Con il primo Pro Evolution Soccer su Wii, Konami compì un atto di reale coraggio; stravolgere le meccaniche di uno dei suoi titoli di punta per adattarle al sistema di controllo della console Nintendo fu qualcosa di tutt'altro che scontato, a maggior ragione di fronte al risultato finito. Lontano dalla immediatezza di un sistema di controllo ormai diventato parte integrante di tutti i videogiocatori appassionati di calcio, su Wii PES diventò così una sorta di strategico profondo e complesso in cui l'idea utopistica di controllare l'intera squadra, e non solo il giocatore in possesso del pallone, sembrò diventare finalmente realtà.
Tutto con un wiimote
Il debutto su Wii con Pro Evolution Soccer 2008 fu in realtà ben accolto dal mercato, con oltre un milione di copie vendute in totale; una cifra interessante, che però non venne nemmeno lontanamente raggiunta dalla versione dell'anno successivo. Forse l'evoluzione casual dell'utenza della console Nintendo, forse i pochi elementi di novità rispetto al predecessore, forse la scarsa propensione del gioco ad adattarsi alle partite multiplayer in locale sulla stessa tv e la ripidissima curva di apprendimento hanno contribuito a raffreddare l'entusiasmo attorno ad un concept evidentemente non facile da digerire, nonostante le grandi potenzialità.
In questa situazione poco comoda, e con il già dichiarato interesse da parte di Konami nell'adattare la propria serie ai futuri Natal e Wand, PES 2010 fa il suo debutto su Wii attorniato da ben poco clamore, decisamente in maniera più sommessa rispetto ai predecessori, senza voler scomodare le edizioni 360 e Ps3. Che sia un segnale da parte di Konami della volontà di abortire l'ulteriore sviluppo del progetto, non ci è dato saperlo; quello che però sappiamo è che PES 2010 aggiunge davvero poco all'edizione 2009, limitandosi ad elementi piuttosto marginali oltre all'ovvio aggiornamento di squadre e rose. Il maggiore elemento innovativo va ricercato infatti nella gestione dei calci di punizione, ora capaci di offrire al giocare un più ampio ventaglio di possibilità con tanto di variazione della traiettoria e dell'effetto semplicemente ruotando l'inclinazione del Wiimote. Allo stesso tempo gli specialisti dei calci dal limite possono godere di una ulteriore scelta, che si risolve in un tiro ancora più efficace e calibrato pronto a indirizzarsi verso l'incrocio dei pali. Nel caso in cui invece ci si trovi a doversi difendere da un calcio piazzato, è ora possibile gestire con grande libertà la posizione del portiere. Per il resto, PES 2010 apporta sottili correzioni a elementi come il dribbling e la fase difensiva, più specificatamente il raddoppio di marcatura, anche se i problemi cronici della meccanica di gioco continuano a porre le fasi di attacco in posizione sicuramente vantaggiata rispetto alla gestione della copertura.
Alzerò la coppa!
Per quanto riguarda le opzioni e le modalità di gioco, tutto è rimasto grossomodo invariato; il supporto all'online, la Champions League, la Master League, l'utilizzo dei Mii, e via dicendo. Esattamente come l'anno scorso, anche in questa occasione accanto al controllo totale tramite il sistema Wiimote + Nunchuck, viene offerta la possibilità di utilizzare il Classic Controller per affrontare così il titolo esattamente come con un qualsiasi normalissimo PES per Ps2, versione da cui tecnicamente deriva questa per Wii.
La componente estetica resta quindi ancorata a standard ormai superati con texture di bassa qualità, animazioni modeste e fedeltà non certo impeccabile dei giocatori nella somiglianza con le controparti reali. Più in generale anche le fondamenta del gameplay, ancorate a dettami lontani dalla raffinatezza dei titoli calcistici moderni, sentono ormai parecchio il peso degli anni. Vorremmo dilungarci ulteriormente in dettagli sulle novità, ma purtroppo c'è poco di cui parlare; in sintesi - come chiarito - sono soltanto una manciata gli aspetti che distinguono questo nuovo capitolo dal precedente, e di conseguenza è facile trovarsi in difficoltà nel momento della valutazione. Da una parte è vero che PES 2010 rappresenta il miglior calcio disponibile su Wii, sia per coloro che vogliono affrontarlo in maniera "normale" tramite Classic Controller, tanto per chi ha voglia e pazienza di cimentarsi nella variante esclusiva per la console Nintendo. Allo stesso tempo però la fedeltà quasi totale con la versione dell'anno scorso e la sensazione tutt'altro che sottile di un esaurimento della vena innovatrice di questa edizione per Wii pongono più di qualche dubbio in merito ad un eventuale acquisto.
Conclusioni
PES 2010 per Wii è una versione aggiornata e solo marginalmente migliorata del capitolo 2009. Una sintesi che dovrebbe essere sufficiente per indirizzare la volontà di acquisto da parte di chi ha già avuto modo di provare i precedenti exploit della serie sulla console Nintendo, mentre i neofiti probabilmente potrebbero preferire l'episodio dell'anno scorso con ben pochi rimpianti e conservando un po' di soldi nel portafoglio.
PRO
- Resta il miglior calcio su Wii
- Interessante per chi ha pazienza e dedizione
- Due metodi di controllo per tutti i gusti
CONTRO
- Pochissime novità rispetto al 2009
- Tecnicamente molto debole
- Problemi cronici del gameplay irrisolti