Lungi dall'essere un titolo indimenticabile, Nights of Azure è riuscito comunque a far parlare di sé e a ritagliarsi una nicchia di ammiratori, grazie ad alcune peculiari caratteristiche che lo hanno distinto da tanti altri JRPG: in primis, la splendida direzione artistica, sia a livello visivo sia musicale, ma anche la delicata storia d'amore delle due protagoniste. Gust - compagnia nota anche e soprattutto per le serie Atelier e Ar tonelico - avrebbe dovuto aggiustare il tiro su diverse criticità, e in un certo senso l'ha fatto, ma non del tutto, e sotto altri punti di vista ha compiuto diversi passi indietro. Nights of Azure 2 esce in un periodo complicato per il nostro paese (in Giappone è disponibile dallo scorso agosto, quando non c'era la concorrenza che c'è questo autunno) e purtroppo è stato difficile trovare un buon motivo per consigliare l'acquisto a chi non è diventato un fan sfegatato della serie.
La sposa cadavere
Uno dei problemi che aveva Nights of Azure e che Gust ha tentato maldestramente di risolvere in questo sequel era la storia e, più precisamente, l'interazione col cast. I comprimari di Arnice, nel prequel, erano più o meno macchiette che poco influivano sulla missione principale della protagonista: salvare la sua amata Lilysse, destinata a essere sacrificata per placare l'ira del Signore della Notte, una creatura demoniaca che aveva messo in ginocchio una versione alternativa del nostro diciannovesimo secolo. Nights of Azure 2 è ambientato in un periodo imprecisato ma successivo agli eventi del primo capitolo, tant'è che Arnice torna anche in questo episodio, seppur molto diversa da come la conoscevamo. Insieme a lei, si uniscono alla nuova protagonista Aluche alcuni personaggi che Gust ha caratterizzato molto bene, come l'assassina Veruschka, la misteriosa dottoressa Camilla e la simpatica cioccolataia Elenor. Aluche intende trovare un modo per impedire che la sua amata Liliana sia sacrificata alla Regina della Luna, un demone che... un momento. Ma è la stessa trama del precedente episodio!
Nights of Azure 2, in effetti, non si discosta molto dal canovaccio del prequel, riproponendo pressoché lo stesso intreccio narrativo con l'aggiunta di una specie di triangolo sentimentale formato da Aluche, Liliana e la combattiva Ruenheid, un'amica d'infanzia di entrambe che, scoperte le macchinazioni della Curia, ha deciso di unirsi all'Ordine di Lourdes. In questo secondo Nights of Azure, come potete intuire, Gust ha spinto di brutto l'acceleratore sulle tematiche "yuri" - una parola giapponese che esprime la relazione omosessuale tra donne e ragazze - e in un certo senso ha rovinato una delle caratteristiche migliori del precedente episodio: nel primo Nights of Azure, il legame tra Arnice e Lilysette era implicito e raccontato con una delicatezza che faceva leva sull'intelligenza del giocatore, ma in questo episodio lo sviluppatore ha messo da parte ogni sottigliezza e il risultato è che, contrariamente a quel che si possa pensare, non si capisce bene quale sia il rapporto che unisce le tre amiche. La decisione di implementare una sorgente termale, nell'hub chiamato Hotel Eterna, la cui utilità è sostanzialmente quella di mostrare le protagoniste in costume da bagno, sottolinea in modo abbastanza chiaro le intenzioni di Gust, ed è un peccato perché Nights of Azure si distingueva da molti titoli giapponesi proprio per il modo originale e distaccato con cui rappresentava le sue eroine.
Trofei PlayStation 4
Per sbloccare il trofeo di platino dovrete prima guadagnarne due d'oro, sette d'argento e 42 di bronzo. Dovrete completare l'avventura, acquisire ogni Servan e aumentare al massimo il vostro legame con ogni Lily, e questo significa che dovrete rigiocare l'avventura più di una volta.
Servan delle mie brame
Anche strutturalmente, Nights of Azure 2 ricorda moltissimo il precedente episodio, ma Gust ha implementato delle modifiche al sistema di combattimento e a quello di progressione che ci hanno fatto storcere il naso. Aluche ha una quantità di tempo limitata per completare ogni capitolo della storia, pena il Game Over, e nei minuti a nostra disposizione non dovremo incastrare soltanto le missioni principali, ma anche i numerosi incarichi secondari che si sbloccano man mano che si prosegue nell'avventura. Essi spesso ci obbligano a visitare e rivisitare le stesse zone, macinando gli sgherri della Regina della Luna, e nonostante sia possibile estendere il limite di tempo investendo i punti guadagnati da Aluche nelle apposite abilità o sconfiggendo determinati nemici, questa pratica diventa ben presto ripetitiva, anche perché a un certo punto diventa impossibile completare ogni missione secondaria. Alcune di queste migliorano l'affinità tra Aluche e le sue "Lily", le compagne che possono unirsi a lei nelle battaglie, sbloccando scenette opzionali, nuove abilità e altri bonus: ciò significa che i giocatori che vogliono vedere ogni contenuto di Nights of Azure 2 dovranno finire il gioco più di una volta.
Un'altra modifica importante riguarda il sistema di combattimento, come dicevamo, e più in particolare la gestione dei Servan. Nel primo Nights of Azure, Arnice poteva sceglierne un massimo di quattro e combattere insieme a loro, ma in Nights of Azure 2 dovrete selezionarne soltanto due, visto che l'ultimo posto nel party sarà occupato da una Lily. Tale cambiamento va di pari passo con l'enfasi che Gust ha riposto sulla componente action, rispetto a quella RPG, tant'è che grazie ai vari attacchi speciali e alle abilità delle Lily e dei Servan, i combattimenti somigliano a quelli dei giochi appartenenti al genere "musou". Anche qui, però, abbiamo riscontrato non pochi problemi. Tanto per cominciare, i Servan conferiscono alcune abilità che bisogna impiegare per risolvere alcuni rompicapi ambientali, e questo significa che dovrete spesso cambiare Servan, perdendo tempo prezioso. Inoltre, c'è qualcosa che non va anche a livello tecnico. Graficamente Nights of Azure 2 è solo leggermente migliorato rispetto al prequel che, pur essendo vistosamente figlio della scorsa generazione, riusciva a mantenere un frame rate piuttosto stabile. Questa volta ci siamo invece imbattuti in frequenti casi di stuttering e in svariati cali del frame rate che hanno reso gli scontri più complicati decisamente frustranti. In questo senso, non ci è venuto incontro nemmeno il livello della difficoltà, bilanciato particolarmente male soprattutto nelle fasi finali dell'avventura, sia per colpa di alcuni picchi inspiegabili, sia a causa della lacunosa intelligenza artificiale che controlla le Lily.
Conclusioni
Nights of Azure 2, purtroppo, è un sequel deludente. Rispetto al primo episodio, Gust ha migliorato il cast che, grazie a una migliore caratterizzazione e alle interessanti missioni secondarie, rende la storia più dinamica. Tutto il resto ha fatto un passo indietro, soprattutto sul fronte del sistema di combattimento che, pur essendo più frenetico e spettacolare, è purtroppo piagato da qualche problema tecnico che speriamo Gust possa risolvere con un aggiornamento.
PRO
- I nuovi comprimari sono interessanti
- Direzione artistica e colonna sonora sempre ottime
CONTRO
- Vari problemi tecnici inficiano i combattimenti
- La storia è molto meno originale rispetto al prequel