0

Phoenix Wright: Ace Attorney, recensione

Il Perry Mason giovane e aitante di Capcom arriva anche su Wii: niente di nuovo ma sempre gradito.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   22/01/2010
Phoenix Wright: Ace Attorney (Gyakuten Saiban)
Phoenix Wright: Ace Attorney (Gyakuten Saiban)
News Immagini

Il Gioco è disponibile per il download sul servizio WiiWare

Phoenix Wright: Ace Attorney è un prodotto che trasuda spirito nipponico da tutti i pixel, proponendo un concetto improbabile, mischiandolo ad una narrazione enfatica e creando un bizzarro mix che inaspettatamente si dimostra coeso nel suo insieme. La serie Gyakuten Saiban in Giappone ha una storia molto più lunga rispetto a quanto visto in occidente, essendo partita su Game Boy Advance, sulla cui piattaforma è arrivato nel 2001 per la prima volta e poi con altre due iterazioni poi trasportate su Nintendo DS.

Phoenix Wright: Ace Attorney, recensione

Ace Attorney è di fatto un remake del primo episodio uscito sul portatile a schermo singolo di Nintendo, così come questo capitolo per WiiWare è la trasposizione praticamente invariata dell'omonimo gioco uscito su Nintendo DS, senza nessuna nuova introduzione al di là del semplice adattamento dei controlli al Telecomando Wii, passaggio d'altra parte piuttosto naturale. Mettiamo subito le cose in chiaro: se vi aspettate una trasposizione fatta con una certa accuratezza, dotata almeno di una rielaborazione grafica a tutto schermo e definizione migliorata, l'impatto potrebbe essere agghiacciante. Phoenix Wright su WiiWare è infatti preso pari pari dalla versione Nintendo DS, con le schermate originali inserite in una cornice più grande e definizione spalmata in modo da riempire una porzione adeguata dello schermo, con tanto di pixel enormi. Inutile dire che ci saremmo aspettati volentieri un minimo di elaborazione più attenta da parte di Capcom, tanto più che la grafica in 2D e l'abbondante quantità di testo potevano facilitare ampiamente il lavoro, invece ci troviamo di fronte, semplicemente, alla versione Nintendo DS ingrandita. Per il resto, il gioco è sempre lui, e conseguentemente anche la sua ottima qualità, viene solo da domandarsi se ci sia un reale vantaggio a scaricarlo da WiiWare piuttosto che comprarlo (magari in offerta o usato) su Nintendo DS, al di là del guadagno economico (1000 Nintendo Points per il download, ma con la necessità di sborsare ulteriori 100 points per accedere all'ultimo episodio, con una scelta anche questa piuttosto opinabile da parte di Capcom).

Law and Order

Fatte le dovute premesse sull'essenza del gioco e la sua provenienza, prendiamo in esame la sua struttura. Phoenix Wright può essere ascritto al genere delle avventure grafiche punta e clicca, ma le dinamiche che lo contraddistinguono sono ben diverse da quanto potremmo aspettarci. Si tratta di interpretare il ruolo di un avvocato difensore che ha il compito di proteggere i propri clienti e scoprire la verità sui vari casi sottoposti al tribunale. L'azione si suddivide in due sezioni piuttosto diverse: una si svolge sulle varie "scene del crimine" all'interno delle quali il gioco si comporta più tradizionalmente secondo lo stile dell'adventure, con scenari da esaminare, oggetti da raccogliere e testimoni da interrogare in cerca di dati e prove da immagazzinare nell'inventario, anche utilizzando strumenti specifici per le indagini. Una volta raccolti i materiali si passa al processo in aula, durante il quale dobbiamo interrogare e contro-interrogare i testimoni in cerca di incertezze e incongruenze nelle varie versioni dei fatti, mettendole in evidenza attraverso l'esibizione di prove inconfutabili.

