Lo scorso aprile Acer, in occasione della Global Tech Conference svoltasi a New York, ha svelato la sua nuova linea di personal computer fissi e portatili dedicata ai videogiocatori più esigenti. L'impegno nel mondo del gaming del produttore Taiwanese si fa di anno in anno sempre più consistente, trascinato in primis da una sempre maggior fiducia dimostrata dagli acquirenti che ne acquistano i prodotti di ogni tipologia. La scelta in termini di monitor è piuttosto variegata in termini di dimensioni e prezzi, con la qualità che rimane sempre al centro dell'offerta, così come accade con le soluzioni desktop pre-assemblate, croce e delizia dei PCisti moderni. In molti sono pronti ad puntare il dito a priori su questo tipo di prodotti, ma se praticamente tutte le più grandi aziende di hardware ne hanno un paio in catalogo, evidentemente un mercato, seppur ristretto, esiste ed è giusto alimentarlo. Con il Predator G1 Acer ha dimostrato di non non voler puntare a compromessi sul fronte della componentistica scegliendo una GTX 980Ti da affiancare a un Intel i7, ma dall'altro canto, anche i designer si sono ingegnati per mantenere le dimensioni del case compatte e offrire una soluzione potente ma allo stesso tempo pratica e poco ingombrante.
L'Acer Predator G1 è piccolo e potente, pronto per la VR e per tutti i titoli in 1440p
Look aggressivo
Solo a guardarlo si capisce subito l'anima aggressiva dell'Acer Predator G1. Il case presenta sulla parte frontale una mascherina il cui design richiama molto quello di un'armatura futuristica, completamene nera e opaca, intervallata solamente da alcuni LED le cui regolazioni in termini di giochi di illuminazione e colore sono disponibili attraverso l'apposito software già preinstallato nel PC. Il look è battagliero, impetuoso, ma le dimensioni rimangono comunque molto vantaggiose rispetto a un classico mid tower: parliamo di 348 mm in altezza, 114 mm in larghezza e profondo 348 mm, quanto basta per permettere l'alloggiamento di una tradizionale scheda video discreta.
Gli spostamenti non sono un problema grazie agli ottimi materiali utilizzati per lo chassis che da un lato ne proteggono la componentistica e dall'altra favoriscono la dissipazione del calore. In tal senso, sulla fiancata destra in corrispondenza della scheda video è presente un'ampia mesh che permette di aspirare l'aria esterna e raffrescare l'interno del case, ma per il resto rimane chiuso e al riparo dalla polvere o da agenti esterni. Su entrambi i lato sono anche presenti due comodi ganci retrattili ai quali agganciare le cuffie quando non le stiamo utilizzando. Sull'area anteriore oltre al lettore ottico troviamo il doppio jack per un accesso diretto a cuffie e microfono, una porta USB 3.0 ed un'altra USB 3.1 Type-C con velocità di picco di 10 Gbps. Il retro rimane piuttosto pulito e ordinato visto che vi trovano posto quattro porte USB 3.0, sei ingressi jack audio per gli impianti esterni e porta Ethernet, mentre l'interfaccia I/O nel nostro caso rispecchiava quella della NVIDIA GeForce GTX 980Ti montata alloggiata all'interno del case: tre DisplayPort, una porta DL-DVI e una porta HDMI 2.0. Nonostante le dimensioni compatte l'Acer Predator G1 presenta un case organizzato e pulito, all'interno del quale a cavetteria è adeguatamente sistemata e non intralcia il flusso dell'aria calda in uscita. In questo modo, nonostante la componentistica top di gamma le temperature rimangono sempre all'interno di valori accettabili anche quanto messa sotto pressione con titoli più pesanti ed esigenti. Se per la scheda video non vi sono problemi perché posta vicino alla griglia laterale, per raffreddare il processore posto nel cuore del case sono state introdotte delle ventole addizionali che assorbono il calore direttamente dal componente per poi convogliarlo verso i reticolati posteriori. Tra processore e scheda video, la temperatura del sistema è rimasta intorno ai 60°C a pieno carico, merito anche delle architetture dei singoli componenti - rispettivamente Skylake e Maxwell - entrambe sviluppate con un occhio di riguardo al contenimento dei consumi e delle temperature. Grazie alla funzionalità Killer DoubleShot Pro implementata da Acer, vi è poi la possibilità di combinare la banda Ethernet e Wi-Fi per aumentare le prestazioni e la portata della propria rete alla quale è collegato il desktop. L'aspetto più interessante di tale tecnologia è l'assegnazione di specifici compito ad ogni sorgente in base all'utilizzo della macchina: ad esempio possiamo destinare i pacchetti di dati interessati al gaming online al cavo Ethernet in modo da avere una maggiore stabilità della rete e un ping minore, e assegnare il Wi-Fi alle altre attività secondarie per non avere interferenze mentre si gioca.
