Di recente sembra che l'industria dell'horror abbia riscoperto l'infanzia e la fanciullezza come elementi su cui fare particolarmente leva per spingersi ai limiti della paura, irrompendo in ambiti che hanno sempre rappresentato dei porti sicuri e amplificando in questo modo l'inquietudine che deriva dalla perdita di punti di riferimento. È un argomento che viene sfruttato calcando la mano, con la consapevolezza di presentare qualcosa di "scandaloso", ma il principio è antico e si può ritrovare anche nelle fiabe più classiche, dove la paura aveva soprattutto un valore educativo e catartico. Il bello è che funziona ancora e proprio su questo si basa l'inquietudine caratteristica di Little Nightmares, un gioco che dimostra come le paure infantili siano sempre valide in quanto ancestrali e legate alla natura umana.
Non siamo di fronte all'horror puro perché il tocco resta sempre leggero nel tratteggiare lo strano mondo in cui Sei si ritrova, suo malgrado, a dover sfuggire a strane aberrazioni, ma c'è una tensione particolare che deriva dall'aspetto decadente delle ambientazioni, dalla deformità dei "grandi" e dalla spietatezza con cui gli inquilini della struttura subacquea sembrano accanirsi contro i piccoli prigionieri. L'equilibrio nel dosare elementi grotteschi, horror e anche teneri, sotto certi aspetti, dimostra una notevole padronanza stilistica da parte del team Tarsier Studios nonostante ci si trovi di fronte a un'opera prima, e le atmosfere di Little Nightmares restano facilmente impresse donandogli una forte identità anche nei confronti di molte produzioni di genere e nonostante soluzioni di gioco che paiono spesso derivate da titoli similari, come i giochi di Playdead. È un insieme che funziona e trova ulteriormente la quadratura del cerchio in questa Complete Edition, che risolve uno dei difetti principali dell'originale - la sua brevità - proponendo in un'unica soluzione anche le espansioni della serie "I Segreti delle Fauci".
Piccoli grandi incubi
Sulla versione originale ci siamo già espressi nella Recensione dell'anno scorso, a cui rimandiamo per una disamina più accurata, limitandoci qui a valutare l'intera esperienza proposta con la Complete Edition e in particolare la versione Switch che abbiamo testato. L'intero viaggio di Sei e quello parallelo del Fuggiasco sono accomunati dal silenzio assoluto, svolgendosi senza una singola parola spesa per spiegare qualcosa sui personaggi, l'ambientazione e i motivi che hanno portato i protagonisti in tale situazione, ma non ce n'è nemmeno un gran bisogno perché gli elementi fondamentali della narrazione emergono chiaramente da quanto accade sullo schermo. C'è solo l'impellenza dell'immediato e la necessità di sfuggire ai pericoli e cercare in qualche modo una via d'uscita dall'incubo. La storia rimane dunque estremamente enigmatica anche una volta conclusi entrambi i percorsi, mantenendosi fedele alla particolare visione artistica del team svedese, che ha deciso di lasciare al giocatore le deduzioni.
Il cammino presenta aspetti allegorici ma ai fini del gioco ha il merito di porci davanti una serie di location disseminate di enigmi da risolvere semplicemente per avanzare: oltrepassare una porta, attivare un interruttore e sfuggire a qualche presenza inquietante sono azioni da intraprendere senza troppe spiegazioni, come forse farebbe una piccola e arguta bambina che intravede una via d'uscita al cospetto di orrori inenarrabili. Si procede un po' a tentativi ma è sempre abbastanza chiaro quale sia il percorso da seguire e gli elementi con cui interagire per arrivare all'obiettivo, inoltre la presenza incombente dei vari ospiti misteriosi delle Fauci costringe a non abbassare mai la guardia, imponendo anche cambi di ritmo improvvisi all'azione con la necessità di nascondersi e fuggire che diventa spesso immediata. L'integrazione dei tre capitoli dedicati al Fuggiasco, distribuiti in precedenza come DLC, arricchisce il mondo di Little Nightmares fornendo una visione più approfondita su alcuni personaggi alquanto pittoreschi che ci si trova ad affrontare: la Nonnina, il Custode e soprattutto la Signora. Come al solito il racconto non ha nulla di esplicito, ma l'aggiunta di queste parti è importante per allargare le soluzioni di gioco e soprattutto espandere la conoscenza delle ambientazioni e dello strano "lore" delle Fauci, in particolare gettando un po' di luce sull'enigmatica figura della Signora.
