Se il nome Castlestorm vi dice qualcosa è perché dal 2013 a oggi questo gioco è uscito praticamente su qualsiasi piattaforma presente sul mercato. Dopo essere partito su Xbox 360, è infatti approdato nello stesso anno anche su PC, PlayStation 3, PlayStation Vita e Wii U, per poi completare il giro su mobile nella forma di CastleStorm: Free to Siege. Con l'attuale generazione di console è poi arrivata l'immancabile remaster, arricchita con nuovi contenuti rispetto alla versione base e chiamata CastleStorm: Definitive Edition. Quest'ultima versione è stata adesso usata dal team di sviluppo - quel Zen Studios famoso soprattutto per i flipper di Pinball FX - come base per portare CastleStorm nell'unico posto dove a questo punto mancava: la realtà virtuale. Dopo essersi affacciato un anno fa su Oculus Rift e Gear VR, CastleStorm VR affronta ora il grande pubblico con la sua versione per PlayStation VR. Indossate il caschetto insieme a noi, e andiamo a scoprire che cosa ci aspetta.
Tre in uno
L'ambientazione di CastleStorm è di tipo fantasy, condita da una buona dose d'ironia che pervade tutti gli aspetti del gioco. Nella modalità campagna facciamo subito conoscenza con il vecchio Re Edgar, sovrano del Regno del Sud un tempo in guerra coi Vichinghi, collocati invece a nord. Dopo avere assistito a tante battaglie, la Dea della Pace pianse e le sue lacrime si trasformarono in due gemme magiche, adesso custodite da entrambi i territori. Le gemme hanno donato una lunga vita ai rispettivi regnanti, ma soprattutto la capacità di difendersi efficacemente contro eventuali nemici, stabilendo così una pace che dura da tanto tempo. Un attacco da parte di alcuni lupi provenienti dal nord fa suonare un campanello d'allarme nel Regno del Sud, che si rivolge così al suo impavido protettore Sir Gareth per affrontare quella che sembra una nuova guerra in arrivo. Senza svelare altro sulla trama, passiamo invece alla struttura di gioco di CastleStorm, contraddistinta da un mix che all'epoca della sua uscita era piuttosto originale e che ancora oggi risulta piacevole da scoprire. Soprattutto se non avete mai avuto nulla a che fare con qualcosa di simile.
Al di là di alcune deviazioni fatte durante la campagna, l'obiettivo principale in CastleStorm è distruggere il castello avversario, avvalendosi di tre componenti per farlo. Quella principale è la balista posta all'entrata del nostro maniero, attraverso la quale possiamo sparare frecce in direzione dei nemici che dal lato opposto tentano di compiere l'assalto. Questo non è il suo unico uso, visto che con l'ausilio di altri tipi di proiettili, alcuni dei quali anche bizzarri (come la mela esplosiva o la pecora con problemi di digestione), possiamo procurare danno al castello avversario per riuscire così a vincere la battaglia in cui ci troviamo. Da questo punto di vista, CastleStorm assomiglia quindi chiaramente ad Angry Birds e derivati. Dal genere tower defense CastleStorm attinge invece la possibilità di far scendere sul campo di battaglia alcune unità addestrate nel castello, per far sì che esse lo difendano andando allo stesso tempo ad attaccare quello avversario. Arcieri, spadaccini e compagnia possono essere inviati in battaglia spendendo le risorse disponibili nel castello: una volta in campo, essi ad affrontare i nemici presenti in modo automatico. La terza e ultima componente offre alcune magie per aiutarci nella difesa, compresa la possibilità di evocare potenti eroi alle spalle delle linee nemiche: il primo che conosciamo è proprio Sir Gareth, utile con la sua spada per risolvere le situazioni più complicate. Bisogna comunque fare attenzione all'uso che si fa degli eroi, perché essi sono disponibili per un periodo limitato e la loro attivazione impedisce il controllo della balista. Del modo in cui tutto ciò può essere gestito in realtà virtuale parleremo tra poco: prima andiamo a vedere le diverse modalità di cui CastleStorm VR può godere. La già citata campagna invita i giocatori a ripetere i livelli per ottenere risultati e ricompense migliori, ma il gioco ha diverse soluzioni da offrire sia in singolo che in multigiocatore. La CPU ci può infatti tenere impegnati attraverso la modalità schermaglia, oppure tramite l'immancabile modalità sopravvivenza, dove affrontare ondate di nemici sia al comando del proprio castello che nei panni di un singolo eroe. Via Internet è invece possibile cimentarsi nel classico uno contro uno, con la possibilità di prendere parte anche a due diverse modalità cooperative. Il problema principale che abbiamo riscontrato in questo ambito è che il numero di giocatori presenti online attualmente non sembra elevatissimo, ma c'è da considerare che CastleStorm VR è appena uscito in un periodo che tra l'altro è tradizionalmente vacanziero. A ogni modo, se anche togliessimo del tutto la componente multigiocatore resterebbero contenuti sufficienti a tenerci impegnati per diverso tempo.
