Quando parliamo di visual novel giapponesi parliamo di titoli di nicchia, spesso talmente tanto che non arrivano neanche a varcare i confini della terra del Sol Levante. Non è questo il caso della serie Dangonronpa sviluppata da Spike Chunsoft, che dopo aver spopolato in patria ha conquistato i giocatori di tutto il mondo grazie alla localizzazione in inglese. Il grande successo arriva al debutto su PSP, ma l'onda lunga del successo ha portato NIS ha pubblicarne diverse versioni, tra cui l'ultima dedicata a PlayStation 4. Danganronpa 1.2 Reload mette assieme Danganronpa: Trigger Happy Havoc e Danganronpa 2: Goodbye Despair in un pacchetto dalle premesse decisamente interessanti, ma che a conti fatti si è verificato carente sotto molteplici punti di vista.
Danganronpa 1.2 Reload porta su PlayStation 4 una delle serie più riuscite apparse sulla portatile Sony
Omicidi seriali
Piccolo ripassino per coloro che sono a digiuno sulla serie di Spike Chunsoft. Danganronpa: Danganronpa rigger Happy Havoc ci mette nei panni del giovane Makoto Naegi, uno studente del liceo che viene incredibilmente estratto a sorte per entrate a far parte della prestigiosa Hope's Peak Academy, la migliore scuola del Giappone i cui diplomati hanno il successo assicurato.
Quella che però sembra essere una fortuna sfacciata, ben presto si trasforma in un incubo quando Makoto e i suoi quattordici compagni di classe si risvegliano prigionieri all'interno di una scuola completamente isolata dal mondo esterno. I giovani studenti sono inconsapevolmente diventati protagonisti di un sadico gioco assassino diretto da un inquietante orsacchiotto di pezza che li mette davanti a una semplice quanto crudele regola: uccidere per sopravvivere e abbandonare la Hope's Peak Academy o venire uccisi da uno degli altri studenti. Si scatenano quindi una serie di omicidi e macabri eventi sui quali dovremo indagare esplorando la scuola in cerca di indizi, nella speranza ultima di scoprire non solo chi ha commesso gli omicidi ma anche ci si nasconde dietro all'orsetto demoniaco che dirige l'orchestra. La storia è raccontata molto bene grazie a dialoghi di elevatissima qualità, scene imprevedibili e momenti molto drammatici che riescono perfettamente a trasmettere al giocatore un opprimente senso di inquietudine utilizzando solamente una manciata di scenari statici e qualche riga di dialogo. Dopotutto questa è la grande forza di Danganronpa, ripresa anche nel secondo capitolo Goodbye Despair il quale ci porta su una paradisiaca spiaggia tropicale nella quale non tarderanno a verificarsi omicidi ed eventi misteriosi. Su questo secondo capitolo non approfondiamo molto perché per vicende e personaggi è legato a doppio filo con il prequel; possiamo però dirvi che a livello di gameplay espande la formula con nuovi minigiochi e processi ancora più coinvolgenti, sempre sorretti da un'elevatissima qualità dei dialoghi e da una trama contorta che ci ha tenuti più di una volta con il fiato sospeso. L'aspetto positivo di avere il primo e il secondo capitolo racchiusi assieme sullo stesso disco è proprio quello di andare ad eliminare uno degli ostacoli maggiori per chi prendeva in mano per la prima volta Goodbye Despair: il secondo capitolo di Danganrompa, per quanto complesso e coinvolgente è legato a doppia mandata con le vicende raccontate nel titolo precedente, rendendo impossibile per un giocatore che si approccia per la prima volta alla serie coglierne tutte le sfaccettature. Tuttavia con Danganronpa 1.2 Reload potrete godervi appiano le vicende dei giovani malcapitati coinvolti senza perdervi neanche un particolare e rischiare di rimanere con dubbi irrisolti.
Trofei PlayStation 4
Danganronpa 1.2 Reload mette a disposizione 45 trofei divisi tra i due capitoli inclusi nella raccolta. Per ottenere i 2 trofei d'oro, 16 d'argento e 26 di bronzo, oltre all'immancabile platino, occorrerà spendere parecchie ore sul gioco finendo tutta la storia, scovando ogni collezionabile e assistendo ad ogni possibile finale.
Obiettivo non raggiunto
Paradossalmente, tutti i limiti di Danganronpa 1.2 Reload emergono proprio dalla sua liaison con PlayStation 4 che, manco a dirlo, è il motivo alla base dell'uscita di questa raccolta. Il matrimonio con la home console di Sony si porta dietro una serie di difetti, alcuni legati al genere, altri al lavoro pigramente svolto dagli sviluppatori.
Nel primo caso, parliamo di un limite insito nel genere di appartenenza, fatto di tanti dialoghi, un susseguirsi di schermate statiche e, più in generale, poca azione su schermo. Certo, i minigiochi nel caso di Trigger Happy Havoc e i processi di Goodbye Despair riescono ottimamente a spezzare la monotonia della lettura, ma è indubbio come un'esperienza del genere non trovi il suo culmine goduta su un divano davanti allo schermo del televisore. Nonostante lo sforzo di portare Danganronpa su PlayStation 4, bastano pochi minuti per capire che il suo apice la serie lo ha già raggiunto, e più precisamente sui touch screen di PlayStation Vita capaci di fondere l'ottima resa grafica con la possibilità di giocarlo ovunque con sessioni di gioco mordi e fuggi. Secondariamente, ma non meno importante, c'è il - poco - lavoro fatto dagli sviluppatori per questo porting. Sostanzialmente, oltre ad un semplice upscaling della risoluzione, non vi sono state modifiche al comparto grafico. Il risultato è un'esperienza di gioco compromessa da schermate pesantemente sgranate che non rendono giustizia ai deliziosi modelli in due dimensioni dei personaggi e degli elementi che vanno a riempire le ambientazioni tridimensionali. Le texture sono di risoluzione bassissima, un pugno nell'occhio soprattutto in quelle situazioni in cui è richiesto un minimo di indagine degli scenari con conseguente zoomata su particolari di personaggi od oggetti. Un vero peccato, perché grazie alla sua direzione artistica estremamente particolare dominata da figure nette e colori sgargianti, Danganronpa riesce oggi come all'ora a mettere in risalto l'atmosfera sinistra e la follia omicida che pervade ogni aspetto della vicenda. In ultimo, ricordiamo che Danganronpa 1.2 Reload mantiene la stessa localizzazione dei due titoli precedenti con testi disponibili solamente in inglese e giapponese.
Conclusioni
Danganronpa 1.2 Reload fa la gioia di tutti coloro che per curiosità vogliono avvicinarsi per la prima volta alla serie, ma per coloro che l'hanno già giocata e portata e termine non offre nulla di nuovo in termini di extra e contenuti aggiuntivi. La qualità dei due titoli sviluppati da Spike Chunsoft è indiscutibile, ma probabilmente PlayStation 4 non è la piattaforma migliore sulla quale cimentarsi per colpa di un porting pigro che si sostanzia in un mero upscaling a 1080p di modelli e scenari con una conseguente abbondanza di immagini sgranate costellate da texture a bassa risoluzione. Un vero peccato, perché due titoli di qualità così elevata si meritavano una sorte decisamente migliore.
PRO
- Due ottime storie piene colpi di scena
- Personaggi sempre profondi e ben caratterizzati
- Tante ore di gioco
CONTRO
- State alla larga se non vi piacciono le visual novel
- Non ci sono extra rispetto i titoli originali
- Tecnicamente scarso su PlayStation 4