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Dragon Quest Heroes II, recensione

Abbiamo provato a fondo il secondo capitolo di Dragon Quest Heroes

RECENSIONE di La Redazione   —   25/04/2017
Dragon Quest Heroes II
Dragon Quest Heroes II
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A due anni di distanza dal suo esordio, Dragon Quest Heroes ritorna sugli scaffali dei negozio con un secondo capitolo che punta ad espandere e migliorare la formula del suo predecessore, capace di riscuotere un ottimo successo in tutto il mondo. L'idea di Square Enix di unire le forze con Omega Force per dare vita a uno spin off del suo famosissimo franchise in salsa musou inizialmente ci aveva fatto storcere il naso, ma il primo Heroes si era dimostrato un esperimento ben riuscito capace di smorzare in parte la tediosa formula dei musou arricchendola con tanti elementi e sfumature prese di peso dai JRPG. Senza puntare troppo lontano da quel buon risultato, Dragon Quest Heroes II vuole ripeterne il successo correggendone alcune sbavature. Obiettivo centrato?

Dragon Quest Heroes II riesce solo in parte a migliorare il suo predecessore

All'avventura

Seguendo la serie principale, questo secondo capitolo non ha collegamenti diretti con il precedente, ponendosi come perfetto punto di inizio anche per coloro che vogliono provare questo spin-off. In Dragon Quest Heroes II ci troveremo a fronteggiare una forza potente ed oscura che ha messo in pericolo la pace che da più di mille anni regnava tra i Sette Regni, uniti da un'alleanza che mai come in questo caso sembra essere in serio pericolo. Per evitare una guerra catastrofica, Lasaar e Theresa, due cugini inscritti all'accademia militare, si ritroveranno ad affrontare un'avventura avvincente e piena di pericoli che li porterà in giro per il mondo nel tentativo di debellare la minaccia e ristabilire la pace facendo avverare un'antica profezia.

Dragon Quest Heroes II, recensione
Dragon Quest Heroes II, recensione
Dragon Quest Heroes II, recensione

Una trama non particolarmente complessa e ricca di colpi di scena, ma sufficientemente interessante da mantenere alta l'attenzione e la voglia di scoprire come andrà a finire. Come nel primo capitolo, ancor prima di cominciare l'avventura e fare la conoscenza dei due ragazzi, possiamo scegliere nei panni di chi dei due affrontare la storia, con l'avviso che la scelta non inciderà minimamente sullo scorrere degli eventi e sugli altri personaggi. Visto l'immancabile coinvolgimento del maestro Akira Toriyama al character design, non vi sarà possibilità di personalizzazione alcuna a livello estetico, lasciando libera scelta per quanto riguarda equipaggiamento ed armamentario. Location e protagonisti sono completamente nuovi anche se tra i membri del gruppo di eroi che andremo a capeggiare ci saranno diverse facce conosciute dagli amanti di Dragon Quest, come ad esempio il mercante Baldo Baldini da Dragon Quest IV o la coppia Terry e Carver dal sesto capitolo. Il cast di Dragon Quest Heroes II è parecchio vasto e, considerata la sua natura a metà strada tra un action hack'n'slash e un JRPG, sarà necessario studiare le caratteristiche di ciascun personaggio per costruire un party il più possibile equilibrato e versatile, in grado di affrontare sia le enormi ondate di mostri che ci si pareranno davanti sia i boss più agguerriti. Al massimo possiamo portarci dietro quattro eroi, con in più la possibilità di poter sfruttare le devastanti combinazioni di magie rese disponibili dagli attacchi concatenati che in poco tempo permettono di scagliare contro il malcapitato di turno ogni sorta di attacco elementale. In più, mettendo a segno colpi si carica la barra della tensione che sfocia in uno stato di invulnerabilità del personaggio con punti magia infiniti e l'aggiunta di un attacco supremo. Ad ogni passaggio di livello, oltre a un incremento di punti vita e magia, si guadagnano punti abilità da spendere per sbloccare nuove mosse o per migliorare le statistiche di ciascun personaggio. Per Lasaar e Theresa però si aggiunge la possibilità di scegliere quale vocazione intraprendere tra guerriero, lottatore, mago, sacerdote o ladro, tutte da sbloccare completando specifiche quest di gioco. Entrambi partono come guerrieri ma, a differenza degli altri personaggi che si uniranno al gruppo con il proseguo della storia, se scudo e spade non fanno per noi potremo scegliere la via del mago potenziando le arti magiche oppure puntare su guanti e tirapugni per il combattimento corpo a corpo. Un'opzione questa atta ad ampliare il ventaglio di possibilità offerto da Dragon Quest Heroes II per adattarsi meglio alle esigenze dei giocatori.

Trofei PlayStation 4

Dragon Quest Heroes II mette a disposizione ben 43 trofei, di cui 26 di bronzo, 13 d'argento e 3 d'oro, a cui va ad aggiungersi l'immancabile Platino. Oltre a completare la storia, per collezionarli tutti bisogna spaziare dall'ottenere tutte le armi e tutte i materiali, fino a portare il party al massimo livello e completare tutte le quest. Decine di ore di gioco, insomma.

