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La recensione di The Council - Episode 1: The Mad Ones

Il primo episodio di The Council ci ha convinto

RECENSIONE di Davide Spotti   —   18/03/2018
The Council - Episode 1: The Mad Ones
The Council - Episode 1: The Mad Ones
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Negli ultimi anni il fenomeno delle avventure incentrate su dialoghi e bivi narrativi ha vissuto un momento di prosperità, complice l'efficacia della struttura episodica ispirata alle serie televisive. Alcuni titoli hanno avuto più successo di altri, ma in generale non sono mancati spunti interessanti, pensiamo ad esempio all'ottimo lavoro svolto da Dontnod Entertainment con Life is Strange. Evidentemente affascinati dalla prospettiva di plasmare un racconto ricco di variazioni e colpi di scena inaspettati, gli sviluppatori francesi di Big Bad Wolf Studio hanno dato vita a The Council, un'inedita avventura a puntate che si prefigge come obiettivo di ampliare le variabili a disposizione del giocatore, mantenendo il focus sulla narrazione e approfondendo le conseguenze delle proprie azioni durante lo svolgimento della partita. Per raggiungere lo scopo è stato allestito un interessante sistema di dialoghi, correlato a una vera e propria progressione del personaggio mutuata dai giochi di ruolo.

L’isola del misterioso Lord Mortimer

Le premesse da cui prende le mosse la storia di The Council sono indubbiamente affascinanti. Senza entrare troppo nei dettagli, la breve sequenza iniziale mette in risalto le due figure centrali del racconto: il protagonista Louis de Richet e sua madre Sarah de Richet, membri di spicco di una società segreta denominata Golden Order. Da quanto si intuisce nel prologo, l'organizzazione è invischiata in vicende di capitale importanza che meritano di essere preservate anche a costo della propria stessa vita. Superato il fugace filmato introduttivo, apprendiamo che Louis è stato convocato sull'isola da un misterioso quanto influente individuo conosciuto come Lord Mortimer. La ragione dell'invito è legata a doppio filo alla madre, apparentemente scomparsa nel nulla in circostanze ancora da chiarire, proprio mentre si trovava sull'isola. Ma Louis non è l'unico ad essere stato invitato nei possedimenti di Lord Mortimer. Altri prestigiosi personaggi si sono imbarcati per raggiungere la misteriosa meta ed è proprio con queste personalità di spicco che il giocatore dovrà vedersela per districare una matassa a prima vista molto ingarbugliata.

La recensione di The Council - Episode 1: The Mad Ones

Dopo aver messo piede sull'isola è subito prevista la scelta di una delle tre classi alle quali può essere associato il protagonista. Optando per il Diplomatico si ha l'occasione di migliorare le abilità nella conduzione dei dialoghi, riuscendo a indirizzare ogni confronto nella direzione desiderata con minori difficoltà. Propendendo per il Detective è possibile usufruire di vantaggi durante le fasi d'investigazione, tra cui la capacità di identificare particolari che una persona qualsiasi non noterebbe nemmeno. La terza alternativa è quella dell'Occultista, un esperto di scienze e arti oscure che possono tornare utili nella pianificazione di sotterfugi ai danni dei propri interlocutori. Ad ognuna di queste categorie corrisponde un albero delle abilità per mezzo del quale viene garantita l'evoluzione delle capacità del protagonista per l'intera durante della sua indagine.

Investigazione, sotterfugi e arte oratoria

In The Council tutti i personaggi con cui si interagisce sono dotati di una spiccata personalità. A questo proposito è interessante notare la contrapposizione tra immunità e vulnerabilità che è alla base di qualunque interazione sociale: tutte caratteristiche che vanno necessariamente portate allo scoperto durante l'interazione. Comprendere l'indole di ciascun individuo ospitato nel maniero di Lord Mortimer è di capitale importanza per raggiungere gli obiettivi prefissati in ciascuna delle quattro missioni in cui è suddiviso il primo atto della storia. Più nello specifico, il meccanismo ruota tutto attorno ai cosiddetti Effort Points, punti che devono essere sfruttati nel corso dei dialoghi per accedere a specifiche risposte direttamente connesse alle abilità che si è deciso di attivare. Come avrete già intuito, tali opportunità variano proprio in relazione al genere di evoluzione impartita, perciò alcune frasi o azioni risulteranno inaccessibili a priori.

