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Angry Birds Evolution, l'isola dei rabbiosi

Il nuovo spin-off della celebre serie Rovio reinterpreta le meccaniche originali di Angry Birds

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/06/2017
Angry Birds Evolution
Angry Birds Evolution
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Il franchise di Angry Birds non è magari forte come un tempo, ma l'uscita del film in CG ha senz'altro contribuito a rilanciare la popolarità del blockbuster Rovio, ancora oggi uno dei mobile game di maggior successo di sempre. Da qualche tempo le uscite della serie principale si sono rarefatte, com'è giusto che sia, e il team finlandese si è concentrato sul publishing, affidando il proprio brand principale a svariati sviluppatori per realizzare spin-off più o meno riusciti, più o meno divertenti. L'ultimo è appunto Angry Birds Evolution, i cui meccanismi "rimbalzini" fanno subito pensare al discreto ma non entusiasmante Angry Birds Action!, uscito l'anno scorso. In realtà, però, i due prodotti sono molto diversi e l'approccio di quest'ultima iterazione attinge al genere degli RPG e degli strategici per offrirci battaglie a turni impegnative e dotate di un certo spessore; il tutto con un roster composto da oltre settecento uccelli, molti dei quali completamente inediti, divisi in cinque classi e dotati di abilità peculiari.

Il lancio dell'uccello

Lo scenario di Angry Birds Evolution è un'isola formata da varie zone che si sbloccano procedendo nella lunga campagna in single player. Non ci sono indicatori dell'energia d'azione, il che lascia pensare alla possibilità di giocare illimitatamente e senza attese, ma i meccanismi freemium si fanno vivi all'incirca ogni ora per esaurire i tre "scout" di cui disponiamo, interventi che permettono di rivelare specifiche sfide con cui magari effettuare un po' di grinding e far salire il livello della squadra. Il problema? Per ricaricare ogni singolo scout ci vuole un'ora. Al di là di questo aspetto e di un bilanciamento della difficoltà che per forza di cose subisce un'impennata dopo le prime missioni, la struttura di gioco appare solida e convincente, con una squadra formata inizialmente da tre elementi e il continuo sblocco di nuovi personaggi che potremo selezionare per il team oppure "spendere" per far sì che uno dei nostri uccelli salga di livello, vedendosi potenziate le abilità di attacco e difesa.

Una volta scesi in campo, il gameplay di Angry Birds Evolution ricorda quello dell'Angry Birds originale, sebbene la visuale sia in terza persona e gli obiettivi da colpire non siano rintanati all'interno di strutture più o meno complesse, con una base fisica a determinarne la distruzione. Bisogna lanciare gli uccelli con la solita "fionda", effettuando un gioco di sponde per colpire i nemici più volte e infliggergli il maggior danno possibile, per poi vedere ritornare i propri elementi al punto di partenza. L'elemento strategico sta nell'individuare i maialini più pericolosi e/o quelli che ci attaccheranno per primi e cercare di neutralizzarli in tempo per evitare di perdere parte della barra dell'energia vitale, unica per l'intero team. L'impianto è dunque valido e interessante, con un buon grado di varietà fra i personaggi rappresentato anche dal colpo speciale, che si carica dopo alcuni turni e può fare la differenza nell'ottica del match. Ottima la grafica, che utilizza uno stile simile a quello del film in computer grafica e abbonda di effetti per abbellire le superfici delle location, donandogli un colpo d'occhio notevole.

Angry Birds Evolution, l'isola dei rabbiosi

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.8.2)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.0
Lettori (2)
7.2
Il tuo voto

Angry Birds Evolution riesce per molti versi a proporre un impianto solido, convincente e di spessore, simile a quello dell'originale Angry Birds. Non a caso le meccaniche sono fondamentalmente le stesse ma cambiano gli attori in gioco, la visuale e il contesto fisico, che diventa in questo caso una libera interpretazione della carambola. Bello da vedere, piuttosto corposo e dotato finanche di un gradevole multiplayer competitivo di tipo asincrono, lo spin-off sviluppato da Chimera Entertainment soffre talvolta per i risvolti di un modello freemium permissivo solo in apparenza.

PRO

  • Divertente e impegnativo
  • Campagna molto lunga
  • Ottima grafica

CONTRO

  • I meccanismi freemium si fanno sentire