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La recensione di Pure Farming 2018

Saranno fertili i campi quelli di Pure Farming 2018? O è meglio cambiare raccolto?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   19/03/2018
Pure Farming 2018
Pure Farming 2018
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I videogiochi simulano per vocazione, anche quando non sembrano volerlo fare. Il fascino di vedere riprodotte in forma virtuale le più disparate attività umane ha sempre esercitato un'attrazione verso un certo pubblico che per alcuni risulta incomprensibile. Ad esempio, che gusto c'è nel gestire un'attività agricola? Evidentemente molto, visto il successo di titoli come Stardew Valley, o degli Harvest Moon prima di esso. Per non parlare dei vari "simulator", alcuni dei quali hanno portato il concetto di simulazione alle sue estreme conseguenze, tanto da apparire quasi incomprensibili per il pubblico generalista. Moltissime caratteristiche che in altri videogiochi apparirebbero assurde, in un simulator sono non solo adatte, ma necessarie per creare la giusta atmosfera che tanto piace agli appassionati.

La recensione di Pure Farming 2018

Pure Farming 2018 segue la scia dei vari Farming Simulator cercando di distinguersi in diversi modi, ma mancando in parte il bersaglio, probabilmente per colpa della giovinezza. Non che sia mal fatto, chiariamo, ma sono assenti alcuni accorgimenti che ormai gli appassionati del genere si aspettano. Ma andiamo con ordine.

No multiplayer, no party

Avviato il gioco è possibile scegliere tra tre modalità: "La mia prima fattoria", ossia una lunga campagna/turorial in cui dobbiamo raggiungere di volta in volta gli obiettivi indicati, svolgendo anche le missioni secondarie assegnate dai contadini locali, per accumulare soldi ed esperienza; le "Sfide di coltivazione", che possiamo descrivere come delle missioni singole che si svolgono su diversi scenari di difficoltà varia; infine "Coltivazione libera", ossia la classica modalità sandbox in cui, date delle risorse iniziali, siamo noi a dover gestire l'azienda come più ci aggrada, cercando ovviamente di non farla fallire. Se conoscete i Farm Simulator, avrete già notato la prima assenza di rilievo: se infatti la modalità campagna è di grandissimo aiuto per i neofiti e risulta un'aggiunta encomiabile, la totale assenza di una componente online si fa sentire.

Il motivo è insito proprio nel genere stesso: Pure Farming 2018 è una simulazione accurata, in cui il giocatore è chiamato a svolgere tutti i compiti direttamente. Insomma, per arare bisogna prendere la relativa macchina agricola e recarsi di persona sul terreno, attraversandolo più volte da cima a fondo. Lo stesso vale per la semina, il raccolto e così via. Vi sembra noioso? Per un giocatore medio lo è ma, come già sottolineato, gli amanti dei simulator questo cercano. In Farm Simulator il multiplayer consente ai giocatori di collaborare nello svolgimento delle varie mansioni, di modo che se uno ara un certo campo, un altro può dedicarsi a un'altra attività (la lavorazione di un altro campo, oppure la vendita del raccolto, o altro ancora). In Pure Farming 2018 ciò non è possibile e bisogna fare tutto da soli, al massimo affidandosi all'intelligenza artificiale che può, a un certo costo, aiutarci nella gestione della fattoria. Peccato che non funzioni sempre benissimo, ma non è nemmeno questo il problema: a farsi sentire è soprattutto la mancanza di condivisione del lavoro con altri umani, che risulta particolarmente pesante nella modalità sandbox. In fondo, anche nella realtà chi gestirebbe mai una simile mole di lavoro da solo?

Agricoltura amichevole

Detto questo è indubbio che gli sviluppatori, gli Ice Flames, abbiano svolto un grande lavoro per rifinire al massimo le meccaniche legate alle attività agricole e ai vari macchinari. Di questi ultimi non ce ne sono moltissimi (complessivamente meno della metà di quelli di Farm Simulator), ma trattandosi di un titolo molto giovane la cosa non stupisce troppo.

