L'attesa è stata più lunga di quanto ci si aspettasse, ma eccoci finalmente alle prese con Dungeon Hunter Champions, l'interessante spin-off in stile MOBA della celebre serie action RPG targata Gameloft. Reduce dal successo del quinto episodio, la casa francese ha evidentemente riflettuto su cosa offrire di nuovo ai propri utenti, e in effetti il gioco risponde a tali esigenze in modo abbastanza chiaro. Oltre a una lunga campagna in single player di stampo tradizionale infatti, sono presenti missioni dotate di un gameplay alternativo, che da una parte sfociano negli scontri diretti e dall'altra in vere e proprie battaglie in stile multiplayer online battle arena, all'interno di una mappa dotata di diversi percorsi e con le immancabili torri da distruggere per poter vincere il match. La medesima impostazione si apre peraltro all'online competitivo, con interessanti battaglie cinque-contro-cinque abbastanza rapide in termini di matchmaking, ma allo stato attuale viziate da qualche problema di latenza che speriamo venga risolto quanto prima; insieme agli errori di connessione che talvolta non consentono di far partire l'applicazione, e che immaginiamo siano legati all'alto numero di utenti che affollano i server.
La grande avventura
Consegnatoci un potente guerriero e un massimo di tre unità di supporto (provenienti da una rosa di ben duecentocinquanta combattenti, al netto di tutte le varianti), che potremo controllare a piacimento laddove sia necessario, Dungeon Hunter Champions ci catapulta in una campagna molto ricca e con qualche interessante variazione sul tema, che si tratti delle già citate missioni MOBA o di boss fight contro avversari letteralmente enormi. Il sistema di controllo touch funziona in modo eccellente, grazie allo stick analogico virtuale riposizionabile in maniera automatica e alle chiare icone poste nella parte destra dello schermo, che servono per attivare l'attacco principale e tre special, ognuna dotata di un differente periodo di cooldown.
Lesinare questo tipo di attacchi è inutile; anzi, complice la brevità delle sessioni conviene dar fondo alle proprie risorse senza mai risparmiarsi, anche perché nel giro di qualche secondo saremo di nuovo in possesso di tutte le nostre armi, pronti a confrontarci con i mini boss che solitamente ci attendono al termine di alcuni percorsi. Purtroppo non sono stati fatti passi in avanti sul fronte del combat system rispetto al precedente Dungeon Hunter, gli impatti sono anche in questo caso poco valorizzati e il risultato è una generale sensazione di inconsistenza e scivolosità. Tuttavia parliamo di meccanismi e dinamiche che nel mondo dei MOBA hanno sempre funzionato bene e che difficilmente deluderanno chi ha dimestichezza con questo filone. Procedendo nella campagna e aumentando di livello si sbloccano le altre modalità, incluso il multiplayer competitivo, e non c'è dubbio che sul fronte strutturale gli sviluppatori abbiano fatto un lavoro coi fiocchi, infarcendo il gioco di contenuti ugualmente validi e interessanti.
Un Dungeon Hunter diverso
Tornando al combat system di Dungeon Hunter Champions, è chiaro ed evidente come l'approccio legato alla semplificazione delle meccaniche si sia ormai impossessato del franchise, rendendo purtroppo i combattimenti una mera questione di valori in campo piuttosto che di abilità. In effetti ci troviamo di fronte alla volontà di adattare un gameplay MOBA a un action RPG a missioni, con tutto ciò che ne consegue in termini di bilanciamento: le missioni delle prime ore si completano in modo rapido e indolore, senza mai incappare in un game over, a patto di utilizzare i bonus e gli oggetti che il sistema elargisce con grande abbondanza.
Persino l'energia d'azione necessaria per poter scendere nei dungeon viene distribuita con tale generosità da superare di diverse lunghezze la quantità disponibile di default, facendo nascere qualche dubbio sulla stessa scelta di inserirla. Siamo abbastanza sicuri che a un certo punto della campagna le cose prenderanno una piega diversa ed emergeranno le legittime necessità di monetizzare, ma come detto durante le prime ore non c'è davvero l'ombra di una sfida degna di questo nome, che costringa magari a ripiegare o a passare da un personaggio all'altro per rifiatare e utilizzare qualche incantesimo di guarigione. Allo stesso modo, mancando sia la parata che la schivata, come accade di base nei multiplayer online battle arena, in presenza di un avversario sostanzialmente più forte non avremo possibilità di spuntarla, incapaci di evitare di subire danni e al contempo di infliggerne a nostra volta.
Spettacolo per gli occhi
Abbiamo insomma un Dungeon Hunter diverso dal solito, che attinge al genere MOBA e vanta una struttura mai così ricca di missioni, modalità, personaggi e oggetti da equipaggiare e potenziare. Ma come si presenta il gioco sul piano estetico? Be', si tratta senza dubbio di uno dei titoli graficamente più belli che si siano mai visti su iOS e Android. Le contaminazioni cartoonesche e la sensazione di trovarsi di fronte a un acquerello, hanno compiuto con questo capitolo uno step ulteriore, offrendo un design magari derivativo ma convincente per i personaggi, delle belle animazioni e scenari dinamici, che spesso e volentieri si montano e si smontano per aprirci la strada verso la meta successiva. Vedere tutto ciò in movimento, con quei colori e quell'effettistica, è davvero uno spettacolo per gli occhi, coadiuvato peraltro da un accompagnamento sonoro all'altezza della situazione. L'unico problema, non da poco, è che il gioco al momento determina un surriscaldamento abbastanza veloce di iPhone X e un conseguente consumo della batteria, aspetti che costringono a chiudere l'applicazione per far tornare le temperature del dispositivo a valori normali.
Conclusioni
Dungeon Hunter Champions è un titolo splendido da vedere e decisamente ricco di contenuti. La lunga campagna, caratterizzata da missioni di genere diverso, viene coadiuvata da una modalità multiplayer che è un vero e proprio MOBA, un gioco nel gioco dotato di uno spessore non indifferente. Le concessioni a quel tipo di approccio hanno però portato a qualche problema di bilanciamento nel single player, con un combat system gradevole ma semplicistico, che viene messo alle strette dalla mancanza di una vera e propria sfida durante le prime ore. Parliamo in ogni caso di una produzione di grandissimo valore, che al netto di qualche spigolo (anche tecnico, vedi il consumo eccessivo della batteria) potrà senz'altro garantire un bel po' di divertimento gratuito.
PRO
- Graficamente splendido
- Diverse modalità, tanti personaggi e oggetti
- Campagna lunga...
CONTRO
- ...ma nelle prime ore risulta inconsistente
- Bilanciamento della difficoltà da rivedere
- Surriscalda e consuma troppo il terminale