1440p e VR
Sotto il cofano, il Predator G1 che ci è arrivato in redazione si presenta come una delle soluzioni più potenti offerte dal produttore di produttore taiwanese grazie a un accoppiata di processore Intel Core i7-6700 a 3,40 GHz, e la già citata GeForce GTX 980Ti, la migliore declinazione di Maxwell scalzata recentemente solamente dalle nuove schede video Pascal. A completare il quadro abbiamo trovato 16GB di memoria RAM DDR4 spalmata su quattro banchi da 4GB ciascuno, un SSD da 250GB e un tradizionale hard disk da 2TB.
In tal senso l'offerta di Acer è piuttosto variegata e sono presenti diverse configurazioni in base alle esigenza dei singoli giocatori: le soluzioni classiche vanno fino a un HDD da 4TB, oppure si può scegliere di puntare solamente sui dischi a stato solido, o in ultimo su una soluzione ibrida come quella che abbiamo testato. Sul fronte della scheda video, tutte le configurazioni sono a marchio NVIDIA con GeForce GTX fino ai modelli Titan X che non lasciano spazio a compromessi in campo videoludico. La GPU GTX 980Ti non lascia spazio a critiche vista la potenza bruta che serba sotto il cofano: 6GB di memoria GDDR5, 384-bit di bus width, Bandwidth 336,6 GB/s, frequenza base di 1076 MHz che può crescere grazie all'overclocking. Nonostante il recente arrivo delle nuove schede video del colosso di Santa Clara, la potenza garantita dalla 980Ti è tale da garantire un lungo orizzonte di utilizzo in relazione alle produzioni multipiattaforma più recenti ad esigenti. La risoluzione oscilla tra i 1440p e i 4K, con quest'ultima che impone qualche compromesso a livello visivo e di frame rate, garantendo un'esperienza d'uso e ad ogni modo eccellente con la totalità dei titoli presenti sul mercato. Da Fallout a Forza Motorsport 6: Apex e The Witcher 3: The Wild Hunt mantenere i 1440p a 60 frame al secondo non è stato un problema. Non parliamo solamente di videogiochi da godersi sul monitor, ma anche di visori e realtà virtuale visto che la componentistica rispecchia pienamente i requisiti imposti da HTC ed Oculus per le loro periferiche. L'Acer Predator G1 è quindi un desktop di fascia alta adatto ai videogiochi di oggi ma anche alla realtà virtuale oramai disponibile sul mercato. Installati sull'hard disk del PC insieme a Windows 10 c'è la suite Predator Sense, una utility che permette di regolare l'intensità dell'illuminazione, il colore e gli effetti dei LED frontali, oltre a fornire una panoramica puntuale e completa di tutti i parametri più importati del sistema, dalla frequenza del processore fino alla temperatura interna e velocità delle ventole, con queste ultime sempre molto silenziose. Si possono regolare al volo in base alla necessità: qui si possono controllare sia direttamente il dissipatore posto sul processore, oppure le ventole situate sulla struttura dello chassis. In ultimo i canali audio sono di marchio Creative Sound Blaster X-Fi MB5, che riesce a gestire 7.1 canali, ovvero sette altoparlanti più un subwoofer che restituiscono un suono di qualità a patto di avere un buon impianto.
Conclusioni
Con il Predator G1 Acer non bada a compromessi e aggiunge alla sua offerta una soluzione potente, versatile ma soprattutto dalle dimensioni contenute. Il case del desktop del produttore di Taiwan ha una capacità di soli 16 litri, ma al suo interno trovano comodamente alloggiamento una NVIDIA GeForce GTX 980Ti e processore Intel i7, entrambi freschi e ben areati anche quando spremuti al massimo delle potenzialità. Tuttavia l'offerta di Acer contempla anche altre GPU, dalla GTX 970 - ancora la migliore per il rapporto qualità prezzo - fino alla mostruosa TITAN X per coloro che non vogliono badare a spese. In ogni caso, il Predator G1 si presenta comunque come un sistema pronto per la realtà virtuale rispettando pienamente i requisiti fissati da Oculus e HTC e proprio per questo di candida come un'opzione particolarmente appetibile per coloro che puntano a una soluzione capace di dare garanzie per un buon lasso di tempo. Ormai senza neanche troppa sorpresa, il punto critico dell'offerta è sicuramente il prezzo che cresce in coppia con le performance delle componenti: senza stupore costa di più di una soluzione assemblata in autonomia, ma con il mercato PC sempre più protagonista grazie a Steam, alla VR e all'arrivo dei titoli Xbox One su Windows 10, questo genere di prodotti ha sempre più senso.
Conclusioni
PRO
- Piccolo e potente
- Molto silenzioso
- Pronto per la realtà virtuale
CONTRO
- Costose le configurazioni più performanti