La recensione di Pure Farming 2018

Spetta più che altro al giocatore decidere se vuole dare fiducia alla serie, sperando che cresca come quella Farm Simulator, o se vuole andare più sul sicuro affidandosi al prodotto di Giants Games. Sembra brutto dirlo, ma è l'unico modo per consentire a dei nuovi attori di affacciarsi sul mercato senza rimanere schiacciati da subito. Rimanendo sulle macchine agricole, ce ne sono di vario tipo: cisterne, veicoli da trasporto, rimorchiatori e rimorchi, trattori e altre ancora, tutte utili o necessarie per gestire i diversi tipi di coltivazione o per ampliare le attività già in corso. Se si vogliono più ragguagli in merito mentre si gioca, si possono percorrere due strade: leggere nell'enciclopedia integrata, oppure affrontare la modalità campagna e selezionare una qualche missione secondaria che ne richieda l'utilizzo. Facendolo di solito si riceve un'email sul tablet virtuale del protagonista, che funge da interfaccia utente, nella quale viene spiegato cosa bisogna fare. Certo, non potendo affittare i veicoli (come in Farming Simulator), conviene affrontare soltanto le missioni che richiedano l'utilizzo di macchinari che si desiderano aggiungere organicamente alla propria scuderia, ossia quelli con i quali si ritiene di poter svolgere delle attività che vadano oltre la missione stessa.

La recensione di Pure Farming 2018

A parte ciò, dobbiamo ammettere che ci è piaciuta molto la risposta degli sviluppatori al problema dell'introduzione in gioco dei neofiti. Spesso titoli del genere danno moltissime cose per scontate, mentre in Pure Farming 2018 proprio no, cosa che lo rende la scelta perfetta per chiunque voglia avvicinarsi al genere senza penare troppo.

Realismo

Parlando di realismo, Pure Farming 2018 riesce senza problemi ad affiancarsi alla concorrenza, aggiungendo anche dei tocchi di classe come il drone che dà informazioni dettagliate sui campi. Per il resto le coltivazioni crescono secondo i giusti ritmi, marcendo se non vengono raccolte, e le varie produzioni sono simulate in modo decisamente realistico. Come potete immaginare, i campi, a seconda delle occorrenze, vanno dissodati, arati, seminati, irrigati e, insomma, resi produttivi. Ad aiutare il giocatore ci pensa il già citato tablet, che contiene tutte le informazioni di cui ha bisogno: da una piantina della zona, alla vivibilità di alcuni terreni, nel caso si vogliano allevare degli animali, allo stato dei mezzi, con l'eventuale possibilità di ripararli con un semplice click (dopo averli portati in officina), al costo dei capannoni e così via.

La recensione di Pure Farming 2018

Anche i controlli sono estremamente funzionali e si riesce a giocare senza problemi con ognuno dei sistemi previsti. Peccato per il mancato supporto per i volanti, che farà storcere il naso in particolare agli ultra appassionati. Da notare anche che la modalità sandbox consente di giocare su diversi scenari, alcuni dei quali molto distinti tra loro, tra cui anche uno ambientato in Italia. Parlando infine di questioni più tecniche, il motore di gioco non si è rivelato molto pesante: certo, non fa gridare al miracolo dal punto di vista della qualità dell'immagine, ma va detto che i mezzi sono riprodotti molto bene, così come alcuni oggetti dello scenario risultano piacevoli. I maggiori dettagli, comunque, si hanno soprattutto nelle coltivazioni, com'è giusto che sia. Detto questo, non aspettatevi molto più di quanto si è già visto in altri simulator. La colonna sonora, invece, è ottima dal punto di vista degli effetti, molto ricchi e variegati, e pessima da quello delle musiche, queste ultime davvero insulse. Non si tratta di un difetto drammatico, visto il genere, ma è giusto notarlo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows 10,8,7 (64 bit)
  • Processore Intel Core I5 2,3 GHz
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video Geforce 560 GTX 2 GB
  • DirectX 11
  • 5 GB di spazio su Hard Disk

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core I7, 3,0 GHz
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video Geforce GTX 970 4 GB

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (2)
8.6
Il tuo voto

Pure Farming 2018 è una buona alternativa ai Farming Simulator, che consigliamo in particolare ai neofiti per l'attenzione posta nei loro confronti, soprattutto nella modalità campagna. Alcune meccaniche inedite, legate alle coltivazioni, potrebbero attirare anche i giocatori veterani, che però devono considerare attentamente la mancanza del multiplayer e il parco mezzi ridotto rispetto alla concorrenza. Insomma, ci troviamo di fronte a un titolo che ha delle qualità evidenti, che speriamo sboccino completamente in una nuova edizione. Intanto spetta a voi decidere se dargli fiducia o meno.

PRO

  • Qualche nuova meccanica rispetto alla concorrenza
  • La modalità campagna funziona bene
  • Tecnicamente leggere, ma non sgradevole

CONTRO

  • Niente multiplayer
  • Parco mezzi ridotto