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Elite: Dangerous, soli nell'immenso vuoto

Dopo le versioni PC e Xbox One, il simulatore spaziale di Frontier Developments arriva anche su PlayStation 4

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   11/07/2017
Elite: Dangerous
Elite: Dangerous
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Abbiamo avuto modo di parlare di Elite: Dangerous in svariate occasioni, testando prima la versione PC e poi, un anno dopo, quella per Xbox One. Dalla fine del 2014 a oggi l'esperienza messa a punto da Frontier Developments si è evoluta sotto diversi aspetti, è cresciuta nei numeri e nelle sfaccettature, e i frutti di tanto lavoro sono visibili anche sulla piattaforma Sony; a cominciare dal fatto che è possibile acquistare il gioco in due differenti pacchetti: quello base, che costa 24,99 euro e consente dunque di provare questo ostico ma affascinante simulatore spaziale investendo una cifra relativamente modesta, oppure la Commander Deluxe Edition, che al prezzo di 49,99 euro include anche l'espansione Horizons. Si tratta in ogni caso di un prodotto che secondo molti appassionati si pone come "ciò che No Man's Sky voleva essere", sebbene in realtà sotto molti punti di vista il titolo di Hello Games, pur con tutti i suoi limiti, risulti più comprensivo e malleabile, specie nelle fasi iniziali.

C'è bisogno di una luce

È ormai risaputo che Elite: Dangerous è un gioco che impegna nelle prime dieci, quindici ore unicamente per capire come portare a termine le operazioni più banali e interpretare le dinamiche di una struttura assolutamente vasta, complessa e spigolosa. Il gioco dispone di alcuni piccoli tutorial che insegnano a gestire la navicella, estrarre minerali dalle rocce spaziali e finanche combattere con uno stile base o avanzato, ma terminata questa fase sarete letteralmente soli nell'immenso vuoto di un'intera galassia, a domandarvi dove andare, cosa fare e come farlo.

Elite: Dangerous, soli nell'immenso vuoto

Visitando i vari spazioporti potrete farvi assegnare delle missioni utili a far crescere la vostra reputazione in vista dell'allineamento che a un certo punto sarete chiamati a scegliere, ma durante le prime venti o trenta ore non farete altro che andare in giro per le rotte commerciali come semplici fattorini, trasportando merci per racimolare i crediti necessari all'acquisto di nuovi moduli e nuove navicelle. Il Sidewinder in dotazione all'inizio non si presta infatti a esigenze particolari, per cui una volta deciso se dedicarci al commercio, all'esplorazione o al combattimento (come cacciatori di taglie o come pirati), sarà fondamentale equipaggiarsi di conseguenza. Anche in questi frangenti, tuttavia, il gioco non fornisce alcun supporto e bisogna per forza di cose scartabellare guide e suggerimenti online per capire qual è il modo giusto di procedere: una mancanza a cui magari su PC non si fa troppo caso, ma che l'utenza console potrebbe giustamente trovare scoraggiante.

Elite: Dangerous, soli nell'immenso vuoto

Dammi un segno

Il menu iniziale di Elite: Dangerous consente di cominciare una nuova partita in modalità "solo" oppure "open", quest'ultima con la possibilità di incontrare altri utenti (fino a trentadue) durante le proprie traversate spaziali. Un'eventualità che abbiamo scoperto essere abbastanza rara: l'enorme mappa messa in campo da Frontier Developments, con le sue sconfinate distanze, difficilmente si presta agli incontri casuali. A proposito di distanze da coprire, anche su PlayStation 4 una delle prime cose con cui dovremo familiarizzare è il sistema di navigazione della navicella, che utilizza due differenti soluzioni per abbreviare viaggi altrimenti infiniti: i salti nell'iperspazio e la modalità Super Cruise.

Elite: Dangerous, soli nell'immenso vuoto

I primi consentono, entro determinate condizioni, di selezionare un sistema di destinazione e compiere appunto un balzo che ci porterà sul posto in pochi istanti, mentre la seconda è una guida super-veloce che permette di muoversi con rapidità all'interno delle rotte più brevi, nell'ambito dello stesso sistema solare, ma facendo molta attenzione a uscire da tale modalità quando ci si avvicina alle orbite planetarie e/o alle proprie destinazioni. Meno banale da padroneggiare di quanto possa sembrare, il sistema di movimento del gioco viene gestito in modo più che discreto dal DualShock 4, grazie anche allo sfruttamento del touch pad per visualizzare sulla sinistra le mappe, i contatti e le eventuali missioni in corso, mentre nel pannello di destra trovano posto le opzioni della nave, i moduli e quant'altro.

Trofei PlayStation 4

Com'era lecito aspettarsi, i cinquantotto Trofei di Elite: Dangerous vanno conquistati con impegno e pazienza, esplorando la galassia e passando decine di ore a portare a termine missioni di vario genere. Ci sono infatti svariati achievement "numerici", sbloccabili eseguendo la medesima operazione per un certo numero di volte, ma anche altri legati alla prima volta in cui si compiono determinate azioni.

Quante stelle hai raccolto?

Negli ultimi tre anni abbiamo scoperto come Elite: Dangerous sia un progetto sì ambizioso e dotato di un enorme potenziale, ma al contempo spesso incapace di valorizzare adeguatamente quelle che sono le sue più peculiari sfaccettature, come ad esempio la possibilità di incidere realmente sugli equilibri di determinati sistemi. Si tratta tuttavia di concetti che durante i nostri test su PlayStation 4 non abbiamo fatto altro che immaginare, impegnati nella già citata fase di "farming" iniziale e in qualche duello estemporaneo contro pirati dello spazio determinati a rubarci il carico. I combattimenti rimangono la parte migliore dell'esperienza anche sulla console Sony, grazie a una profondità che in questo specifico frangente trova un'immediata valorizzazione e consente di attuare strategie precise, specie dopo aver curato un minimo il proprio equipaggiamento.

Elite: Dangerous, soli nell'immenso vuoto

Dal punto di vista tecnico il gioco continua però a non sorprendere, rivelandosi spesso modesto e accusando anche sulla piattaforma Sony degli evidenti cali di frame rate quando si attivano le modalità di spostamento veloce. Pur rimanendo ancorati ai 1080p e privi del supporto all'HDR, su PlayStation 4 Pro è tuttavia possibile scegliere fra due differenti preset, quality e performance: mentre il primo migliora l'effettistica a scapito però della fluidità, il secondo garantisce sessanta frame al secondo praticamente costanti.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (42)
8.6
Il tuo voto

Elite: Dangerous si conferma anche su PlayStation 4 un simulatore spaziale affascinante, profondo e dotato di un enorme potenziale, ma al contempo un'esperienza spigolosa e oscura, caratterizzata da una curva d'apprendimento ben più ripida di quanto gli utenti console siano solitamente in grado di concepire. Il progetto di Frontier Developments continuerà senz'altro il proprio percorso di crescita su tutte le piattaforme, ma va detto che dietro una progettualità così significativa ed estesa sorprende riscontrare ancora oggi il rifiuto di implementare meccanismi introduttivi propriamente detti, che possano smussare gli angoli di un'avventura che vale certamente la pena di essere vissuta.

PRO

  • Letteralmente infinito
  • Fantastico mix di realismo e concessioni arcade
  • Combattimenti spettacolari

CONTRO

  • Davvero, davvero ostico all'inizio
  • Bisogna dedicargli tantissimo tempo
  • Tecnicamente al di sotto delle aspettative