Trofei PlayStation 4
CastleStorm VR presenta un totale di quindici Trofei, di cui uno di tipo Oro, uno Argento e tredici Bronzo. Per ottenerli tutti bisogna darsi da fare nella modalità campagna, visto che il più importante è legato all'ottenimento di tutte le stelle di valutazione tra i vari livelli che la compongono. Completando la storia si ottiene inoltre automaticamente il Trofeo secondario, mentre gli altri Trofei riguardano uccisioni e imprese varie.
A me gli occhi
Col passaggio da un tipo di piattaforma all'altro, anche prima di arrivare sulla realtà virtuale CastleStorm ha dovuto fare i conti con la necessità di ridisegnare ogni volta l'interfaccia di gioco. Un'impresa non proprio semplice, considerando la quantità di opzioni tramite le quali possiamo controllare balista, truppe ed eroe. Il passaggio alla realtà virtuale non va a sconvolgere quanto già visto su console: il lavoro realizzato da Zen Studios per CastleStorm VR è apprezzabile soprattutto per la possibilità di tenere sotto controllo tutti gli elementi in modo più semplice rispetto al passato. Come prima si usa ovviamente il controller per compiere le azioni a nostra disposizione, con la novità di poter usare il movimento della testa per guardare la parte di schermo che ci interessa. Tutto quanto compare immediatamente sott'occhio quindi, senza la necessità di scorrere la visuale verso destra o sinistra per arrivare alla zona del campo di battaglia che vogliamo vedere. Se nel gioco l'uso del caschetto funziona, qualcosina in più lo si sarebbe potuto fare invece per l'editor dei castelli, presente anche in CastleStorm VR: la presenza di un numero elevato di dettagli abbinato a menu con bottoni troppo piccoli spinge il giocatore a optare per i castelli predefiniti. Per le sequenze animate della modalità campagna è stato adottato come espediente l'uso di un cinema virtuale, dove con tanto di bibita e popcorn al proprio fianco è possibile assistere ai dialoghi (in lingua inglese con sottotitoli in italiano) tra i protagonisti di CastleStorm.
Conclusioni
Anche se non fa spalancare gli occhi con chissà quale funzionalità aggiuntiva dedicata alla realtà virtuale, CastleStorm VR permette di godere ancora di più di questo divertente titolo, per il quale il famigerato "ancora una partita e stacco" resta sempre in agguato. L'assenza di contenuti aggiuntivi e di particolari novità legate al visore ci porta però a sconsigliare l'acquisto se siete già in possesso della Definitive Edition per PlayStation 4. Se invece quest'ultima vi manca e siete alla ricerca di qualcosa che vi tenga impegnati di tanto in tanto, CastleStorm VR può fare al caso vostro.
PRO
- Sono passati anni ma è sempre divertente
- Tanti contenuti per tenersi impegnati
- L'uso della realtà virtuale convince durante la battaglia...
CONTRO
- ...ma in generale non presenta elementi sconvolgenti
- Editor difficile da usare
- Mira talvolta poco precisa