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La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Su Nintendo 3DS un seguito atteso e davvero molto valido

RECENSIONE di Simone Pettine   —   29/09/2017
Yo-Kai Watch 2: Psicospettri
Yo-Kai Watch 2: Psicospettri
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La storia di Yo-Kai Watch negli ultimi tre anni è quella di un brand di successo. Si contano sulla punta delle dita i titoli nipponici che riescono ad arrivare in Occidente senza sprofondare sotto il peso dell'etichetta "titoli di nicchia", giochi (spesso) validi ma comprati da quattro persone in totale. Non così per la serie Yo-Kai Watch: due capitoli ufficiali più una riedizione in meno di un lustro, senza contare manga, anime, giocattoli e accessori vari. Il figlioletto di Level-5 è riuscito a riprodurre un po' della magia della serie Pokémon, senza entrare con essa in competizione, grazie ad un cuore RPG più accentuato, maggiore libertà nell'esplorazione degli ambienti e un comparto tecnico decisamente rifinito. Yo-Kai Watch 2: Psicospettri si propone come l'esperienza definitiva del secondo capitolo, nonché come un sunto di tutto ciò che la serie ha da offrire. Siamo quindi tornati a gironzolare per Valdoro e dintorni in compagnia di Nathan, Whisper e Jibanyan: di seguito lo psicoverdetto.

Perfetto per i nuovi arrivati

Chiariamo il concetto: non è ancora arrivato il momento di Yo-Kai Watch 3. Il titolo che a breve potrete avere tra le mani è invece un'edizione arricchita di Yo-Kai Watch 2: Spiritossi e Polpanime, pubblicati la scorsa primavera sempre in esclusiva sulla famiglia Nintendo 3DS. Questo significa che la trama di Yo-Kai Watch 2 Psicospettri sarà la stessa. Anzi, quasi la stessa. Già in Spiritossi e Polpanime, attraverso piccole scelte in itinere (come il gusto di un paio di brioche), era possibile far variare leggermente alcuni dettagli degli eventi. La possibilità ritorna in Psicospettri, arricchita di minime variazione nell'aspetto e nelle parole dei personaggi principali. Le vere novità, tuttavia, sono quelle contenutistiche, sulle quali torneremo a breve. Psicospettri riveste ad ogni modo il ruolo di capitolo autoconclusivo, perfetto per introdurre i neofiti nel mondo degli Yo-Kai senza subire traumi. Durante la prima ora di gioco, mediante il meccanismo narrativo del deja-vu, si finge di dimenticare tutto ciò che è accaduto nel primo capitolo della serie: il giocatore conosce per la prima volta Nathan, un simpatico ragazzino che entra presto in possesso (o meglio, torna in possesso) dello Yo-Kai Watch.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Si tratta di un dispositivo simile ad un orologio, la cui lente permette di vedere le invisibili creature chiamate Yo-Kai, spiritelli burloni e dispettosi che popolano il nostro mondo. Alcuni di essi, tuttavia, hanno mire leggermente più ambiziose e meno nobili di altri, e il nostro eroe lo imparerà ben presto a proprie spese. Dopo cinque ore di quello che rappresenta un lungo e a tratti moscio tutorial, dedicato all'apprendimento di tutte le meccaniche di gioco e delle caratteristiche dei mostriciattoli, la storia di Yo-Kai Watch 2 inizia ad ingranare e acquista punti bonus in termini di varietà e possibilità man mano che procede verso il suo culmine. I veterani della serie storceranno un po' il naso credendo che tutto ciò che conoscevano sia stato bruscamente cancellato, ma il deja-vu è funzionale a un'introduzione al mondo di gioco di Level-5 che sia abbordabile e comprensibile per tutti, anche per i più piccoli. Il bello, naturalmente, arriva più avanti, una volta che si iniziano a padroneggiare le meccaniche, e si consolidano in un post game incredibilmente longevo fatto di battaglie, collezionismo e missioni secondarie.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Acchiapp… fai amicizia con tutti!

