È assodato che MSI abbia raggiunto l'incredibile capacità di dimostrarsi particolarmente attenta alle esigenze dei videogiocatori anche grazie a una versatilità e flessibilità che difficilmente altri produttori hardware hanno saputo raggiungere in anni di onorato servizio. E così oltre a spingere forte sul mercato dei laptop (ne è un esempio la recente recensione del GT72VR Dominator Pro che abbiamo pubblicato su queste pagine), l'azienda taiwanese si sta dando da fare anche e soprattutto nel settore desktop, rinnovando sia le sue serie più importanti rivolte al mercato hardcore (avete dato un'occhiata alle recensioni dell'Aegis X3 e dell'Aegis TI3?) sia quelle che puntano a un consumatore con un budget più ristretto, magari abituato alle console. La serie Trident risponde proprio alle esigenze di chi vorrebbe mettere le mani su un PC di ridotte dimensioni, dall'uso immediato ma anche dotato di prestazioni interessanti. È insomma dedicato a chi vuole scoprire tutti i vantaggi del videogiocare su PC, senza i suoi innumerevoli lati negativi composti da difficoltà di assemblaggio e configurazione e di tutto quel substrato di software da installare. L'anno scorso vi avevamo parlato, con il consueto approfondimento, della prima iterazione del Trident e oggi siamo qui per recensire la nuova edizione, il Trident 3 in versione Arctic (ovvero di colore bianco), proposta a un prezzo leggermente maggiorato rispetto al passato. Come di consueto in queste nostre recensioni hardware, passeremo in rassegna sia la configurazione che la realizzazione fisica della macchina, non tralasciando il suo aspetto estetico e le sue funzionalità; quindi passeremo a una manciata di benchmark videoludici per potervi lasciare con alcune conclusioni sul suo effettivo rapporto qualità/prezzo.
La configurazione
Il Trident 3 testato in redazione era composto dalle seguenti componenti.
Processore: Intel Core i7 7700 a 3,6 GHz
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 con 8 GB di GDDR5
Memoria: 16 GB di DDR4 a 2400 MHz
Hard Disk: SSD PCI-Express m.2 da 256 GB + Seria-Ata a 7200 RPM da 1 T
Connessioni: Ethernet Gigabit + Wi-Fi 802.11ac
Involucro e contenuto
Se per quello che riguarda la componentistica interna trovate l'elenco preciso e dettagliato nel piccolo box qui di lato, ciò che è importante segnalare in questo frangente è l'utilizzo di elementi hardware di dimensioni ridotte. Rispetto infatti a tutte le altre soluzioni desktop proposte da MSI in questi mesi, il Trident è l'unica macchina che non fa uso di componenti di dimensioni "normali" ma utilizza le versioni da laptop o da barebone: quindi scheda madre di formato ITX e dissipatore custom, RAM SO-DIMM e così via. Non cambia rispetto al passato lo chassis che, a parte alcune leggere differenze nella disposizione delle porte, ha ancora delle dimensioni davvero contenute: 346 x 232 x 71 millimetri con un peso che si aggira intorno ai 3 Kg, etto in più, etto in meno in base alla configurazione acquistata. A colpo d'occhio la macchina è molto similare come ingombro a una Xbox One di prima generazione oppure a una PlayStation 4 Pro. Proprio parlando di input e output, il computer offre una buona disponibilità di porte sul frontale e sul posteriore dello chassis, distribuendo sui due lati più corti gran parte delle feritoie per la circolazione dell'aria. Per entrare nel dettaglio, davanti troviamo i due mini-jack per cuffie e microfono, una porta USB 3.1 type-c reversibile, due ulteriori attacchi USB 3.0 di tipo classico ma con la feature super charger di MSI che permette di alimentare e ricaricare anche dispositivi esterni con amperaggio maggiorato e l'output HDMI per collegare comodamente eventuali visori per la realtà virtuale (oppure monitor e televisori se preferite questo posizionamento). Sul posteriore troviamo invece tre ulteriori mini-jack per la gestione del line-in, il line-out e il microfono, la porta ethernet di tipo RJ-45, un'ulteriore USB 3.0 con super charger e quattro USB di tipo 2.0. Quindi troviamo l'uscita HDMI della scheda video integrata nella CPU e l'attacco VR-Link per alimentare la porta HDMI frontale attraverso l'apposito bridge fornito in dotazione nella confezione del Trident.
