Affidato alle cure di Sumo Digital, Colin McRae: DiRT 2 si presenta su Wii come una conversione atipica e stravagante, che poco ha a che fare con quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360. Mentre infatti le console di nuova generazione battagliano a suon di poligoni, introducendo peraltro l'elemento del "rewind" nel gameplay classico della serie, sulla console Nintendo assistiamo a una sorta di revival degli anni '90 fatto di vetture dall'aspetto giocattoloso, quasi prive di texture, che gareggiano all'interno di scenari spogli e che in alcuni casi adottano soluzioni grafiche antidiluviane (basti vedere i piccoli alberi a bordo strada, realizzati con due "fette" di fogliame bidimensionale disposte a croce). Le nostre derapate finiscono spesso per farci sbattere contro pietre o fuscelli inamovibili, che si contrappongono a cespugli completamente intangibili e cactus che balzano via quando entrano in contatto con la carrozzeria dell'auto. Il messaggio è abbastanza chiaro: meglio rimanere entro i confini del tracciato, perché la minima idea di una gitarella fra i prati verrà punita con una brutale collisione. Quando invece questa non si verifica, ci pensa il gioco a rimetterci sulla pista con il classico "fade to white" che caratterizzava anche il primo DiRT. La grafica di Colin McRae: DiRT 2 appare senz'altro essenziale, se così vogliamo definirla, e ciò andrebbe anche bene se la
mancanza di dettaglio, la scarsa conta poligonale e le orribili "scintille" che si originano dal contatto fra due auto garantissero un frame rate fluido, veloce e senza incertezze. Ebbene no: le sole quattro vetture in pista e la totale mancanza di elementi in movimento sullo sfondo (spettatori o quant'altro) vengono gestite dal motore grafico in modo convincente solo all'interno degli scenari più semplici. Basta però una collisione o una variazione nello sfondo perché la situazione precipiti fra scatti e rallentamenti. E se la grafica del gioco non salta all'occhio, di certo il sonoro non "salta all'orecchio". Provate a trascinare una scarpa sul terriccio: è questo l'effetto sonoro che in DiRT 2 accompagna le derapate sulla sabbia. E avete presente la vostra migliore prestazione amorosa su un vecchio materasso che cigola? Ecco, quello è l'effetto sonoro delle sospensioni dopo un dosso. Le cose purtroppo non migliorano grazie alla colonna sonora "firmata", povera sotto ogni aspetto.
Sistema di guida
La schermata delle opzioni lascia erroneamente intendere che il gioco non offra alcuna alternativa al controllo tramite Wii-mote, mentre per fortuna la realtà è ben diversa: possiamo optare per la classica rilevazione di movimento (inserendo eventualmente il Wii-mote in un adattatore a forma di volante), utilizzare la
combo Wii-mote / Nunchuck oppure collegare il Classic Controller. La qualità del sistema di guida cambia radicalmente a seconda della configurazione, e nella fattispecie premia la scelta più "classica" del joypad. Guidare con il Wii-mote si rivela infatti un'esperienza macchinosa e frustrante: le ruote dell'auto sembrano seguire immediatamente le nostre direttive, ma in realtà si verifica un certo ritardo da quando incliniamo il controller a quando la vettura sterza, cosa che finisce per causare grossi problemi soprattutto quando dobbiamo controsterzare (il che, trattandosi di un gioco di rally, significa "sempre"). Diciamo che guidare utilizzando il Wii-mote è un ottimo modo per rendersi conto di come il gioco gestisca le collisioni (male, per la cronaca), nonché per valutare la deformazione delle carrozzerie che segue ogni impatto. Utilizzando il Classic Controller la situazione migliora in modo sostanziale, il controllo diventa preciso e si riesce a gestire l'auto senza particolari problemi. È un peccato che alcuni fondi stradali, pur sabbiosi, non facilitino l'esecuzione delle derapate, anche per via del modo in cui i freni reagiscono alle nostre sollecitazioni. Tirando il freno a mano in curva, ad esempio, il più delle volte la macchina non perde il retrotreno e la manovra finisce per penalizzarci piuttosto che il contrario. Gli aiuti alla guida, poi, influiscono solo in modo marginale, cambiando ben poco le carte in tavola.
Sfidare gli amici
Purtroppo DiRT 2 non offre la possibilità di giocare online, ma le modalità multiplayer presenti permettono a ben quattro giocatori di sfidarsi contemporaneamente tramite split screen. La grafica non sembra soffrire troppo per la visualizzazione multipla della pista, e anzi lo scorrimento del tracciato appare quasi più veloce del normale. Peccato solo per i cali nel frame rate, che in ogni caso caratterizzano anche il gioco in singolo.
In pista
Colin McRae: DiRT 2 mette a disposizione modalità in singolo e in multiplayer, quest'ultimo disponibile però solo in locale per un massimo di quattro giocatori in split screen. Il "tour mondiale" rappresenta il fulcro del gioco, ed è costituito da quattro livelli a loro volta divisi in quattro tornei, formati ognuno da un numero variabile di gare. Ogni torneo vinto ci permette di sbloccare una nuova vettura, che va ad
aggiungersi a quelle inizialmente disponibili e che spesso ci viene offerta come scelta alternativa a quelle "fisse" per determinati tracciati. Sono in tutto nove le piste su cui si gareggia, variazioni escluse, e ognuna di esse si distingue per le combinazioni che riguardano il fondo stradale: all'asfalto si contrappone il terriccio, alla sabbia il ghiaccio, e così via. La modalità "arcade" ci dà la possibilità di partecipare a corse singole, campionati e prove a tempo, e rappresenta una scelta ideale per arricchire l'esperienza di gioco, che nel solo "tour mondiale" in verità sarebbe apparsa piuttosto sacrificata visto anche il grado di difficoltà tutt'altro che esagerato. Completano il quadro le "sfide", ovvero cinque differenti prove d'abilità per quattro livelli di esperienza, in cui ci viene chiesto di eseguire varie acrobazie (salti, derapate) o di mantenere una guida veloce per superare dei checkpoint o delle gare in cui viene eliminato man mano il concorrente più lento.
Conclusioni
Il debutto di DiRT su Wii non può che deludere gli appassionati della serie e gli amanti dei giochi di guida in generale. Pur tenendo presenti i limiti tecnici della console Nintendo, infatti, non è possibile al giorno d'oggi realizzare un prodotto così poco curato. Il discorso di sacrificare i dettagli in favore della velocità e della fluidità poteva anche starci, ma alla prova dei fatti i cali nel frame rate sono comunque numerosi. Al di là del comparto tecnico, si riscontrano grossi problemi anche con il sistema di controllo, che affidato al solo Wii-mote in orizzontale si rivela troppo poco preciso per permetterci di gestire la sterzata in modo ottimale. Per fortuna con il Classic Controller o già con lo stick analogico del Nunchuck la situazione cambia radicalmente. Quanto a modalità disponibili siamo nella media, ma pesa la mancanza del multiplayer online. Insomma, c'è ben poco di che gioire: speriamo che per lo sviluppo di un eventuale terzo episodio della serie si possa fare di meglio.
PRO
- Ottimo supporto del Classic Controller
- Buon numero di modalità
- In alcuni scenari la grafica è fluida e veloce...
CONTRO
- ...in altri perde frame di continuo
- Tecnicamente vetusto
- Intelligenza artificiale degli avversari mediocre