Il cuore di Yo-Kai Watch 2 risiede nella componente ruolistica della produzione e nel fattore collezionistico. Siamo solo al secondo capitolo della serie e gli Yo-Kai hanno già superato i trecento esemplari, quasi tutti dal design curato e immediatamente riconoscibile. I completisti avranno il loro bel da fare cercando di trovarli tutti e di riempire l'album delle invisibili creature che ci verrà fornito all'inizio dell'avventura. Psicospettri, inoltre, ci mette del suo con la gradita aggiunta dei quindici Yo-Kai di tipo spettro, prima esclusiva dei giocatori giapponesi. Ma gli Yo-Kai, lo accennavamo all'inizio, a parte il numero esorbitante e la possibilità di potenziarsi salendo di livello e trasformandosi, hanno poco altro in comune con i Pokémon. Innanzitutto non necessariamente si nascondono nell'erba alta, ma possono infilarsi praticamente dovunque, da Pulishido che infesta i bidoni della spazzatura a Jibanyan che ha una passione per gli incroci trafficati dai camion. Inoltre gli spiritelli non si possono catturare: solo la forza dell'amicizia potrà invogliarli ad entrare a far parte della nostra squadra.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Molti di loro, inoltre, al momento del primo incontro semplicemente ci ignoreranno e non ne vorranno sapere di scambiare quattro chiacchiere neppure dopo essere stati sconfitti in battaglia, condizione quasi sempre essenziale per reclutarli. È nel sistema di combattimento, tuttavia, che Yo-Kai Watch apre una strada inedita per gli RPG su Nintendo 3DS. I nostri beniamini combatteranno infatti da soli, in tempo reale: a noi il compito di schierarli con criterio sul campo per sprigionarne tutto il potenziale, in base al tipo e alle loro otto tribù di provenienza, nonché di decidere contro quale nemico dirigere gli attacchi. Potremo anche caricare l'attacco speciale di cui ognuno di essi è dotato, pennino di gioco alla mano, mediante l'esecuzione di semplici QTE. È possibile schierare fino a un massimo di tre creature in campo alla volta, e gli attacchi di quelle adiacenti subiranno bonus (o malus) in base al loro tipo. Gli attacchi speciali possono anche essere combinati tra loro in esecuzioni devastanti, ma strategicamente pericolose: gli spiritelli rimarranno sprovvisti di difese per un certo periodo di tempo. Per la cronaca, gli Yo-Kai non sono tenuti a combattere e non sempre hanno voglia di farlo. A volte preferiscono rimanersene a ciondolare allegramente per qualche turno. La componente strategica si arricchisce grazie ad un nutrito numero di consumabili a disposizione nell'inventario, con i quali potremo spronarli, potenziarli e curarli. Oppure potremo nutrire con essi gli Yo-Kai avversari... chissà che, colpiti dalla nostra generosità, non decidano di diventare membri del team.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Dopo ossa e anime arrivano i fantasmi, con tante novità

Yo-Kai Watch 2 non torna sugli scaffali dei negozi a mani vuote: come si intuisce dal sottotitolo Psicospettri e dall'affascinante quanto improbabile Dark Jibanyan in copertina, Nintendo ha arricchito l'offerta con una discreta dose di contenuti aggiuntivi. Un ulteriore passo convergente verso la serie Pokémon, ma se credete che si tratti di una mera mossa commerciale o del classico contentino per collezionisti vi sbagliate di grosso. Innanzitutto la trama ottiene una piccola spinta positiva nella varietà e nella durata grazie all'introduzione di ben dodici nuove missioni, una delle quali, in particolare, esplorerà proprio le origini del misterioso Darknyan. Sono poi presenti nuovi luoghi da esplorare in quella che è a tutti gli effetti una mappa di gioco già di per sé vasta, così vasta da richiedere l'utilizzo dei mezzi pubblici per gli spostamenti: tra le aggiunte più significative, il villaggio Gera Gera vi porterà via parecchio tempo per essere esplorato in ogni suo anfratto. E naturalmente sì, ci sono anche i nuovi spiritelli da trovare e far diventare nostri amici, per un totale di quindici Yo-Kai spettrali.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Ad essere onesti non sono creature completamente inedite: comparivano già in Spiritossi e Polpanime, ma mentre prima figuravano soltanto come avversari da sconfiggere adesso potranno diventare membri della squadra e arricchire la collezione di spiritelli di Nathan. E se ancora questa riedizione non vi convince, a Spiritossi restano un paio di frecce al proprio arco. La prima: un arricchimento della modalità Yo-Kai Busters, dedicata al multiplayer locale, ora ampliata nelle meccaniche e con nuovi boss da affrontare. La seconda, che farà la felicità di chi ha già acquistato le versioni di gioco della scorsa primavera: avendo a disposizione dei dati salvati di Spiritossi e Polpanime, potrete sbloccare un nuovo dungeon a tema all'interno di Psicospettri. Questo significa avere l'accesso ad altri boss aggiuntivi (ed esclusivi) da affrontare, e ancora altri Yo-Kai con cui fare amicizia. E se non avete una cartuccia a disposizione non disperate, potete sempre sfruttare i dati salvati sulla console di un amico.

La recensione di Yo-Kai Watch 2: Psicospettri

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (7)
9.3
Il tuo voto

Yo-Kai Watch 2 Psicospettri è davvero l'esperienza definitiva per quanto riguarda il folle universo di Level-5. Al momento è infatti la versione sul mercato più completa, con il maggior numero di missioni, personaggi e spiritelli da trovare, più di 300 in tutto. Se possedete già Spiritossi o Polpanime, valutate l'acquisto in base ai contenuti aggiuntivi proposti, che sono comunque tanti e variegati. Se la scorsa primavera invece avete mancato l'appuntamento, e volete saperne di più su Nathan, questa è l'occasione perfetta.

PRO

  • Contenuti aggiuntivi corposi e interessanti
  • L'esperienza definitiva nel mondo degli Yo-Kai
  • Tecnicamente un gioiellino su 3DS

CONTRO

  • Aggiunte a parte, è identico al precedente
  • Alcuni dei nuovi Yo-kai sono sottotono
  • Un paio di nuove modalità non avrebbero guastato