Con Don't Starve, ve lo ricorderete, fu subito amore a prima vista. Non parliamo di un videogioco pubblicato l'altro ieri, badate bene: Klei Entertainment ce lo mise tra le mani nel 2013, ben cinque anni fa. Un simile lasso di tempo, nel settore videoludico, può decretare l'ascesa nell'olimpo dei titoli che verranno ricordati per sempre... oppure la rimozione completa dalla memoria collettiva. A Don't Starve è toccata una via di mezzo: è tra i migliori del suo genere, ma è noto solo ad una cerchia di appassionati. Era (ed è) un gioiellino, ma che non tutti possono amare. Si tratta di uno di quei casi in cui deve assolutamente piacere il genere di appartenenza, nonché lo stile grafico proposto, e ancora il livello di sfida tendente verso l'alto con vere e proprie impennate. Quello di cui vi parliamo oggi è il Don't Starve Mega Pack, ovvero la summa di tutto ciò su cui ha lavorato e continuato a lavorare in questi anni Klei Entertainment. Se conoscete già Don't Starve, potreste stupirvi di come è cambiato nel tempo. In caso contrario, è la vostra occasione di dargli un'occhiata più da vicino.
Va tutto bene, Wilson
Wilson è uno scienziato geniale, tutto concentrato sui suoi esperimenti. La prima volta che lo incontriamo è nella versione base di Don't Starve, alle prese con la sua ultima invenzione che proprio non ne vuole sapere di funzionare. All'improvviso una voce gli parla, e proviene dalla sua antiquata radio (è solo uno dei tanti dettagli bizzarri della produzione). La voce gli spiega cosa fare e come fare, ma il povero Wilson non sa che appartiene a un demone... e infatti una volta attivato quello strano macchinario sul quale sta lavorando, si ritrova teletrasportato in un mondo strano, ostile e oscuro. Dove ciò che conta è restare in vita. Wilson non sa dove si trova, ma noi ci possiamo subito fare una vaga idea: è una sorta di isola circondata dal mare, contraddistinta da vari biomi. Klei Entertainment non ci fornisce un tutorial o consigli preziosi, ma comunque gli indicatori in alto a destra sullo schermo sembrano piuttosto chiari: mostrano la salute di Wilson, il suo stato mentale e l'ora del giorno.
Cosa accadrà al calare della notte? Meglio raccogliere quante più provviste possibile per il momento, sfruttando fauna e flora selvatica, o piccoli oggetti che possiamo notare a schermo... facendo attenzione a non fare danni. Don't Starve, apparentemente, è tutto qui: le meccaniche di gioco sono semplici da comprendere, e anche da padroneggiare. Il nostro alter ego deve sopravvivere quanti più giorni possibili, nella speranza (prima o poi) di fare ritorno nel suo mondo. Dobbiamo crearci da noi gli strumenti di cui abbiamo bisogno: una barra verticale sulla sinistra ci mostra il menu costruzioni, ovvero i progetti che possiamo realizzare se possediamo le giuste risorse. È questo l'unico compromesso che possiamo aspettarci dal titolo: è disposto soltanto a dirci cosa serve per realizzare un determinato strumento, e in quali quantità, ma niente di di più. Tutto il resto siamo costretti ad immaginarlo da noi, o a sperimentarlo sulla nostra pelle, le prime volte di solito con conseguenze disastrose. Per esempio, cosa accade dopo il tramonto? Impossibile saperlo nel corso della prima partita: l'intero schermo diventa nero, e qualcuno (o qualcosa) inizia a morderci. Meglio accendere una torcia o un falò, anche se non tutti i nemici hanno paura delle fiamme.
L'ultimo indicatore a schermo è una barra sul lato inferiore: in pure stile Minecraft mostra il nostro inventario, e ci permette di equipaggiare velocemente gli strumenti di cui abbiamo bisogno. È importante sottolineare che Klei Entertainment ha fatto davvero un ottimo lavoro per quanto riguarda l'interfaccia di gioco su console, dal momento che non era semplice rendere intuitivi alcuni passaggi che su PC richiedevano semplicemente un paio di click del mouse. La configurazione dei comandi sul DualShock ci è sembrata molto intelligente, e utilizza sapientemente gli analogici sia per il movimento di Wilson che per la navigazione tra i menù, nonché i dorsali. Quanto a lungo riuscirete a sopravvivere nell'incubo del protagonista?
Trofei PlayStation 4
I trofei di Don't Starve e di Don't Starve Together rappresentano un obiettivo ambizioso per i giocatori: dato il livello di difficoltà elevato del titolo in sé e la presenza degli elementi roguelike, non sono particolarmente semplici da ottenere. Nel complesso richiedono di craftare un po' tutti gli oggetti di gioco presenti, di sopravvivere per un certo numero di giorni di seguito, e di affrontare le creature più pericolose disseminate nel titolo da Klei Entertainment. Se state cercando un Trofeo di Platino semplice da ottenere, questo non è il gioco giusto. Fidatevi.
