Avete presenti le regole del nascondino (o nasconderalla)? Si può giocare all'aperto o al chiuso, possibilmente in un luogo ampio. Un giocatore fa la conta per un tempo prestabilità sulla cosiddetta tana (solitamente un muro), mentre gli altri cercano dei nascondigli.
Finita la conta, il cercatore inizia a vagare alla ricerca dei giocatori nascosti. Il suo obiettivo è trovarli per poi correre a toccare la tana, così da catturarli. Gli altri invece devono aspettare il momento giusto per uscire dai nascondigli e correre verso la tana, per vincere. Volendo possono anche toccare i giocatori catturati per liberarli. Esistono delle varianti, ma in generale le regole utilizzate sono le stesse ovunque. Ora cambiamo gioco. Avete presente l'acchiapparella (o acchiapparello)? È ancora più semplice del nascondino. Va giocato sempre in un'area relativamente ampia e vede un giocatore cercare di acchiappare gli altri anticipandone le mosse. Cosa c'entrano due giochi per bambini con Dead by Daylight? Mettiamola così: fondete il nascondino con l'acchiapparella, decorate il tutto con i toni di un film horror splatter e avrete un'idea abbastanza precisa di come funziona il titolo di Behaviour Digital Inc., da qualche giorno presenza fissa della top 10 di Steam, pur essendo uscito quasi dal nulla. Ma non corriamo troppo e cerchiamo di capire con maggiore precisione di cosa stiamo parlando.
Rimanendo ben nascosti, abbiamo recensito Dead by Daylight: scopriamolo, ma senza esporci troppo
Vittime e carnefice
Dead by Daylight non è introdotto da una trama significativa. Si tratta di un gioco multiplayer quattro contro uno in cui un giocatore interpreta un killer e gli altri le quattro le vittime che devono riuscire a scappare. All'inizio di ogni partita il killer non sa dove si trovano i quattro sopravvissuti e deve vagare alla loro ricerca perlustrando i posti dove potrebbero nascondersi. Per stanarli deve fare attenzione in particolare ai rumori che possono produrre, come l'esplosione di un generatore che stanno tentando di riattivare, o il verso dei corvi che volano via quando sono infastiditi dalla presenza di un sopravvissuto. Dopo averli trovati il killer deve riuscire a tramortirli con le sue armi: un primo colpo li ferirà, indebolendoli, mentre un secondo li getterà a terra lasciandoli alla sua mercé.
Una volta atterrato un sopravvissuto, il killer deve afferrarlo e conficcarlo su uno dei ganci da macellaio che si trovano sparsi per le mappe. A questo punto non gli resta che attendere l'apparizione di alcuni artigli demoniaci che trascineranno le vittime nell'oscurità dopo averle trafitte mortalmente per l'ultima volta. I sopravvissuti dal canto loro devono ovviamente evitare di farsi trovare dal killer, facendo attenzione a non generare rumori molesti e a lasciare tracce visibili. Ad esempio conviene correre solo quando inseguiti, perché facendolo si lasciano delle scie sul terreno che rivelano la propria posizione. L'obiettivo dei sopravvissuti, identico in ogni mappa, è trovare e attivare quattro generatori elettrici per poi darsi alla fuga dalle uscite che si apriranno. L'attivazione dei generatori non è un'operazione automatica e comporta dei rischi. Intanto richiede del tempo, che comunque si può abbreviare collaborando con gli altri. Gli sviluppatori hanno trovato un modo subdolo ed efficace per rendere interessante questa meccanica. Quando si interagisce con un generatore, nella parte bassa dello schermo appare una barra che indica lo stato della riparazione. Di tanto in tanto, a intervalli casuali, può accadere di dover premere la barra spaziatrice con un certo tempismo, per evitare di causare guasti. In caso di fallimento, non solo aumenta il tempo necessario per riparare il macchinario, ma si produce una piccola esplosione che, come dicevamo sopra, può attirare l'attenzione del killer. Inoltre il giocatore che interpreta il bruto sa sempre dove si trovano tutti i generatori, che sono i luoghi in cui concentra i suoi sforzi per trovare le vittime.
Oscurità icnombente
Ovviamente le meccaniche più interessanti sono quelle che riguardano le "interazione sociali" tra il killer e i giocatori. La descrizione delle meccaniche base dovrebbe avervi fatto capire che ricoprendo il ruolo di sopravvissuti si passa un sacco di tempo nascosti a strisciare nel buio, sempre attenti a ogni segno che indichi la presenza del killer, primo fra tutti il suono del suo battito cardiaco che quando è udibile ne indica la vicinanza.
