Accompagnato da non poche polemiche per un restyling dei personaggi di cui non si sentiva la necessità, Sonic Boom ha esordito sulle console Nintendo ormai un paio d'anni fa, con risultati tutt'altro che lusinghieri. Lanciati in fretta e furia per accompagnare la nuova serie animata, Frammenti di Cristallo per Nintendo 3DS e, soprattutto, L'ascesa di Lyric per Wii U sono ormai annoverati tra i punti più bassi raggiunti dal porcospino blu. Così, per evitare che la storia potesse ripetersi, Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio, il terzo capitolo per Nintendo 3DS previsto per il 2015, è stato rimandato di un anno per assicurare una migliore ottimizzazione. Ma saranno bastati questi mesi aggiuntivi per permettere agli sviluppatori di tirare fuori qualcosa di buono?
Sonic Boom torna con Fuoco e Ghiaccio: sarà l'ultimo chiodo sulla bara del porcospino blu?
A caccia di magnite...
Innanzitutto è sicuro che in questi mesi i ragazzi di Sanzaru Games non abbiamo considerato la trama una delle loro priorità. In Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio il porcospino e la sua compagnia sono infatti chiamati a sventare l'ennesimo piano malvagio di Eggman, che stavolta ha messo gli occhi su una preziosa fonte di energia, la cosiddetta magnite.
I suoi lavori di estrazione stanno però causando una serie di mutamenti climatici, accompagnati da fessure da cui fuoriescono raggi di fuoco e ghiaccio. Ed è proprio mentre indaga su questi fenomeni che la brigata degli eroi ottiene il potere di controllare due elementi, il fuoco e il ghiaccio per l'appunto. Nelle circa sei ore destinate al completamento della campagna la storia procede a piccoli passi e con assoluta linearità: si potrebbe così facilmente riassumere nei venti minuti di uno di quegli episodi filler che tanto vanno di moda nell'animazione per ragazzi. Anche il finale a tarallucci e vino è piuttosto stucchevole, persino nell'ottica di un gioco (e un programma) pensato per insegnare i valori dell'amicizia e della salvaguardia ambientale (?) a un pubblico di giovanissimi. Non arrivano buone notizie nemmeno dalla caratterizzazione dei personaggi, con il solito concentrato di cliché nemmeno troppo approfondito. Nel mucchio ci è dispiaciuto soprattutto per il povero Knuckles, dipinto come il classico palestrato senza cervello e relegato al ruolo di comparsa. Nonostante sia tra i personaggi giocabili, al pari di Sonic, Tails, Amy e Sticks, Knuckles si unisce infatti a festa già iniziata e la sua abilità si rivela utile giusto in una manciata di occasioni.
L'effetto 3D
Valgono le stesse considerazioni fatte per il predecessore: l'effetto di per sé non è reso male, ma il comparto tecnico di Fuoco e Ghiaccio è al limite e il 3D influisce negativamente non solo sul frame rate, ma anche sulla pulizia dell'immagine. L'ideale sarebbe quindi sfruttarlo solo nelle scene d'intermezzo, ma - sorpresa! - i filmati non sono in 3D.
...e di un'identità
Sì perché in Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio ognuno dei cinque personaggi ha la sua abilità particolare: Sonic ha una sorta di scatto in aria, Amy il suo martello, Tails può planare e Sticks può usare il suo boomerang per azionare meccanismi e raggiungere oggetti lontani. Knuckles, invece, copia in parte l'abilità di Sonic, ma è più impacciato nei movimenti e, senza alcuna componente di combattimento in cui far valere la sua stazza, finisce per avere lo stesso ruolo del wisp giallo di Sonic Colors: trivellare il terreno.
