Il mercato degli hack'n'slash su console non è propriamente ricco di esponenti, con titoli piuttosto mediocri e distanti anni luce dalla qualità espressa da Diablo III. Inutile girarci intorno, insomma: se cercate un gioco in cui fare a fette orde di nemici senza fine, raccogliere oggetti preziosi, potenziare il vostro personaggio e godervi una grafica più che decente l'unica soluzione è virare verso il titolo Blizzard. Su PC la situazione non è poi molto differente anche se negli anni passati, soprattutto nel periodo che va dalla pubblicazione di Diablo II a oggi, sugli store digitali si sono affacciati tantissimi titoli più che validi, come Torchlight e il suo seguito, ad esempio, ma soprattutto come Titan Quest, gioco prodotto da THQ e per molti unico e vero anti Diablo della storia. In effetti il titolone sviluppato da Ironlore aveva davvero tutte le carte per restare nell'olimpo del genere, e le centinaia di ore che vi abbiamo passato sopra ai tempi dell'uscita non possono che confermare le qualità indiscusse della produzione. Oggi, a quasi dodici anni, la rinata THQ Nordic cerca di battere cassa, proponendo una remastered su Playstation 4 ed Xbox One rimessa in sesto per l'occasione, nella speranza di acchiappare qualche nostalgico e far vedere alle nuove generazioni di cosa fosse capace. Ci siamo gettati nuovamente quindi a massacrare mostri nell'antica Grecia per uscirne da eroi, ma lo sguardo di medusa ci ha lasciato pietrificati sul posto.
Il caro prezzo della nostalgia
Partiamo dal primo nodo cruciale: il prezzo. Qualche anno fa, su Steam, era stata lanciata la Titan Quest Anniversary Edition, una revisione completa del titolo che andava a migliorare alcuni vecchi storici problemi e veniva addirittura regalata a tutti i possessori del gioco originale. Includeva l'espansione Immortal Throne, sistemava qualche bug quà e là e dava una rinfrescata a un gioco comunque vecchio di 10 anni. Un'operazione da premiare insomma, che mostrava una certa riconoscenza verso i fan da parte della neonata etichetta. Le cose cambiano velocemente e quest'anno, non solo il prezzo lievita a ben trenta euro, ma per cercare di fare cassa arriva anche una edizione da collezione contenente una mini riproduzione di un elmo spartano e un artbook al modico costo di circa 120 dollari. Va bene, direte voi, si può pensare di aprire il portafogli per finanziare comunque un titolo a cui si è particolarmente affezionati, ma lo sforzo produttivo è stato talmente minimo da lasciare completamente fuori l'ultima espansione Ragnarok, ritrovandosi così per le mani, di fatto, una versione di Titan Quest incompleta. L'assurdità della cosa va addirittura oltre, visto che nell'edizione PC, l'espansione è invece inclusa con un prezzo addirittura scontato di circa 10 euro. Follie decisionali a parte, dunque, comprare questa Titan Quest Remastered rappresenterebbe più un atto di fede verso il brand, e sebbene il mercato sia povero di hack'n'slash, buttarsi a testa bassa in questo acquisto non è propriamente la scelta migliore.
Ma ideologie a parte?