Una volta scoperto, un sopravvissuto ha diverse possibilità di scamparla. Ovviamente deve darsela a gambe levate, ma volendo può anche cercare dei passaggi che rallentino l'inseguitore (il killer è molto lento nel superare finestre o sbarramenti), oppure nascondigli dove infilarsi, sperando di passare inosservato. Ci sono anche degli oggetti che aiutano nella sopravvivenza, come la torcia elettrica, che può essere usata per infastidire il killer, o il medikit, utile per curarsi dopo aver subito un colpo. Comunque la sostanza è che è sempre meglio non farsi vedere e impratichirsi nella riparazione dei generatori. Certo, quando un giocatore viene catturato e usato come una bistecca di manzo, gli altri possono provare a salvarlo staccandolo dal gancio, ma è un'operazione difficile, spesso vanificata dal killer stesso che cerca di anticipare i salvataggi dei giocatori tendendogli delle vere e proprie imboscate. Alla fine di ogni match, a prescindere dal risultato, vengono assegnati dei punti sangue, in quantità variabile a seconda di come ci si è comportati sul campo. Il sangue è spendibile per acquistare delle abilità da uno schema a ragnatela. Esaurito uno schema, ossia acquistate tutte le abilità, si sale di livello e ne appare uno nuovo con abilità differenti. Ognuno dei quattro sopravvissuti ha le sue abilità specifiche, così come i tre tipi di killer. Le abilità non sono condivise tra i personaggi, che vanno invece gestiti singolarmente.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo 64-bit (Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1)
- Processore Intel Core i3-4170 o AMD FX-8120
- Scheda video GeForce GTX 460 1GB o AMD HD 6850 1GB compatibile con DX11
- 8 GB di RAM
- DirectX 11
- Spazio su disco 15 GB
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i3-4170 o AMD FX-8300 o superiore
- Scheda video GeForce 760 o AMD HD 8800 o superiore con 4GB di RAM compatibile con DX 11
Ripetitività
Il gameplay di Dead by Daylight è interessante e per molti versi originale, nonostante non sia il primo gioco a proporre la formula nemico immortale contro pecorelle sacrificali che devono sopravvivergli. Il lavoro fatto dal team di sviluppo per equilibrare il tutto è notevole, nonostante l'emersione di qualche pecca dopo l'arrivo sul mercato: ad esempio il Wraith sembra essere davvero l'assassino più forte, grazie alla sua abilità di diventare semi-invisibile.
Si tratta comunque di problemi che saranno sicuramente risolti con i futuri aggiornamenti, dato che il team di sviluppo ha promesso un supporto prolungato per il gioco, con nuovi contenuti (alcuni gratuiti, altri a pagamento) e revisioni costanti del gameplay. Allo stato attuale il difetto più grosso di Dead by Daylight è la ripetitività. Certo, le mappe sono ben realizzate e offrono una discreta varietà, presentando ambienti tipici dei film horror: c'è la classica casa rurale, c'è un inquietante deposito dei rottami e così via. Purtroppo sono poche. Lo stesso discorso vale anche per i personaggi: i sopravvissuti sono differenziati, ma alla fine utilizzandoli si fanno sempre le stesse cose (anche giustamente, visto che non è uno sparatutto); gli assassini offrono maggiore varietà, ma presto si tende a utilizzare solo quello che dà i maggiori vantaggi (il già citato Wraith). A questo va aggiunto che che c'è soltanto una modalità, senza varianti di sorta. Insomma, bastano poche ore di gioco per sperimentare tutto lo sperimentabile e, se non si viene catturati dal gameplay, si finisce per abbandonare Dead by Daylight senza troppi rimorsi. Infine, vanno segnalati i problemi riguardanti l'accesso alle partite: manca un browser dei server e non si possono organizzare partite private. Il risultato è una difficoltà estrema a giocare con gli amici, con giocatori che saltano da una lobby all'altra cercando di trovarli, allungando così i tempi di attesa degli altri (se non ci sono tutti i sopravvissuti, non si può iniziare a giocare). Fortunatamente il gioco è molto stabile e durante le nostre prove non si sono manifestati problemi di connettività (lag, ping alto e così via).
Conclusioni
Dead by Daylight è una bella esperienza multiplayer, che per ora paga lo scotto della mancanza di contenuti. Comunque si tratta di un'interpretazione originale e interessante dell'online, che merita di essere giocata, soprattutto in questa prima fase di lancio in ci sono molti giocatori attivi a tutte le ore. Speriamo quindi che il team di sviluppo faccia presto qualcosa per risolvere i problemi segnalati, così da non far morire prematuramente l'interesse per il titolo.
PRO
- Meccaniche originali e ben implementate
- Atmosfera horror ben costruita
CONTRO
- Poca varietà
- Poche opzioni di accesso ai server