Phoenix Wright: Ace Attorney, recensione

L'azione in tribunale è ovviamente enfatica e ben poco realistica, come si conviene ad un videogioco che esplora l'inedito ambito forense, rendendo piacevole anche la sostanziosa quantità di testo (tutto tradotto in un buon Italiano, peraltro) presente. Storiche sono le "Objection!" ("obiezione", nella versione italiana) e i "Take that!" ("ecco qua!") gridati dal giovane e rampante avvocato nel momento della verità, riportate in questa versione con la solita voce gracchiante proveniente dal Telecomando stesso. L'adattamento dalla versione Nintendo DS anche per quanto riguarda l'interfaccia è il più naturale possibile: la navigazione tra i menù avviene attraverso la croce direzionale mentre un puntatore va a sostituire la pressione sullo schermo nelle fasi investigative. Introduzione caratteristica, ma piuttosto scomoda, è la possibilità di agitare il Telecomando nell'atto di mostrare una prova, cosa che può essere opportunamente eseguita anche con la semplice pressione di un tasto.

Un avvocato spalmato

L'aspetto tecnico dell'adattamento è il punto debole di questo Phoenix Wright: Ace Attorney su WiiWare, come abbiamo detto in precedenza. E' vero che 1000 Wii Points non sono molti, ma il lavoro svolto da Capcom è veramente ai limiti della decenza stavolta. Non ci si poteva aspettare magari una completa rielaborazione grafica, ma un adattamento un po' più complesso alla nuova risoluzione, che non si limitasse alla semplice applicazione di un filtro per ammorbidire i contorni delle figure era comunque lecito.

Phoenix Wright: Ace Attorney, recensione

L'inserimento del quinto capitolo (l'unico originariamente concepito per Nintendo DS) come extra scaricabile a pagamento, seppure non richieda un grosso esborso ulteriore, tende a rafforzare l'idea di un'operazione commerciale piuttosto sfacciata da parte del publisher di Osaka. Permane, ovviamente, l'ottima caratterizzazione da cartone animato puramente nipponica che pervade il gioco fin dalla sua prima versione risalente al 2001, un carisma che non ha a che vedere con la definizione o la complessità della grafica e che riesce dunque a mantenere il fascino intatto anche in questa versione. L'adattamento dell'interfaccia non presenta particolari cambiamenti rispetto alla versione originale e il telecomando si comporta ottimamente anche in questo frangente. Anche il comparto audio è tratto di peso dalla versione Nintendo DS, cosa che non rappresenta un elemento molto positivo, visto che le musiche e gli effetti sonori originali, seppure caratteristici, non brillavano già per una qualità eccelsa. Si evidenzia invece un adattamento in Italiano davvero di buona fattura, cosa d'altronde auspicabile vista l'ampia quantità di testo scritto presente nel gioco. In definitiva, grafica e sonoro non giustificano l'acquisto della versione WiiWare nel caso di possa accedere alla cartuccia per Nintendo DS, se non per il prezzo ridotto che caratterizza la versione scaricabile.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (6)
7.3
Il tuo voto

Non è facile giudicare questa versione di Phoenix Wright: se da una parte il gioco di per sé è rimasto lo stesso, ottimo titolo uscito in versione portatile, dall'altra il lavoro di conversione svolto da Capcom è di un semplicismo disarmante, tanto da rendere difficile capire quale possa essere il motivo per giocarlo su Wii, nel caso in cui si possegga anche un Nintendo DS. Nel caso non lo abbiate ancora provato, resta un gioco da consigliare senza riserve a tutti coloro che non disdegnano la lettura in-game e l'utilizzo di un po' di materia grigia, fermo restando che, se possibile, è meglio goderselo nella sua versione su cartuccia.

PRO

  • Gameplay originale e stimolante
  • Storia avvincente
  • Prezzo contenuto

CONTRO

  • Conversione sciatta
  • Accompagnamento audio non esaltante