Un Mega Pack coi fiocchi
Al momento della sua pubblicazione Don't Starve era un survival coi fiocchi, originale soprattutto perché in grado di attingere a più generi diversi, rendendo molto difficile la sua classificazione. È infatti, allo stesso tempo, un adventure, un crafting game, e soprattutto un roguelike: ogni morte è permanente, non si torna indietro se qualcuno o qualcosa ci afferra nel buio e ci divora. Si guadagnano, semmai, dei punti esperienza con cui sbloccare altri personaggi, ognuno dalle sue caratteristiche, in grado di variare un po' l'approccio alla sopravvivenza. La varietà è stata un problema fin dall'inizio: Don't Starve aveva tante cose da vedere nel 2013, ma non abbastanza per evitare di diventare ripetitivo dopo una decina di ore di gioco. A cinque anni di distanza le cose sono completamente cambiate, e il Don't Starve Mega Pack è qui proprio a dimostrarcelo. Il pacchetto completo in questione contiene tutto lo scibile umano a tema Don't Starve: ci riferiamo alle due grandi espansioni, Reigns of Giants e Shipwrecked, ma anche all'edizione multiplayer stand alone Don't Starve Togheter. Non preoccupatevi, chi scrive sta per darvi una mano ad orientarvi tra tanti contenuti che per il momento ai neofiti rappresentano solo una massa di nomi a caso. Don't Starve di per sé offre già un alto numero di oggetti, strumenti ed elementi craftabili, nonché ambienti naturali, creature e personaggi. Questa è la base di partenza: è il contenuto della Don't Starve Console Edition, primo elemento presente nel Don't Starve Mega Pack. Si tratta del gioco base, insomma.
Ma al momento di avviare una nuova partita, capirete anche che il Mega Pack presenta le due espansioni di gioco già pubblicate: Reigns of Giants e Shipwrecked. Ciascuna delle due aggiunge ancora nuovi strumenti, nemici, personaggi giocabili e biomi. Ma non solo: introduce anche delle variabili al mondo di gioco in sé, che andranno ad influire direttamente su Wilson mettendolo in pericolo (o aiutandolo, se sapientemente sfruttate), per esempio l'umidità e il surriscaldamento. Reigns of Giants si concentra sull'aggiunta delle quattro stagioni, ognuna delle quali si farà sentire sull'intero mondo di gioco, e su alcuni nuovi nemici particolarmente potenti, i giganti appunto (piuttosto bizzarri a vederli da vicino). Shipwrecked a sua volta fa leva su nuovi biomi, oggetti e situazioni, pur senza mutare la formula di gioco alla base di Don't Starve: ci troviamo questa volta in ambienti tropicali, alle prese con tornado, monsoni, periodi di siccità, giungle, spiagge e tanto altro ancora. Gli sviluppatori hanno puntato ad aggiungere nuovi contenuti, ancora, ancora e ancora, di fatto triplicando l'offerta di quello che era il prodotto originale. E se a un certo punto doveste stancarvi di giocare da soli a Don't Starve... beh, Klei Entertainment ha pensato anche a quello. Il Don't Starve Mega Pack contiene Don't Starve Together, dove anche qui dovremo sopravvivere... ma in compagnia. Si tratta di una modalità multiplayer locale o online, in grado di offrire a sua volta una grande varietà di situazioni: la filosofia dietro ogni partita può essere scelta prima di entrare nel mondo dei nostri compagni (o di ospitarne uno). Ci piace comandare o preferiamo prendere ordini? Siamo dei tipi socievoli o piuttosto aggressivi? Dalla cooperazione alla competizione il passo è breve, e noi potremmo diventare per gli altri giocatori online l'ennesimo problema in un mondo di gioco già ostile. In tutto questo, su PlayStation 4 il Mega Pack ci regala anche due temi per la dashboard, uno basato sull'Autunno (la stagione di Don't Starve ovviamente) e uno dedicato all'espansione Shipwrecked.
Conclusioni
Don't Starve Mega Pack è un'occasione davvero ghiotta per gli amanti dei survival game, soprattutto per quelli che non temono un livello di difficoltà decisamente elevato rispetto agli standard odierni. Impreziosito da uno stile grafico che richiama molto da vicino quello di Tim Burton, e da una colonna sonora estremamente gradevole e calzante, il Mega Pack di Klei Entertainment permette ai giocatori di risparmiare circa il 25% del prezzo previsto per tutti i contenuti al suo interno, se venissero acquistati singolarmente. C'è tutto quello che vi serve: il gioco base, le espansioni, la modalità multiplayer, e anche due temi per la dashboard. Sembra che sia arrivato di nuovo il momento di dare una mano a Wilson a creare il suo rifugio: sta per arrivare la notte. E di notte nessuno è al sicuro.
PRO
- L'edizione definitiva di Don't Starve
- Valido l'adattamento dei comandi su console
- Stile grafico ispirato e riconoscibile
CONTRO
- Il prezzo è giusto, ma comunque discreto
- Qualche contenuto inedito sarebbe stato gradito
- La traduzione italiana non è delle migliori