Majesty 2 - The Fantasy Kingdom Sim ci catapulta in un allegro mondo fantasy ricco di tesori, arcigni mostri da debellare e missioni da portare a termine. Niente di nuovo sotto il sole quindi, non
fosse per il fatto che il giocatore non viene chiamato a entrare nei panni dell'eroe di turno, quanto invece in quelli del benevolo (?) sovrano bisognoso di servigi e campioni senza macchia e senza paura. Mettetevi comodi sulle vostre poltrone rivestite di pelle umana e armatevi di acume tattico, visione di gioco e, soprattutto, tanta pazienza per riportare ordine e felicità nelle oppresse terre di Ardania. Il tutto condito da un tocco di sana ironia e gusto del prendersi in giro.
Crisi d'identità
Se nel bel mezzo dell'ennesima istanza di World of Warcraft, piuttosto che durante una missione dell'ultimo Action-RPG che vi equivoca per postini con aspirazioni da killer zoofilo, vi siete mai chiesti cosa si proverebbe a stare dall'altra parte del cielo, Majesty 2 è proprio il titolo che fa per voi. In una sorta di seduta d'analisi per malati di MMORPG, sarete spettatori, carnefici e manipolatori delle vuote vita di eroi senza aspirazione alcuna, se non quella di falcidiare nemici, accumulare ricchezze e, sì, salire di livello! L'impostazione da classico strategico in tempo reale di Majesty 2 è tradita da una sola - ma fondamentale - caratteristica: sconfessando i canoni imposti dal genere non potrete impartire ordini diretti alle vostre unità. L'unico modo per indirizzare il comportamento delle vostre armate consiste infatti nell'individuare un obiettivo - una costruzione da proteggere, una caverna da razziare, un minotauro da uccidere, contrassegnandolo con una corrispondente insegna (esplorazione, attacco, difesa e paura) e assegnandogli un compenso in oro. Più alta la ricompensa, maggiori le probabilità che l'obiettivo venga preso in considerazione da uno o più avventurieri. Secondo la gilda di appartenenza, un personaggio potrebbe essere più o meno portato a intraprendere una particolare tipologia di missione. I ranger, ad esempio, prediligono le missioni di esplorazione mentre i guerrieri amano dedicarsi ai compiti dove la doppia T di "unniana" memoria ("terremoto e traggeddia") la fa da padrone. Nelle fasi più avanzate del gioco, sarà poi possibile dare vita a veri e propri party combinando fino a un massimo di quattro membri e avendo così l'opportunità di assistere alle più classiche delle situazioni, dove un chierico rimane in seconda linea a curare, mentre il mago debilita i nemici più potenti e i combattenti fanno da "tank" prendendosi cura di tutto il lavoro sporco. E non mancherà neppure la possibilità di affiancare un giovine arciere elfo ad un esperto cavaliere (basta che non sia un nano, ovviamente) con il solo, mero, fine del... livellare! Volendo, potremmo anche scendere dalla nostra privilegiata posizione di spettatori d'eccezione e sporcarci un minimo le mani per aiutare i nostri prodi durante gli scontri più cruenti, grazie all'utilizzo di tanto potenti quanto costosi poteri speciali di derivazione quasi divina.
Qualcuno mi venga a salvare
La vita simulata degli eroi si amalgama ottimamente con la parte più tradizionalista di Majesty 2. Al giocatore è data la possibilità di costruire un ampio ventaglio di costruzioni, ognuna delle quali, in un modo o nell'altro, si presta tanto a rimpinguare le casse del regno quanto a offrire servizi o prodotti che saranno poi acquistati con i frutti delle fatiche degli avventurieri digitali. Seppure con un minimo di partecipazione, non è difficile affezionarsi ai mucchietti di poligoni che animano il mondo di gioco. Seguire le peripezie di un paladino di trentesimo livello in un campo di non-morti, vederlo tornare in città per comprare un'armatura più potente per quindi dirigersi alla locanda e riunirsi magari a nuovi compagni di avventura è un'esperienza tutto sommato appagante, oltre che divertente. Nonostante gli sviluppatori si siano prodigati nel cercare d'offrire un ampio ventaglio di situazioni e opportunità di gioco, è indubbio che le meccaniche ludiche esauriscano in fretta la propria freschezza e rischino di prestare il fianco a una certa di monotonia di fondo, proprio come la maggior parte degli altri strategici in tempo reale sul mercato, del resto.
