Farming Simulator non è proprio il tipico prodotto in stile Nintendo, ma come vedremo questa è una buona cosa. Posto che sia possibile replicare tale stile da qualcuno che non sia Nintendo, una simulazione di questo tipo sarebbe stata forse impensabile su una console della casa di Kyoto fino a qualche anno fa, ma Switch ci ha ormai abituato a sviare dalla regola e accogliere la diversità come un bel punto di forza nella sua lineup. E di diverso c'è veramente tanto in questo gioco, nel caso si venga da una sessione a Super Mario Odyssey, Splatoon 2 o Zelda: lo stile di Giants Software è qualcosa di estremamente lontano dai crismi tipici delle produzioni nipponiche, per non parlare appunto dello stile Nintendo. Il primo impatto, se non si ha una certa esperienza nell'ormai lunga e celebre serie di simulazioni agricole, può essere spiazzante, con l'ampia area di gioco a completa disposizione e una lunga serie di dettagli tecnici, menù, azioni in precisa sequenza da portare avanti per cercare di far crescere la propria fattoria.
È facile perdersi tra i campi senza capire esattamente cosa fare, e da una parte potrebbe anche essere una cosa positiva se tutto il sandbox di Farming Simulator: Switch Edition non sembrasse così inanimato. Bisogna infatti cambiare prospettiva per capire come funzioni: di fatto, si tratta di un mondo a misura di trattore, per cui ogni elemento interagibile assume senso solo in funzione di quello che concede di fare alla guida di uno dei tantissimi veicoli agricoli messi a disposizione nel gioco. È facile vedere come la riproduzione dell'estetica e della meccanica dei 250 mezzi presenti sia in effetti il nucleo principale intorno al quale è stato costruito il gioco, pertanto è lì che bisogna ricercare l'essenza di Farming Simulator, anche al di là di tutte quelle complesse meccaniche gestionali dell'azienda che comunque sono presenti e rappresentano una bella fetta della struttura generale. Si crea insomma una discriminante fondamentale: se siete interessati a guidare trattori, trebbiatrici, mietitrici e quant'altro allora siete nel posto giusto, se cercare una visione più romantica della vita agreste dovrete probabilmente rivolgervi a titoli diversi. È una cosa ovvia per chi conosce la serie, ma una distinzione fondamentale da far presente per gli utenti Switch che non hanno mai avuto a che fare con questa simulazione.
Ragazzo/a di campagna
Non c'è dunque alcuna storia, né particolare senso di progressione in termini narrativi. Farming Simulator è un simulatore "bare bone", di quelli che su PC stanno da anni dilagando, andando a riproporre sullo schermo ogni settore dello scibile umano. Questa di Giants è tuttavia una delle produzioni più complete e approfondite viste sul mercato, ed è per questo che ha conquistato una fetta di utenti così ampia, piazzandosi ai vertici delle classifiche di vendita PC ormai da anni. La Nintendo Switch Edition è basata sull'edizione 2017, riproponendola senza particolari modifiche al di là degli adattamenti necessari in termini di controlli e interfaccia, e ponendosi dunque su un binario parallelo che la distacca dalla "vecchia" versione 2017. All'inizio di una nuova partita è possibile scegliere una delle due ambientazioni tra la campagna nord americana e quella europea, il sesso del protagonista (l'edizione 2017 ha introdotto per la prima volta le contadine donne) e poi siamo pronti per partire.
Da notare che il gioco ha un sistema di tutorial distaccato dall'esperienza di gioco: questi sono comunque presenti anche in alcune fasi iniziali della carriera, ma per ottenere tutte le informazioni approfondite su ogni sfaccettatura del lavoro agricolo è necessario ricorrere alla sezione "Tutorial" del menù principale. Si tratta di una soluzione piuttosto valida perché evita la diluizione dell'esperienza in una lunga fase introduttiva per coloro che sanno già più o meno precisamente cosa fare e al contempo consente di approfondire in maniera più esaustiva ogni fase, con la possibilità di tornare a imparare precisamente ogni meccanica attraverso il menù apposito. Per questo motivo, però, è caldamente consigliato ricorrere al Tutorial per tutti coloro che non hanno mai avuto a che fare con Farming Simulator prima d'ora, per mitigare un po' lo spiazzante effetto iniziale. Per il resto, il gioco non pone limiti o obiettivi principali: ognuno è libero di seguire il percorso che vuole per far crescere la propria attività, tra gestione dei campi, allevamento di animali, taglio della legna o tutte queste cose insieme.
La vita agreste
Mettersi a elencare e spiegare nel dettaglio tutte le meccaniche di Farming Simulator avrebbe poco senso in questa sede, di fatto si tratta di dedicarsi a numerosi aspetti della gestione dell'azienda agricola, con un'enorme quantità di azioni diverse da portare avanti. La vita dei campi è impegnativa e questo gioco ne può dare una visione, seppure ovviamente edulcorata: in ogni momento c'è qualcosa da fare fra arare, seminare, raccogliere e gestire le materie prime in varie maniere, scegliendo i prodotti su cui concentrarsi per ottenere il massimo guadagno. Il cuore del gioco risiede nell'utilizzo dei veicoli, che come riferito in precedenza sono numerosi e perfettamente riprodotti dai modelli reali. Ogni singolo aspetto può essere gestito manualmente, con la possibilità di investire lunghi minuti o anche ore (reali, s'intende) su singoli impieghi come la trebbiatura o il trasporto e trasformazione di legna, fieno, cippato o pula, oppure è possibile semplicemente avviare l'attività e affidare i vari aspetti del lavoro a operai che possono essere assunti con la semplice pressione di un tasto.