La recensione di The Council - Episode 1: The Mad Ones

Interessante anche la dinamica dei Confronti, ovvero quelle situazioni in cui il giocatore deve provare a persuadere un personaggio su una determinata faccenda, ricorrendo a una sequenza di argomentazioni e passaggi logici. Un indicatore posizionato nella parte alta dello schermo rivela se il tentativo si stia rivelando fruttuoso oppure no e la riuscita di queste interazioni è a propria volta in grado di influire sull'andamento della trama. Al fine di bilanciare l'esperienza di gioco, senza precludere troppe alternative durante la scelta del percorso, gli sviluppatori hanno introdotto l'escamotage dei Manoscritti; nel corso dell'esplorazione ci si può quindi imbattere in alcuni volumi con i quali erudirsi su specifiche abilità non necessariamente legate alla propria classe d'appartenenza. Queste stesse risorse possono poi essere attivate a propria discrezione all'inizio della missione successiva. La struttura pseudo ruolistica di The Council ha inoltre permesso l'introduzione di alcuni oggetti consumabili da sfruttare con vari scopi. I Devil's Thorn, ad esempio, consentono di svelare le immunità e vulnerabilità degli interlocutori durante lo svolgimento dei dialoghi, facilitando la scelta delle risposte e lo sviluppo della strategia più idonea. L'aspetto più intrigante del gioco si lega però alla presenza di bivi che ribaltano letteralmente le carte in tavola; talvolta capita di dover decidere se assecondare un determinato personaggio oppure seguirne un altro, mentre in altri casi bisogna scegliere se dirigersi altrove o rimanere nella stanza in cui ci si trova per scoprire cosa accadrà di lì a poco. In questa prima fase dell'avventura il sistema architettato da Big Bad Wolf Studio ci è sembrato funzionare in modo brillante, lasciando peraltro al giocatore tutto il tempo di acquisire familiarità con le dinamiche ludiche proposte.

La recensione di The Council - Episode 1: The Mad Ones

Va detto che abbiamo percepito una certa semplicità nel portare a termine con successo quasi tutti gli obiettivi previsti in questo primo episodio, ma è altrettanto vero che il potenziale per rendere le cose più interessanti nelle puntate a venire non manca affatto. In altre parole, le basi per avere tra le mani un'ottima serie ci sono eccome, ma ci riserviamo di approfondire questi aspetti nei futuri articoli. Prevedibilmente le note dolenti arrivano dal comparto grafico, salvato solo in parte dall'affascinante contesto settecentesco che si respira nei corridoi del palazzo di Lord Mortimer. I volti dei personaggi avrebbero meritato maggior espressività e non avrebbe guastato nemmeno una gestione più oculata delle inquadrature e dei movimenti del protagonista. Bisogna comunque pensare che si tratta di debolezze su cui è possibile chiudere un occhio, tenendo ben presente che l'interazione si mantiene entro confini limitati. Per completezza segnaliamo che il gioco è doppiato in inglese ma non sono disponibili i sottotitoli in italiano. Nonostante questo scoglio, assicuriamo che il racconto può essere seguito senza troppi problemi anche da chi abbia una conoscenza solo intermedia della lingua.

Conclusioni

Prezzo 6.99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
8.3
Il tuo voto

Una volta riposto il pad, la sensazione che rimane è che The Mad Ones abbia mostrato solo una minima parte del potenziale narrativo di cui può essere capace The Council. Le prime ore dell'avventura ci hanno tenuto incollati allo schermo, invogliandoci a scoprire le pieghe che assumerà il racconto nelle altre quattro puntate pianificate per i prossimi mesi. Tenetelo d'occhio perché potrebbe valerne la pena.

PRO

  • Alcune idee interessanti
  • Bivi narrativi convincenti
  • Evoluzione del personaggio
  • Dialoghi ben congegnati e ricchi di variabili

CONTRO

  • Personaggi poco espressivi
  • Graficamente povero