Se il primo Assassin's Creed ha suscitato opinioni contrastanti, di certo la critica é invece stata piuttosto univoca riguardo al suo spin-off portatile,
Altair's Chronicles, bocciando su tutta linea il lavoro dei developers di Gameloft. In occasione della tanto attesa uscita di Assassin's Creed II, Ubisoft ci riprova affidando però lo sviluppo di questo secondo spin-off a Griptonite Games: diciamo subito che il risultato non fa propriamente gridare al miracolo ma é comunque un passo avanti...
Il piccolo credo di un piccolo assassino
Naturalmente anche il protagonista di Assassin's Creed II: Discovery é Ezio Auditore e gran parte dell'avventura é ambientata nella nostra penisola: Ezio, che fin dall'inizio chiarisce come il suo scopo finale sia la vendetta nei confronti di Rodrigo Borgia per l'uccisione della sua famiglia, dovrà svolgere delle missioni per conto della gilda dei ladri e dei suoi clienti che si intrecciano con la ricerca della Mela dell'Eden e i complotti politici che avvelenavano l'Italia in quegli anni. La trama di Discovery é totalmente stand-alone e aggiunge ben poco all'arco narrativo proposto dalla versione per le console maggiori, cerca invece di approfondire il personaggio di Ezio
e il suo comportamento ma lo fa in modo piuttosto maldestro attraverso dialoghi decisamente banali e un plot abbastanza vago. In realtà, la storia si rivela più che altro un pretesto per proporre al giocatore una serie di stage da affrontare in sequenza facendo uso delle principali competenze di Ezio: la tecnica omicida e la capacità di nascondersi. In questo senso, Assassin's Creed II: Discovery riesce dove Altair's Chronicles falliva completamente: pur cambiando radicalmente la natura del gioco, mantiene cruciali le caratteristiche distintive della serie, senza snaturarla troppo nel passaggio al formato portatile. Il problema è che lo fa in modo piuttosto frustrante.
Ezio Auditore e gli anelli segreti
Nulla da dire sul level design, decisamente ispirato: pur abbandonando il free-roaming e abbracciando invece il tipico side-scrolling dei platform bidimensionali più comuni, gli sviluppatori di Griptonite Games sono riusciti a rendere i vari livelli abbastanza complessi e intricati tra piattaforme, vicoli ciechi e mura da scalare.
Gli stage propongono sempre percorsi multipli e da questo punto di vista non ci si può lamentare della varietà, peraltro le location sono completamente poligonali e, di conseguenza, pur mantenendo una visuale laterale fissa, l'illusione di un ampio mondo in 3D è piuttosto convincente. Ezio sfreccia da un punto all'altro che sembra quasi Sonic il porcospino, saltando acrobaticamente tra i tetti e sfoggiando animazioni davvero fluidissime: la cura riservata nella realizzazione di Ezio supera di gran lunga quella riposta nella modellazione dei suoi nemici e degli scenari, che hanno in comune una notevole povertà di dettagli. Le missioni in cui ci imbarcheremo essenzialmente richiedono di raggiungere una certa destinazione evitando il più possibile di essere scoperti dalle guardie sul percorso: esse possono essere evitate sfruttando i canonici barili o carri pieni di fieno in cui nascondersi per aspettare che ci diano le spalle prima di sferrare un singolo attacco letale. Nel malaugurato caso che si venga scoperti, le opzioni sono due: lotta o fuga. Il sistema di combattimento ripropone in modo piuttosto elementare gli scontri della versione per console: Ezio può attaccare, parare e contrattaccare... tutto lì. In realtà, il combattimento dovrebbe essere l'ultima risorsa in Assassin's Creed II: Discovery, visto che alla fine di uno stage si viene premiati più per le guardie evitate che per quelle sconfitte.
Il rank che ci viene assegnato in base alle nostre performance é praticamente la sfida opzionale del gioco che, essendo piuttosto breve, incita l'utente a rigiocare i livelli per ottenere il massimo punteggio, trovare alcuni oggetti nascosti e strappare tutte le locandine da Ricercato (nelle quali peraltro si può sostituire il volto di Ezio con una foto del proprio nel caso si possegga un Nintendo DSi). Purtroppo il maldestro tentativo di riproporre le meccaniche di Assassin's Creed II su Nintendo DS riducendole al formato di una cartuccia ha i suoi problemi: principalmente, il gioco si rivela estremamente ripetitivo. La maggior parte del tempo si procede in modalità "stealth" per cercare di individuare i nemici, aspettare che si voltino e ucciderli in un attimo innescando una cruenta animazione tridimensionale; i combattimenti sono estremamente semplici e ripetitivi a causa delle poche abilità a disposizione e l'intero game-design si riduce a correre e saltare avanti e indietro senza curarsi troppo degli avversari, guidati da bizzarri anelli luminosi che ci indicano la via da intraprendere. Repetita iuvant? Non in questo caso, purtroppo.
Conclusioni
Pur con i suoi difetti, Assassin's Creed II: Discovery si dimostra un prodotto notevolmente migliore del prequel, trovando un discreto equilibrio. Abbandonata l'idea di imitare il gioco principale, Discovery assume invece l'aspetto di un tradizionale platform a scorrimento: un'idea interessante ma sviluppata non troppo bene, Discovery alla fine combina un ottimo design dei livelli con un ritmo blando e incostante, combattimenti troppo semplici e sessioni in stealth noiose e frustranti. Speriamo che il prossimo episodio rappresenti l'apice di questa evoluzione.
PRO
- Ottime animazioni
- Level-design vario e complesso
- Formula discretamente originale
CONTRO
- Ritmo di gioco incostante
- Maldestra implementazione dello stealth
- Decisamente ripetitivo