13

Gambe in spalla e pedalare

Pro Cycling Manager torna in pista con qualche novità interessante e un'interfaccia tutta nuova

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/07/2016
Pro Cycling Manager 2016
Pro Cycling Manager 2016
Video Immagini

Pro Cycling Manager pedala senza sosta da ormai quindici anni tagliando puntualmente il traguardo dell'uscita estiva con novità più o meno corpose. Quest'anno, lo diciamo subito, i cambiamenti non sono molti ma le modifiche relative all'interfaccia, ora più comprensibile e libera dai problemi di fruibilità di quella precedente, sono evidenti.

Gambe in spalla e pedalare

L'altro cambiamento che salta all'occhio riguarda il comparto tecnico ma di questo parleremo dopo. Prima ci concentriamo sul gioco, un manageriale ciclistico che ci permette di gestire un team a partire dagli allenamenti per arrivare al vivo della competizione. La modalità principale ruota intorno a questa formula consentendoci di allenare il nostro team, di gestire finanze, di inseguire gli obiettivi fissati dagli sponsor e di puntare a vincere tonnellate di competizioni. Ma correrle tutte, è bene saperlo, non è una scelta saggia visto che la salute dei nostri corridori rappresenta una risorsa fondamentale in mancanza della quale le strategie contano poco o nulla. La scelta di quali competizioni affrontare, dunque, rappresenta un passo importante al pari degli allenamenti e della composizione della squadra. A questo proposito la novità più rilevante riguarda l'introduzione un team secondario composto da corridori under 23. Parliamo di un vero e proprio vivaio di nuovi velocisti, scalatori, cronometristi e gregari la cui selezione passa per gli scout che ci propongono nuovi talenti seguendo le nostre direttive. I dati dei nuovi corridori sono subito disponibili, compreso il potenziale di crescita che può essere sviluppato grazie agli allenamenti mirati, rendendo il tutto piuttosto semplice da gestire. Purtroppo la profondità di questa componente non spicca ma si tratta di un'aggiunta gradevole che speriamo venga sviluppata in futuro.

Pro Cycling Manager 2016 strizza l'occhio alla community puntando su Steam Workshop e multiplayer

Un'offerta massiccia

La carriera come allenatore di un team resta il cuore pulsante del titolo Cyanide ma, a partire dallo scorso capitolo della serie, possiamo decidere di vestire i panni di un singolo corridore grazie alla modalità Pro Cyclist che sacrifica la componente gestionale puntando tutto sul coinvolgimento. Purtroppo Cyanide ha riproposto questa modalità senza grandi cambiamenti, anche se l'implementazione del multiplayer ci offre una chiave di lettura tutta nuova. Tra l'altro l'intera esperienza si è arricchita grazie al lavoro fatto sulla componente online che ora ci permette di organizzare tornei personalizzati fin nel minimo dettaglio, di collaborare con altri giocatori come squadra e persino di puntare al lato competitivo scalando le classifiche online. E tutto questo potendo contare su funzioni molto utili come la riconnessione rapida e il download automatico di eventuali database personalizzati utilizzati nella creazione di una competizione.

Gambe in spalla e pedalare

A chiudere l'offerta troviamo infine altre due modalità con la classica gara singola che ci consente di scegliere quale affrontare tra le oltre duecento tappe disponibili e la modalità pista che ci offre sette discipline differenti consentendoci di competere nelle modalità sprint, corsa a punti, eliminazione, scratch, keirin, 200 metri lanciati e omnium. Nella modalità carriera Pro Cycling Manager ci permette, come ogni manageriale che si rispetti, di simulare le competizioni ma così facendo viene meno la strategia sul campo che rappresenta una fetta importante dell'esperienza. Tra fughe, recuperi, gestione dei gregari e slider dello sforzo profuso nella pedalata dai nostri ciclisti abbiamo la concreta possibilità di aiutare i nostri atleti a conquistare un buon piazzamento. Dall'altro lato c'è l'intelligenza artificiale fa del suo meglio per rendere la corsa realistica tra fughe, recuperi e sprint. Indubbiamente migliorata e capace di regalarci corse più credibili, ha ancora bisogno di un po' di lavoro. Le fughe di successo sono poche e la maggior parte delle gare si conclude con volate molto simili tra loro. Tutto questo, assieme a un piglio ancora troppo asettico della componente manageriale, toglie mordente a un'esperienza che non dovrebbe essere prevedibile ma la rappresentazione di quell'epica lotta all'ultima pedalata che ha creato e sacrificato innumerevoli eroi nel corso della storia. Alla generale carenza di pathos contribuisce anche la mancanza delle licenze ufficiali che si manifesta attraverso nomi fasulli che si accontentano di richiamare quelli di ciclisti realmente esistenti. Per fortuna, ed è probabilmente questa la novità più succosa di Pro Cycling Manager 2016, il problema sarà presto risolto dalla community grazie al supporto Steam Workshop che consente di cambiare maglie, nomi e via dicendo.