Inutile sottolineare che si tratti di una possibilità raramente sfruttabile all'interno dei livelli, che non brillano certo per la genialità del loro level design. D'altronde anche le altre abilità non offrono una grande varietà di approcci e così, nonostante ben cinque personaggi, vi troverete a rinunciare a Sonic solo quando non potrete fare altrimenti. Il porcospino blu è infatti l'unico del roster a garantire un certo ritmo alla progressione e il suo scatto aereo consente persino qualche raro virtuosismo per superare di slancio alcune sezioni. Si tratta però di brevi sprazzi di divertimento all'interno di stage perlopiù piatti e poco ispirati, dove la velocità è sfruttata principalmente nelle sezioni di raccordo e persino i poteri del fuoco e del ghiaccio vengono declinati sempre allo stesso modo. Qualcosa di buono rispetto al predecessore comunque c'è e va oltre un comparto tecnico tutto sommato apprezzabile e privo di problemi (se si escludono, ovviamente, l'eccessiva compressione dei filmati d'intermezzo e una direzione artistica non sempre ispirata): le fasi esplorative fini a se stesse sono state drasticamente ridotte, così come la durata dei livelli. All'interno di questi è ora presente giusto una manciata di collezionabili, che permettono di sbloccare qualche personalizzazione puramente estetica al materiale del martello di Amy, un misterioso progetto di Sticks e delle figurine che sbloccano nuove corse tra robot. Queste ultime sono un altro gradevole passatempo che spezza la monotonia tra un livello e l'altro, insieme alle corse nei cunicoli, che ricordano da vicino quelle classiche per l'ottenimento dei cristalli del caos. Il ritorno del sottomarino di Tails e le missioni con l'aeroscafo sono poi dei veri e propri shooter in 2D, che in certi casi risultano quasi impegnativi. Peccato che per il resto l'assenza del game over e la difficoltà tarata verso il livello "bambino di sei anni" azzerino anche quel minimo senso di sfida che avrebbe dato un senso alla piattezza generale della produzione, almeno nella raccolta degli oggetti. Nemmeno gli scontri contro i boss hanno granché da offrire e, nonostante siano da affrontare con due personaggi, lo scambio tra di loro è fin troppo meccanico. Anche qui, poi, la morte non è un grosso problema e i checkpoint intermedi sono fin troppo permissivi. In questo contesto diventa allora quasi un vanto la presenza di una serie di immagini, sbloccabili con i frammenti di magnite che si ottengono nei livelli o tramite StreetPass: si tratta di vere e proprie chicche - in bassa risoluzione e super compresse - che svelano nuovi dietro le quinte sul passato di alcuni personaggi, che avremmo volentieri fatto a meno di scoprire, e danno anche succose anticipazioni sull'attesissima seconda stagione della serie.
Conclusioni
È quasi ironico di parlare di miglioramenti quando ci si trova davanti Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio. D'altronde, per Sega era difficile scendere ancora dopo i primi due capitoli ed è abbastanza evidente che questa serie di tie-in non abbia molte più ambizioni di un qualsiasi Monster High o Hello! Kitty (che tra l'altro potrebbero essere dei capolavori, per quanto ne sappiamo). In ogni caso, senza divagare oltre, il nuovo Sonic Boom non riesce a uscire dalla sua mediocrità e non aggiunge assolutamente nulla alla libreria dei sistemi Nintendo 3DS, che vantano già una quantità sterminata di giochi platform migliori di questo e tutti adatti anche allo stesso target di riferimento. A prezzo scontato può aver senso regalarlo a un bambino che stravede per la serie animata, altrimenti passate oltre senza rimpianti. Piuttosto recuperate un vecchio capitolo se proprio siete in astinenza di velocità, oppure pazientate fino all'uscita di Sonic Mania.
PRO
- Componente esplorativa poco invasiva
- A tratti alcuni minigiochi sono divertenti
- Tecnicamente non ha grandi difetti
CONTRO
- Narrativa non pervenuta
- Manca ancora qualcosa in termini di velocità
- Level design ripetitivo e poco ispirato