissuto l'atmosfera fashion parigina e gli assolati scorci della costiera amalfitana, il terzo appuntamento di Hitman ci conduce a Marrakesh per portare a termine due nuovi incarichi, nel bel mezzo di una delicata crisi politica. Il nuovo pacchetto è scaricabile dalla giornata di martedì, al prezzo di 9.99 euro, e richiede l'acquisto dell'Intro Pack per essere fruito compiutamente. Al contrario non è necessario possedere l'episodio ambientato a Sapienza, che potrà essere acquistato in un secondo momento oppure evitato senza nessun problema. L'aggiornamento dei contenuti è stato accompagnato dalla pubblicazione della patch 1.07, grazie alla quale sono stati introdotti alcuni bilanciamenti delle armi da fuoco, una serie di modifiche alla struttura dell'inventario e ulteriori miglioramenti alla mappa e al funzionamento del menù principale.
La mappa di Marrakesh è meno stratificata rispetto alle precedenti, ma comunque molto suggestiva
Colpo di Stato
La situazione che attende l'Agente 47 nelle assolate giornate marocchine non è delle migliori, dato che la città si trova sull'orlo di una guerra civile. Gli obiettivi sono ancora una volta multipli: da un lato il consulente finanziario Claus Strandberg e dall'altro il generale Reza Zaydan, entrambi coinvolti in un complotto ai danni del governo marocchino. Strandberg è l'ex amministratore delegato di un istituto bancario ed è stato messo sotto processo per aver truffato migliaia di risparmiatori. Un gruppo di mercenari ha assaltato il blindato a bordo del quale l'uomo si trovava e l'ha condotto al sicuro, tra le mura dell'ambasciata svedese.
Davanti all'edificio si è radunata una folla inferocita, che richiede a gran voce il rilascio di Strandberg, ignara che nel frattempo Zaydan ne stia organizzando la fuga con lo scopo di fomentare una rivolta e imporre la legge marziale. Diana ci informa che il generale ha posizionato il proprio quartier generale presso una scuola abbandonata, in attesa di convincere i vertici dell'esercito ad appoggiare il colpo di stato. Ovviamente l'iniziativa supportata dalla ICA non avviene per caso ma ha a monte alcuni interessi privati di un certo rilievo, tra i quali la possibile perdita di alcune cruciali gare d'appalto, che verrebbero meno qualora il rovesciamento del potere costituito dovesse andare a segno. La mappa di Marrakesh è meno stratificata e ampia rispetto ai due appuntamenti precedenti, ma non per questo meno interessante da fruire. Abbiamo innanzitutto un'ampia area - che potremmo definire turistica - dove è situata la Medina, con i suoi bazar e locali più caratteristici. In questi segmenti della mappa si incontra una folla molto più ampia rispetto a quanto avveniva a Parigi e a Sapienza, distribuita tra la piazza principale e le piccole vie del centro. A questa zona fanno da contraltare le due aree all'interno delle quali si muovono i bersagli. L'ingresso dell'ambasciata è preso d'assalto dagli attivisti, mentre all'interno della struttura si incontrano solamente impiegati e agenti della sicurezza. Diverso il panorama nel seminterrato, dove le milizie dell'esercito hanno il completo controllo del garage e del lungo tunnel sotterraneo che collega l'ambasciata a un negozio nei pressi del quartier generale di Zaydan. Come di consueto gli approcci utili a completare gli incarichi sono i più svariati, sebbene le opportunità riconducibili ai dialoghi e ai documenti siano numericamente inferiori rispetto a ciò che offriva la località precedente.
Cogli l'attimo, ma fallo bene
Come abbiamo già rimarcato nei precedenti pezzi, la scelta di una strategia ben definita è uno degli scopi primari offerti dall'esperienza di gioco. Dopo essere giunti in città e aver iniziato l'esplorazione abbiamo appreso che il vecchio preside della scuola dove era stanziato Zaydan aveva conservato un passepartout utile ad aprire qualunque serratura e a facilitare il raggiungimento dell'obiettivo. Salendo nell'edificio adiacente abbiamo stordito senza troppi convenevoli lo scrittore e rubato la chiave, ma poco dopo siamo stati distolti da una seconda opportunità.