Nuovi dettagli, vecchi problemi

Un tempo in Pro Cycling Manager tutti i ciclisti erano rigidi come baccalà e si muovevano all'unisono distruggendo completamente l'illusione di realismo. Quei tempi per fortuna sono lontani e di capitolo in capitolo i dettagli visivi aumentano migliorando la resa complessiva che in un gioco di ciclismo, fatto in buona parte di paesaggi verdeggianti, è molto importante. Anche in questo nuovo capitolo della serie Cyanide l'aumento di dettaglio è evidente ma il motore comincia a sentire gli anni che nelle panoramiche dall'alto si vedono tutti.

Gambe in spalla e pedalare

Inoltre ci ritroviamo per l'ennesima volta di fronte a difetti di lunga data che sono sempre più difficili da perdonare. Le compenetrazioni sono un vero orrore, il pop-up è imperante, i modelli dei ciclisti lasciano a desiderare e le animazioni hanno ampi margini di miglioramento. Inoltre il blur manca di raffinatezza creando scie poco credibili che finiscono per distruggere il realismo invece di aumentare la sensazione di velocità. Per fortuna è sufficiente rimuoverlo per tornare ad ammirare in santa pace paesaggi variopinti, campi di girasole e cittadine non proprio realistiche ma comunque credibili anche se quando il computer deve caricare tutto questo, in mancanza di una SSD, le tempistiche sono massacranti. A tutto questo vanno poi aggiunti i crash, la solita colonna sonora tutt'altro che esaltante e una generale mancanza di ottimizzazione che risulta evidente nel frame rate eccessivamente altalenante. L'obbligo della registrazione online e la telecronaca a dir poco trascurabile chiudono un comparto tecnico tutt'altro che esaltante anche se dobbiamo fare un plauso alle numerose telecamere, alla presenza di filtri che permettono di alterare i toni dei colori e all'interfaccia il cui pregio maggiore è il selettore dinamico che ci permette di passare rapidamente dal gruppo principale a eventuali corridori o drappelli rimasti indietro oppure impegnati in una fuga.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema Operativo Windows 7
  • Processore Intel Core i5 4440
  • 16 GB RAM
  • Scheda Video GeForce GTX 780

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo Windows Vista, Windows 7, Windows 8
  • Processore dual core Intel da 2.2 GHz
  • 2 GB RAM
  • Scheda Video Radeon HD 2600 XT, Intel HD 3000 o NVIDIA GeForce 8600 GTS
  • Connessione internet necessaria per l'attivazione

Requisiti consigliati

  • Sistema Operativo Windows 7 64 bit, Windows 8 64 bit
  • Processore dual core Intel o AMD da 3.0 GHz
  • 4 GB RAM
  • Scheda Video AMD Radeon HD 6850 o Nvidia GPU: Nvidia GeForce GTX 460

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (5)
6.4
Il tuo voto

Pro Cycling Manager 2016 è decisamente lontano dalla perfezione ed è flagellato da problemi tecnici di lunga data che non possono più passare in cavalleria. Ciononostante non sarebbe giusto bocciare impietosamente il titolo targato Cyanide che manda avanti la baracca da quindici anni proponendo l'unico manageriale ciclistico in circolazione. Un manageriale che non ci fa mancare quasi nulla del mondo delle due ruote a pedali anche se dal punto di vista delle rifiniture, della profondità e del pathos la strada da fare è ancora parecchia.

PRO

  • Multiplayer rinnovato e supporto Steam Workshop
  • L'offerta complessiva è piuttosto ricca
  • Intelligenza artificiale migliorata...

CONTRO

  • ...ma ancora troppo prevedibile
  • Compenetrazioni e crash
  • L'ottimizzazione lascia a desiderare