Luci ed ombre

Come detto, Dragon Quest Heroes II non stravolge, ma aggiusta. Aggiusta il tiro innanzitutto sul mondo di gioco, un open world vasto e ricco di nemici che brulicano tra le sue praterie in attesta che il nostro quartetto di prodi eroi arrivi a combatterli.

Dragon Quest Heroes II, recensione
Dragon Quest Heroes II, recensione
Dragon Quest Heroes II, recensione

Oltre alle città nelle quali si trovano i negozi e si svolgono la maggior parte delle sezioni strettamente connesse alla trama principale, le aree di collegamento si presentano come le naturali destinazioni per esplorare il mondo di gioco e portare a termine le missioni secondarie con la possibilità di muoversi agilmente tra esse sbloccando il comodo sistema di teletrasporto. Sia nelle aree liberamente esplorabili, che nei dungeon permane una cura nel dettaglio decisamente superiore rispetto a quella che siamo abituati a vedere nei musou, con meno nemici su schermo ma più curati in termini di modellazione e di animazioni. Decine di nemici e non centinaia dunque, anche se la qualità degli scontri rimane sempre piuttosto bassa complice un'intelligenza artificiale non pervenuta e un generale livello di difficoltà tarato verso il basso che rendono i mostri semplice carne da macello. E l'intelligenza artificiale rimane un problema anche con i nostri compagni di party, che spesso indugiano nell'esecuzione di cure e magie lasciando i compagni a morire malamente. I limiti del genere di appartenenza emergono prepotenti anche sotto il profilo del level design dei dungeon, costituiti per la maggior parte da stanze da ripulire per poi proseguire verso quella successiva e così via fino allo scontro con il boss di turno. Fatta eccezione per alcune limitatissime sezioni con puzzle ambientali e fasi stealth, la ripetitività dilaga indisturbata con il solo scopo di allungare il brodo; un vero peccato, perché il sistema di combattimento è godibile, impreziosito anche da alcune modifiche al sistema di medaglie già presente nel primo capitolo. Oltre alle medaglie Attivista e Sentinella con le quali si può rispettivamente evocare un mostro sconfitto che si metterà a guardia di una porzione di terreno o evocare mostri che entrano in scena solamente per utilizzare la loro abilità speciale e scomparire subito dopo, si aggiungono le medaglie Sostituto da utilizzare per trasformarsi temporaneamente in un mostro e utilizzarne tutte le abilità. Una bella aggiunta, che abbiamo apprezzato per la sua capacità di vivacizzare e variare gli scontri, complice anche la grande varietà di mostri presi dai vari capitoli del franchise. Altra novità di Dragon Quest Hereos II è il multiplayer cooperativo che permette fino a quattro giocatori di unire le forze e affrontare le missioni della storia in compagnia o degli specifici dungeon al termine dei quali ci saranno interessanti ricompense, ma vista la ripetitività degli stessi, non si sono rivelati un'opzione soddisfacente una volta completata la trama principale. Dal un punto di vista tecnico, Dragon Quest Heroes II stacca il suo predecessore grazie al cel shading in stile cartoon impreziosito da una palette cromatica accesa e ad una pulizia dell'immagine decisamente superiore rispetto a quella del primo capitolo. I modelli dei personaggi e dei mostri sono curati e ben dettagliati, ma altrettanto non si può dire delle ambientazioni - sia quelle naturali che le cittadine - dove abbondano texture piuttosto piatte e poco dettagliate e mancano completamente di distruttibilità. In ultimo, permane il problema della gestione della visuale soprattutto nelle battaglie contro i boss di grosse dimensioni dove la telecamera tende ad incastrarsi nei modelli poligonali bloccandoci completamente la visuale.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (13)
7.7
Il tuo voto

Vista la sferzata d'aria fresca portata da Dragon Quest Heroes nel panorama dei musou, non possiamo nascondere che ci saremo aspettati qualcosa di più da questo secondo capitolo che migliora la formula sotto molti aspetti ma non riesce a far fare alla serie quel salto di qualità necessario a consacrarla a vera rivoluzione del genere. Nonostante l'ottimo sistema di combattimento migliorato dalle nuove medaglie, le tante opzioni disponibili nella gestione del party, la storia interessante e il cast variegato impreziosito dal character design di Akira Toriyama, Dragon Quest Heroes II soffre l'eccessiva ripetitività della sua struttura di gioco afflitta da un'intelligenza artificiale imbarazzante per nemici e compagni di squadra. Il risultato è un titolo tra i migliori esponenti del suo genere, ma che riesce solo in parte a limitare gli arcinoti problemi di musou.

PRO

  • Più ampio, corposo e rifinito rispetto al primo capitolo
  • Tanti personaggi tutti ben caratterizzati
  • Interessanti aggiunte al combat system
  • Totale controllo del party e dello sviluppo degli eroi

CONTRO

  • Mantiene una certa ripetitività insita nei musou
  • Scenari tecnicamente non al top
  • Telecamera problematica