Portare un hack'n'slash su console non è un compito facile, parliamoci chiaro. I controlli devono essere riadattati al semplice pad, vanno rivisti completamente menu e interfaccia e, più in generale, va data una ripulita a tutto il modo di giocare e gestire l'inventario, spesso troppo legati all'unico movimento del mouse. THQ Nordic opta quindi per seguire la strada più semplice, andando a creare dei menu radiali a scomparsa sia per ciò che concerne il lancio delle abilità, sempre ben visibili nella parte inferiore dello schermo, sia per quanto riguarda la gestione dei menu, dalla selezione dell'inventario all'apertura della mappa. L'UI è comunque ben comprensibile e non ci sono grosse critiche da muovere verso il lavoro svolto. Le abilità si lanciano facilmente e non è complesso riuscire a concatenarne di differenti in serie, semplicemente facendo un po' di pratica con la rotazione della nuova ghiera. Quello che resta scomodo invece è la gestione dell'equipaggiamento del proprio personaggio, costretti come saremo a muoverci singolarmente da un oggetto all'altro perdendo inutilmente tempo. Impossibile poi spostare dove vogliamo gli oggetti nello zaino, con un tasto per riordinare il tutto in automatico che spesso non funziona a dovere, riducendo stupidamente il già poco spazio a disposizione per immagazzinare il loot. Il problema più grosso, riguarda tuttavia la nuova gestione dei controlli di movimento e targeting del bersaglio. Titan Quest, da buon hack'n'slash che si rispetti, non lesina infatti momenti concitati e nemici furiosi che vi scagliano addosso tutto il loro odio, ma la lentezza nella selezione del bersaglio e la poca fluidità nei movimenti rendono tutto il titolo estremamente legnoso e ostico da giocare. Spesso capita di trovarsi letteralmente paralizzati senza poter fare nulla mentre si cerca di inquadrare il mostro desiderato tra le folte schiere avversarie, finendo inevitabilmente per prendere troppe botte senza poter fare nulla. Un problema non di poco conto se consideriamo che Titan Quest è sempre stato un gioco abbastanza ostico e dove la curva di difficoltà tende a restare sempre molto alta, anche a causa di una progressione lenta nella crescita - sia di livello che in mera potenza - del nostro personaggio. Dovremmo avere tra le mani un gioco che scorre fluido senza un attimo di pausa e invece questa remaster si incastra e si ingarbuglia da sola, arrivando a proporre un'esperienza che è tutto fuorché esaltante mitigata solo dalla modalità online in co-op fino a sei giocatori.
Trofei PlayStation 4
Non è troppo difficile portare a casa il platino su Titan Quest Remastered. Per ottenerlo vi basterà semplicemente giocare l'intera campagna completando tutte le missioni secondarie e principali e poi fare altre due run nelle difficoltà supplementari, ricordandovi semplicemente di tritare tutto ciò che incontrerete per strada. Sfogate la vostra rabbia verso gli dei!
Compitino insufficiente
Mancano poi tutti quegli accorgimenti tecnici per rendere valida e meritevole una remaster. Sebbene siano passati quasi dodici anni dal lancio e, per forza di cose, il design di alcune creature e armature risulti "vecchio", lo stile è ancora piuttosto apprezzabile e il gioco nel complesso riesce a difendersi bene. Certamente non dovete aspettarvi mostri dalla modellazione poligonale sopraffina o animazioni eccessivamente ricercate, ma per un gioco con tutti questi anni sulle spalle c'è da dire che poteva finire decisamente peggio. Quello che però non è stato minimamente sistemato e che, anzi, viene aggravato dalla nuova gestione della telecamera è il pathfinding dei nemici che spesso perdono di vista il bersaglio, si incastrano negli elementi dello scenario o rimangono imbambolati inermi a farsi tirare addosso i più devastanti incantesimi. Abbiamo sconfitto boss semplicemente tenendo premuto un tasto senza che questi rispondessero solo perché ci trovavamo fuori dal loro cono visivo, e abbiamo visto minion e creature rimanere bloccate dietro le staccionate senza capire come aggirarle. Ad aggravare il tutto ci si mettono pesantissimi rallentamenti saltuari, insensati visto il motore di gioco così vecchio e lunghi caricamenti che fiaccano un'esperienza già non particolarmente esaltante.
Conclusioni
Titan Quest Remastered è un'operazione poco riuscita. A fronte di un gioco comunque solido e ben fatto, potremmo quasi dire uno dei migliori hack'n'slash di sempre, si vede un lavoro di porting svolto con un pressapochismo disarmante. Il nostro consiglio è dunque quello di evitare la versione console e recuperare eventualmente su PC l'Anniversary Edition, spesso venduta in saldo a prezzi irrisori. Lo sforzo produttivo non è assolutamente sufficiente, per una remaster da lasciare sugli scaffali.
PRO
- Titan Quest è una pietramiliare per il genere
- Ancora oggi un gioco molto valido
CONTRO
- Lavoro di ottimizzazione davvero pessimo
- Enormi problemi di pathfinding
- Sistema di controllo poco riuscito