Wipeout touch screen?

L'accelerometro se vogliamo è stato una semplice introduzione agli albori dell'arrivo di iPhone, ma è sicuramente una delle caratteristiche che hanno avuto più successo nella realizzazione dei giochi per la piattaforma di Apple, soprattutto per quelli di guida. Ancora di più è possibile sfruttarlo in titoli nei quali si utilizza non solo l'asse orizzontale, ma anche quella verticale. Tutto questo preambolo per introdurre Low Grav Racer 2, che come suggerisce il titolo rappresenta il seguito di una delle prime produzioni che hanno tentato di trasportare su iPhone le meccaniche e le sensazioni di un signor gioco quale è Wipeout, corsa futuristica tra navicelle a velocità estrema, circuiti intricati e utilizzo di armi di vario genere, allo scopo di tagliare il traguardo in prima posizione e anche nella maniera più scorretta possibile.

A velocità folle

Il concetto di base vale anche per questo titolo, sviluppato da Cobra Mobile e disponibile al costo di 2,39 euro. 64 MB di download permettono di affrontare ben 18 piste in tre classi differenti (Alfa, Beta, Gamma, qui il reparto fantasia è andato a farsi benedire...) per difficoltà e velocità massima, che mettono a disposizione a loro volta tre navicelle che differiscono tra di loro per manovrabilità, accelerazione e velocità stessa, allo scopo di diversificare un minimo lo stile di guida.

La progressione di gioco è piuttosto semplice, bisogna affrontare infatti più o meno in sequenza i vari tracciati, sbloccando quelli successivi grazie al piazzamento nelle prime tre posizioni, che porta in dono anche la relativa medaglia. Tutto qui e poco altro, con la disponibilità aggiuntiva di una modalità a tempo, la possibilità di creare la propria playlist musicale attingendo dalla libreria iPod e la sempre gradita integrazione col servizio Plus+ di Ngcomo, che permette di sbloccare obbiettivi per la propria Gamertag ed inviare i propri tempi sul giro e totali all'interno di una classifica globale, per confrontarla con gli amici. Dove Low Grav Racer 2 esprime tutto il suo potenziale è proprio nella struttura del gameplay vero e proprio, che pone probabilmente il titolo come quello meglio ispirato al Wipeout di cui sopra. Il motore grafico, che magari bada poco al dettaglio e alla diversificazione degli sfondi dei vari tracciati, propone però un notevole senso di velocità, con pochissimi rallentamenti che permettono di avere un sistema di controllo che funziona decisamente bene e che diventa interessante laddove anche il design dei tracciati porta ad avere voglia di perfezionare il proprio stile di guida e di migliorare il tempo sul giro. La curva di apprendimento quindi è ben calibrata e l'utilizzo delle armi aiuta nel rendere le gare più incerte e appassionanti, con gadget classici quali bombe ad innesco oppure missili a ricerca calorica, ma anche qualche variazione interessante come la sorta di viaggio nell'iperspazio, che aumenta la velocità della navicella e la rende immune da qualsiasi oggetto o scontro con quelle avversarie. Alla fine, però, per arrivare nelle prime posizioni è necessario soprattutto non farsi sfuggire tutti i vari gadget che aumentano la velocità, disseminati in lungo e in largo nella pista.