Pubblicato lo scorso maggio, Pro Evolution Soccer 2017 Mobile ha segnato il ritorno per la serie Konami sui dispositivi iOS e Android con un episodio ricco di interessanti novità, specie sotto il profilo dei controlli touch. A distanza di alcuni mesi, il publisher giapponese ha deciso di aggiornare quello stesso prodotto all'edizione 2018, mantenendo dunque le medesime basi e l'impostazione di fondo, ma attualizzando le rose e applicando qualche rifinitura al fine di diversificare l'offerta. Procediamo però con ordine. Nella sua riduzione mobile, il gioco di calcio Konami vanta meccanismi molto ben congegnati, che offrono due possibili soluzioni per quanto concerne i controlli: un sistema tradizionale con grossi pulsanti sullo schermo oppure uno che mette in campo una serie di semplici gesti che attivano svariate azioni: passaggi normali, cross, filtranti, pressing, scivolate e naturalmente tiri in porta.
Al netto di qualche incertezza qui e lì, la nuova impostazione si rivela in pochi minuti molto efficace e intuitiva, garantendo un'esperienza fluida e piacevole, fatta anche di tanti bei risvolti strategici. Il problema sta nella struttura, che non presenta campionati tradizionali e men che meno una riproduzione della Master League, bensì ripiega su di una visione puramente freemium che ci mette di fronte a squadre gestite da altri utenti, nell'ottica di un multiplayer asincrono, spronandoci a far crescere il nostro team vittoria dopo vittoria. Un percorso che si rivela purtroppo lungo e molto noioso sulle prime, quando il grado di sfida delle partite si traduce in una sfilza di 10-0 in cui è possibile segnare anche partendo dalla propria area di rigore, palla al piede, scavalcando l'intera squadra avversaria e arrivando a una conclusione che il portiere non si sognerà neppure di provare a intercettare.
Aggiunte di peso?
Pro Evolution Soccer 2018 Mobile concretizza le idee recentemente espresse da Electronic Arts, ovverosia trasforma l'esperienza in un servizio da aggiornare ogni anno piuttosto che da ridisegnare. Il concetto ha naturalmente un suo perché, visto che in questo caso specifico parliamo di un prodotto dotato di una base molto solida e divertente, ma bisogna andare a vedere quanti e quali cambiamenti vengono introdotti. Sul fronte del single player, purtroppo, l'impostazione è rimasta la stessa: niente campionati, solo match in multiplayer asincrono che durante le prime ore risultano davvero noiosi a causa della scarsissima difficoltà, coadiuvati da un set di eventi (fra cui quello intitolato a David Beckham) che aggiungono un minimo di varietà all'offerta ma non la stravolgono, laddove invece sarebbe stato necessario inserire quantomeno dei tornei.
Allo stesso modo, sul fronte dell'online competitivo non abbiamo apprezzato sostanziali passi in avanti: la fluidità dell'esperienza non è costante, i match sono pieni di piccoli scatti che ne rovinano il ritmo e minano la precisione dei comandi, mentre il netcode mostra il fianco a un numero di incertezze (passaggi sbagliati, intelligenza artificiale poco reattiva) esponenzialmente superiori a quanto si vede durante il gameplay in singolo. La telecronaca in italiano, scaricabile a parte, è stata inoltre aggiornata solo per quanto concerne i nomi delle nuove squadre del campionato 2017 / 2018, mentre la stragrande maggioranza delle frasi sono rimaste identiche. Il rinnovamento più evidente, per assurdo, è quello che probabilmente interessa meno gli utenti, con nuovi brani per la colonna sonora firmata.
Conclusioni
Forte di una base molto solida per quanto concerne gameplay e sistema di controllo touch, Pro Evolution Soccer tenta la strada dell'aggiornamento per l'edizione 2018, ma le novità sono meno di quelle che sarebbe stato lecito attendersi. Gli sviluppatori hanno infatti lasciato intatta l'impostazione freemium, con tanti match troppo facili durante le prime ore e un senso di noia costante dopo l'ennesimo punteggio tennistico, senza introdurre tornei o campionati tradizionali e senza migliorare neppure il comparto online, soggetto a troppe incertezze tecniche. Si gioca bene e i comandi funzionano, insomma, ma sul fronte strutturale PES 2018 Mobile lascia ancora molto a desiderare.
PRO
- Ottimi controlli touch
- Alcuni nuovi eventi per il single player
- Grafica di buona fattura...
CONTRO
- ...ma non particolarmente fluida su iPhone 7
- Strutturalmente povero
- Difficoltà iniziale davvero troppo bassa e non regolabile