Grazie ad alcuni volantini, abbandonati in un vicolo, abbiamo scoperto che alcuni attivisti erano intenti a diffondere falsa propaganda per il movimento di liberazione panafricano e si trovavano per le strade indossando delle maschere. Dopo aver sottratto una delle loro divise l'infiltrazione nella scuola è stata quasi una formalità ed è stato sufficiente disattivare la macchina che stampava i manifesti per attirare l'attenzione del generale e completare l'incarico senza intoppi. Era quindi il momento di mettersi sulle tracce di Strandberg. Per raggiungere lo scopo abbiamo sfruttato un'opportunità simile a quella già sperimentata nella mappa di Parigi: un'intervista esclusiva rilasciata a una giornalista della GNN. Spacciandoci per un cameraman freelance abbiamo ottenuto immediato accesso all'ambasciata. L'operazione di recupero degli indumenti adatti ci ha portato a intrufolarci all'interno di in un club privato, passando per i tetti. Dopo aver attirato la preda nei bagni grazie ai rubinetti lasciati aperti, è stato possibile ripulire la zona e recarsi con noncuranza all'appuntamento prefissato. Una volta entrati all'ambasciata abbiamo scelto di chiudere la partita in modo pittoresco, evitando di utilizzare l'esplosivo come a Parigi e preferendo far saltare i sostegni di una statua sospesa al soffitto. Quest'ultima è crollata fragorosamente sulla testa dell'obiettivo, fornendoci anche un diversivo per lasciare velocemente il complesso. Ciò che abbiamo sommariamente descritto rappresenta solo una minima parte delle possibilità che la mappa ha in serbo per il giocatore. Ancora una volta non possiamo far altro che rimarcare l'ottimo lavoro svolto da IO Interactive per stimolare i giocatori, permetter loro di apprendere i segreti e indurli a completare tutte le opportunità disponibili.
Trofei PlayStation 4
I Trofei di Marrakesh sono sette, tre dei quali sono incentrati sul completamento dell'incarico principale. Gli altri prevedono rispettivamente il completamento del contratto escalation, la scelta di una posizione iniziale e l'uso di una risorsa aggiuntiva durante la missione e infine il raggiungimento del livello di Professionalità 20.
Escalation medio orientale
Il terzo episodio introduce anche una nuova missione Escalation, intitolata l'Integrità di Ignatiev, che sviluppa un'ulteriore progressione di incarichi. Il primo compito prevede di eliminare un soldato della milizia di Zaydan appiccando un incendio che sembri fortuito. Nei livelli successivi l'incarico principale viene associato ad altre attività, come il recupero di un oggetto da una cassaforte, l'eliminazione di un secondo bersaglio sfruttando esclusivamente un fucile a pompa, la distruzione dei filmati eseguiti dalle telecamere a circuito chiuso e infine il mantenimento del medesimo tipo di travestimento per l'intera durata della sessione. Come in precedenza le missioni Escalation sono quelle che permettono di acquisire la miglior familiarità con tutti i dettagli insiti nella mappa e danno modo di apprendere, fin nei particolari, sia le scorciatoie che le tecniche più efficaci a conseguire i propri obiettivi con il punteggio più elevato. Infine è stato introdotto un nuovo obiettivo appartenente ai cosiddetti Sarajevo Six. La nuova missione prevede l'eliminazione di Walter Menard, veterano dell'unità paramilitare SIGMA Unit, già attivo durante la guerra della Jugoslavia negli anni '90 e a sua volta implicato nella vicenda che ha coinvolto Claus Strandberg. Sul piano squisitamente tecnico anche questo terzo episodio di Hitman evidenzia alcuni limiti, soprattutto per quanto attiene la stabilità del frame rate e la qualità di alcune texture. In questo caso la maggior densità di civili, presente soprattutto nella Medina e davanti all'ingresso del consolato, ha creato qualche imbarazzo in più di un'occasione.
Conclusioni
La mappa di Marrakesh si distingue in modo netto dalle due precedenti location, offrendo un contesto affascinante e un paesaggio denso di scorci suggestivi. Il ritmo offerto da questa nuova incarnazione di Hitman è ormai assodato: l'intento di IO Interactive è quello di rendere gli incarichi talmente vari e ricchi di sotto trame da poter essere giocati tante volte senza il pericolo di annoiarsi, con la più totale libertà anche per quanto riguarda l'impostazione del livello di sfida. L'opportunità di acquistare i singoli episodi senza seguire un ordine prestabilito, o addirittura di saltare alcune tappe, conferma definitivamente l'assenza di un filo narrativo, che peraltro non impedisce la presenza di filmati brevi e poco incisivi, dei quali avremmo obiettivamente fatto a meno.
PRO
- Scenario molto suggestivo
- Grande folla in varie aree della mappa
- Gli incarichi multipli sono divertenti e ben orchestrati
CONTRO
- Mappa meno stratificata delle precedenti
- Frequenti cali di frame rate