A venirci in aiuto una curva di difficoltà d'altri tempi, in grado di tenere impegnato anche il più esperto dei giocatori alla ricerca del giusto approccio in base al contesto offerto dalla missione corrente. Oltre a dover perseguire i diversi obiettivi necessari per concludere il livello, sarà comunque importante non sottovalutare la difesa delle proprie installazioni. La gestione del sottile equilibrio tra strategia di attacco (magari cercando e quindi distruggendo le origini delle ondate nemiche) e fase di copertura viene resa ancora più difficile dal costo esponenziale delle strutture di difesa e dall'inevitabile inerzia della risposta degli eroi ai nostri solleciti pecuniari. Oltretutto, il fatto che i compensi siano detratti al momento della disposizione della bandiera e non al completamento della missione, fa si che nei momenti più concitati si possano dilapidare patrimoni interi senza beneficio alcuno e, anzi, facendo infrangere più volte il secondo comandamento ai giocatori meno posati.
Grafica d'altri tempi!
Tecnicamente Majesty 2 non lascia certo a bocca aperta. Anzi. Nonostante la grafica cerchi di sfruttare colori allegri e vivaci, la pochezza delle animazioni e la povertà del dettaglio ci fanno andare indietro nel tempo - a parte i requisiti minimi, piuttosto attuali. Il comparto audio non fa nulla per migliorare la situazione e si limita a
offrire musiche anonime e degne di nota. Detto questo, vista la particolarità della produzione ci sentiamo di chiudere un occhio su questi aspetti, soprattutto grazie a un'interfaccia utente che si dimostra tanto pulita quanto efficace e intuitiva, riuscendo a rendere disponibili tutte le opzioni di gioco con pochi click del mouse. Ancora tutto un'incognita il multiplayer: affidata all'ormai celeberrimo servizio di Gamespy, quest'ultima modalità si è dimostrata ricca di potenzialità e in grado di donare quel tocco di imprevedibilità in più per rendere il gioco quasi infinito. A patto di trovare giocatori all'altezza!
Conclusioni
Al pari del suo predecessore illegittimo, Majesty 2 - The Fantasy Kingdom Sim si contraddistingue per originalità e ricercatezza del dettaglio. La grande mole di missioni, unità, eroi e costruzioni a disposizione riescono però solo parzialmente ad annullare il rischio di ripetitività dovuto alla mancanza di controllo totale sulle proprie truppe e al conseguente appiattimento delle strategie attuabili. Eppure, visto il panorama corrente, è un rischio che si corre ben volentieri.
PRO
- Diverso dai canoni del genere
- Longevo e ricco di contenuti
- Multiplayer con molte potenzialità
CONTRO
- Graficamente non al top
- Non adatto a chi vuole il pieno controllo della situazione
- Trama poco curata
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Pentium 3 GHz Dual Core
- RAM: 2 GB
- Scheda Video: 1 GB RAM, Pixel Shader 2.0
- Spazio su disco: 4 GB
- Scheda audio compatibile DirectX 9.0c
Requisiti minimi
- Processore: Pentium 2 GHz o Athlon equivalente
- RAM: 1 GB
- Scheda Video: 512 MB RAM, Pixel Shader 2.0
- Spazio su disco: 4 GB
- Scheda audio compatibile DirectX 9.0c
Requisiti consigliati
- Processore: AMD Athlon64 X2 4200+
- RAM: 4 GB
- Scheda Video: ATI HD4850 512MB