A completare il tutto c'è l'attacco per l'alimentazione e ovviamente tutte le uscite video che vengono in dote con la scheda video, nel nostro caso una NVIDIA GeForce GTX 1070. Ce n'è insomma per tutti i gusti anche se non ci sarebbe dispiaciuto avere molte più porte USB 3.0 al posto delle ormai vetuste 2.0 e non ci spieghiamo la decisione di MSI di non fornire alcun collegamento audio di alta qualità, che sia un ottico oppure i vari mini-jack già divisi per il surround posizionale. E visto che abbiamo accennato all'alimentazione, entriamo nel dettaglio di questo aspetto. La macchina ha un alimentatore esterno, sulla falsariga di un qualsiasi laptop, ma di dimensioni veramente abbondanti, in grado di erogare un massimo di 330 watt, un aumento di 100 watt rispetto alla precedente iterazione del Trident. Questo ha permesso a MSI di allontanare la maggiore fonte di riscaldamento e infatti la macchina ha una gestione del calore semplicemente eccellente. Lo chassis è ricco di feritoie e oltre a quelle presenti su tutti i lati, si fanno notare in particolare la posteriore utilizzata dalla piccola ventola che raffredda il grande heatpipe montato sulla CPU e la griglia superiore che è invece a totale uso e consumo della turbina installata sulla scheda video. Tutti questi accessi all'esterno consentono il posizionamento del case anche in verticale, grazie all'apposito stand compreso nella confezione, senza alcun tipo di conseguenza sul raffreddamento della macchina. Entrambe le ventole succhiano aria dall'esterno e la fanno passare forzatamente su processore centrale e GPU così da tenere a bada le due componenti interne che generano più calore, allo stesso tempo raffreddando anche il resto dell'hardware attraverso alcuni accorgimenti fisici (delle piccole paratie di plastica e metallo) che tengono separati i due flussi di aria suddividendo la geometria interna del case in due camere quasi indipendenti. Il risultato è sorprendente, con temperature di esercizio eccellenti anche durante gli stress test più intensi. Non abbiamo mai visto la scheda video raggiungere i 75° mentre per la CPU siamo arrivati a toccare al massimo gli 80°. Temperature che scendono tranquillamente di due, tre gradi per componente, nel momento in cui l'utilizzo diventa più "normale" da giocatore. Ancora una volta quindi, le scelte di design di MSI ci consentono di avere qualche margine per quello che riguarda l'overclock, senza doverci preoccupare eccessivamente del calore, anche se ovviamente il Trident, non permettendo l'installazione di dissipatori maggiorati o magari di un raffreddamento a liquido, ci obbliga a rimanere lontani da frequenze e voltaggi molto elevati. Ma d'altra parte non è lo "smanettatore" più esperto il target ideale di questo prodotto.
La dotazione di software
La macchina è immediatamente pronta all'uso e oltre a montare Windows 10 in versione a 64 bit completo di tutto il software e i driver necessari per iniziare immediatamente a giocare ed effettuare streaming, offre il consueto pacchetto di app firmate MSI. Tutto parte dal Gaming Center che attraverso una manciata di menu ci consente di accedere ad alcuni programmi preferiti come i software per la gestione di mouse, tastiera e connessioni LAN, oltre al DragonEye, a Xsplit e alla piccola e immediata GamingApp che permette in un attimo di controllare il boost della scheda video e agire sulla sua ventola per attivare la massima rotazione. Ci sono poi i settaggi per la gestione dei colori dello schermo e quelli relativi al singolo led montato su un angolo dello chassis e che può essere modificato in tonalità e modalità di illuminazione.
Non manca neanche la possibilità di monitorare lo stato del sistema osservando il carico di CPU, GPU, memoria e disco fisso e dell'utilizzo della rete con infine l'opzione di impostare due diversi profili per modificare i settaggi di cui sopra. Prima di passare ai benchmark veri e propri è importante segnalare nuovamente che questo Trident 3 non può essere aperto senza invalidare la garanzia di due anni, comprensiva di ritiro e consegna gratuita a casa. Questo vuol dire che per l'upgrade delle componenti è essenziale rivolgersi al centro assistenza MSI e ai suoi partner. Basterà fornire i nuovi pezzi e a sostituirli ci penseranno loro. È però importante tenere ben presente che la macchina utilizza componenti di dimensioni ridotte, ad eccezione di processore e hard disk, e non nel formato standard che possiamo trovare nei normali desktop. Quindi per quanto riguarda scheda madre, RAM e soprattutto scheda video, dovremo rivolgerci a soluzioni più costose mentre per la GPU dovremo puntare a soluzioni custom con singola ventola visto che non sarà possibile montare un PCB classico, tanto meno adottare configurazioni SLI. Inoltre la garanzia di MSI rimarrà valida solo per la componentistica originale visto che i nuovi "pezzi" avranno il loro supporto specifico e separato determinato in fase di acquisto.Entrando nel dettaglio dei risultati stupisce davvero il risultato raggiunto da questo Trident 3 top di gamma denominato Arctic e contrassegnato dalla colorazione bianca, l'unico in Italia che si fregia di NVIDIA GeForce GTX 1070 con 8 GB di GDDR5 e frequenze standard che permette di raggiungere ottimi risultati mantenendo comunque la rumorosità dell'intero sistema, anche a pieno carico, al di sotto dei 40 decibel, con picchi massimi durante l'uso tradizionale, di 35 decibel. Troviamo interessante segnalare infine, che è stata interrotta la collaborazione con Steelseries a favore di un nuovo accordo con Microsoft. Per questo motivo, nella confezione non è più compreso lo Stratus ma l'ultima revisione del pad ufficiale di Xbox One, quello bianco con i grip gommati per intenderci.
