Non è un golf per vecchi

Se il golf inteso come disciplina sportiva è senza dubbio elitario, la sua incarnazione videoludica è invece estremamente popolare: ciò è vero anche e soprattutto in ambito mobile dove i giochi appartenenti a questo genere si sprecano, specialmente nella sua accezione più arcade. In linea di massima, dunque, il qui presente Golf Clash è tutto tranne che originale, ma basta guardare un po' più nel dettaglio per accorgersi di come il prodotto Playdemic tenti effettivamente un approccio diverso rispetto al solito: andiamo a vedere di che si tratta.

Golf Clash fa tutto bene ma finisce per impantanarsi un po' nelle sue meccaniche free to play

Fast golf

La maggior parte dei giochi di golf segue un copione piuttosto consolidato, che si compone di una serie di percorsi da affrontare sfidando l'intelligenza artificiale o avversari umani nel consueto obiettivo di chiudere la gara con il minor numero di colpi possibile. Golf Clash parte invece da un presupposto diverso, imbastendo competizioni online tra due giocatori che durano il tempo di un singolo scenario pescato a caso dal catalogo del software: vince chi per primo mette la pallina in buca, e se entrambi i partecipanti ci riescono con gli stessi tiri si attiva uno spareggio che premia colui che con un singolo drive arriva più vicino alla bandierina. Premesse semplici ma efficaci, che poggiano su un sistema di gioco decisamente abile nell'offrire una grande immediatezza ma senza precludersi una certa profondità.

Durante il proprio turno, l'utente può servirsi di un'apposita visuale a volo d'uccello per selezionare la portata e la traiettoria del colpo che andrà ad effettuare, con un riquadro dedicato ai giocatori più raffinati che consente di variare il punto di impatto con la pallina per imprimere un effetto al tiro. Fatto ciò, la telecamera si sposta dietro alla pallina, che va trascinata con il dito verso il basso per imprimerle la potenza desiderata e rilasciata quando un'apposita freccia che oscilla da destra a sinistra è prossima al centro per ottenere un colpo perfetto: all'aumentare della forza, il moto dell'indicatore diventa sempre più rapido, rendendo le cose più difficili per chi volesse tentare un lancio particolarmente lungo, innescando un interessante meccanismo di rischi e benefici. La direzione e l'intensità del vento, la pendenza del percorso e il tipo di terreno in cui si trova la pallina sono tutti fattori che vanno tenuti in considerazione, e risulta dunque evidente come Golf Clash sia un titolo che - pur rimanendo nei limiti dell'arcade - può dare qualche soddisfazione anche ai giocatori più scafati. Peccato che Playdemic abbia deciso di andarsi ad impantanare in un sistema di progressi, premi e potenziamenti fin troppo macchinoso e che a lungo andare marca un segno indelebile tra chi decide di investire qualche soldo negli acquisti di valuta virtuale e chi invece preferisce tenere la carta di credito in tasca. In sostanza, ad ogni match viene prelevata una somma di monete dal conto di entrambi i giocatori che va a comporre il montepremi che si aggiudicherà il primo classificato: inoltre, il progresso nei ranking online (con conseguente accesso ai tornei più prestigiosi) è determinato dal numero di coppe in proprio possesso, la cui quantità aumenta o diminuisce a seconda che si vinca o si perda. Giocando e completando certe azioni si ottengono poi forzieri (che per essere aperti richiedono un esborso di gemme o un periodo di attesa più o meno lungo a seconda del loro valore) contenenti carte utili a sbloccare nuove mazze e palline con caratteristiche diverse: ottenendo più esemplari dello stesso tipo si può procedere a far salire di livello l'oggetto indicato, previo pagamento in una quantità monete d'oro difficilmente sostenibile senza passare tramite gli immancabili acquisti in-app. Se tutto questo appare già troppo cervellotico, è opportuno precisare questa è solo la punta dell'iceberg della struttura inutilmente complessa alla base di Golf Clash, al punto che non è esagerato affermare come si finisca per perdere più tempo nei menu relativi a potenziamenti e acquisti che sui campi da gioco veri e propri. Sarebbe stato decisamente meglio vedere Playdemic infondere tutto questo impegno in aspetti più costruttivi al gameplay vero e proprio, magari rendendo più facile l'esecuzione di una partita contro gli amici o dotando l'applicazione del supporto al multiplayer asincrono.