Un viaggio memorabile
Non c'è dubbio che l'elemento caratterizzante di Little Nightmares sia la sua direzione artistica, che riesce a rendere davvero memorabile un percorso che in termini prettamente ludici non presenta particolari elementi di originalità. Le capacità di rendering dell'Unreal Engine 4 vengono sfruttate in maniera magistrale nell'utilizzo dei contrasti tra luci e ombre dinamiche e nella resa dei materiali, che ha un ruolo importante nella costruzione del mondo delle Fauci, con la sua attenzione quasi crepuscolare per gli oggetti comuni e fatiscenti. L'effetto disorientante che emerge dalla differenza di scala tra Sei e gli elementi dello scenario che amplifica la sensazione di spaesamento e impotenza, la cura impressionante nella costruzione delle scenografie ma soprattutto lo stile con cui ambientazione e personaggi sono realizzati, mettendo in scena un mondo decadente, grottesco e oscuro, donano un'identità fortissima a questo adventure, improntando tutto il percorso su un'atmosfera che ci rimane dentro a lungo anche dopo la conclusione del gioco, che a dire il vero giunge forse troppo velocemente.
Il rapporto costante con gli scenari è amplificato da una buona gestione della fisica, che consente di interagire con molti degli oggetti rappresentati in maniera realistica e sensata, arricchendo il gameplay di soluzioni interessanti e credibili per risolvere i vari enigmi, tutto all'interno di un contesto che assume sempre più i caratteri di un lucido incubo. La presenza degli immancabili collezionabili svolge il suo ruolo nello stimolare l'esplorazione delle ambientazioni, ma è soprattutto l'integrazione dei contenuti aggiuntivi sui Segreti delle Fauci ad arricchire sensibilmente i contenuti di questa edizione di Little Nightmares, consentendo fin da subito di scegliere tra la storia di Sei e quella del Fuggiasco. La conversione su Switch mantiene in buona parte inalterate le caratteristiche tecniche dell'originale: in versione portatile si perde inesorabilmente qualcosa, con il sensibile abbassamento della risoluzione e del contrasto che annacqua un po' l'effetto di meraviglia scaturito dalle ambientazioni, ma la possibilità di affrontare l'avventura sotto le coperte, ad esempio, è un'esperienza che consigliamo davvero a tutti.
Conclusioni
A un anno di distanza dalla sua prima uscita, Little Nightmares ha probabilmente raggiunto la giusta notorietà che si merita e questa riedizione ne è un po' il coronamento. L'opera prima di Tarsier Studios resta un viaggio meraviglioso e inquietante, che pone un game design un po' scolastico al servizio di un'esperienza fondata soprattutto su un'atmosfera unica e memorabile. La Complete Edition pone inoltre rimedio a uno dei difetti maggiori della versione originale, quasi raddoppiandone la longevità e fornendo una visione più approfondita dello strano mondo delle Fauci, pur mantenendone intatti gli enigmatici misteri. Su Switch in particolare il gioco assume un peso anche maggiore, vista la scarsa quantità di titoli paragonabili presenti nel catalogo della console.
PRO
- Ambientazione e atmosfera meravigliose
- Tensione e cambi di ritmo imposti dalle diverse situazioni
- La presenza delle espansioni rafforza la longevità
CONTRO
- Struttura lineare con poche digressioni
- Enigmi non molto originali o complessi
- I capitoli del Fuggiasco appaiono un po' sottotono rispetto a quelli di Sei