Non è facile trovare un titolo in grado di sintetizzare in maniera efficace l'intera meccanica di un gioco, ma RunGunJumpGun ci va molto vicino. La bizzarra sequenza di parole attaccate tra loro rende una buona idea di quello che ci è richiesto fare all'interno del videogioco in questione: essenzialmente correre, saltare e sparare in un buon misto tra runner game e sparatutto classico messo in scena con un'ottima caratterizzazione fantascientifica d'altri tempi.
Sulla carta non sembra offrire nulla di diverso dall'infinità di runner game e derivazioni simili che invadono il mercato mobile, e in effetti di base la struttura non offre praticamente nulla di innovativo, ma il modo in cui gli elementi si compongono a creare il quadro completo del gioco non può non colpire il videogiocatore più esperto, sia per le particolari scelte effettuate in ambito stilistico che per il ritmo applicato all'azione, gli scenari e una certa attenzione al level design che traspare chiaramente dopo qualche partita. Tutto questo concorre a rendere RunGunJumpGun un titolo in grado di distinguersi dalla massa, con una caratterizzazione che ovviamente strizza l'occhio ad alcune produzioni classiche tipo Metroid o Turrican, facendo ovviamente le dovute proporzioni: all'interno di un sistema solare in distruzione, con la stella principale che sta morendo, un astronauta esploratore si ritrova a dover correre contro il tempo all'interno di diverse ambientazioni, cercando di raccogliere risorse dai mondi in rovina prima che sia troppo tardi. La storia non è proprio il punto principale del gioco, ma contribuisce a creare un'atmosfera piuttosto particolare, con questo sentimento insieme di velocità forsennata e senso della fine incombente, coniugato a uno stile grafico perfettamente "lo-fi" che richiama i classici in pixel del genere shooter spaziale. Tutto molto in linea con la vecchia scuola dunque, tranne che per un particolare: tutto quello che dobbiamo fare è premere due tasti.
Torniamo ai fasti dello sparatutto spaziale d'epoca ma in chiave moderna con RunGunJumpGun
Corri, salta e spara
Ecco dunque qual è il punto principale: il protagonista corre automaticamente verso il lato destro dello schermo e tutto quello che dobbiamo fare è assicurarci che raggiunga incolume la conclusione dei livelli utilizzando solo due comandi, con un tasto per sparare verso il basso e uno per sparare in avanti, cosa che si traduce in salto e attacco. La semplicità del sistema di controllo non tragga in inganno, in ogni caso, perché il ritmo imposto all'azione rende anche queste due singole azioni particolarmente complicate. I livelli sono molto brevi, tutti completabili entro circa 30 secondi o meno, ma sono ricchi di ostacoli e nemici piazzati in maniera strategica per complicare la vita al giocatore.
Il senso è cercare di affinare al massimo il ritmo dell'azione e la sensibilità sui due comandi e il level design fa leva su questa necessità di agire con tempismo perfetto e fluidità totale, perché il minimo errore non può essere perdonato e fa tornare immediatamente all'inizio del livello. Lo sparo provoca conseguenze che introducono un'ulteriore meccanica da tenere in considerazione per il controllo del protagonista, con il contraccolpo del fuoco verso il basso che può essere utilizzato per mantenerlo sospeso come una sorta di jetpack, una mossa che diventa subito di fondamentale importanza per superare gli ostacoli e raccogliere magari i power-up, cosiddetti "atomik", nei luoghi più ostici (e introduce più avanti delle particolari variazioni sul tema nelle aree subacquee). I livelli sono dunque estremamente brevi per compensare la loro estrema intensità e la velocità a cui vengono visitati, ma si nota una certa cura nel ritmo dell'azione attraverso il modo in cui sono disposti gli elementi al loro interno, tutte cose che concorrono a stimolare i continui tentativi di arrivare sempre un po' più in là in questa folle corsa verso la distruzione totale. Lo stile grafico adottato è ovviamente un 2D dal sapore fortemente nostalgico, ma filtrato attraverso una visione stilizzata e particolarmente vivace, fatta di cromatismi e contrasti forti, con un utilizzo di trasparenze e sprite in continuo movimento che crea un'atmosfera veramente particolare, il tutto sostenuto da una colonna sonora di effetti e musiche chiptune in grado di rimarcare il senso di minaccia incombente e la natura aliena di questi strani mondi sull'orlo del collasso.
Conclusioni
È vero, RunGunJumpGun in fondo non è che l'ennesimo runner game con variante sparatutto che si aggiunge a un catalogo ormai vasto in ambito mobile, eppure riesce in qualche modo a emergere sulla massa pur non offrendo in effetti nulla di particolarmente innovativo. Si tratta di un gran lavoro di artigianato a base di pixel, in cui la costruzione dei brevi livelli è messa a servizio della semplicità estrema del sistema di controllo, per cui anche la semplice pressione di due tasti diventa una sorta di arte da controllare con grande maestria. Certo un gameplay del genere è sottile e necessariamente monotono, ma non è forse una caratteristica comune anche ai vecchi classici dell'arcade spaziale? In definitiva, se apprezzate i runner questo RunGunJumpGun è uno dei migliori esponenti presenti sul mercato, altrimenti dategli comunque una possibilità perché potrebbe cambiare la vostra concezione su questo inflazionato genere.
PRO
- Grande stile e atmosfera
- Livelli brevi ma ottimamente studiati
- Buona varietà di ambientazioni e situazioni
CONTRO
- Struttura intrinsecamente limitata
- Monotono alla lunga
- Può risultare frustrante ai livelli più avanzati