Ovviamente tutto questo ha influssi nel bilancio generale dell'azienda, dunque bisogna cercare di non esagerare e gestire in maniera strategica le disponibilità economiche, talvolta anche accettando di lavorare per conto terzi fino all'eventuale acquisto di ulteriori campi per espandere la propria attività. Nonostante ogni singolo lavoro sia di per sé piuttosto ripetitivo, dunque, la quantità delle attività possibili e il fatto che si interconnettano tra di loro in percorsi produttivi complessi rendono l'azione di gioco estremamente variegata, sempre che non ci si impunti a svolgere un'unica mansione per troppo tempo. Sinceramente, passare 30 veri minuti a raccogliere patate può risultare facilmente noioso, ma la possibilità di farsi sostituire da un operaio in qualsiasi momento e avere così modo di dedicarsi a qualcos'altro stempera molto la pesantezza del gioco. Altra buona idea per comprimere i tempi e consentire da subito una gestione più ampia e stratificata delle attività è la possibilità di noleggiare qualsiasi veicolo e strumento e acquistare direttamente le materie prime, cosa che ci libera dalle attese del dover accumulare quantità di denaro importanti per poter effettuare determinate attività. Chiaramente, tutto questo complica la gestione del bilancio aziendale, ma è una cosa che dobbiamo tenere sempre presente in Farming Simulator.
T'amo o pio bove
La "riduzione" di Farming Simulator 2017 in questa Switch Edition non ha colpito troppo duramente l'impianto grafico (già piuttosto semplice di suo) ma certamente non siamo ai livelli delle versioni più avanzate su PC. È evidente come la massima cura sia ancora una volta riposta nella riproduzione dei modelli dei veicoli, che risultano anche qui ottimamente rappresentati, ma lo scenario intorno ha un che di desolante. Con effetti e qualità delle texture ridotti al minimo, oltre a un framerate stabile ma decisamente non proprio fulmineo, la campagna di Farming Simulator: Nintendo Switch Edition non è proprio la massima espressione dell'estetica bucolica, con la rappresentazione di campi, colline e insediamenti che appare molto scarna e sostanzialmente priva di vita (sebbene si tratti di una scelta funzionale alla meccanica di gioco, come detto in precedenza). In tutto questo, l'impressione migliore giunge probabilmente dall'utilizzo in versione portatile, dove l'ampiezza del sandbox sul piccolo schermo di Switch dona comunque una buona sensazione di campagna aperta tascabile, salvo incontrare di converso qualche problema con l'interfaccia.
Quest'ultima soffre della classica sindrome delle simulazioni complesse adattate da PC a console: la quantità di menù, finestre e testi da gestire non si adatta benissimo a uno schermo di piccole dimensioni, complicando visione e lettura in una maniera che ovviamente non si riscontra giocando sulla TV. In maniera simile, anche i controlli non sono proprio immediati, richiedendo una lunga pratica per essere appresi: vista la quantità di azioni possibili per ogni veicolo e strumento è necessario ricorrere a combinazioni di tasti e modificatori che attivano vari sotto-menù contestuali, per i quali si deve spesso ricorrere alla lettura delle istruzioni su schermo (che fortunatamente appaiono sempre in sovrimpressione). Considerando la natura del gioco, Giants ha comunque fatto un ottimo lavoro nell'adattare tutti i complessi aspetti della simulazione su console.
Conclusioni
Quando si tratta di titoli così settoriali e di nicchia, una valutazione univoca è sempre difficile. Farming Simulator: Nintendo Switch Edition si porta dietro gran parte della struttura dell'edizione 2017, ovvero il risultato di una lunga evoluzione che ha portato il titolo Giants ad essere il miglior videogame agricolo presente sul mercato, nonché una delle migliori simulazioni tout court come completezza, ampiezza e profondità della riproduzione dell'oggetto reale in versione videoludica. La versione Switch presenta alcune regressioni sul piano tecnico e, come spesso accade per conversioni di titoli così squisitamente legati alla fruizione su PC, viene da domandarsi se possa essere questa una sede appropriata per dedicarsi a una simulazione di questo stampo visti anche gli adattamenti dell'interfaccia, ma certamente la portabilità di Switch rappresenta un grosso valore aggiunto.
PRO
- Veramente tante attività da portare avanti
- Ottima riproduzione dei veicoli in un open world a loro dedicato
- Si adatta bene alla portabilità di Switch
CONTRO
- Lento e "macchinoso", in tutti i sensi
- Interfaccia un po' scomoda
- Non proprio adatto a tutti