Le prestazioni
E arriviamo al test vero e proprio. Come al solito, per tutti i videogiochi provati, abbiamo utilizzato come risoluzione di output il Full HD a 1080p, senza sincronia verticale abilitata. Partiamo però dai benchmark veri e propri: 3DMark e VRMark. Nel primo caso, abbiamo totalizzato il punteggio di 14381 con la demo Fire Strike, con un dettaglio di 17973 di score grafico, 12002 di score per la fisica e un punteggio combinato di 6534. Per quanto riguarda invece il benchmark dedicato alla realtà virtuale, abbiamo raggiunto l'eccezionale punteggio di 9371 con un frame rate medio di 204 FPS.
Il primo titolo con cui abbiamo messo alla frusta il Trident 3 è stato ovviamente The Witcher 3: Wild Hunt, utilizzando il preset del postprocessing impostato su Alta e quello delle impostazioni grafiche settato su Estrema. Nella nostra cavalcata dal Vigneto di Corvo Bianco fino al Palazzo di Beauclair, a Toussaint, abbiamo raggiunto un minimo di 66 frame al secondo con un valore medio stabile di 72 frame al secondo con alcuni, sporadici, fenomeni di stuttering che abbiamo faticato ad attribuire a problemi dell'hardware ma che non siamo mai riusciti a risolvere completamente anche ottimizzando al massimo Windows e i driver.
Siamo quindi passati a Hitman in DirectX 12. Abbiamo impostato manualmente tutti i settaggi al massimo del loro valore, compreso il filtro antialiasing SMAA e l'anisotropico delle texture impostato al valore di 16x. Caricata la mappa di Marrakech e raggiunta la piazza centrale abbiamo toccato un numero minimo di frame al secondo di 61 con un valore medio stabile che si è attestato tra i 67 e i 72 FPS. È stato incredibile notare picchi di 110, anche 120 frame al secondo, negli interni e in alcuni vicoli della città. Siamo quindi passati ai due videogiochi che ci hanno permesso di testare i loro benchmark interni. Il primo è stato Rise of the Tomb Raider, avviato in DirectX 12 con antialiasing SSAA 4x e il preset grafico impostato su Molto Alta. Il valore raggiunto è stato di 55 FPS medi con la punta minima di 16 FPS e quella massima di 108 FPS nella demo siriana. Abbiamo quindi concluso con Far Cry Primal, impostato con antialiasing SMAA e il preset grafico Ultra. I frame al secondo di media sono stati 88 con un picco minimo di 70 e un massimo di 102. Appena il 39% è stata la quantità di memoria video utilizzata dal benchmark.
In conclusione è abbastanza evidente che ci troviamo davanti a una macchina ottimizzata davvero al massimo del suo potenziale che può essere utilizzata per giocare in 1080p con un frame rate ben al di sopra dei 60 FPS con tutti i videogiochi disponibili sul mercato senza sacrificare minimamente i dettagli grafici. La GeForce GTX 1070 ci permette anche di passare in tutta tranquillità al 4k garantendoci i 30 frame al secondo senza troppe difficoltà e obbligandoci a ritoccare leggermente le impostazioni grafiche soltanto con i titoli più esosi. È scontato che per lo stesso prezzo di vendita della macchina è possibile portarsi a casa una configurazione standard superiore, probabilmente persino una 1080, a patto di voler effettuare l'assemblaggio in autonomia. È altresì vero che il produttore taiwanese conferma ancora una volta con il Trident 3 la sua capacità di proporre soluzioni silenziose, che non temono minimamente il surriscaldamento e che offrono un'eccellente qualità costruttiva, in grado di lasciare anche minimi margini per l'overclock e soprattutto di consentire il posizionamento della macchina di fianco a qualsiasi console senza che vengano sacrificati ingombro ed estetica. Se quindi siete interessati a questa tipologia di PC, non possiamo che consigliarvi l'acquisto del prodotto.
Conclusioni
PRO
- Estetica e qualità costruttiva al top
- Le prestazioni sono eccellenti
- Raffreddamento e consumi lasciano margini per l'overclock
CONTRO
- Per aggiornare la macchina è necessario rivolgersi a MSI
- L'uso di hardware di dimensioni ridotte fa aumentare i costi in caso di upgrade
- Si sente la mancanza di qualche porta USB 3.0 aggiuntiva e delle uscite audio digitali